E’ tradizione che l’8 dicembre si dia il via al periodo natalizio proprio preparando oggi l’albero di natale.
L’anno scorso ho voluto parlare di questa tradizione, della storia dell’albero di natale in questo post “L’albero di Natale” dove vi è anche una raccolta di foto che possono darvi qualche spunto per creare il vostro albero.
Quest’anno invece voglio condividere un articolo pubblicato dalla Stampa, che parla di come possiamo vivere un Natale amico dell’ambiente:
Il Wwf anche quest’anno ha elaborato il ` dec-albero´, 10 consigli per il Natale. Eccoli. Oltre ad essere consigli di eco sostenibilità, aiutano anche a risparmiare soldi.
1 – L’albero. Per avere un albero sostenibile, meglio rinunciare all’acquisto del classico abete, anche se coltivato apposta per la festività: la cosa migliore, per chi ha la fortuna di avere un giardino, è addobbare gli alberi che abbiamo già, anche quelli che abbiamo in terrazzo. Chi non ha terrazzo e giardino, se opta per un abete tradizionale, può controllare che sia certificato ovvero prodotto in vivai specializzati per i periodi natalizi. Occorre tenerlo lontano da fonti di calore (meglio se in balcone o in giardino). Dopo le feste possiamo piantarlo in un giardino o un parco pubblico in città. Esistono anche in commercio alberi artificiali realizzati con materiale riciclato (cartone, plastica).
2 – Le luminarie. Esistono anche quelle a basso consumo o a led, che consumano fino a un decimo delle normali lampadine. Il Wwf ricorda che illuminare case e strade 24 ore al giorno comporta un inutile aumento dei consumi elettrici e delle emissioni.
3 – La tavola di Natale. Se si può, evitiamo piatti, bicchieri e posate usa e getta
4 – Banditi foi gras, caviale o aragoste (che oltretutto costano un occhio). Il caviale, sottolinea il Wwf, è ricavato da diverse specie di storioni, molte delle quali sono già estinte in molte aree del pianeta. Fondamentale, per chi porprio non può farne a meno, scegliere caviale `certificato´ o da acquacoltura Per orientarsi in pescheria si può scaricare la guida `Sai che pesci pigliare?´ su www.wwf.it/pesca..
5 – Il menu. Più prodotti locali e di stagione, e non esagerare con la carne ( www.oneplanetfood.info).
6 – Le ricette. Il Wwf consiglia di scegliere ricette tradizionali a base di ingredienti di stagione e locali.
7 – Le vacanze. Ricordiamo, se possiamo permettercele, che esitono mete che aiutano la biodiversità ( www.wwf.it/turismo)
8 – I regali. Vietatissime le specie esotiche o prodotti derivati, che alimentano il commercio illegale.
9 – Lo shopping. Andiamo in giro in bici, in metro o con i mezzi pubblici, e cerchiamo di portarci appresso le sporte riutilizzabili per infilare i pacchetti ( www.portalasporta.it).
10 – Adottiamo un animale, Regaliamo elettrodomestici e apparecchi tecnologici solo se efficienti. Sì a prodotti biologici, del commercio equo e solidale e a basso impatto ambientale e sociale. Il Wwf propone anche, per il Natale, di adottare una specie a rischio. Si può adottare un gorilla, o aiutare le `nostre´ specie alpine, come l’orso bruno o il lupo, al centro della Campagna Wwf Alpi, dove 30.000 specie animali e 13.000 specie vegetali devono convivere con centinaia di migliaia di residenti e turisti che ogni anno la frequentano, non sempre in modo sostenibile. Oppure ancora si possono adottare gli elefanti, decimati dal bracconaggio per il commercio illegale dell’avorio. Novità 2012 il trio felino, triplo regalo per adottare insieme un leone, una tigre e un ghepardo. Ma ci sono anche delfini, foche, orsi polari, oranghi e panda. Adottando una specie si possono ricevere certificati di adozione, peluches, planisferi da completare con gli adesivi degli animali, shopper Wwf, screensaver e firme digitali personalizzate. E da quest’anno nasce la nuovissima App `Wwf Adoption´ per iPhone e Android.