Filemone e Bauci sono due personaggi della mitologia greca, una coppia di anziani poveri ma generosi.
Ovidio nelle Metamorfosi ci narra che un giorno Zeus e suo figlio Ermes, desiderosi di esperienze terrene, vagano per la Frigia cercando ospitalità sotto mentite spoglie. Ovunque si nega loro accoglienza. Solo una capanna si apre, è quella del vecchio Filemone e di sua moglie Bauci , due poveri contadini che non possiedono nulla, solo un’oca che curano come un figlio. In quella misera casa, gli Dei trovano finalmente rifugio,cibo e riposo.
Durante il pasto riacquistano lo splendore della divinità e i due anziani, mortificati per la misera tavola offerta, sono pronti a sacrificare l’oca per dar un serio pranzo agli ospiti regali. Ma Zeus mosso a pietà chiede ai due coniugi di risparmiare il povero volatile e di esprimere un desiderio.
Filemone e Bauci avrebbero potuto chiedere tutto ma volevano solo morire insieme, per non soffrire l’uno per la morte dell’altra. Passarono gli anni fin quando Bauci vide il marito trasformarsi in quercia e allo stesso tempo lei si trasformò in tiglio. I due morirono abbracciandosi e i loro arti, ormai fronde e rami, si intrecciarono rimanendo uniti per sempre.
Il tiglio rappresenta la fecondità e quindi l’amore, la quercia è l’effige dell’immortalità e della durevolezza. Se da un lato questo mito rappresenta la mancanza di amore e pietà della gente, il cuore chiuso come chiuse restano le loro porte, dall’altro ci fa vedere come l’egoismo appartiene sempre a chi ha di più, a chi potrebbe aiutare gli altri, mentre chi è già povero è più propenso ad assistere i sofferenti.
Ma il fulcro della storia è l’amore, non un amore carnale, passionale, ma quello che si fonda sulla fedeltà e la devozione coniugale. Non sono dei e neppure eroi, non hanno ricchezze ma sono ugualmente ricchi perché hanno saputo conservare valori semplici e universali che nobilitano il genere umano anche di fronte agli dei. Si amano di un amore che vive fino all’ultimo respiro, magico, eterno, che non invecchia.
Utopia? Voglio sognare un amore così!
Monia Cannistraci