L’uomo che piantava gli alberi, conosciuto anche come La storia di Elzéard Bouffier è un racconto allegorico di Jean Giono, pubblicato nel 1953.
Un piccolo libro, appena cinquanta pagine, scritte anche con un carattere bello grosso, pieno di figure come i libri per bambini, basta un’ora per leggerlo, eppure queste poche pagine racchiudono una favola per adulti ricca di coraggio, rispetto, stupore, l’amore per la natura, la terra e il mondo, troviamo la semplicità di un piccolo gesto, la delicatezza di un acquarello, la potenza di una grande avventura.
“Quando penso che un uomo solo, ridotto alle proprie semplici risorse fisiche e morali, è bastato a far uscire dal deserto quel paese di Canaan, trovo che, malgrado tutto, la condizione umana sia ammirevole”.
La storia ha inizio nel 1913, durante una delle sue passeggiate in Provenza, il giovane narratore incontra una personalità indimenticabile: un pastore solitario e tranquillo, di poche parole, che provava piacere a vivere lentamente, con le pecore e il cane. Nonostante la sua semplicità e la totale solitudine nella quale viveva, quest’uomo stava compiendo una grande azione, un’impresa che avrebbe cambiato faccia della sua terra e la vita delle generazioni future.
Una parabola sul rapporto uomo-natura, una storia esemplare che racconta “come gli uomini potrebbero essere altrettanto efficaci di Dio in altri campi oltre la distruzione”.
Il racconto è così toccante che molti lettori hanno creduto che Elzéard Bouffier fosse un personaggio realmente esistito e che il narratore fosse Jean Giono stesso, e che quindi la storia fosse in parte autobiografica, infatti si suppone che l’autore abbia vissuto proprio nel periodo in cui è ambientata la narrazione.
L’autore ha spiegato, in una lettera del 1957 :
“Mi dispiace deludervi, ma Elzéard Bouffier è un personaggio inventato. L’obiettivo era quello di rendere piacevoli gli alberi, o meglio, rendere piacevole piantare gli alberi.”
Si pensa anche che il narratore abbia detto che Elzèard Bouffier era inventato per lasciare in pace la sua morte.
L’uomo che piantava gli alberi – Pdf
Nel 1987, Frédéric Back adattò la trama del racconto creandone un cortometraggio che vinse meritatamente numerosi premi, fra cui il Premio Oscar per il miglior cortometraggio d’animazione.
Regalati trenta minuti di poesia, fra immagini animate con grande arte, parole e musica.
L’essere umano può raggiungere risultati insperati per il bene proprio e degli altri, quando agisce con amore, rispetto, tolleranza e perseveranza.
2 commenti
Avevi ragione. Sono stati proprio 30 minuti di pura poesia. Inaspettata.
Pensi che io possa riportare il video sul mio blog, citando naturalmente il tuo come fonte di conoscenza? Mi piacerebbe, ma se ti infastidisce anche solo un poco, capirò e non lo farò.
Ambra ormai dovresti conoscermi, sai come la penso: le cose belle si devono condividere il più possibile e mi farebbe veramente piacere se lo facessi 😀