Il vincitore del Premio Nobel alla Letteratura 2016 è Bob Dylan, il 75enne cantautore e compositore statunitense, che si è distinto anche come scrittore, poeta, attore, pittore, scultore e conduttore radiofonico, una delle più importanti figure degli ultimi cinquant’anni nel campo musicale, in quello della cultura popolare e della letteratura a livello mondiale.
Qualcuno storcerà il naso, come quando fu premiato Dario Fo che, ironia della sorte, se ne va proprio oggi.
“Non sono io che ho creato Bob Dylan, Bob Dylan è sempre esistito… e sempre esisterà. Bob Dylan c’era già quando ero bambino”
L’Accademia Reale Svedese lo ha scelto per “aver creato una nuova espressione poetica nell’ambito della tradizione della grande canzone americana”. Dopo vent’anni dalla prima candidatura nel 1996, a quella prima candidatura se ne aggiunsero altre.
Il Nobel è tornato ad uno statunitense dopo 23 anni dal precedente assegnato a Toni Morrison nel 1993. Altri scrittori americani premiati con il Nobel sono stati Saul Bellow (1976), John Steinbeck (1962) e Ernest Hemingway (1953).
“Essere giovani vuol dire tenere aperto l’oblò della speranza, anche quando il mare è cattivo e il cielo si è stancato di essere azzurro”
Bob Dylan, nasce come Robert Allen Zimmerman, a Duluth, capoluogo della Contea di St. Louis nello Stato del Minnesota, il 24 maggio 1941. Ha attraversato la storia del folk e del rock, destinato, suo malgrado, ad essere portavoce di una nuova generazione, del movimento pacifista degli anni Sessanta e paladino dei diritti civili. Un personaggio non ha mai fatto niente per piacere alla gente, ma ha unito due generazioni di fan.
“Per essere un poeta non è necessario scrivere. Ci sono poeti che lavorano nelle stazioni di servizio. Non mi definisco un poeta perché non amo quella parola. Sono un artista del trapezio”.
Tra i vari riconoscimenti che gli stati conferiti ricordiamo il Grammy Award alla carriera nel 1991, il Polar Music Prize nel 2000, il Premio Oscar nel 2001, il Premio Pulitzer nel 2008, per “il potere poetico delle sue canzoni”, la National Medal of Arts nel 2009 e la Presidential Medal of Freedom nel 2012.
“L’arte deve trascinarti via dalla tua sedia. Il suo compito è trasportarti da una dimensione all’altra”
Alcuni dei testi di Bob Dylan:
Blowin in the wind, canzone, del 1962, che ha ispirato attivisti di tutto il mondo, il testo è stato scritto in 10 minuti mentre Bob Dylan era seduto al tavolino di un bar di New York.
Quante strade deve percorrere un uomo
prima che lo si possa chiamare uomo?
Sì, e quanti mari deve sorvolare una bianca colomba
prima che possa riposare nella sabbia?
Sì, e quante volte le palle di cannone dovranno volare
prima che siano per sempre bandite
La risposta, amico mio, sta soffiando nel vento
La risposta sta soffiando nel vento
Quanti anni può esistere una montagna
prima di essere spazzata fino al mare?
Sì, e quanti anni la gente deve vivere
prima che possa essere finalmente libera?
Sì, e quante volte un uomo può voltare la testa
fingendo di non vedere?
La risposta, amico mio, sta soffiando nel vento
La risposta sta soffiando nel vento
Quante volte un uomo deve guardare verso l’alto
prima che riesca a vedere il cielo?
Sì, e quante orecchie deve avere un uomo
prima che possa sentire la gente piangere?
Sì, e quante morti ci vorranno perchè egli sappia
che troppe persone sono morte?
La risposta, amico mio, sta soffiando nel vento
La risposta sta soffiando nel vento
The Times They Are A-Changin’, brano del 1964 divenuto l’inno di un’intera generazione, il simbolo della rivolta giovanile.
I Tempi Stanno Cambiando
Venite intorno a me voi tutti
ovunque vagate
e ammettete che le acque
intorno a voi sono salite
e accettate che presto
sarete inzuppati fino all’osso
se per voi il tempo
ha qualche valore
allora è tempo di cominciare a nuotare
o affonderete come pietre
perché i tempi stanno cambiando
venite scrittori e critici
che profetizzate con le vostre penne
e tenete gli occhi bene aperti
non vi sarà data un’altra scelta
e non parlate troppo presto
perché la ruota sta ancora girando
e nessuno può dire
chi sarà designato
il perdente di adesso
sarà domani il vincente
perché i tempi stanno cambiando
venite senatori e deputati
ascoltate vi prego il richiamo
non vi fermate sulla soglia
non bloccate l’ingresso
perché colui che ha cercato di rallentare
ci rimetterà
c’è una battaglia
fuori che infuria
e presto scuoterà le vostre finestre
e farà tremare i vostri muri
perché i tempi stanno cambiando
venite madri e padri
da tutto il paese
e non criticate
quello che non potete capire
i vostri figli e le vostre figlie
non li potete comandare
la vostra vecchia strada
sta rapidamente invecchiando
andatevene vi prego dalla nuova
se non potete anche voi dare una mano
perché i tempi stanno cambiando
la linea è tracciata
la maledizione scagliata
l’uomo lento di adesso
sarà il più veloce domani
così il presente di adesso
sarà passato domani
l’ordine sta rapidamente
scomparendo
e il primo di adesso
sarà l’ultimo domani
perché i tempi stanno cambiando
A Hard Rain’s A-Gonna Fall, canzone di protesta, scritta durante l’estate del 1962, durante la Guerra Fredda.
Una dura pioggia cadrà
E dove sei stato
figlio dagli occhi azzurri
dove sei stato
dolce mio figlio
ho inciampato nel fianco
di dodici montagne nebbiose
ho camminato e strisciato
su sei strade contorte
ho camminato nel mezzo
di sette tristi foreste
sono stato davanti
dodici oceani morti
sono stato diecimila miglia
nella bocca di un cimitero
e una dura dura
dura pioggia cadrà
E cosa hai visto
figlio dagli occhi azzurri
cosa hai visto
dolce mio figlio
ho visto un neonato
e bianchi lupi lo circondavano
ho visto una strada di diamanti
e nessuno vi camminava
ho visto un ramo nero
e il sangue ne gocciolava
ho visto una stanza piena di uomini
e i loro martelli sanguinavano
ho visto una scala bianca
tutta coperta di acqua
ho visto diecimila che parlavano
e le loro parole erano un balbettìo
ho visto fucili e spade affilate
nelle mani di bambini
e una dura dura
dura pioggia cadrà
E cosa hai sentito
figlio dagli occhi azzurri
cosa hai sentito
dolce mio figlio
ho sentito il fragore di un tuono
e il suo rombo era un avvertimento
ho sentito il fragore di un’onda
che potrebbe sommergere tutto il mondo
ho sentito cento tamburini
e le loro mani erano in fiamme
ho sentito diecimila bisbigliare
e nessuno ascoltare
ho sentito un uomo morire di fame
ho sentito molti altri che ridevano
ho sentito la canzone di un poeta
che è morto nella strada
ho sentito il suono di un pagliaccio
che piangeva nel cortile
e una dura dura
dura pioggia cadrà
E cosa hai incontrato
figlio dagli occhi azzurri
chi hai incontrato
dolce mio figlio
ho incontrato un bambino
vicino a un cavallino morto
ho incontrato un uomo bianco
che camminava con un cane nero
ho incontrato una giovane donna
il suo corpo era in fiamme
ho incontrato una bambina
mi ha dato un arcobaleno
ho incontrato un uomo
che era ferito in amore
ho incontrato un altro uomo
che era ferito in odio
e una dura dura
dura pioggia cadrà
E cosa farai adesso
figlio dagli occhi azzurri
cosa farai adesso
dolce mio figlio
tornerò là fuori
prima che la pioggia cominci a cadere
camminerò nel profondo
delle più profonda nera foresta
dove molti sono gli uomini
e vuote sono le loro mani
dove pallottole di veleno
contaminano le loro acque
dove la casa nella valle
è una sporca e fredda prigione
e la faccia del boia
è sempre bene nascosta
dove la fame è brutta
dove le anime sono dimenticate
dove nero è il colore
dove zero è il numero
e lo dirò e lo ripeterò
e lo penserò e lo respirerò
e rifletterò dalle montagne
così che tutte le anime lo vedano
poi starò in piedi sull’oceano
fino a quando comincerò ad affondare
ma saprò la mia canzone bene
prima di cominciare a cantare
e una dura dura
dura pioggia cadrà”.
Like a Rolling Stone, canzone, del 1965, che lanciò il un nuovo genere folk rock.
C’era una volta in cui ti vestivi così bene
nel fiore dei tuoi anni buttavi una moneta ai barboni, non è vero?
La gente avrebbe parlato, detto: “Sta’ in guardia bambola, sei destinata alla rovina”
Pensavi che volessero tutti prenderti in giro
ed eri solita ridere su
ogni persona che frequentavi abitualmente
Adesso non lo dici più a voce alta
adesso non ne sei più tanto altera
ora che devi scroccare il tuo prossimo pasto
Come ci si sente
come ci si sente
nello stare senza casa
come una completa sconosciuta
come una vagabonda?
Sei andata nella migliore scuola, Signorina Solitudine
ma ti ubriacavi soltanto
nessuno ti ha insegnato come vivere nella strada
e ora ti sei ritrovata a viverci
dicevi che non ti saresti mai compromessa
con il vagabondo, ma ora ti rendi conto
che non ti sta fornendo nessun alibi
sebbene lo fissi nel vuoto dei suoi occhi
e gli domandi: “Vuoi fare un affare?”
Come ci si sente
come ci si sente
nello stare da soli
senza una via che ti conduca a casa
come una completa sconosciuta
come una vagabonda?
Non ti sei mai girata a guardare la disapprovazione dei giocolieri e dei pagliacci
quando tutti facevano trucchi per te
non hai mai capito che non è bello
non dovresti permettere agli altri di provvedere al tuo divertimento
giravi su una motocicletta cromata col tuo diplomatico
che portava in spalla un gatto Siamese
non è difficile scorprire
che lui non era veramente quello giusto
dopo che ti aveva preso tutto quello che poteva rubarti
Come ci si sente
come ci si sente
nello stare da soli
senza una via che ti conduca a casa
come una completa sconosciuta
come una vagabonda?
La principessa sulla guglia e tutta la gente bene
che beve e pensa di avercela fatta
scambiandosi preziosi doni
ma tu faresti meglio a prendere il tuo solitario, faresti meglio ad impegnarlo
ti divertiva tanto
Napolene stracciato ed il suo linguaggio
Vai da lui, ti chiama, non puoi rifiutare
quando non hai niente, non hai niente da perdere
ora sei invisibile, non hai segreti da nascondere
Come ci si sente
come ci si sente
nello stare da soli
senza una via che ti conduca a casa
come una completa sconosciuta
come una vagabonda?