Il girasole, il nome deriva dal fatto che il fiore si muove seguendo gli spostamenti del sole, mentre il nome latino Helianthus annuus, deriva dalle parole greche ”helios” (sole) e ”anthos” (fiore), è una pianta annuale appartenente alla famiglia delle Asteraceae, la sua caratterista è appunto il suo meraviglioso fiore.
In antichità i girasoli erano i fiori che rappresentavano proprio il Dio Sole come gli Incas. E’ originario del Nord America, coltivato dagli indiani che lo ritenevano una pianta sacra.
Fu introdotto in Europa dal Perù dai primi esploratori europei nel XVI secolo, oggi è coltivato in tutto il mondo per uso alimentare e medicinali.
Il girasole è presente nella mitologia greca. Ovidio ne parla nelle “Le metamorfosi” di Ovidio e narra che la ninfa acquatica, Clizia, innamorata del dio del sole, Apollo, ogni giorno che Apollo passava nel cielo trasportando il sole, Clizia lo guardava e lo seguiva con lo sguardo. Ma Apollo era invaghito di Leucotoe, figlia del re babilonese Orcamo. Clizia, presa dalla gelosia, va dal severo padre di Leucotoe e lo informa della segreta relazione fra sua figlia e il dio Apollo. Orcamo furioso ordina di seppellire viva la figlia. La ninfa, a questo punto, tenta di ottenere finalmente la considerazione di Apollo, ma senza riuscirci. Presa dalla disperazione passa i suoi giorni senza mangiare e piangendo e non le rimane che seguire con lo sguardo il carro di Apollo volare nel cielo. Dopo nove giorni Giove ha pietà di lei e la trasforma in un girasole che, cambiando inclinazione, segue sempre l’andamento del sole, così come la ninfa in vita seguiva Apollo.
Il girasole è una pianta erbace ed i fiori hanno un’infiorescenza a capolino, composto da due tipi di fiori, al centro i fiori del disco (marroni) e all’esterno i fiori del raggio (gialli).
Il fusto è dritto e robusto e può essere molti alto, le foglie sono grandi, di un verde intenso e ruvide, fiorisce in estate, da agosto ad ottobre.
Come è logico che sia la pianta prediligge il sole diretto, va seminata all’inizio della primavera, dalla fine di marzo fino ad aprile, i semi posso essere raccolti dalla corolla del fiore secco. Anche se sopporta bene il caldo va innaffiato costantemente.
Il girasole è associato al significato di solarità, allegria, gioia e spensieratezza, ma è anche simbolo di amore non corrisposto.
E’ il fiore perfetto da regalare per augurare una guarigione o donare positività ed energia, come quella del sole.