Conoscete già il “Caffè sospeso”, quel gesto solidale, che deriva dalla tradizione dei bar di Napoli, mediante il quale un cliente ordinando un caffè sospeso paga due caffè pur ricevendone uno solo e quando una persona bisognosa entrerà nel bar chiedendo se c’è un caffè sospeso, in caso affermativo, riceverà la consumazione di una tazzina di caffè come se gli fosse stata offerta dal primo cliente. Oggi c’è il “libro Sospeso“, il cliente entra in libreria, acquista un libro per sé e un altro da lasciare in regalo a un destinatario sconosciuto, magari con una dedica. L’iniziativa è nata a Polla, in provincia di Salerno, nella libreria “Ex Libris Cafè”, principalmente dedicata ai giovani fino ai 18 anni, l’idea si è diffusa ed è stata rielaborata da numerose librerie eliminato il limite di età. Il fenomeno sta diventando virale e molte librerie hanno aderito all’iniziativa, magari donando il libro sospeso agli orfanotrofi ed ai carceri minorili.
Per il passaparola potete utilizzare l’hashtag #librosospeso.
La classifica dei libri più venduti di questa settimana, piena di cambi di posizioni, ci regala due novità, scopriamoli:
1.
Risale al primo posto Via Crucis di Gianluigi Nuzzi, anche grazie a tutto il parlare della faccenda Vaticano-Nuzzi in TV e radio.
L’autore torna con una nuova inchiesta raccontando dall’interno la lotta che Francesco e i suoi fedelissimi stanno conducendo per riformare la chiesa. Tutto a partire da registrazioni e documenti inediti. Non era mai successo che un giornalista potesse ascoltare la registrazione di diversi incontri riservati tra gli alti vertici del Vaticano e il papa. Ecco Francesco, nominato da poco più di tre mesi, mentre sferra un durissimo attacco contro la nomenclatura da anni a capo delle finanze della santa sede, denunciando che “i costi sono fuori controllo. ci sono trappole…”. Bergoglio chiede trasparenza dopo aver preso visione dei bilanci non ufficiali che documentano sia la malagestio degli amministratori, sia operazioni di puro malaffare. Una situazione negativa mai conosciuta nel suo insieme, e qui svelata, che fa capire finalmente perché Benedetto XVI si è dimesso. I fasti dei cardinali e le regge a canone zero, la fabbrica dei santi, le offerte dei fedeli sottratte alla beneficenza, i furti e le truffe commerciali, il buco nero delle pensioni, le veline e i veleni di chi sabota la vigorosa rivoluzione del papa, tra spionaggio, scassinamenti e azioni di delegittimazione. Una vera guerra, qui ricostruita come in un giallo destinato a diventare un caso politico internazionale. in gioco è il futuro della Chiesa e la sua credibilità nel mondo.
2.
Uscito da pochissimo e già in seconda posizione E’ tutta vita di Fabio Volo.
Chi siamo veramente al di là dei ruoli che la società ci impone? Se lo chiede Fabio Volo in questo ultimo romanzo, già destinato a scalare le classifiche dei libri più venduti. Nei libri precedenti, come i best seller Esco a fare due passi o La strada verso casa, avevamo trovato il protagonista alle prese con la difficoltà di staccarsi dall’eterno bambino per diventare uomo e trovare la giusta compagna. Nell’ultimo libro del poliedrico Volo lo troviamo invece di fronte ad una nuova montagna da scalare: l’arrivo di un bambino. Al di là delle difficoltà pratiche, pannolini da cambiare, bagnetti, pianti da arginare e notti insonni, ci sono gli aspetti emotivi del caso che non coinvolgono solo il rapporto con il bebé, ma anche quello con la compagna, distrutta dal neo arrivo e pronta a scagliarsi sul compagno per ogni sciocchezza. Come diventare un buon padre e come salvare il rapporto d’amore? Sembra difficile e forse lo è davvero, ma il protagonista cercherà, tra mille ostacoli, la giusta soluzione. Fabio Volo ci racconta così l’arrivo di un padre visto dal punto di vista maschile e lo fa con la consueta leggerezza, senza dare però mai nulla per scontato perché, appunto, la paternità comporta anche un cambiamento di status, una definizione psicologica davvero strana che bisogna prima di tutto sentirsi, prima che gli altri la scorgano in noi. Il mondo è complesso, ma Fabio Volo lo rende un divertente resoconto di problemi e amenità.
3.
Scende ma resta sul podio in terza posizione Avarizia. Le carte che svelano ricchezza, scandali e segreti della chiesa di Francesco di Emiliano Fittipaldi, che da anni segue questi temi per “L’Espresso”, ha raccolto da fonti confidenziali una grande quantità di documenti interni del Vaticano verbali, bilanci, relazioni e grazie a questo è in grado di tracciare le prime mappe dell’impero finanziario della Chiesa.
Che in Vaticano alligni il vizio dell’avarizia è stato spesso denunciato, da Dante alle pagine di cronaca di oggi, ma si tratta quasi sempre di scoop per sentito dire, intercettazioni spesso smentite, voci di corridoio. Un’inchiesta tutta fondata su documenti e fonti interne alla curia, che fotografa un momento cruciale della storia vaticana.
4.
Perde una sola posizione, oggi al quarto posto, Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà di Luis Sepulveda, una fiaba delicata e semplice che si contrappone alla complessità del mondo descritto, rivolta ad adulti e bambini.
È dura per un cane lupo vivere alla catena, nel rimpianto della felice libertà conosciuta da cucciolo e nella nostalgia per tutto quel che ha perduto. Uomini spregevoli lo hanno separato dal suo compagno Aukamañ, il bambino indio che è stato per lui come un fratello. Per un cane cresciuto insieme ai mapuche, la Gente della Terra, è odioso il comportamento di chi non rispetta la natura e tutte le sue creature. Ora la sua missione – quella che gli hanno assegnato gli uomini del branco – è dare la caccia a un misterioso fuggitivo, che si nasconde al di là del fiume. Dove lo porterà la caccia? Il destino è scritto nel nome, e questo cane ha un nome importante, che significa fedeltà: alla vita che non si può mai tradire e anche ai legami d’affetto che il tempo non può spezzare.
5.
In salita al quinto posto la nuova ed esilarante avventura di Greg, protagonista di Diario di una Schiappa, la serie firmata da Jeff Kinney in questo nono volume dal titolo Portatemi a casa!
Greg è felice: sono cominciate le vacanze! Niente scuola, niente compiti. Tutto sembra filare liscio fino a quando alla mamma viene una delle sue idee. Perché non fare un bel viaggio tutti insieme? È così che Greg, Manny, Rodrick, mamma e papà partono all’avventura. Ma gli imprevisti sono in agguato: alberghi improbabili, guasti improvvisi, gabbiani prepotenti e maiali in fuga… Tutto può succedere con gli Heffley in viaggio! Torneranno a casa sani e salvi?
6.
Discesa anche per Buchi nella sabbia di Marco Malvaldi, oggi al sesto posto.
Pisa, settembre 1900. Per festeggiare l’arrivo del nuovo re d’Italia, Vittorio Emanuele III, il quale ha deciso di visitare per la prima volta la tenuta reale di San Rossore, viene deliberato di dare in suo onore, nel teatro della città, la nuova opera del maestro Giacomo Puccini, il quale condivide con il re la passione per la caccia nelle tenute dintorno a Massaciuccoli. Purtroppo, l’opera in questione è Tosca, melodramma franco italiano dai forti contenuti politici, che dileggia il potere costituito. Rappresentare Tosca in faccia a sua altezza, il quale è salito al trono dopo che Gaetano Bresci ha crivellato il suo augusto genitore, Umberto I, appena due mesi prima, potrebbe creare dei problemi: tanto più se il ruolo di Cavaradossi viene affidato a Ruggero Balestrieri, tenore dall’ugola d’oro e soprattutto noto come anarchico militante. A seguire l’evento, che rischia di accendere gli animi, viene mandato da Roma come corrispondente Ernesto Ragazzoni – poeta, traduttore, giornalista anticonformista dell’Italia umbertina, dotato di un umorismo trasgressivo e controcorrente -, dal bicchiere facile, il quale farà amicizia con vari membri della compagnia, con alcuni simpatici cavatori carrarini che, tra un capitello e l’altro, cacciano di frodo nella Reale Tenuta, e soprattutto con gli osti della zona, nell’attesa della prima rappresentazione. Rappresentazione nel corso della quale il tenore verrà fucilato sia come Cavaradossi che come Balestrieri: qualche ignoto, infatti, pare abbia…
7.
In settima posizione troviamo una nuova entrata, Terapia di coppia per amanti di Diego De Silva.
Due adulti sposati (non tra loro) si ritrovano uniti da una passione incontrollabile e da un amore coriaceo, particolarmente resistente alle intemperie. Viviana è sexy ed elegante, e ha un notevole talento per i discorsi intorcinati. E combattuta fra restare amante e alleviare cosi le infelicità matrimoniali o sfasciarsi la vita per investire in un’altra. Modesto è meno chic, decisamente più sboccato e sbrigativo nella formulazione dei concetti, ma abilissimo nell’autoassoluzione. Modestamente vigliacco, aspirerebbe alla prosecuzione a tempo indeterminato della doppia vita piuttosto che a un secondo matrimonio, visto che già il suo non è che gli piaccia granché. E nella crucialità del dilemma che Viviana trascina Modesto dall’analista, cercando una possibilità di salvezza per il loro rapporto ormai esasperato da scontri e lacerazioni continue. Il dottore è spiazzato nel trovarsi di fronte una coppia inufficiale, libera da vincoli matrimoniali e familiari, che non ha nulla da perdere al di là del proprio amore. Accetterà l’incarico per questa ragione, trovandosi nel mezzo di un conflitto sentimentale drammatico e ridicolo insieme, rischiando di perdere la lucidità professionale.
8.
Precipita in ottava posizione L’amante giapponese di Isabel Allende.
Sullo sfondo di un paese attraversato dalla seconda guerra mondiale, con le taglienti immagini di una storia minore, quella dei giapponesi deportati nei campi di concentramento, si snoda un amore fatto di tempi sbagliati, orgoglio malcelato e ferite da curare, ma al tempo stesso indistruttibile, che trascende ogni difficoltà e vive in eterno nel cuore e nei ricordi degli amanti.
Alma Belasco, affascinante pluriottantenne, colta e facoltosa, decide di trascorrere gli ultimi anni della sua vita a Lark house, una residenza per anziani nei pressi di San Francisco. In questa struttura, popolata da affascinanti e bizzarri anziani di diversa estrazione sociale, stringe amicizia con Irina, giovane infermiera moldava, di cui presto si innamorerà il nipote Seth Belasco. Ed è ai due giovani che Alma inizierà a raccontare la sua vita, in particolare la sua grande storia d’amore clandestina, quella con il giapponese Ichi, figlio del giardiniere dell’aristocratica dimora in cui ha vissuto, nonché compagno di giochi sin dalla più tenera infanzia.
9.
Ancora presente in nona posizione Nicolò Ammaniti con Anna, un romanzo distopico di formazione che mortifica le nostre utopie e ci sbatte in faccia tutti i paradossi del progresso.
In una Sicilia diventata un’immensa rovina, una tredicenne cocciuta e coraggiosa parte alla ricerca del fratellino rapito. Fra campi arsi e boschi misteriosi, ruderi di centri commerciali e città abbandonate, fra i grandi spazi deserti di un’isola riconquistata dalla natura e selvagge comunità di sopravvissuti, Anna ha come guida il quaderno che le ha lasciato la mamma con le istruzioni per farcela. E giorno dopo giorno scopre che le regole del passato non valgono più, dovrà inventarne di nuove. Con “Anna” Niccolò Ammaniti ha scritto il suo romanzo più struggente. Una luce che si accende nel buio e allarga il suo raggio per rivelare le incertezze, gli slanci del cuore e la potenza incontrollabile della vita. Perché, come scopre Anna, la “vita non ci appartiene, ci attraversa”.
10.
In decima posizione troviamo L’avvocato canaglia di John Grisham, narrato in prima persona, racconta la vita professionale e privata di un vero anticonformista, un uomo sarcastico, eccessivo, arrogante, scaltro, ma molto umano.
Non si può certo dire che Sebastian Rudd sia un avvocato come tutti gli altri. Non possiede uno studio vero e proprio, ma il suo ufficio si trova a bordo di un grande furgone nero blindato dotato di vari comfort – wi-fi, un frigorifero pieno di superalcolici, delle comode poltrone e un buon equipaggiamento di armi. Non ha soci in affari, ma accanto a lui c’è sempre un uomo, che lui chiama Partner, armato fino ai denti, che gli fa da autista, guardia del corpo, confidente, impiegato e caddy, quando gioca a golf. Sebastian ha anche una ex moglie che non smette mai di procurargli guai e un figlio piccolo che non vede tanto quanto vorrebbe. Sebastian Rudd difende i peggiori criminali, i casi disperati, in poche parole tutte quelle persone che nessun avvocato si sognerebbe di avvicinare. Insomma, fa il lavoro sporco. Ritiene che ognuno abbia diritto ad avere un processo equo, anche a rischio di diventare lui stesso il bersaglio dei suoi assistiti e di essere costretto a sua volta a usare metodi poco ortodossi. Sebastian odia le ingiustizie, detesta i poteri forti e si prende gioco delle istituzioni.