Ogni giorno della mia vita è un romanzo di Nicholas Sparks pubblicato nel 2005, l’attesissimo seguito de “Il posto che cercavo“, un racconto di come ogni giorno, una storia d’amore, possa aprire uno scrigno pregiato in cui lacrime e sorrisi, sogni e ricordi sono indissolubilmente intrecciati.
“La catena di eventi che lo aveva portato fin lì era a dir poco bizzarra. A quanti capitava di recarsi in una cittadina di provincia per scrivere un articolo per una rivista scientifica, d’incontrare una bibliotecaria e innamorarsi perdutamente di lei nel giro di pochi giorni?”
Di poche cose Jeremy era sicuro: non avrebbe mai lasciato New York, non si sarebbe risposato e non avrebbe mai potuto avere figli. Invece si ritrova a cercare casa nella minuscola Boone Creek con Lexie, il suo grande amore, che aspetta la loro bambina, quello che prova per la sua futura moglie e per la figlia che sta per nascere è una molla potente che lo spinge ad affrontare la decisione e il cambiamento di vita con estremo entusiasmo.
Il giornalista rampante dagli abiti griffati all’improvviso deve affrontare vicini che impagliano cinghiali, placidi idraulici di provincia e anche un totale blocco creativo. A compensare tutto c’è però Lexie, appassionata, entusiasta e sincera, O forse no? Perché la vede incontrare di nascosto un vecchio spasimante? Chi gli svela per e-mail fatti del suo passato che lei gli aveva tenuto segreti? Forse ha ragione l’amico Alvin: poche settimane non sono sufficienti per conoscersi davvero e rivoluzionare tutta la propria esistenza. Per fortuna, la vita a due si rivela tenera, eccitante, comica, romantica, piena di progetti e desideri. Finché un evento imprevedibile stravolge di nuovo tutto.
Febbraio 2005
Esiste davvero l’amore a prima vista?
Seduto in salotto, si rifece la domanda per la centesima volta. Fuori, il sole invernale era tramontato da un pezzo. Un velo di nebbia grigiastra si andava infittendo e, a parte il lieve battere di un ramo contro la finestra, intorno a lui tutto era silenzio.
Ma non era solo in casa e, d’impulso, si alzò dal divano, imboccò il corridoio e si affacciò alla porta della camera da letto. Mentre la guardava dormire, considerò l’idea di sdraiarsi accanto a lei, se non altro per chiudere gli occhi per un po’. Aveva bisogno di riposare, però non voleva rischiare di addormentarsi. La vide muoversi nel sonno e la sua mente tornò al passato.
Ripensò agli eventi che li avevano portati fin lì. Chi era lui allora? E adesso? Sembrava facile rispondere. Si chiamava Jeremy Marsh, aveva quarantadue anni, era figlio di padre irlandese e madre italiana, e si guadagnava da vivere scrivendo articoli per riviste scientifiche. Questo era quanto diceva di solito alla gente. Pur essendo la verità, ogni tanto si chiedeva se non dovesse aggiungere qualcos’altro. Per esempio, avrebbe dovuto accennare al fatto che, cinque anni prima, da New York si era recato nel North Carolina per indagare su un mistero? Che lì, nel giro di poco, si era innamorato non una, bensì due volte della stessa donna? E che la struggente bellezza di quei ricordi si intrecciava alla tristezza, al punto che ancora oggi si domandava quale sentimento alla fine sarebbe prevalso?