L’autobiografia è un genere letterario che piace a molti lettori, negli ultimi anni questo genere ha avuto un vero boom commerciale, sembra che tutti abbiano la voglia pazza di raccontarsi, soprattutto i campioni sportivi che hanno venduto spesso così tante copie da entrare nella classifica dei libri più venduti in Italia.
Il gusto per raccontare la propria vita agli altri in forma di prosa o addirittura in versi vanta una storia millenaria, sembrerebbe che il primo esempio di racconto autobiografico risale al X secolo a.C. ed è attribuito all’autore egizio delle Avventure di Sinuhe, servitore del faraone, che in preda alla paura per una guerra imminente decide di fuggire in Siria, dove verrà accolto dal principe dei Beduini: questi gli offre in sposa sua figlia, lo mette a capo di una delle più importanti tribù della sua terra e lo fa vivere nel lusso.
In età avanzata, Sinuhe riceve l’invito del faraone Sesostri a tornare in Egitto, per ricevere una degna sepoltura. E in questo passo, il romanzo raggiunge uno dei suoi momenti migliori con le liriche toccanti dell’invito del Faraone e della risposta dell’umile ma ricco servo, e con la descrizione del giorno della sepoltura con tutti i riti prestabiliti.
Desideroso di rimettere piede sulla sua terra, egli lascia tutti i suoi beni ai figli e fa ritorno in Egitto, benché tema una punizione da parte del faraone per essersi dato alla fuga. In realtà Sesostri lo ricopre di ogni favore e privilegio; per suo volere viene anche costruita una bellissima tomba per Sinuhe.
Ma il genere acquista rilievo e conosce una diffusione eccezionale con le Confessioni di Sant’Agostino, il primo grande modello di racconto autobiografico, reso tale dalla ricerca interiore e dai nuovi elementi psicologici apportati dal Cristianesimo.
Oggi con lo sviluppo della psicologia di relazione e comunicazione la scrittura autobiografica viene incoraggiata, diventando uno strumento per l’affermazione, ricerca e cura dell’identità, sara questa la causa della gran voglia di raccontarsi.
Con la diffusione di internet questo genere di scrittura si sta evolvendo ancora miscelando vicende personali e riflessioni sulla narrazione delle stesse con la conseguente crescita del fenomeno dei blog.
Io personalmente non amo molto questo genere, a parte qualche biografia di qualche personaggio degno di nota che ha stimolato la mia curiosità, il resto potrebbe davvero fallire e fortunatamente per questa settimana nessun libro di questo genere figura tra i primi dieci del la classifica che però ci offre tante novità e Papa Francesco star di questa settimana.
1.
Sempre primo E l’eco rispose di Khaled Hosseini raggiungendo quasi le 25 mila copie.
L’autore ha sempre amato raccontare storie legate alle tematiche familiari. Con questo romanzo conferma la sua preferenza, incentrando la trama sulla storia di più generazioni di una stessa famiglia e analizzando in maniera particolare i rapporti tra fratelli e sorelle, spesso complessi e non sempre facili. Ne esce un racconto commovente, che rapisce il lettore fino all’ultima pagina.
Papa Francesco superstar anche in libreria, infatti occupa la seconda posizione con Lumen fidei, Ed. Vaticana, la terza posizione con Lumen fidei, Ed. Edb e l’ottava posizione con Lumen fidei, Ed. San Paolo.
Il campione Nielsen include, a differenza di altri, anche le librerie religiose, se venissero escluse, l’enciclica risulterebbe solo decima.
Fu Benedetto XVI, oggi papa emerito, a iniziare la stesura di quella che sarebbe poi diventata la prima enciclica di Papa Francesco. La sua influenza si sente, ma l’opera propone riflessioni molto care a Jorge Bergoglio: lo stile semplice che adotta durante i suoi incontri con i fedeli è tutto in questo volume. L’amore per Dio deve unire i credenti tra loro, non dividerli: questo è solo uno dei temi trattati in un volume breve, interessante anche per chi non crede.
3.
Sale di una posizione La verità sul caso Harry Quebert di Joël Dicker con una trama giocata sul tentativo di smontare un’accusa di omicidio in nome di un’amicizia.
Nola Kellergan ha solo quindici anni, quando, nel 1973, scompare. Il suo caso non viene però abbandonato e nel 2008 la polizia ritrova i poveri resti della giovane sepolti nel giardino di Harry Quebert, un insospettabile scrittore di successo. Harry grida la sua innocenza, ma nessuno sembra credergli, tranne l’amico e collega Marcus Goldman, che decide di aiutarlo a dimostrare la sua estraneità a quel tragico fatto.
4.
Primo ingresso della settimana è La risposta è nelle stelle di Nicholas Sparks, prolifica firma del genere rosa, al suo nome si associa il romanticismo classico e puro.
Ira e Ruth. Sophia e Luke. Due coppie che apparentemente non hanno nulla in comune, divise dagli anni e dalle esperienze, ma che il destino farà incontrare, nel più inaspettato ed emozionante dei modi.
6.
Scende vertiginosamente Dan Brown con Inferno. Il profilo di Dante che ci guarda dalla copertina è il motore mobile di un thriller che di “infernale” ha molto. Il ritmo e poi il simbolismo acceso, e infine la complessità dei personaggi. Non è sorprendente che lo studioso di simbologia Robert Langdon sia un esperto di Dante. È naturale che al poeta fiorentino e alla visionarietà con cui tradusse la temperie della sua epoca tormentata il professore americano abbia dedicato studi e corsi universitari ad Harvard. È normale che a Firenze Robert Langdon sia di casa, che il David e piazza della Signoria, il giardino di Boboli e Palazzo Vecchio siano per lui uno sfondo familiare. Ma ora è tutto diverso, non c’è niente di normale. È un incubo e la sua conoscenza della città fin nei labirinti delle stradine, dei corridoi dei palazzi, dei passaggi segreti può aiutarlo a salvarsi la vita. Il Robert Langdon che si sveglia in una stanza d’ospedale, stordito, sedato, ferito alla testa, gli abiti insanguinati su una sedia, ricorda a stento il proprio nome, non capisce come sia arrivato a Firenze, chi abbia tentato di ucciderlo e perché i suoi inseguitori non sembrino affatto intenzionati a mollare il colpo. Barcollante, la mente invasa da apparizioni mostruose, il professore deve scappare. Aiutato solo dalla giovane dottoressa Sienna Brooks, soccorrevole, ma misteriosa come troppe persone e cose intorno a lui, deve scappare da tutti. Comincia una caccia all’uomo in cui schieramenti avversi si potrebbero ritrovare dalla stessa parte, in cui niente è quel che sembra.
7.
Anche Andrea Camilleri con Un covo di vipere precipita verso il basso.
Mentre l’estate a Vigàta persiste e si protrae oltre il suo tempo, mentre l’agonia delle stagioni si fa sempre più lunga, il commissario Montalbano aggiunge un tassello alla sua vita e una nuova triste considerazione sul concetto di colpa e di compassione. Il lettore assiste ancora una volta a questa messa in scena dolce e amara, com’è dolce e amara la maturità di un uomo, scorrendo pagine scritte nella lingua “antica” di Camilleri con la nostalgia di chi sa che anche questa stagione è al suo crepuscolo.
9.
Al nono posto troviamo il vincitore del premio Strega 2013 Walter Siti con Resistere non serve a niente, che si addentra in un mondo che va osservato senza smettere mai di problematizzare perché i valori assoluti sono definitivamente caduti e la distinzione tra bene e male è quanto mai labile. Rapporti di famiglia, amore e amicizia, sesso, inganno, sfruttamento chiedono di essere valutati rinunciando all’aprioristica definizione di “giusto” e “sbagliato”.
10.
Scende al decimo posto Ferragosto in giallo, il libro che solitamente si mette valigia per godersi le vacanze, o più semplicemente per rilassarsi un po’ anche dovendo rimanere in città, non può mancare una raccolta di racconti di genere poliziesco e che mette insieme Andrea Camilleri, Gian Mauro Costa, Alice Giménez- Bartlett, Marco Malvaldi Antonio Manzini e Francesco Recami per celebrare il giorno che dovrebbe essere il più caldo dell’anno con storie che hanno, come protagonisti, i loro personaggi più famosi.