Sono aperte le preiscrizioni alla nuova edizione di IoScrittore, l’unico e originale torneo letterario on line promosso da un grande gruppo editoriale Io Scrittore, che ha da poco ricevuto il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
I partecipanti, caricando il proprio romanzo inedito sul sito ioscrittore.it, si sfidano nella duplice veste di concorrenti e lettori-giudici delle opere altrui.
Il torneo è completamente gratuito e prevede una serie di fasi eliminatorie che culminano nella pubblicazione cartacea e in formato ebook delle opere vincitrici.
La partecipazione è riservata a coloro che hanno compiuto 16 anni ed è necessario seguire la procedura di registrazione online entro il 28 febbraio 2014.
L’edizione 2013 ha premiato dieci romanzi, proclamati a BookCity Milano lo scorso 23 novembre, che saranno pubblicati da GeMS in formato ebook con cadenza mensile, a partire dal 23 gennaio 2014.
Tra i dieci romanzi un premio offerto da Vanity Fair è stato assegnato al miglior esordiente under 30 e l’opera Cuore solo di Slowdance sarà pubblicata anche in formato cartaceo.
Auguriamo ai partecipanti di ritrovarsi un giorno tra i primi in classifica che questa settimana è caratterizzata da due nuove entrate repentini cambi di posizione.
1.
Gli sdraiati di Michele Serra si riprendono la prima posizione. Michele Serra si inoltra in quel mondo misterioso. Non risparmia niente ai figli, niente ai padri. Racconta l’estraneità, i conflitti, le occasioni perdute, il montare del senso di colpa, il formicolare di un’ostilità che nessuna saggezza.
Fra burrasche psichiche, satira sociale, orgogliose impennate di relativismo etico, il racconto affonda nel mondo ignoto dei figli e in quello almeno altrettanto ignoto dei “dopopadri”. “Gli sdraiati” è un romanzo comico, un romanzo di avventure, una storia di rabbia, amore e malinconia. Ed è anche il piccolo monumento a una generazione che si è allungata orizzontalmente nel mondo, e forse da quella posizione riesce a vedere cose che gli “eretti” non vedono più, non vedono ancora, hanno smesso di vedere.
2.
Mentre Le divertenti avventure del pestifero Greg Heffley nel Diario di una schiappa. Guai in arrivo! di Jeff Kinney si ritrovano al secondo posto.
Povero Greg, anche questa volta sono guai, ma guai seri! La scuola ha organizzato una grande festa, e se non vuole essere tagliato fuori, deve affrontare un’impresa quasi impossibile. Imparare a ballare? Sì, ma non solo: Greg deve procurarsi una ragazza. Fra i consigli dello zio Gary, un radicale cambio di look e una serie di fiaschi colossali, le cose sembrano mettersi male. Per fortuna che c’è Rowley! Con il suo aiuto, Greg trova il modo
di svoltare la serata, ma… siamo sicuri che non ci siano altri guai in arrivo?
3.
Lentamente risalgano la china fino al terzo posto le lumachine di Luis Sepulveda, protagoniste del romanzo Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza.
Le lumache che vivono nel prato chiamato Paese del Dente di Leone, sotto la frondosa pianta del calicanto, sono abituate a condurre una vita lenta e silenziosa, a nascondersi dallo sguardo avido degli altri animali, e a chiamarsi tra loro semplicemente “lumaca”. Una di loro, però, trova ingiusto non avere un nome, e soprattutto è curiosa di scoprire le ragioni della lentezza. Per questo, nonostante la disapprovazione delle compagne, intraprende.
Un viaggio che la porterà a conoscere un gufo malinconico e una saggia tartaruga, a comprendere il valore della memoria e la vera natura del coraggio, e a guidare le compagne in un’avventura ardita verso la libertà.
4.
Fabio Volo con La strada verso casa si ferma al quarto e ci racconta una grande e tormentata storia d’amore che attraversa gli anni, e come tutte le grandi storie d’amore ha a che fare con le cose splendide e con quelle terribili della vita. Racconta il dolore che piega in due e la felicità che fa cantare inventandosi le parole. Ci fa ridere, commuovere, emozionare.
Marco non ha mai scelto, perché ha paura che una scelta escluda tutte le altre. Non ha mai dato retta a nessuno, solo a se stesso. Sembra dire a tutti: amatemi pure, ma tenetevi lontani. Andrea, suo fratello maggiore, ha deciso da subito come doveva essere la sua vita, ha sempre fatto le cose come andavano fatte. È sposato con Daniela, una donna sobria ed elegante. Insieme avrebbero potuto essere perfetti. Marco invece ha molte donne, e Isabella.
Lei è stata la sua prima fidanzata. Con lei ha passato quelle notti di magia in cui la bellezza dilata il tempo e la felicità strappa le promesse. Ma neanche con lei è mai riuscito a decidersi, a capire che la libertà non è per forza mancanza di responsabilità. E così continua a vivere in folle, senza mai mettere una marcia, fare una scelta. Se non che a volte la vita che hai sempre tenuto sotto controllo inizia a cadere a pezzi
5.
E’ quinto Splendore di Margaret Mazzantini, l’autrice, nota per la sensibilità con la quale affronta i temi che tratta nei suoi libri, si dedica questa volta ad una storia d’amore tra due uomini, argomento diventato, a causa di alcuni recenti fatti di cronaca, di stretta attualità.
“Avremo mai il coraggio di essere noi stessi?” si chiedono i protagonisti di questo romanzo. Due ragazzi, due uomini, due destini. Uno eclettico e inquietto, l’altro sofferto e carnale. Una identità frammentata da ricomporre, come le tessere di un mosaico lanciato nel vuoto. Un legame assoluto che s’impone, violento e creativo, insieme al sollevarsi della propria natura. Un filo d’acciaio teso sul precipizio di una intera esistenza. I due
protagonisti si allontanano, crescono geograficamente distanti, stabiliscono nuovi legami, ma il bisogno dell’altro resiste in quel primitivo abbandono che li riporta a se stessi. Nel luogo dove hanno imparato l’amore. Un luogo fragile e virile, tragico come il rifiuto, ambizioso come il desiderio. L’iniziazione sentimentale di Guido e Costantino attraversa le stagioni della vita l’infanzia, l’adolescenza, il ratto dell’età adulta. Mettono a repentaglio tutto, ogni altro affetto, ogni sicurezza conquistata, la stessa incolumità personale. Ogni fase della vita rende più struggente la nostalgia per l’età dello splendore che i due protagonisti, guerrieri con la lancia spezzata, attraversano insieme.
6.
E’ in sesta posizione Rocco Schiavone, il vicequestore nato dalla fantasia di Antonio Manzini ed anche il protagonista di La costola di Adamo, che lo vede impegnato in un nuovo caso.
“Il vicequestore sorrise nel pensare alla somiglianza che sentiva tra lui e quel cane da punta”. Rocco Schiavone ha la mania di paragonare a un animale ciascuna delle fisionomie umane che gli si para davanti. Ma più che il setter che gli suscita quell’accostamento, lui stesso fa venire in mente uno spinone, ispido, arruffato e rustico com’è: pur sempre, però, sottomesso all’istinto della caccia. È uno sbirro manesco e tutt’altro che immacolato,
romano di conio trasteverino, con una piaga di dolore e di colpa che non può guarire. Ad Aosta, dove l’hanno trasferito d’ufficio, preferirebbe tenere le sue Clarks al riparo dall’acqua e godersi i suoi amorazzi, che non imbarcarsi in un’altra inchiesta piena di neve. Una donna, una moglie che si avvicinava all’autunno della vita, è trovata cadavere dalla domestica. Impiccata al lampadario di una stanza immersa nell’oscurità. Intorno la devastazione di un furto. Ma Rocco non è convinto. E una successione di coincidenze e divergenze, così come l’ambiguità di tanti personaggi, trasformano a poco a poco il quadro di una rapina in una nebbia di misteri umani, ambientali, criminali. Per dissolverla, il vicequestore Rocco Schiavone mette in campo il suo metodo annoiato e stringente, fatto di intuito rapido e brutalità, di compassione e tendenza a farsi giustizia da sé, di lealtà verso gli amici e infida astuzia.
7.
La prima novità di oggi inizia la sua scalata alla classifica dal settimo posto: torna Alice Allevi, l’anatomopatologa pasticciona e simpatica, che questa volta dovrà indagare sulla scomparsa di una sua collega, Ambra, così diversa da lei, tanto da essere capace, da sempre, di farla sentire quasi una nullità. Quando viene rinvenuto un cadavere in mezzo ad un campo Alice teme il peggio, ma scoprirà che il corpo ritrovato è di una archeologa, che tutti credevano si trovasse da anni in Palestina, per lavoro. C’è forse un collegamento tra questa morte e quella sparizione? Per saperlo, non resta che leggere Le osse della principessa di Alessia Gazzola.
8.
La seconda nuova entrata, occupa l’ottava posizione. Chi ha una ragazzina in casa, sa senz’altro tutto di Violetta, la giovanissima protagonista dell’omonima telenovela trasmessa in tutto il mondo e creata dalla Walt Disney. Lucia Vaccarino aggiorna i fan su ciò che le è accaduto negli ultimi tempi con Violetta, il mio diario. Un anno dopo, un volume imperdibile per tutti gli appassionati.
9.
Resiste e consolida il nono posto l’opera prima di Joel Dicker, La verità sul caso Harry Quebert, che mescola la tensione di un giallo ad una bella storia di amicizia vera.
Estate 1975. Nola Kellergan, una ragazzina di 15 anni, scompare misteriosamente nella tranquilla cittadina di Aurora, New Hampshire. Le ricerche della polizia non danno alcun esito. Primavera 2008, New York. Marcus Goldman, giovane scrittore di successo, sta vivendo uno dei rischi del suo mestiere: è bloccato, non riesce a scrivere una sola riga del romanzo che da lì a poco dovrebbe consegnare al suo editore. Ma qualcosa di imprevisto accade
nella sua vita: il suo amico e professore universitario Harry Ouebert, uno degli scrittori più stimati d’America, viene accusato di avere ucciso la giovane Nola Kellergan. Il cadavere della ragazza viene infatti ritrovato nel giardino della villa dello scrittore, a Goose Cove, poco fuori Aurora, sulle rive dell’oceano. Convinto dell’innocenza di Harry Ouebert, Marcus Goldman abbandona tutto e va nel New Hampshire per condurre la sua personale inchiesta. Marcus, dopo oltre trentanni deve dare risposta a una domanda: chi ha ucciso Nola Kellergan? E, naturalmente, deve scrivere un romanzo di grande successo.
10.
Anche per questa settimana, chiude il gruppo dei primi dieci Chiara Gamberale, con Per dieci minuti, ovvero la sua ricetta per affrontare i piccoli e grandi dolori che la vita, purtroppo, a volte ci riserva.
Dieci minuti al giorno. Tutti i giorni. Per un mese. Dieci minuti per fare una cosa nuova, mai fatta prima. Dieci minuti fuori dai soliti schemi. Per smettere di avere paura. E tornare a vivere. Tutto quello con cui Chiara era abituata a identificare la sua vita non esiste più. Perché, a volte, capita. Capita che il tuo compagno di sempre ti abbandoni. Che tu debba lasciare la casa in cui sei cresciuto. Che il tuo lavoro venga affidato a un
altro. Che cosa si fa, allora? Rudolf Steiner non ha dubbi: si gioca. Chiara non ha niente da perdere, e ci prova. Per un mese intero, ogni giorno, per almeno dieci minuti, decide di fare una cosa nuova, mai fatta prima. Lei che è incapace anche solo di avvicinarsi ai fornelli, cucina dei pancake, cammina di spalle per la città, balla l’hip-hop, ascolta i problemi di sua madre, consegna il cellulare a uno sconosciuto. Di dieci minuti in dieci minuti, arriva così ad accogliere realtà che non avrebbe mai immaginato e che la porteranno a scelte sorprendenti. Da cui ricominciare. Chiara Gamberale racconta quanto il cambiamento sia spaventoso, ma necessario. E dimostra come, un minuto per volta, sia possibile tornare a vivere.
Ci salutano L’educazione (im)possibile, di Vittorino Andreoli e L’uragano di un batter d’ali, di Sara Tessa.