Il Cocktail Americano è ritenuto l’aperitivo per eccellenza ed è tutto italiano sia per le sue origini che per gli ingredienti, infatti è conosciuto anche con il nome di Milano-Torino, le due città dove sono nati il bitter Campari e il vermut.
Le sue origini non sono sicure, sembra che sia stato creato nel 1860 nel bar di Gaspare Campari a Milano, ma un’altra storia lo colloca negli anni trenta in onore di Primo Carnera, il famoso pugile italianonaturalizzato statunitense nel 1953 e per questo detto appunto “l’Americano”.
E’ un cocktail citato in tanti film, è il preferito da James Bond.
«L’Isola d’Elba passò sotto di loro, e l’aereo si tuffò per raggiungere Roma. Mezz’ora di attesa in mezzo al vocìo degli altoparlanti dell’aeroporto di Ciampino, il tempo di bere un eccellente americano, e il viaggio riprese lungo la penisola italiana» (da Dalla Russia con amore)
1 parte di Martini Rosso (30 ml)
1 parte di Bitter Campari (30 ml)
1 spruzzata di soda
L’Americano si prepara direttamente in un bicchiere Old Fashioned.
Riempire il bicchiere di ghiaccio.
Versare il bitter Campari e il vermut, completare con una spruzzata di soda e mescolare.
Guarnire con una fetta d’arancia e scorza di limone.
«Si accontentò di comperare una cartolina adeguatamente audace per Moneypenny e andò a scriverla in un bistrot con i tavolini all’aperto in rue des Bourdonnais. Ordinò un americano – Campari, Cinzano, scorza di limone e Perrier – non perché gli piacesse in modo particolare ma perché, secondo lui, un bistrot francese non era il posto adatto per un drink serio. Il cocktail era sorprendentemente buono – l’aspro del limone contrastava con il dolce del vermouth – e Bond si sentì quasi completamente ristorato. Lasciò qualche moneta sul tavolo e si alzò» (da Non c’è tempo per morire)