La storia di Amore e Psiche è forse una delle più famose e attuali da cui trarre preziosi insegnamenti che possiamo evidenziare in 10 punti:
Psiche è una fanciulla stupenda che non riesce a trovare marito nonostante sia talmente bella da essere paragonata a Venere.
1. Convinciti che la bellezza non è tutto! La donna ha mille risorse per manifestare il proprio fascino, lasciamo le belle donne agli uomini senza immaginazione! M. Proust.
La dea Venere indignata e invidiosa si indispettisce e vuole vendicarsi. Comanda al figlio Eros di farla innamorare di un mostro ma ovviamente il dio, arciere per antonomasia, colpisce il proprio piede, si innamora perdutamente di lei e la rapisce.
2. Accogli gli imprevisti. Il Fato o il caso gioca un ruolo importante, veniva raffigurato come un dio cieco poiché modificava la vita degli uomini senza alcuna precisa ragione. Quindi anche se pensi di essere destinata a rimanere sola o sei stanca di cercare l’amore perché nella tua vita hai incontrato solo “mostri”, affidati al caso poiché Eros potrebbe ancora sbagliare/azzeccare il suo tiro.
Psiche diventa sua sposa, ma non sa tuttavia chi sia il marito, in quanto si manifesta solo nell’ oscurità della notte e lei crede si tratti di un mostro.
3. Unisciti in matrimonio con qualcuno che conosci da più di 10 minuti. Molte donne si sposano senza sapere chi sia veramente l’uomo che hanno a fianco, ( in realtà continuano a non conoscerlo anche dopo anni di matrimonio) a Psiche è andata bene, ma non è detto che tu sia fortunata come lei, perciò attenzione!
Gli incontri si consumano quindi al buio e clandestinamente per non incorrere nelle ire della madre Venere.
4. Non fare nulla di nascosto alla suocera che ha più agenti segreti dell’ FBI e ti scoprirà di certo soprattutto se è incattivita prima ancora di conoscerti.
Psiche pur non vedendo le sembianze dell’amante viene travolta da questa passione incontrollabile.
5. Tieni a mente che il piacere sessuale, in questo caso con sconosciuti, ci fa divertire è vero, ma non ci permette di conoscere l’essenza profonda dell’amore.
Psiche non resiste, vuole conoscere l’identità dell’uomo o mostro che dorme nel suo letto e poi si sa la curiosità è donna quindi decide di illuminare il volto del suo amante con una lanterna ma ferisce il dio con una goccia d’olio. Lui si sveglia e vista tradita la parola a lei affidata se ne va in volo.
6. Se trovi l’amore non ferirlo e non lasciare che la curiosità morbosa abbia il sopravvento o rischierai di perderlo, la fiducia è condizione indispensabile per qualsiasi tipo di rapporto.
Sola e disperata vaga senza meta alla ricerca del suo amato. La suocera Venere non ha pietà di lei e le prospetta delle prove difficili per riconquistare il figlio.
7. Liberati dalla rabbia, il livore non fa altro che logorarti. Cerchiamo di essere meno risentite quando subiamo un torto e di imparare a camminare per quella piccola via che intercorre tra il rancore e il perdono. Perché “nella vendetta e nell’amore la donna è più barbarica dell’uomo! Nietzsche.
La fanciulla non sa come superare le prove e sogna la morte ma poi riesce nell’impresa.
8. Quando credi di non farcela accade un eccezionale miracolo, prettamente femminile, la scoperta di possedere forze sovrumane per raggiungere ciò che amiamo, per difenderlo e tutelarlo. Una forza che tutte le donne possiedono, che non si ferma dinanzi a nulla e abbraccia il sacrificio.
Psiche nell’ultima prova cade in un sonno mortale ma Amore accorre in suo aiuto e le ridà la vita.
9. Il mistero dell’amore è più grande del mistero della morte! O. Wilde. L’amore vince su tutto, è il motore del mondo, la linfa vitale che alimenta la nostra esistenza e senza la quale sarebbe impossibile vivere.
Alla fine della storia Psiche ottiene l’immortalità e si ricongiunge ad Eros. Dall’unione dei due nascerà una figlia: Voluttà.(Nome, oggi obsoleto, che indica il piacere)
10. In ogni cosa che facciamo, in ogni storia che viviamo, in ogni strada che intraprendiamo se riusciamo ad unire la Coscienza (Psiche) e l’ Amore (Eros) il frutto che ne scaturisce è piacere, ebbrezza, estasi …
… suocera permettendo!
Monia Cannistraci