Uno dei premi letterari più prestigiosi e più noti è il Premio Pulitzer, che deve il suo nome al giornalista ungherese- americano, Joseph Pulitzer (1847- 1917). Morendo, questo vero mecenate della stampa statunitense lasciò tutti i suoi beni alla Columbia University.
Le categorie che vengono premiate sono venti ed i primi classificati di ciascuna di queste si aggiudicano 10.000 dollari. Quest’anno ha fatto scalpore la decisione di non assegnare questo sostanzioso riconoscimento per la narrativa: la giuria ha motivato la decisione affermando che nessuno nei testi sottoposti al loro giudizio era portatore di un messaggio tanto forte da meritarsi questo onore. In realtà già trentacinque anni fa il premio era rimasto tra le mani di chi doveva consegnarlo, mentre ben troppe volte autori che se lo sarebbero meritato non sono riusciti ad ottenerlo, perché considerati troppo innovativi per la loro epoca.
Esiste invece un riconoscimento tutto italiano forse meno noto, ma senz’altro importante, che proprio in questi giorni ha trovato il suo vincitore: è il Premio letterario Galileo, riservato ai volumi che si occupano della divulgazione scientifica. Se lo è aggiudicato Alex Bellos, con il libro Il meraviglioso mondo dei numeri, che speriamo possa rendere più simpatica una materia, la matematica, spesso ostica e poco amata da noi italiani, a parte alcune notevoli eccezioni.
Vedremo se il fresco vincitore riuscirà addirittura ad entrare nell’Empireo dei primi dieci più venduti. Intanto, dopo tante novità, questa edizione della classifica ci regala una sola nuova entrata e un rientro che renderà felici molti adolescenti.
1.
Deve senz’altro guardarsi le spalle Massimo Gramellini, che riesce ancora a tenersi la prima posizione con l’autobiografico Fai bei sogni.
Era un bambino, Massimo Gramellini, quando sua madre morì. Il dolore di questa perdita improvvisa, il senso di abbandono che ne scaturì, lo rese timoroso e spaventato anche solo all’idea di amare. La figura della mamma venne così da lui esaltata e resa perfetta, a scapito del padre, che sembra poco sensibile e quasi incapace di comprendere il suo dolore. Ma è solo apparenza: dopo quaranta anni, il ritrovamento di una lettera scardinerà certezze e false idee, donando una dimensione più umana anche a chi non c’è più e facendogli rivalutare chi, con la sua durezza, voleva solo proteggerlo.
2.
Ad insediare il primo posto, è sceso in campo un campione di quelli che possono essere definiti una vera bandiera per la squadra nella quale militano. Con Giochiamo ancora, Alessandro Del Piero, giocatore della Juventus dal 1993 e capitano dal 2001, entra direttamente in seconda posizione, raccontando la sua vita, i suoi sogni e le sue speranze al giornalista Maurizio Crosetti, non a caso tifoso bianconero. Un bambino che desiderava diventare calciatore e c’è riuscito, tanto amato da Gianni Agnelli (1921- 2003) che lo soprannominò Pinturicchio, per l’arte con la quale pare dipingere i suoi goal.
3.
Sale al terzo posto Se ti abbraccio non aver paura, di Fulvio Ervas, che racconta come neanche l’autismo possa essere un vero ostacolo all’amore di un padre verso il proprio figlio.
Andrea ha diciotto anni ed una gran voglia di vivere. E’ autistico e questa notizia, a suo tempo, sconvolse la vita della sua famiglia. Dopo aver tentato qualsiasi terapia, suo padre Franco decide di portarlo in America, per un viaggio in moto che durerà per tre mesi. In questo periodo, ricco di esperienze, non poche volte i ruoli tra lui e suo figlio si rovesceranno: ma allora, che cos’è la normalità?
4.
Scende in quarta posizione la raccolta di racconti del rocker nostrano Luciano Ligabue, intitolata Il rumore dei baci a vuoto: tredici storie diverse che narrano un sentimento come l’amore in alcune delle sue forme: si passa da un cane, che rischia di diventare l’inconsapevole causa della fine di un matrimonio a scoperte del passato che colpiscono come pugni nello stomaco, un segreto che accompagna da sempre la vita di una donna e tanto altro ancora, con l’autore che esplora ed analizza le molte sfaccettature di un sentimento complesso come è l’amore.
5.
Guadagna ben tre posizioni e si piazza quinto, Tipi sinistri. I gironi infernali della casta rossa, del giornalista Giampaolo Pansa. Un vero e proprio atto di denuncia contro i troppi politici di sinistra che, secondo la sua opinione, tra vizi e peccati rischiano di rovinare per sempre questa parte politica.
E’ un uomo di sinistra, Giampaolo Pansa, che vorrebbe vedere la sua parte politica non nelle mani di certi personaggi che, a suo parere, l’hanno condotta in pessime acque. Per questo li immagina collocati in veri e propri gironi infernali, mettendo alla berlina i loro vizi ed i loro errori, con l’intento di scuoterli e farli capire che la rinascita della politica può dipendere anche da un loro sostanziale cambio di atteggiamenti e da una maggiore umiltà.
6.
Parla invece d’amore il romanzo in sesta posizione: Alessandro Baricco offre ai suoi lettori con Tre volte all’alba la storia di una relazione che i suoi protagonisti dovranno decidere, per ben tre volte, se concludere o proseguire.
Tre momenti diversi, nella vita di un uomo e di una donna. Destinati ad incontrarsi in una stanza d’albergo proprio per tre volte, per decidere se lasciarsi o restare insieme, mentre la luce dell’alba, la più bella del giorno perché carica di speranze, illumina la scena.
7.
Rientra in classifica dopo una breve assenza e si piazza al settimo posto Il coraggio di sognare. Noi, gli One Direction. Scritto da vari autori, è piuttosto un libro creato apposta per i fan, per la maggior parte ragazzine, che apprezzano sia la musica che la bellezza dei giovani componenti di questa boy band, vincitrice nell’edizione inglese di X Factor di quest’anno.
8.
Perde ben cinque posizioni ed è ottavo il saggio di Vito Mancuso Obbedienza e libertà. Critica e rinnovamento della coscienza cristiana, che nel rispetto delle convinzioni di ognuno, tratta un tema delicato come quello della necessità, da parte della Chiesa Cattolica, di evolversi e tendere una mano verso i laici, che da parte loro dovrebbero comunque ricominciare a porsi domande importanti circa il tema della ricerca spirituale.
9.
La nona posizione è appannaggio del viaggio a ritroso nel tempo di Dizionario delle cose perdute, scritto da Francesco Guccini.
Cosa c’era quando, delle cose che abbiamo adesso, non esisteva ancora niente? C’erano i pennini con l’inchiostro, che sporcavano mani e quaderni, c’erano i giochi all’aperto, i maschietti con pantaloni corti anche d’inverno e tanto altro. Un libro scritto per ricordare un’epoca che non c’è più, che molti hanno vissuto e che, per alcuni aspetti, potrebbe essere perfino migliore di quella attuale.
10.
Chiude questa edizione della classifica, piazzandosi decimo, il romanzo di Massimo Carlotto Respiro Corto: chi riuscirà a conquistare il controllo della malavita marsigliese, tra le tante e spietate bande che se ne contendono il primato?
Non è solo una banda di criminali, la Dromos Gang. E’ molto di più: i suoi giovani appartenenti, crudeli e spietati verso gli altri tanto quanto fraterni gli uni con gli altri, ha la grande ambizione di conquistare Marsiglia e diventare così la più potente tra tutte le organizzazioni criminali. Ma chi già comanda non starà di certo a guardare: la lotta si preannuncia dura e senza esclusione di colpi. Chi ne uscirà vincitore?
Escono di scena due libri dello stesso autore: si tratta di La dieta Dukan illustrata e La dieta Dukan, scritti dal nutrizionista francese Pierre Dukan, che però, come è già capitato, potrebbero nuovamente tornare a farci visita.
Fonte: www.sienafree.it
Ringrazio il sito e l’autore di questa rubrica, Annamaria Vanni, leggerla è un piacere.