Casa Desolata ( Bleak House) è il romanzo nero di Charles Dickens, pubblicato per la prima volta mensilmente fra il marzo 1852 ed il settembre 1853.
“Mr Chabland è un solenne uomo giallo, dal sorriso grasso e l’aria di avere nel sistema olio di pesce a botti. Si muove lento e impacciato, non dissimile da un orso che ha imparato a camminare in piedi. Pare che non sappia cosa fare delle braccia, come se non gli appartenessero e volessero appoggiarsi a terra; è tutto sudato in fronte e non parla mai senza prima alzare la grossa mano, come per comunicare al pubblico che si accinge ad edificarli.”
Un romanzo in cui Dickens dipinge un immenso affresco della società inglese di metà Ottocento, racconta le vicende e gli intrighi che ruotano attorno ad una causa giudiziaria fra i componenti della famiglia Jarndyce, che dura da molti anni e che ha portato alla rovina di quasi tutti coloro che ne sono stati coinvolti, per tutta la durata della storia le persone coinvolte attendono sentenze che non sembrano mai venire, e quando vengono è oramai troppo tardi perché i costi del processo superano il valore del lascito. La narrazione avviene in parte attraverso la voce della protagonista Esther Summerson e in parte attraverso un narratore onnisciente.
Il romanzo è anche considerato come uno dei primissimi esempi di detective stories, uno dei protagonisti, l’ispettore Bucket, è una delle prime figure di investigatore della storia della letteratura.
Trama (non leggere se non vuoi sapere come va a finire):
L’ultimo Jarndyce, John, è il proprietario della tenuta di Bleak House (“Casa Desolata”), che dà nome al romanzo. Dickens intreccia alla vicenda principale molte sottotrame, riguardanti le vicende familiari e sentimentali di Esther, la vita nella magione confinante con Casa Desolata, appartenente a Sir Leicester Dedlock, le indagini su un omicidio che sembra avere misteriosi legami con la causa.
Sir Leicester Deadlock e Lady Honoria Deadlock (più giovane di lui di oltre vent’anni) vivono nella casa di campagna di Chesney Wold. Senza che Sir Leicester lo sappia, Lady Deadlock ha avuto, prima di sposarlo, un amante, il capitano Hawdon, da cui ha avuto una figlia, Esther Summerson. Lady Deadlock, credendo che la figlia sia morta, ha scelto di vivere i giorni che le rimangono ‘annoiata a morte’, conformandosi alla vita dell’alta società.
Esther viene allevata da Miss Barbary, sorella di Lady Deadlock dai modi spartani, che instilla in Esther un senso di durezza e di vanità delle cose terrene che la protagonista dovrà combattere lungo tutto l’arco del romanzo. Esther non comprende che Miss Barbary è sua zia, pensando che sia solo la propria madrina. Quando Miss Barbary muore, l’avvocato Kenge, su istruzione del proprio cliente John Jarndyce, si fa carico del futuro di Esther. Jarndyce diventa il tutore di Esther e la invia a studiare per sei anni a Reading, per poi condurla a vivere con sé a Casa Desolata, insieme a due minori sotto tutela, cugini fra di loro, Richard Carstone e Ada Clare, affinché Esther divenga governante di Casa Desolata e dama di compagnia di Ada.
Ada e Richard sono beneficiari dell’eredità contesa nella causa Jarndyce e Jarndyce, che ha messo contro da molto tempo diversi componenti della famiglia Jarndyce. John Jarndyce risulta beneficiario dell’eredità secondo un altro testamento: in termini non meglio esplicitati, Richard e Ada da un lato e John dall’altro risultano in conflitto per via dei diversi testamenti. Presto Richard e Ada si innamorano l’uno dell’altro. Il tutore John non si oppone, ma constatando che il carattere di Richard è minato da una forte incostanza, stipula con lui un patto: prima di fidanzarsi con Ada dovrà trovare una professione cui dedicarsi. Richard, dopo una serie di tentativi non riusciti (studia per diventare medico, avvocato e infine soldato), decide di utilizzare le proprie conoscenze in campo giuridico, per ottenere l’eredità contesa, in ciò osteggiato da John, che vede nella causa la maledizione della famiglia.
Anche Lady Deadlock risulta beneficiaria secondo uno dei testamenti coinvolti nella causa. Quando Tulkinghorn, avvocato di Sir Leicester, legge ad alta voce un affidavit, ella riconosce la scrittura e tale vista la affetta tanto da portarla quasi allo svenimento, segno che l’avvocato non manca di notare, ripromettendosi, lui che è depositario dei segreti più inconfessabili del bel mondo londinese, di indagare. Al fine di capire qualcosa di più, Tulkinghorn decide di rintracciare il copista che ha redatto il manoscritto, per scoprire che era un povero diavolo conosciuto come Nemo, morto di recente in una casa in affitto, dove era solito nascondersi per consumare oppio. L’unico che sembra avere qualche familiarità con il morto è un barbone, Jo, che si dedica volontariamente a spazzare le strade.
Anche Lady Deadlock cerca di identificare il copista e, a tale scopo, assume le vesti della propria cameriera francese, Mademoiselle Hortense. Così camuffata, paga Jo perché la conduca alla tomba di Nemo. Tulkinghorn è comunque convinto che il segreto di Honoria, qualunque esso sia, può rappresentare un pericolo per l’onorabilità del proprio cliente, Sir Leicester, e per questo inizia a seguire ogni minima mossa della donna, ricorrendo anche all’aiuto prezzolato di Mademoiselle Hortense, che sembra odiare la padrona.
Esther e Honoria si incontrano per caso ad una messa e hanno poi una conversazione a Chesney Wold. Inizialmente le due non riconoscono i legami familiari che le legano, ma presto Lady Deadlock comprende che la propria figlia abbandonata non è morta. Esther si ammala gravemente (Dickens non specifica se si tratti di vaiolo, cosa presumibile, visto che il male la lascia permanentemente sfigurata) e viene curata da Charley, una povera bambina che ella ha salvato dalla povertà e che le fa da cameriera e da cui ha probabilmente contratto il male. In una conversazione rivelatoria, Honoria confessa ad Esther di essere sua madre, avvertendola, però, che è costretta a mantenere il segreto.
Esther sopravvive alla malattia ma ha ormai perduto la propria bellezza. Richard spende nel frattempo tutte le proprie risorse per portare a conclusione la causa Jarndyce e Jarndyce, in favore suo e di Ada. Ormai ossessionato dalle sorti della causa, egli, spinto a ciò dall’astuto avvocato Vholes, ha inoltre rotto con il tutore John, che egli ormai crede suo avversario nella causa. Anche in ciò sfidando la volontà di John, Richard sposa segretamente Ada e spreca tutto il patrimonio di lei in spese legali. Ada, inoltre, rimane incinta. Esther stessa ha una passione segreta per il dottor Woodcourt, figlio di un’amica di famiglia di John. Woodcourt, medico di bordo in diverse imbarcazioni dirette in India, ha conosciuto Esther prima che lei rimanesse sfigurata dalla malattia, ma tornando dall’Oriente il suo sentimento non cambia. Esther ha nel frattempo accettato la proposta di matrimonio del suo tutore, John Jarndyce.
Hortense e Tulkinghorn hanno ormai scoperto il passato di Honoria. Dopo un calmo ma disperato confronto con l’avvocato, Lady Deadlock fugge di casa e lascia una lettera al marito, implorandone il perdono. Tulkinghorn licenzia Hortense, che non gli è più utile. Sentendosi abbandonata tanto dall’avvocato che dalla padrona, Hortense uccide Tulkinghorn e cerca di far ricadere la colpa su Honoria. Sir Leicester, di fronte alla scoperta della morte del proprio fedele avvocato e della fuga della moglie, patisce un terribile colpo che lo costringe a letto, ma si sforza di comunicare a Honoria che la perdona e che la aspetta.
L’ispettore Bucket, che ha già indagato sulla morte di Nemo, capisce di dover risolvere vari misteri concernenti la causa Jarndyce e Jarndyce. Sir Leicester gli affida il compito di rintracciare Honoria. Pur sospettandola dell’assassinio di Tulkinghorn, Bucket arresta George Rouncewell (l’unico ad esser stato visto con l’avvocato la notte dell’omicidio ed uno dei tanti ad avere con lui dei conti in sospeso). Nella ricerca di Lady Deadlock, Bucket si fa accompagnare da Esther. La ricerca di Esther e Bucket va a buon fine: trovano Honoria davanti al cimitero dove è seppellito Nemo (che non è altri che il capitano Hawdon). Purtroppo, però, ella è già morta.
Nel frattempo, un ultimo e definitivo testamento che annulla i precedenti viene trovato e sembra che ormai la causa possa concludersi: il grosso dell’eredità deve andare a Richard e Ada. John Jarndyce, nel frattempo, libera Esther dal vincolo del fidanzamento, capendo che ella sarà più felice con Woodcourt. Si recano tutti all’udienza finale: i costi processuali hanno consumato l’intero importo dell’eredità e la causa può concludersi perché la cifra contesa ormai non esiste più. Richard viene colpito assai duramente dalla notizia e Woodcourt comprende che egli si trova ormai agli ultimi stadi della tubercolosi che lo consuma da quando l’eredità ha occupato tutti i suoi pensieri. John va al capezzale di Richard, dopo tanto tempo che i due non si vedevano più, e il moribondo riconosce la sua bontà e gli chiede perdono per la sua condotta: poco dopo la morte di Richard, Ada partorisce un bimbo che porta il nome del padre. Madre e figlio vengono accolti in casa del tutore. Esther e Woodcourt si sposano e vanno a vivere nello Yorkshire, in una nuova Casa Desolata che John Jarndyce ha donato loro. I due novelli sposi avranno due figli.
I due più importanti filoni paralleli del romanzo sono quello concernente le vicende di Caddy Jellyby e della madre, ossessionata da un filantropismo che le fa perdere di vista interessi ed esigenze dei propri familiari (per il bene degli abitanti del villaggio africano di Borrioboola-Gha) e quello che riguarda George Rouncewell, figlio della governante di Chesney Wold, che ha servito sotto il capitano Hawdon, e che finirà per diventare assistente di un Sir Leicester ormai decaduto.
4 commenti
Mi inchino davanti a questo meraviglioso Maestro!
Questo non l’ho mai letto, ma Charles Dickens è fra gli autori di cui ho letto e riletto molto. Se oggi riuscirò a fare un salto alla Feltrinelli, lo prendo.
Questo scrittore mi affascina, vengo imbrigliata da un vortice di emozioni tra realtà e fantasia ed ogni volta è una piacevole scoperta, mi mancano ancora dei libri da leggere.
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