Le prime luci del mattino è il sesto romanzo dello scrittore Fabio Volo, pubblicato nel 2011.
E’ il primo romanzo di Volo che abbia un protagonista al femminile, Elena.
“Non viviamo insieme, insieme ammazziamo il tempo. Abbiamo stupidamente pensato che due infelicità unite potessero dar vita a una felicità”.
Elena non è soddisfatta della sua vita. Il suo matrimonio si trascina stancamente, senza passione né curiosità.
Ha sempre deciso in anticipo come doveva essere la sua vita: la scuola da fare, l’università, l’uomo da sposare… perfino il colore del divano. Suo marito è diventato ormai come un fratello. È diventata moglie prima di diventare donna. Finché un giorno sente che qualcosa inizia a scricchiolare. La passione e il desiderio si affacciano nella sua quotidianità, costringendola a mettersi in discussione.
Elena si rende conto che un altro modo di vivere è possibile, forse lei si merita di più, forse anche lei si merita la felicità, basta solo trovare il coraggio di provare, di buttarsi, magari di sbagliare.
“Per anni ho aspettato che la mia vita cambiasse, invece ora so che era lei ad aspettare che cambiassi io”.
Un libro sincero e intenso, capace di affrontare i sentimenti senza trucchi o giri di parole, e di portarci faccia a faccia con le nostre emozioni più vere.Anche la critica non ha potuto fare a meno di constatare, dopo il suo ultimo grande successo con “Il tempo che vorrei”, che Fabio Volo è un vero e proprio fenomeno: editoriale, letterario, di costume. I suoi libri riempiono le classifiche, gli zaini dei ragazzi e le borse da lavoro degli adulti, le mani dei viaggiatori e i comodini dei sognatori. Ma oltre ogni tentativo di spiegazione (sociologica, semiotica, storica), oltre la sua notorietà mediatica, rimangono dei libri pieni di emozioni, di ironia, di intelligenza. Come questo suo nuovo romanzo.
Ci sono momenti in cui la vita regala attimi di bellezza inattesa. Smetti di fare una cosa e ti accorgi che attorno a te tutto è perfetto, il dono di un Dio meno distratto del solito. Tutto sembra sincero. La nascita di una nuova vita, l’alba di un cambiamento, qualcosa di profondo o semplicemente la conferma di un affetto tenuto nascosto, di un sentimento segreto, custodito in silenzio dentro di noi con pudore. O anche la fine di qualcosa, la fine di un momento, di un periodo difficile sempre più faticoso da sostenere. Quando terminano i respiri corti, lasciando spazio a uno lungo profondo che riempie e svuota il petto. In quei momenti non mi manca nulla.
1 commento
Non conosco l’autore anche se è tra i più quotati e raramente utilizzo le classifiche ufficiali per decidermi all’acquisto di un libro, in più ormai non ho più un buco disponibile per i libri, nnostante due grandi librerie e prendo i libri in biblioteca.
Da quello che tu dici però, sono invogliata a leggerlo. Una volta ogni tanto un nuovo libro lo compero, questo potrebbe essere uno di quelli.