Novembre
Sferza, fischiando, il vento
gli alberi nudi, ch’alzan verso il cielo
gli scheletrici rami
e tutto, intorno, dice
che presto arriverà la neve, il gelo.
Non più frutti negli orti,
non c’è quasi più un fiore nei giardini,
è questa la stagione
del crisantemo, il triste fior dei morti.
A mazzi, od in corone,
tra i salici ed i neri
cipressi dei solinghi cimiteri
or tutte se ne infiorano le tombe,
perché nella lor casa ultima e mesta
abbiano pur gli estinti
un pio giorno di festa.
Ugo Ghiron
1 commento
Bravissima Galatea, ci hai riportato Pascoli, oggi avvolto nell’oblio. Novembre è tra le sue poesie mandate a memoria in prima media e mai dimenticate. Si, “la breve illusione della felicità”, per questo la poesia è così pervasa di malinconia.