Il Creasogni è un libro scritto da Simone Toscano, pubblicato a marzo del 2015, una storia delicata, che cammina sul filo tra fantasia e realtà.
“Creare un sogno è una delle arti più oscure al mondo, e chi afferma di conoscerne i segreti mente senza dubbio alcuno. È un percorso delicato, quello che ne porta alla realizzazione. Raro, come rara è la capacità di visualizzare …”
Il Signor Ettore è un uomo schivo, di poche parole, con un velo di tristezza negli occhi. Nulla si conosce del suo passato, se non che possiede un dono speciale, ricevuto in una notte di neve: sa di quale materia sono fatti i sogni. Ne conosce l’essenza lieve, che ha imparato a modellare, nella forma e nei colori, nelle sfumature e nei dettagli, riuscendo a creare visioni bellissime e avvolgenti. Nella piccola comunità spetta a lui il compito di affiancare Morfeo ed esaudire le richieste di chi, pur tra mille difficoltà, non vuole rinunciare ad inseguire un sogno. Per tutti costruisce illusioni su misura, tranne che per sé e per la sua particolare “famiglia”: un cagnetto che lo segue come un’ombra, e un bambino, spuntato anche lui dal nulla. Dietro questa apparente serenità ribolle però un mondo di speranze infrante, di assenze e rimpianti, di amori perduti. Sarà un evento drammatico come l’improvvisa scomparsa del bambino a risvegliare i cuori dei protagonisti che troveranno la forza di superare le difficoltà della vita e di sognare ancora, con coraggio e con speranza.
“Sono rara, sono sbagliata, devo smettere di sognare”, ho pensato. E l’ho fatto, ho smesso di colpo di farlo, per gli altri e anche per me. Mi sono fermata alla vita reale, quella con gli spigoli…
Una storia raccontata con poesia e leggerezza che ci trasporta in un mondo che sembra un sogno, che parla di sogni e che alla fine ci risveglia con la voglia di sognare ancora. Un libro che da vita a diverse interpretazioni e colpisce il lettore sotto vari punti di vista, in base alle esperienze personali, un libro di quelli che ogni volta che si rilegge tocca una corda differente e nuova. In tempi moderni e specialmente con “l’aiuto” dei social viviamo due vite: una quella che appare, piena di foto sorridenti a dimostrazione di quanto nella nostra vita vada tutto bene, l’altra siamo noi, quelli veri, che si rifiutano di vedere, quelli che si sono arresi alle brutture della vita e per sopravvivere hanno delegato emozioni e sogni, quelli che vivono attraverso la vita degli altri che traspare dalla TV e dai social, perché non hanno il coraggio di vivere per paura di fallire, di cadere, di scoprire di non piacersi. Ai miei occhi i cittadini di Mangiatrecase sono personaggi bislacchi che rappresentano la nostra realtà ed il circo ritrae il mondo dello spettacolo, apparentemente allegro e scintillante, ma che nasconde un lato oscuro. Come spesso accade ci vuole un evento terribile, che ci tocchi da vicino per farci risvegliare, per capire cosa davvero è importante, per capire che solo facendoci attraversare dal dolore possiamo superarlo, che solo sognando, anche col rischio di fare qualche incubo ogni tanto, possiamo creare una vita vera, piena di emozioni e speranze, ed anche cambiare e migliorare le vite degli altri. Solo sognando possiamo trasformare la fantasia in realtà.
«Lo faccia intenso e avvolgente, mi raccomando! Lo vorrei vivido, pieno di colori, ecco… e stavolta cerchi di stare attento ai tempi, perché l’ultimo era troppo breve. Ah, veda poi di metterci dentro anche un incontro, con degli sguardi. E che siano speciali, di quelli in cui ti imbatti quando meno te lo aspetti…». «Ho capito, ho capito… Non si preoccupi, vedrà che sarà tutto perfetto», rispose quello muovendo appena le labbra quasi nascoste da una barba incolta. «Non deve insegnarmi lei il mestiere, signora. Si fidi di me per una volta, mi lasci lavorare in pace e vedrà che non se ne pentirà. In fondo l’ho sempre accontentata, mi pare… Però glielo ripeto, si deve fidare, altrimenti non andiamo lontano…».
Simone Toscano è un giornalista del gruppo Mediaset dal 2005, anno in cui è entrato – come stagista – al Tg5, realizzando il suo sogno di bambino. Dalla prima puntata è uno degli inviati della trasmissione Quarto Grado. Sul web e per il portale Tgcom24.it è #ungiornalistanellarete. Ha sempre sognato di scrivere un libro, per il suo esordio ha scelto non la cronaca, di cui si occupa per lavoro, ma un romanzo leggero e soffice, per raccontare l’importanza della Speranza, un punto di vista positivo sul mondo, come quello che vorrebbe regalare alle famiglie di persone scomparse con cui si confronta ogni settimana.
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