I crisantemi, noti anche come “margherite d’autunno” o “fiori dei defunti”, sono uno dei fiori più amati e coltivati al mondo, con una storia e un significato ricchi di simbolismo. Questi fiori sono originari dell’Asia e hanno una presenza significativa nella cultura e nella simbologia di molte nazioni. In questo articolo, esploreremo la bellezza e il simbolismo dei crisantemi.
Tanto tempo fa mi è capitato di conoscere un ragazza italiana fidanzata con un Venezuelano ed un giorno ho visto recapitarle per il giorno del suo compleanno, tramite interflora, un mazzo enorme di crisantemi, la cosa ha sorpreso tutti i presenti, ma lei ha spiegato che lì questi fiori sono molto pregiati. Ed in effetti sono dei fiori bellissimi che dovrebbero ricevere, anche in Italia, il giusto apprezzamento e non dovrebbero mancare nei giardini per colorare l’autunno.
Origini e Storia dei crisantemi
I crisantemi appartengono alla famiglia delle Asteraceae, originaria dell’Asia ed Europa e fioriscono nel periodo autunnale, conosciuti anche come “margherita dai 16 petali”.
Il suo nome in greco significa “fiore d’oro” e per il resto del mondo i crisantemi sono portatori di gioia, benessere e prosperità, e vengono utilizzati per matrimoni e compleanni.
Il crisantemo è un simbolo davvero importante nell’Impero del Sol Levante e ne è l’emblema ufficiale ed in suo onore viene celebrata una festa.
I crisantemi hanno una storia antica che risale a oltre 2.500 anni fa in Cina. Inizialmente, furono coltivati come pianta medicinale, ma in seguito divennero parte integrante della cultura cinese, dove simboleggiavano la longevità e l’immortalità. I crisantemi sono diventati così importanti nella cultura cinese che hanno persino dato il nome a una delle province del paese, la provincia di Chrysanthemum.
Questi fiori furono successivamente introdotti in Giappone, dall’imperatore Go-Toba nel XII secolo e divennero un simbolo nazionale del paese, è inserito nello stendardo imperiale del Giappone ed anche nell’attuale stendardo dell’Imperatore del Giappone vi è un crisantemo dorato di sedici petali posto al centro di uno sfondo rosso.
In Inghilterra viene regalato per celebrare le nascite.
Mentre in Italia ha avuto la sfortuna di fiorire nel periodo in cui si commemorano i morti e quindi vengono associati a lutto e tristezza.
Leggende sui crisantemi
Numerose sono le leggende intorno alla sua nascita, una di queste leggende narra che in un piccolo villaggio una bambina vegliava in lacrime sulla mamma moribonda, ma uno spirito impietosito, vedendo la bambina tanto disperata, le comparve vicino e le porse una margherita, dicendole di darla alla morte perché gli spiriti avevano concesso e lei e sua madre di continuare a restare insieme per tanti giorni quanti erano i petali del fiore.
Quando lo spirito scomparve, la bambina con molta cura e delicatezza, iniziò a ridurre i petali in striscioline sottilissime senza farli staccare e quando giunse la morte, che già era stata avvertita dallo spirito della concessione fatta alla bambina, vide il fiore dall’infinito un numero di petali. Decise di non portar via la donna e disse alla bambina che anche lei, la morte, le avrebbe fatto un dono: concedere a lei e alla sua mamma di passare insieme tanti anni quanti erano i petali del fiore, e detto ciò se ne andò.
Mentre un’altra leggenda poetica narra che in un’epoca molto lontana due giovani si conobbero e s’innamorarono perdutamente. Lei era la figlia di un ricco e potente signore, mentre lui era un modesto e umile artigiano. Le diverse condizioni sociali creavano quindi una barriera insormontabile all’unione dei due giovani; la ragazza però non voleva rinunciare al suo amore, mentre il giovane, che si rendeva maggiormente conto della situazione, era deciso a dimenticare l’infelice incontro.
Infatti, lasciò tutto e fuggì in un monastero in vetta a una grande montagna. La fanciulla venne a sapere di questa fuga e sola, a piedi, si mise in cammino per raggiungere l’amato. Era autunno, un autunno precocemente freddo e triste. La montagna era lontana, irraggiungibile e la ragazza dovette interrompere più volte il suo cammino vinta dalla stanchezza e dalla sfiducia nella sua drammatica impresa.
Il suo sguardo correva ogni tanto alla sommità della montagna con infinita tristezza, la fede la sosteneva ancora. Il ragazzo, nel monastero, sentì come un richiamo, come se udisse la sua voce. Intuì che la giovane donna stava per raggiungerlo e corse lungo i pendii della montagna per ritrovarla. Quando finalmente le fu vicino, la giovane era ormai morente.
Egli la prese fra le braccia, tentò di scaldarla in un tentativo disperato mentre continuava a cadere la neve. La fanciulla aprì gli occhi, riconobbe l’innamorato e le sorrise. Subitaneamente cessò di nevicare, il sole sgelò la neve e, come per magia, attorno ai due giovani si alzarono da terra degli steli di un fiore sconosciuto e lentamente si schiusero delle grosse, bianche corolle. Era un miracolo della natura in omaggio all’amore dei due giovani.
Una terza leggenda narra di due sposi che vivevano in Giappone e due sposi che si amavano teneramente.
Ma scoppiò una guerra, l’uomo fu costretto ad arruolarsi e passarono alcuni mesi prima che potesse ottenere una breve licenza per rivedere la giovane moglie.
La moglie lo accolse festosamente e subito gli chiese quanti giorni poteva trattenersi a casa.
“Quanti petali ha quel fiore” – rispose l’uomo accennando ad un fiore sul davanzale.
Ma i petali erano pochi e la donna pensò di aumentare la durata della licenza tagliando in striscioline sottili il fiore.
Il marito rimase con lei molto più del tempo che gli era stato concesso, commettendo una grave infrazione che gli costò, al rientro, una condanna a morte.
Anche la sposa morì poco dopo, torturata dal rimorso e dal dolore per aver ceduto all’egoismo di averlo con sé, anche se dettato dall’immenso amore.
Così, sulla sua tomba sbocciarono fiori meravigliosi, che nessuno aveva mai visto, fiori formati da innumerevoli petali, simili a quelli che aveva ottenuto lei con le forbici in quel giorno lontano. I crisantemi nacquero così dall’amore.
I crisantemi sono facili da coltivare
I crisantemi sono fiori molto facili da coltivare, iniziano a fiorire in autunno fino a tutto l’inverno, sopportano bene il freddo, anche se necessitano di posizioni soleggiate.
Si moltiplicano per talea in autunno o semina in primavera, il terreno va tenuto umido, ma bisogna stare attenti a non farle marcire.
Simbolismo dei crisantemi
I crisantemi sono associati a vari significati simbolici in diverse culture del mondo:
- Longevità e immortalità: Come accennato, in Cina i crisantemi rappresentano la longevità e l’immortalità.
- Onore e nobiltà: In Giappone, i crisantemi sono simboli di nobiltà e onore.
- Resurrezione e rinascita: Nella cultura cristiana, i crisantemi sono spesso associati alla resurrezione e alla vita eterna, poiché molti fiori sbocciano in autunno, quando altre piante muoiono.
- Morte e lutto: In alcune culture occidentali, i crisantemi sono considerati fiori da funerale e sono associati al lutto e alla morte.
Varietà e Colori
I crisantemi sono disponibili in una vasta gamma di varietà e colori. Le varietà includono crisantemi a fiore singolo o doppio, crisantemi pompon, crisantemi a raggiera e molti altri. I colori variano dal bianco al giallo, dall’arancione al rosa, al viola e al rosso. Ogni colore può avere un significato leggermente diverso. Ad esempio, il bianco è spesso associato alla purezza, mentre il rosso rappresenta l’amore.
I crisantemi sono fiori che non solo incantano con la loro bellezza ma sono anche portatori di significati profondi in molte culture. La loro storia millenaria e il loro simbolismo vario li rendono una scelta popolare per molte occasioni, dai matrimoni ai funerali, portando con sé una ricca eredità di significato e tradizione.