Ho il tuo numero è un romanzo di Sophie Kinsella alias Madeline Wickham, edito da Mondadori, pubblicato il 30 ottobre 2011.
“La prospettiva. Devo vedere le cose nella giusta prospettiva. Non è un terremoto e neppure la strage di un pazzo armato o una fusione nucleare, no? Nella classifica delle catastrofi, la mia non è poi così tremenda. No, non così tremenda. Un giorno, quando mi ricorderò di questo momento, mi verrà da ridere e penserò: “Che scema sono stata a preoccuparmi!”.”
Cosa accade se ti scippano il telefonino e tutta la tua vita è lì dentro? Ti senti persa, naturalmente. È quello che capita a Poppy, una scombinata fisioterapista prossima alle nozze con un affascinante docente universitario. Proprio quando il telefono le serve per una faccenda a dir poco urgente! Perché tra le altre cose, nel bel mezzo di una festa con le amiche ha appena perso il suo prezioso anello di fidanzamento, uno smeraldo come non ne ha mai visti nella sua intera esistenza. Poppy è nel panico, e mentre cerca affannosamente l’anello perduto cosa vede in un cestino dei rifiuti? Un cellulare nuovo di zecca che sembra aspettare proprio lei. È un attimo. Ed è suo. Non può permettersi il lusso di rimanere scollegata, non in questo momento. Ma di chi è quel telefono? E a cosa si riferiscono gli strani messaggi che riceve? Poppy non ha il tempo di farsi troppe domande. Ha un anello da ritrovare, un matrimonio da organizzare e qualche cosuccia in sospeso con i suoi futuri suoceri. Ma non sa che quel telefono e lo sconosciuto con cui si troverà a condividerlo le metteranno a soqquadro la vita…
La storia è molto inverosimile com’è nello stile della Kinsella, ma è un il libro divertente che ti fa venir voglia di andare avanti, per questo consiglio di non leggerlo di notte.
E’ stato un piacevole diversivo tra un romanzo più impegnativo e l’altro.
Smettila, Poppy. Non provarci nemmeno. Non sto ridendo, anzi mi sento male. Sto vagando nella sala da ballo dell’hotel con il cuore in gola, cercando invano sulla moquette a motivi blu, dietro le sedie dorate, sotto i tovaglioli di carta usati, dove non lo troverò mai.
L’ho perso. Ho perso l’unica cosa al mondo che non dovevo perdere. Il mio anello di fidanzamento.
Dire che è un anello speciale non rende assolutamente l’idea. Appartiene alla famiglia Tavish da tre generazioni. È un favoloso smeraldo con due diamanti e Magnus, prima di chiedermi di sposarlo, è dovuto andare a ritirarlo da una cassetta di sicurezza in banca. L’ho messo per ben tre mesi di fila senza mai correre rischi, riponendolo religiosamente ogni sera su un apposito vassoietto di porcellana, toccandomi il dito ogni trenta secondi… E proprio oggi, il giorno in cui i suoi genitori rientrano dagli Stati Uniti, l’ho perso. Proprio oggi.