Indignatevi! è un piccolo libro dalla forza dirompente, un appello alle nostre emozioni sopite, scritto da Stéphane Hessel.
Dove sono i valori tramandati dalla Resistenza, dove la voglia di giustizia e di uguaglianza, dove la società del progresso per tutti?
A ricordarci le cose che non vanno sono gli eventi di una quotidianità fatta di ingiustizie e di orrori come le guerre, le violenze, le stragi.
“L’indifferenza è il peggiore di tutti gli atteggiamenti. Comportandoci in questo modo, perdiamo una delle componenti essenziali dell’umano. Una delle sue qualità indispensabili: la capacità di indignarsi e l’impegno che ne consegue.”
L’indignazione è il primo passo per un vero risveglio delle coscienze, e il grido di Hessel ce lo ricorda con fermezza e convinzione.
Chi è Stéphane Hessel
Non è un giovane estremista di sinistra, è un signore di 93 anni (l’età che aveva quando ha scritto questo libro nel 2011, è morto nel 2013), francese d’origine ebrea, che è stato diplomatico, deportato nel campo di concentramento di Buchenwald, scampato all’Olocausto, membro della Resistenza francese contro il nazi-fascismo e co-autore della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo, con spirito combattivo si rivolge ai giovani del suo paese, ma non solo a loro, esortandoli ad uscire dall’indifferenza, il peggiore dei mali, e a cercare, e non sarà difficile trovarne, motivi di vera indignazione: ci sono situazioni concrete, dice Hessel, il trattamento riservato agli immigrati, ai sans papier, ai rom, ai palestinesi nella striscia di Gaza, ai poveri del mondo sempre più poveri, che devono spingere ad intraprendere una risoluta azione civile.
“Il mio augurio a tutti voi, a ciascuno di voi, è che abbiate un motivo per indignarvi. È fondamentale. Quando qualcosa ci indigna come a me ha indignato il nazismo, allora diventiamo militanti, forti e impegnati. Abbracciamo un’evoluzione storica e il grande corso della storia continua grazie a ciascuno di noi.”
Cita Martin Luther King e Nelson Mandela come campioni della non violenza e della speranza, capisce che grandi intellettuali come Jean Paul Sartre e Guillaume Apollinaire hanno saputo dare un contributo efficace alla propagazione di idee di impegno e solidarietà.
Infine conclude con parole che riporto integralmente:
“Continuiamo ad invocare una vera e propria insurrezione pacifica contro i mass media, che ai nostri giovani come unico orizzonte propongono il consumismo di massa, il disprezzo dei più deboli e della cultura, l’amnesia generalizzata e la competizione ad oltranza di tutti contro tutti”.
A conclusione del prezioso libretto è riportato il testo integrale della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
“Ogni individuo ha diritto a una cittadinanza; ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale, nonché alla realizzazione attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale e in rapporto con l’organizzazione e le risorse di ogni Stato, dei diritti economici, sociali e culturali indispensabili alla sua dignità e al libero sviluppo della sua personalità.”