Il topinambur, nome scientifico Helianthus tuberosus, è conosciuto anche come rapa tedesca, carciofo di Gerusalemme, tartufo di canna e patata del Canada.
E’ una pianta erbacea perenne il cui fusto può raggiungere i 2 o 3 metri d’altezza, i suoi fiori gialli, come i girasoli, si rivolgono al sole, seguendone il cammino e rendono il mese di settembre speciale. La pianta è molto robusta infatti si adatta facilmente ad ogni tipo di terreno ed a tutti i climi, anche se predilige quelli temperati e caldi. Originaria dell’America settentrionale, è diffusamente coltivata anche in Europa a scopo ornamentale e alimentare.
La parte commestibile è il tubero (rizoma), infatti viene chiamata patata topinambur, poche persone lo conoscono come alimento, anche perché non è di facile reperibilità. I tuberi di topinambur si raccolgono in inverno, quando la pianta è in riposo. Ha un sapore estremamente gradevole e delicato, praticamente è una patata che ha il sapore del carciofo.
A livello nutrizionale fornisce pochissime calorie, circa 25 Kcal per 100 g e questo lo rende ideale per i diabetici, una gran parte di amido è sostituito da inulina ed anche per questo non incide sulla glicemia. Non contiene glutine, quindi può essere consumato dai celiaci. E’ ricco di sali minerali ed in particolare potassio, magnesio, fosforo e ferro come pure di selenio e zinco. Contiene vitamine del gruppo B, la vitamina C e la vitamina E. Si è riscontrato che è in grado di aumentare e promuovere la secrezione di latte nelle donne che allattano.
Non bisogna però eccedere con le quantità giornaliere per evitare che l’organismo non riesca a smaltire l’inulina in esso presente. Un consumo eccessivo può comportare diarrea, mal di pancia, flatulenza e meteorismo intestinale. La dose quotidiana consigliata per una persona adulta è di 200 grammi, che corrisponde ad un topinambur di medie dimensioni.
Si possono mangiare crudi in insalata, tagliati a fettine sottili e conditi come più ci piace, oppure cotti come le patate, si possono cuocere a vapore, bolliti, fritti, in padella. Aggiungendo il limone l’effetto dell’inulina viene potenziato.
I topinamur sono antipatici da pulire per la superficie biturzoluta che li caratterizza. Si preferisce non pelarli, ma solamente lavarli e spazzolarli molto bene.
Ricetta: Topinambur in padella
Potete sapere qualcosa di più nell’articolo precedente “Topinambur: l’autunno si tinge di giallo“
2 commenti
Molte volte l’ho visto esposto, ma non conoscevo le sue virtù.
Serena notte.
Io l’ho scoperto da poco tramite la madre di una mia amica e pensare che ho il giardino pieno e non sapevo che fossero commestibili 🙂