Come di consueto il Premio Bagutta, il più antico premio letterario italiano, è stato assegnato nella cena di domenica 25 gennaio all’omonimo ristorante, tradizionale ritrovo per tutto il mondo culturale milanese e non solo.
Sandro Veronesi con il romanzo “Terre rare”, pubblicato dall’editore Bompiani, è il vincitore dell’edizione 2015.
Il riconoscimento per l’opera prima è invece assegnato a Una parete sottile, pubblicato da Neri Pozza, scritto dal giornalista culturale Enrico Regazzoni al suo esordio nella narrativa.
Per la condivisione di questa settimana ho deciso di farvi conoscere la pagina di Facebook molto interessante Libri: una passione, la pagina è nata con lo scopo di riunire tutti coloro che amano i libri, uno spazio dove gli appassionati possono dare consigli sui libri da leggere, scambiarsi opinioni sui libri già letti, condividere la passione per determinati generi.
La classifica dei libri più venduti di questa settimana è ricca di novità:
1.
Sale in prima posizione Numero Zero di Umberto Eco.
Una redazione raccogliticcia che prepara un quotidiano destinato, più che all’informazione, al ricatto, alla macchina del fango, a bassi servizi per il suo editore. Un redattore paranoico che, aggirandosi per una Milano allucinata (o allucinato per una Milano normale), ricostruisce la storia di cinquant’anni alla luce di un piano sulfureo costruito intorno al cadavere putrefatto di uno pseudo Mussolini. E nell’ombra Gladio, la P2, l’assassinio di papa Luciani, il colpo di stato di Junio Valerio Borghese, la Cia, i terroristi rossi manovrati dagli uffici affari riservati, venti anni di stragi e di depistaggi. Un cadavere che entra in scena all’improvviso nella più stretta e malfamata via di Milano.
2.
Uscito da poco e già in seconda posizione Sottomissione di Michel Houellebecq.
A Parigi, in un indeterminato ma prossimo futuro, vive François, studioso di Huysmans, che ha scelto di dedicarsi alla carriera universitaria. Perso ormai qualsiasi entusiasmo verso l’insegnamento, la sua vita procede diligente, tranquilla e impermeabile ai grandi drammi della storia, infiammata solo da fugaci avventure con alcune studentesse, che hanno sovente la durata di un corso di studi. Ma qualcosa sta cambiando. La Francia è in piena campagna elettorale, le presidenziali vivono il loro momento cruciale. I tradizionali equilibri mutano. Nuove forze entrano in gioco, spaccano il sistema consolidato e lo fanno crollare. È un’implosione improvvisa ma senza scosse, che cresce e si sviluppa come un incubo che travolge anche François. Sottomissione è il romanzo più visionario e insieme realista di Michel Houellebecq, capace di trascinare su un terreno ambiguo e sfuggente il lettore che, come il protagonista, François, vedrà il mondo intorno a sé, improvvisamente e inesorabilmente, stravolgersi.
3.
Anche la terza posizione è di una novità fresca fresca Non è stagione di Antonio Manzini.
Un vicequestore nato e cresciuto a Trastevere, che odia lo sci, le montagne, la neve e il freddo. Possiede solo scarpe Clarks, disprezza ogni tipo di abbigliamento invernale. In tutta la vita, il massimo dell’altitudine che ha raggiunto sono i 137 metri di Monte Mario, il punto più alto della sua città natale. Anche al Nord finalmente è sbocciata la stagione dei fiori, è arrivato maggio. Rocco Schiavone, ancora in forza presso la questura di Aosta, la sua prigione dell’anima, desidera la primavera fra i prati alpini. Ecco il sole, il profumo della vita che ritorna a sorridere. Ma è solo un’illusione. Perché indomita, in quelle valli, in quelle montagne, cade la neve. E si addensano gli eterni problemi insoluti del nostro poliziotto. Il caso è di quelli seri: un rapimento non denunciato alle autorità. La vittima in questione è una ragazza di diciotto anni, figlia di un imprenditore edile della zona. Ben presto il vicequestore scopre che alle spalle del rapimento c’è l’ombra della criminalità organizzata. Grazie ai prestiti concessi a chi è in crisi di liquidità, le organizzazioni mafiose entrano nel tessuto sociale ed economico, impossessandosi pezzo dopo pezzo delle forze produttive del paese. Ed è quello che sta accadendo davanti agli occhi di Rocco. Ma non c’è solo questo, perché il passato del poliziotto continua a minacciare il suo presente.
4.
Scendono in quarta posizione Massimo Gramellini e Chiara Gamberale con Avrò cura di te.
Gioconda detta Giò ha trentacinque anni, una storia familiare complicata alle spalle, un’anima inquieta per vocazione o forse per necessità e un unico, grande amore: Leonardo. Che però l’ha abbandonata. Smarrita e disperata, si ritrova a vivere a casa dei suoi nonni, morti a distanza di pochi giorni e simbolo di un amore perfetto. La notte di San Valentino, Giò trova un biglietto che sua nonna aveva scritto all’angelo custode, per ringraziarlo. Con lo sconforto, ma anche il coraggio, di chi non ha niente da perdere, Giò ci prova: scrive anche lei al suo angelo. Che, incredibilmente, le risponde. E le fa una promessa: avrò cura di te. L’angelo ha un nome: Filemone, ha una storia. Soprattutto ha la capacità di comprendere Giò come Giò non si è mai compresa. Di ascoltarla come non si è mai ascoltata. Nasce così uno scambio intenso, divertente, divertito, commovente, che coinvolge anche le persone che circondano Giò. Uno scambio che indaga non solo le mancate ragioni di Giò: ma le mancate ragioni di ognuno di loro. Perché a ognuno di loro, grazie a Filemone, voce dell’interiorità prima che dell’aldilà, sia possibile silenziare la testa e l’istinto. Per ascoltare il cuore. Anche e soprattutto quando è chiamato a rispondere a prove complicate, come quella a cui sarà messa davanti Giò proprio dal suo fedele Filemone, in un finale che sembrerà confondere tutto. Ma a tutto darà un senso.
5.
Scende dal podio Andrea Camilleri con La relazione.
Mauro Assante è, prima di ogni altra cosa, un uomo serio: ha sempre lavorato con scrupolo estremo, guadagnandosi incarichi di crescente responsabilità nell’istituzione in cui presta servizio, l’authority preposta al controllo della trasparenza delle banche italiane. Si è sposato tardi, con la sola donna che sia riuscita ad aprire una breccia nel suo temperamento ombroso, e ha un figlio piccolo, che trascorre i mesi estivi con la madre, in montagna. Questa estate Mauro si trattiene in città perché gli è stato affidato il compito di stilare una relazione particolarmente delicata su di un istituto bancario che con ogni probabilità verrà commissariato in seguito alla sua ispezione. Ma proprio durante queste solitarie giornate di lavoro, nella sua prevedibile esistenza iniziano ad aprirsi minuscole crepe. Dimentica aperta la porta di casa, riceve una telefonata beffarda, si convince di essere seguito da un uomo in motorino. Soprattutto, riceve la visita di una meravigliosa ragazza che evidentemente ha sbagliato indirizzo. Strano, ci dev’essere stato un errore. Ma dalla vita di Mauro Assante gli errori erano sempre stati banditi; così come sarebbe bandito il batticuore che invece lui prova quando, poche sere dopo, rincontra per caso quella stessa ragazza bionda…
6.
Risale qualche gradino fino a raggiungere la sesta posizione I tre giorni di Pompei di Alberto Angela che ricostruisce come i giorni che ne segnarono il tragico destino di Pompei, ci fa respirare le atmosfere di quei momenti, individua alcuni personaggi storicamente esistiti, la ricca matrona Rectina, un cinico banchiere, un politico ambizioso e li segue passo dopo passo, in un percorso che si può fare ancora oggi, per strade, campagne, case o locali pubblici, facendo scorrere davanti agli occhi, come in un film, la vita quotidiana (prima) e la morte (poi).
24 ottobre del 79 d.C. sembra un venerdì qualsiasi a Pompei, una città abitata da circa dodicimila persone che lavorano, vanno alle terme, fanno l’amore, Ma alle 13 dal vicino Vesuvius si sprigiona una quantità di energia pari a cinquantamila bombe atomiche e, in meno di venti ore, sotto un diluvio ustionante di ceneri e gas, Pompei è soffocata da sei metri di pomici, mentre la vicina Ercolano viene sepolta sotto venti metri di fanghi compatti. Migliaia di uomini e donne cercano di scappare, invocano gli dèi, ma trovano una morte orribile.
7.
Resta stabile American Sniper di Jim DeFelice, Chris Kyle e McEwan Scott.
Ribattezzato “The Devil” dai nemici e “The Legend” dai compagni, Chris Kyle si vantava di aver totalizzato il record di uccisioni per un militare nella storia degli Stati Uniti. Secondo il Pentagono sono 150 le morti attribuibili a Kyle, ma stando a quanto racconta lui stesso in questo libro da mesi in testa alle classifiche americane, dovrebbero essere in realtà più di 250. Dopo aver combattuto come cecchino nel corpo dei Navy Seal in quattro differenti fasi della guerra in Iraq, nel 2013 è stato ucciso a pochi passi da casa da un ex marine affetto dalla sindrome post-traumatica che colpisce chi torna dai teatri di guerra. Una testimonianza sconvolgente che ha ispirato uno dei massimi registi americani.
8.
In ottava posizione un’altra novità il piccolo libro La parola contraria di Erri De Luca.
Quattro parole «la Tav va sabotata» e lo scrittore Erri De Luca è stato messo sotto accusa: «istigazione a delinquere».
Il 28 gennaio 2015 avrà luogo a Torino la prima udienza del processo in cui Erri De Luca è chiamato a rispondere di istigazione al sabotaggio a favore della protesta No Tav in Val di Susa. Lo scrittore ha rifiutato il rito abbreviato, che si sarebbe svolto a porte chiuse.
9.
Sale e scende, ma sempre presente in classifica ed oggi al nono posto Storia di una ladra di libri di Markus Zusak.
E il 1939 nella Germania nazista. Tutto il Paese è col fiato sospeso. La Morte non ha mai avuto tanto da fare, ed è solo l’inizio. Il giorno del funerale del suo fratellino, Liesel Meminger raccoglie un oggetto seminascosto nella neve, qualcosa di sconosciuto e confortante al tempo stesso, un libriccino abbandonato lì, forse, o dimenticato dai custodi del minuscolo cimitero. Liesel non ci pensa due volte, le pare un segno, la prova tangibile di un ricordo per il futuro: lo ruba e lo porta con sé. Così comincia la storia di una piccola ladra, la storia d’amore di Liesel con i libri e con le parole, che per lei diventano un talismano contro l’orrore che la circonda. Grazie al padre adottivo impara a leggere e ben presto si fa più esperta e temeraria: prima strappa i libri ai roghi nazisti perché “ai tedeschi piaceva bruciare cose. Negozi, sinagoghe, case e libri”, poi li sottrae dalla biblioteca della moglie del sindaco, e interviene tutte le volte che ce n’è uno in pericolo. Lei li salva, come farebbe con qualsiasi creatura. Ma i tempi si fanno sempre più difficili. Quando la famiglia putativa di Liesel nasconde un ebreo in cantina, il mondo della ragazzina all’improvviso diventa più piccolo. E, al contempo, più vasto.
10.
Al decimo posto entra in classifica un nuovo romanzo rosa Buonanotte amore mio di Daniela Volontè.
Valentina Harrison lavora come assistente in un’agenzia pubblicitaria a Milano, con sedi in tutto il mondo. È molto intelligente ma per il suo aspetto poco appariscente passa spesso inosservata: non ha una particolare passione per i vestiti, i tacchi, le borse… Lo shopping in generale e, pur amando Milano, preferisce vivere in un paesino di provincia, nella cui tranquillità si abbandona al piacere della lettura. James Spencer, affascinante e snob, vive invece negli Stati Uniti. Quando un problema mette in crisi l’agenzia, e James viene convocato a Milano per risolverlo, i due si conoscono e si trovano a lavorare a stretto contatto. Il loro primo incontro è pessimo: lui è il tipico uomo colpito soprattutto dall’aspetto fisico di una donna, e quello di Valentina lo lascia semplicemente allibito. Lei se ne accorge e ne è al tempo stesso ferita e irritata. Lui è burbero, spesso le si rivolge con poco garbo. Lei è posata, gentile, calma, attenta ai piccoli gesti. Eppure sin da subito cade vittima del suo fascino… Ma l’obiettivo di James è quello di salvare l’agenzia dai guai in cui versa: una volta capito che Valentina è brava, decide di coinvolgerla nel suo lavoro. E la collaborazione forzata farà assumere al loro rapporto sfumature davvero inaspettate…