La breve seconda vita di Bree Tanner è un racconto scritto da Stephenie Meyer, pubblicato nel 2010, è uno spin-off della celebre serie di romanzi “Twilight”. Questo breve racconto segue la storia di Bree Tanner, un vampiro neonato, durante gli eventi narrati nel terzo libro della serie, “Eclipse”
“L’opinione degli altri non m’interessava più. Perché avrebbe dovuto? Come diceva Riley, ormai ero una dea. Più forte, più veloce, migliore. Nient’altro contava.”
Trama di La breve seconda vita di Bree Tanner
Il libro racconta la storia di Bree, la vampira neonata creata da Victoria per vendicarsi di Bella, e getta nuova luce sul mondo delle tenebre da cui proviene, rivelandone il lato più oscuro e truce. Il romanzo costruisce cronologicamente il viaggio dell’esercito dei vampiri neonati mentre si preparano ad attaccare Bella Swan e i Cullen, fino al loro incontro, dall’esito indimenticabile.
“Sono felice e sorpresa come tutti i miei lettori per questo nuovo romanzo. Quando ho cominciato a lavorarci nel 2005, rappresentava per me un maniera utile di riflettere su Eclipse, che stavo terminando, da un’ottica diversa. Inizialmente pensavo che sarebbe diventato un racconto breve da pubblicare sul mio sito, poi di inserirlo nella Guida ufficiale alla Saga di Twilight che sto scrivendo. Alla fine la storia è cresciuta più di quanto immaginassi, fino a diventare troppo lunga per essere pubblicata all’interno della Guida”.
Stephenie Meyer
Bree Tanner ricorda appena come fosse la sua vita prima di acquisire dei riflessi sovrumani e un’inesauribile forza fisica. Prima che una sete insaziabile di sangue si impossessasse di lei… prima che qualcuno decidesse di trasformarla in un vampiro. Tutto quello che Bree sa è che vivere tra i suoi simili comporta poche certezze e ancor meno regole: guardati alle spalle, non attirare l’attenzione e, soprattutto, torna a casa prima dell’alba o morirai.
Quel che non sa è che il suo tempo da immortale sta velocemente per scadere. Ma Bree trova un inaspettato amico in Diego, un vampiro neonato che desidera quanto lei scoprire l’identità della loro creatrice: un essere misterioso che tutti chiamano “lei”. Quando realizzano che i neonati sono semplici pedine su una scacchiera più vasta di quanto non possano immaginare, i due giovani si trovano a dover decidere con chi schierarsi e di chi fidarsi. Ma se tutto ciò che sanno si basa sulla menzogna, sarà realmente possibile giungere alla verità?
“Il tempo è un lusso che non ci appartiene. Non possiamo permetterci di sprecare un altro minuto in sciocchezze. Vi ho lasciato fare ciò che volevate, ma stanotte dobbiamo metterci un punto. Abbiamo un nemico. Forse alcuni di voi sono abbastanza intelligenti da aver capito che, se esistiamo noi, esistono anche altri vampiri. Altri vampiri più vecchi, più intelligenti… più temibili. Altri vampiri che vogliono il nostro sangue!”
A parte qualche recensione positiva di fan adolescenti, le recensioni parlano di un libro deludente, che non riesce a coinvolgere il lettore e lascia la sensazione, già provata con altre opere, che la Meyer scriva per fare soldi e non per arte.
Incipit di La breve seconda vita di Bree Tanner
Il titolo del giornale mi guardò torvo dal piccolo espositore di metallo: “SEATTLE SOTTO ASSEDIO – AUMENTA IL NUMERO DELLE VITTIME”. Questo non l’avevo ancora visto. Probabilmente il fattorino era appena passato rifornendolo di nuove copie. Per sua fortuna lui non era più nei dintorni.
Ottimo. Proprio quel che occorreva per fare uscire di testa Riley. Meglio stargli lontana quando avesse letto le notizie: non ci tenevo a farmi staccare un braccio.
Restai nell’ombra dietro l’angolo di una squallida palazzina di tre piani, cercando di non farmi notare mentre aspettavo che qualcuno prendesse una decisione. Non volevo incrociare altri sguardi, perciò fissavo il muro lì accanto. Il piano terra dell’edificio ospitava un negozio di dischi chiuso da chissà quanto; le vetrine, distrutte dal tempo o dalla violenza di strada, erano sbarrate da pannelli di compensato. Ai piani superiori c’erano degli appartamenti, probabilmente vuoti, perché non si sentivano i suoni familiari di umani addormentati. C’era poco da stupirsi: a occhio e croce, sarebbe bastato un colpo di vento per far crollare la palazzina. Gli edifici dall’altra parte della stradina buia erano altrettanto malridotti.
La classica meta di un’uscita notturna in città.
Non volevo parlare ad alta voce e attirare l’attenzione, ma desideravo che qualcuno decidesse qualcosa. Avevo davvero sete e non m’importava granché di dover andare a destra, a sinistra o sul tetto. Volevo soltanto trovare qualche povero sfortunato a cui non lasciare nemmeno il tempo di pensare il posto sbagliato, nel momento sbagliato.
Purtroppo quella sera Riley mi aveva fatto uscire insieme a due dei vampiri più incapaci sulla faccia della terra. Riley non sembrava mai badare troppo alla composizione dei gruppi di cacciatori, né si turbava quando scegliere le persone sbagliate significava rientrare con qualcuno di meno. Quella sera mi aveva appioppato Kevin e un ragazzo biondo di cui non conoscevo il nome. Entrambi facevano parte della banda di Raoul, perciò era scontato che fossero stupidi. E pericolosi. Ma, in quel momento, soprattutto stupidi.
Anziché scegliere una direzione e dare il via alla caccia, si stavano perdendo in una discussione riguardo a quale tra i loro supereroi preferiti avrebbe reso di più come cacciatore. Il biondo senza nome sosteneva la causa dell’Uomo Ragno e svolazzava veloce lungo il muro di mattoni del vicolo canticchiando a bocca chiusa la sigla del cartone animato, mentre io sbuffavo irritata. Saremmo mai riusciti a cacciare?