” Non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la mia vita affinchè tu lo possa dire”
(Voltaire)
Giornata mondiale della libertà di stampa è stata istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel dicembre 1993.
La giornata, celebrata ogni anno il 3 maggio, rappresenta da un lato un’occasione per promuovere azioni concrete e iniziative finalizzate a difendere la libertà della stampa, ma dall’altro è anche un’opportunità per valutare la situazione della libertà di stampa nel mondo; è una giornata destinata a richiamare l’attenzione, allertare e sensibilizzare il pubblico, stimolare dibattiti tra i professionisti dei media, oltre a essere una giornata commemorativa, per ricordare i giornalisti, fotoreporter e cineoperatori che hanno legato il loro destino alla libertà di informazione che hanno pagato con la vita, sono persone straordinarie come Ilaria Alpi, come Peppino Impastato, Giovanni Spampinato, Cosimo Cristina e Mauro Rostagno e molti altri, sono più di 200 solo gli Italiani.
Costituzione della Repubblica Italiana, Articolo 21
« Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili.
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell’autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all’autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s’intende revocato e privo di ogni effetto.
La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni. »
Ma in Italia c’è ancora libertà di stampa? Siamo ancora definiti (nel 2009) un paese con libetà di stampa parziale? Questo parziale sta sempre più diminuendo?
2 commenti
Certo che se molti giornalisti si limitassero a fare il proprio lavoro senza abbassarsi a manovrine di leccaculismo… beh… forse avremmo un'informazione completa.
E.
Rispondo alla tua domanda "forse che si, forse che no".
In ogni modo la frase di Voltaire che hai citato e che non conoscevo è illuminante. Bisognerebbe che la leggesse e la capisse chi vorrebbe manovrare per chiudere la bocca a chi esprime un giudizio non corrispondente ai desideri del suo ego.