Il dieci ottobre è stato assegnato il Premio Nobel per la Letteratura, il riconoscimento più prestigioso del quale uno scrittore possa essere insignito, il nome del vincitore, Patrick Modiano, è stata una vera sorpresa, conosciamo un po’ questo autore, sessantanovenne e parigino, molto apprezzato in patria, ma pressoché sconosciuto all’estero.
Ha saputo raccontare in modo efficace la vita al tempo dell’occupazione tedesca, tema ricorrente nelle sue opere, e come il destino degli uomini sia stato influenzato e cambiato da certi tragici eventi. La sua opera più famosa, Rue des Boutique Obscures, ha vinto il Premio Goncourt nel 1978. Questa vittoria, contribuirà sicuramente a farlo conoscere ed apprezzare da un pubblico più vasto, che già da ora può trovare molte delle sue opere tradotte in italiano, disponibili presso qualsiasi libreria.
Chissà se questo autore riuscirà ad entrare nella classifica dei libri più venduti in Italia, diamo un’occhiata a quelli che già presenti e le due novità.
1.
Era facilmente prevedibile che il nuovo romanzo di Ken Follett, I giorni dell’eternità, fosse ancora al primo posto: il capitolo conclusivo della saga The century dedicata a cinque famiglie, una americana, una tedesca, una russa, una inglese e una gallese, diverse tra loro, ma destinate a intrecciare i loro destini. Dai palazzi del potere alle case della gente comune, le storie dei protagonisti si snodano e si intrecciano nel periodo che va dai primi anni Sessanta fino alla caduta del Muro di Berlino, passando attraverso eventi sociali, politici ed economici tra i più drammatici e significativi del cosiddetto “Secolo breve”.
2.
Al secondo posto un giallo tutto italiano Il telefono senza fili di Marco Malvaldi. I simpatici e attempati avventori del Bar Lume, si ritrovano ad indagare sulla sparizione di una donna che, con il marito, aveva tentato di frodare lo Stato, fingendo una separazione che non c’era mai stata e permettendo così all’uomo di non pagare le tasse sulla cifra che risultava essere versata come assegno di mantenimento. Chi poteva avere interesse a toglierla di mezzo?
3.
Al terzo posto entra in classifica Camilla Läckberg con Il guardiano del faro.
In una notte d’inizio estate, un’auto percorre a gran velocità la strada che collega Stoccolma alla costa occidentale. La donna al volante ha le mani sporche di sangue. Insieme al figlio, Annie sta fuggendo verso Gråskär, nell’arcipelago di Fjällbacka. Quell’isola scabra, con il faro bianco e la vecchia casa del guardiano dove crescono le malvarose, appartiene alla sua famiglia, ed è l’unico posto in cui lei si sente al sicuro, lontano da tutto. La leggenda popolare vuole che lì si aggirino gli spiriti dei morti, ma questo non la turba, anzi, in quel luogo così solitario, dove il suo sguardo può spaziare solo su scogli e mare salato, ad Annie piace pensare che i fantasmi siano rimasti per farle compagnia. Intanto, a Fjällbacka, Erica Falck è totalmente assorbita dai suoi gemelli di pochi mesi, tanto più che Patrik, da poco rientrato in servizio, è alle prese con un’indagine piuttosto spinosa: il dirigente del settore finanze del comune è stato ucciso nel suo appartamento con un colpo di pistola alla nuca. Il movente dell’omicidio sfugge e la vittima, che poco prima di morire aveva fatto visita ad Annie all’isola degli spettri, sembra essere stato un uomo dai mille segreti. Sfidando un muro di silenzi, la polizia di Tanum scava nel suo passato e trova un collegamento con un’associazione di sostegno a donne maltrattate…
4.
Continua il successo meritandosi il quarto posto John Green con Colpa delle Stelle, anche grazie anche al film omonimo che ne è stato tratto, la storia d’amore tra due adolescenti in lotta contro una terribile malattia.
Ogni minuto che passa è un miracolo che si avvera.
Hazel ha sedici anni, ma ha già alle spalle un vero miracolo: grazie a un farmaco sperimentale, la malattia che anni prima le hanno diagnosticato è ora in regressione. Ha però anche imparato che i miracoli si pagano: mentre lei rimbalzava tra corse in ospedale e lunghe degenze, il mondo correva veloce, lasciandola indietro, sola e fuori sincrono rispetto alle sue coetanee, con una vita in frantumi in cui i pezzi non si incastrano più. Un giorno però il destino le fa incontrare Augustus, affascinante compagno di sventure che la travolge con la sua fame di vita, di passioni, di risate, e le dimostra che il mondo non si è fermato, insieme possono riacciuffarlo. Ma come un peccato originale, come una colpa scritta nelle stelle avverse sotto cui Hazel e Augustus sono nati, il tempo che hanno a disposizione è un miracolo, e in quanto tale andrà pagato. Green
5.
Scende di un gradino il thriller Il cacciatore del buio di Donato Carrisi, anche se chiamarlo thriller è riduttivo. La storia di Marcus, un sacerdote capace di scoprire le trame dei delitti, e Sandra, fotografa che lavora per la polizia, sempre presente sulle scene dei delitti, che si ritrovano a dover indagare su una follia omicida che risponde a un disegno terribile eppure seducente. E ogni volta che Marcus e Sandra pensano di aver afferrato un lembo della verità, scoprono uno scenario ancora più inquietante e minaccioso. Questo è il romanzo che leggerete combattendo la stessa lotta di Marcus, scontrandovi con gli stessi enigmi che attanagliano Sandra, vivendo delle stesse speranze e delle stesse paure fino all’ultima riga.
6.
Scende al sesto posto Daria Bignardi, nota come conduttrice televisiva e collaboratrice di vari giornali e riviste, ma non è nuova all’esperienza letteraria, con L’amore che ti meriti, racconta una storia dolorosa che coinvolge un’intera famiglia: Maio, spinto dalla sorella Alma, decide di provare con lei l’esperienza dell’eroina. Ma mentre la ragazza riesce a non entrare nell’inferno che si accompagna a quel mondo, Maio se ne fa risucchiare, finché non sparisce. Tanti anni dopo, toccherà a Antonia, la figlia di Alma, andare a cercare uno zio che non sapeva neanche di avere, per chiudere i conti con un passato pesante, che tutti cercavano di dimenticare.
7.
Al settimo posto entra Michele Rech, alla storia Zerocalcare, è uno dei casi editoriali più interessanti degli ultimi anni. Il trentenne romano, schivo e timido, cresciuto tra la Francia, paese d’origine della madre, e Rebibbia, quartiere periferico di Roma. Dimentica il mio nome è la quinta graphic novel di Zerocalcare, un testo impegnativo che ha visto l’autore scavare a fondo nella sua storia personale.
Quando l’ultimo pezzo della sua infanzia se ne va, Zerocalcare scopre cose sulla propria famiglia che non aveva mai neanche lontanamente sospettato. Diviso tra il rassicurante torpore dell’innocenza giovanile e l’incapacità di sfuggire al controllo sempre più opprimente della società, dovrà capire da dove viene veramente, prima di rendersi conto di dove sta andando. A metà tra fatti realmente accaduti e invenzione.
8.
Il saggio di Thomas Piketty, Il capitale nel XXI secolo, dedicato alla situazione economica attuale, occupa l’ottava posizione La crisi economica non ha lasciato indenne alcun Paese: quel giorno, in una cittadina americana, una lunga fila di persone in cerca di occupazione, riempie la strada davanti alla Fiera del Lavoro, sperando di risolvere i propri problemi. L’economista francese rivela i segreti della disuguaglianza. Quali sono le grandi dinamiche che guidano l’accumulo e la distribuzione del capitale? Domande sull’evoluzione a lungo termine dell’ineguaglianza, sulla concentrazione della ricchezza e sulle prospettive della crescita economica sono al cuore dell’economia politica. Ma è difficile trovare risposte soddisfacenti, per mancanza di dati adeguati e di chiare teorie guida. Thomas Piketty analizza una raccolta unica di dati da venti paesi, risalendo fino al XVIII secolo, per scoprire i percorsi che hanno condotto alla realtà socioeconomica di oggi.
9.
Il nono posto è tutto di Aldo Cazzullo con La guerra dei nostri nonni.
La Grande Guerra non ha eroi. I protagonisti non sono re, imperatori, generali. Sono fanti contadini: i nostri nonni. Aldo Cazzullo racconta il conflitto ’15-18 sul fronte italiano, alternando storie di uomini e di donne: le storie delle nostre famiglie. Perché la guerra è l’inizio della libertà per le donne, che dimostrano di poter fare le stesse cose degli uomini: lavorare in fabbrica, guidare i tram, laurearsi, insegnare. Le vicende di crocerossine, prostitute, portatrici, spie, inviate di guerra, persino soldatesse in incognito, incrociano quelle di alpini, arditi, prigionieri, poeti in armi, grandi personaggi e altri sconosciuti. Attraverso lettere, diari di guerra, testimonianze anche inedite, “La guerra dei nostri nonni” conduce nell’abisso del dolore. Ma sia le testimonianze di una sofferenza che oggi non riusciamo neppure a immaginare, sia le tante storie a lieto fine, come quelle raccolte dall’autore su Facebook, restituiscono la stessa idea di fondo: la Grande Guerra fu la prima sfida dell’Italia unita; e fu vinta. L’Italia poteva essere spazzata via; dimostrò di non essere più “un nome geografico”, ma una nazione. Questo non toglie nulla alle gravissime responsabilità, che il libro denuncia con forza, di politici, generali, affaristi, intellettuali, a cominciare da D’Annunzio, che trascinarono il Paese nel grande massacro. Ma può aiutarci a ricordare chi erano i nostri nonni, di quale forza morale furono capaci, e quale patrimonio portiamo dentro di noi.
10.
Scivola in decima posizione il nuovo romanzo di Stephen King che si concede un giallo più che classico, un thriller puro, che lo stesso autore ha definito Hard boiled, Mr Mercedes è il primo capitolo di una trilogia che il Maestro del Brivido ha intenzione di sfornare nei prossimi mesi.
All’improvviso, una mercedes grigia sbuca dal nulla e, come impazzita, si dirige a tutta velocità sulla folla, uccidendo decine di innocenti. Nessuno riesce a scoprire chi la guidava, ma molti anni dopo, William Hodges, poliziotto in pensione, viene contattato da qualcuno che si fa chiamare Mr Mercedes e che minaccia di ripetere la strage. Riuscirà Hodges a fermarlo in tempo?