Il fico comune è una pianta xerofila, cioè ha le caratteristiche per vivere in ambienti dal clima arido o desertico, appartiene alla famiglia delle Moraceae, nome latino è Ficus carica L.
Le sue origini vengono fatte risalire alla Caria, regione dell’Asia Minore. Testimonianze della sua coltivazione si hanno già nelle prime civiltà agricole di Palestina ed Egitto, da cui si diffuse successivamente in tutto il bacino del Mediterraneo, per definizione è detto “Fico Mediterraneo” quello originario e comune delle regioni Caucasiche e del Mar Nero.
Solo dopo la Scoperta dell’America il fico si diffuse in quel continente, in seguito in Sud Africa, per i contatti con l’Oriente fu diffuso in Cina ed in Giappone ed infine giunse in Australia.
Secondo Plutarco il fico aveva una valenza sacra ed era legato alle origini di Roma, sembra che la cesta contenente Romolo e Remo, destinati a morire come frutto illegittimo della vestale Rea Silva, non fu trascinata dalla corrente del Tevere che era straripato, ma si arenò miracolosamente in un’insenatura fangosa, sotto un fico selvatico e proprio all’ombra di questo fico la lupa nutrì i due gemelli figli di Marte e della vestale, e della pianta, divenuta sacra, si presero cura i sacerdoti del dio.
Per gli induisti e i buddhisti i fichi sono il simbolo della conoscenza e della verità.
Il fico si presenta come un albero piuttosto possente, dalle altezze generalmente variabili dai 6 ai 10 metri, i rami sono nascosti da grandi foglie verdi.
Ciò che chiamiamo frutto è in realtà un falso frutto, il fico è un siconio, un’infruttescenza carnosa e dolcissima, ricoperta da una buccia delicata dal colore variabile dal rosso al verde, e dal bluastro al grigio, dove all’interno si trovano fiori, dalle dimensioni piccolissime, gli acheni, quelli chiamati semini.
La specie ha due forme botaniche che semplicisticamente possono essere definite come piante maschio e piante femmina, dato che la prima (pianta maschio, o caprifico) costituisce l’individuo che produce il polline con frutti non commestibili, mentre la seconda o fico vero (pianta femmina che produce frutti commestibili) produce i semi contenuti nei frutti.
Il fico domestico (quello commestibile) presenta solo fiori femminili longistili e produce due tipi di frutti:
– fioroni o fichi primaticci: se presentano fiori femminili sterili;
– fichi veri: si formano in primavera, maturano a fine estate dello stesso anno e portano fiori femminili fertili o sterili a seconda della varietà.
Nel fico a frutti commestibili, abbiamo tre tipi di siconi, che danno, annualmente, distinte fruttificazioni:
fioroni, o fichi primaticci: si formano in autunno, maturano nella tarda primavera o all’inizio dell’estate dell’anno successivo.
fichi, o forniti, o pedagnuoli che si formano da gemme in primavera e maturano alla fine dell’estate dello stesso anno.
cimaruoli: vengono da gemme di sommità prodotte nell’estate e maturano nel tardo autunno, la produzione è limitata a regioni dove l’estate è molto lunga ed il clima particolarmente caldo.
Le varietà si distinguano anche in base al tempo di maturazione, al colore ed al tipo di destinazione:
Per maturazione:
i fioroni da metà giugno-luglio;
i forniti (fichi veri) che si distinguono in precoci con maturazione entro agosto e tardive con maturazione da settembre a tutto l’autunno.
per colore della buccia:
fichi bianchi il quale colore varia dal verde a giallo-verdastro;
fichi neri o violetti con il colore che va dal marrone a rosso violetto o viola-nerastro).
Per tipo di destinazione:
per il consumo fresco di cui fanno parte tutte le varietà;
per l’essiccazione di preferiscono quelli a maturazione precoce, con produzione di forniti bianchi, buccia integra, resistente ed elastica, polpa densa e zuccherina.
I fichi sono notoriamente dolci, ma in realtà contengono 47 kcal per 100 gr, una quantità inferiore rispetto ad altri frutti.
Hanno un contenuto di carboidrati cospicuo (11%), circa il 2% di fibre, l’1% di proteine e pochissimi grassi (0,2%) e sono un concentrato di sali minerali, in particolare potassio, magnesio, ferro e calcio, anche le vitamine antiossidanti rivestono un ruolo importante, sono anche ricchi di vitamina B6 e di vitamine del gruppo A, B1, B2, PP, C.
I frutti di fico freschi sono ottimi consumati freschi, ma sono usati ampiamente come prodotto essiccato.
E’ possibile ottenere anche alcool, la ficina è estratta dalle foglie ed usata per scopi farmaceutici.
In cucina si utilizza anche trasformato in marmellate, nella preparazione sia dolci che salate, infatti un abbinamento classico è con il prosciutto crudo ed i formaggi, si abbina bene anche con con noci, mandorle e miele.
Ricette con i fichi:
Antipasto di fichi e prosciutto
Arrosto ripieno di fichi e crudo
Biscotti ai fichi
Cheesecake di fichi e miele
Confettura di fichi
Cremolata di fichi
Crostata di fichi caramellati
Fichi caramellati
Fichi ripieni
Focaccia ai fichi
Gelato di Fichi
Mousse di fichi
Pane ai fichi
Sorbetto di fichi
Torta di fichi capovolta