Oggi ricordiamo Pier Paolo Pasolini, uno dei grandi artisti e intellettuali che l’Italia ha avuto nel ventesimo secolo, poeta, scrittore, giornalista, regista e sceneggiatore. “Alla mia nazione” è la poesia con cui voglio ricordarlo dimostra quanto è, ancora oggi, un personaggio attualissimo.
Questa poesia riflette sulla condizione dell’Italia degli anni ’50 e sulle sfide che la società italiana deve affrontare per preservare la sua cultura ei suoi valori tradizionali.
Pier Paolo Pasolini – Alla mia nazione
Non popolo arabo, non popolo balcanico, non popolo antico
ma nazione vivente, ma nazione europea:
e cosa sei? Terra di infanti, affamati, corrotti,
governanti impiegati di agrari, prefetti codini,
avvocatucci unti di brillantina e i piedi sporchi,
funzionari liberali carogne come gli zii bigotti,
una caserma, un seminario, una spiaggia libera, un casino!
Milioni di piccoli borghesi come milioni di porci
pascolano sospingendosi sotto gli illesi palazzotti,
tra case coloniali scrostate ormai come chiese.
Proprio perché tu sei esistita, ora non esisti,
proprio perché fosti cosciente, sei incosciente.
E solo perché sei cattolica, non puoi pensare
che il tuo male è tutto male: colpa di ogni male.
Sprofonda in questo tuo bel mare, libera il mondo.
(da La religione del mio tempo, 1961)
Pasolini esprime il suo disappunto nei confronti dell’Italia moderna, che vede come una società sempre più individualista e materialista, dove le persone cercano di raggiungere il successo a tutti i costi, perdendo di vista i valori tradizionali. Il poeta critica la superficialità dei costumi, l’omologazione della cultura di massa e la mancanza di solidarietà tra le persone.
Riflette anche sulla storia dell’Italia, che Pasolini vede come un continuo ciclo di dominio e sottomissione, dove i potenti si arricchiscono a discapito dei poveri. Il poeta sottolinea l’importanza di preservare le tradizioni e le radici della cultura italiana, che rischiano di essere perse nella modernità.
Infine, Pasolini conclude con un appello alla nazione, chiedendo agli italiani di risvegliarsi dal loro torpore e di lottare per un futuro migliore, dove la cultura, la solidarietà e l’amore per il proprio paese prevalgano sul materialismo e sull’individualismo.
VIDEO “Alla mia nazione” di Pier Paolo Pasolini letta da Vittorio Gassman