Avete un racconto o un romanzo giallo/noir nel cassetto? Partecipate al concorso dell’undicesima edizione di Nebbiagialla, il racconto vincitore sarà pubblicato sul Giallo Mondadori, mentre il romanzo verrà pubblicato nella collana Calibro9 da Novecento Editore. Forza, avete tempo fino al 31 marzo 2017.
La classifica dei libri più venduti di questa settimana ci regala due novità e molti cambi di posizione, scopriamola:
1.
Raggiunge la vetta La casa dei Krull di Georges Simenon.
La casa dei Krull è ai margini del paese; e loro stessi, in quanto tedeschi, sia pur naturalizzati, ne vengono tenuti ai margini. Sono gli stranieri, i diversi. Nella loro drogheria non si servono i francesi, ma solo i marinai che a bordo delle chiatte percorrono il canale. E quando proprio davanti a casa Krull viene ripescato il cadavere di una ragazza violentata e uccisa, i sospetti non potranno che cadere su di loro. In un magistrale crescendo di tensione, Simenon ci narra il montare dell’ostilità verso un perfetto capro espiatorio, e il progressivo disgregarsi di una famiglia apparentemente esemplare, osservati dagli occhi penetranti di un cugino a sua volta diverso da loro – diverso da tutti.
2.
Scende al secondo posto L’arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita di Alessandro D’Avenia.
“Esiste un metodo per la felicità duratura? Si può imparare il faticoso mestiere di vivere giorno per giorno in modo da farne addirittura un’arte della gioia quotidiana?” Sono domande comuni, ognuno se le sarà poste decine di volte, senza trovare risposte. Eppure la soluzione può raggiungerci, improvvisa, grazie a qualcosa che ci accade, grazie a qualcuno. In queste pagine Alessandro D’Avenia racconta il suo metodo per la felicità e l’incontro decisivo che glielo ha rivelato: quello con Giacomo Leopardi. Leopardi è spesso frettolosamente liquidato come pessimista e sfortunato. Fu invece un giovane uomo affamato di vita e di infinito, capace di restare fedele alla propria vocazione poetica e di lottare per affermarla, nonostante l’indifferenza e perfino la derisione dei contemporanei. Nella sua vita e nei suoi versi, D’Avenia trova folgorazioni e provocazioni, nostalgia ed energia vitale. E ne trae lo spunto per rispondere ai tanti e cruciali interrogativi che da molti anni si sente rivolgere da ragazzi di ogni parte d’Italia, tutti alla ricerca di se stessi e di un senso profondo del vivere. Domande che sono poi le stesse dei personaggi leopardiani: Saffo e il pastore errante, Nerina e Silvia, Cristoforo Colombo e l’Islandese… Domande che non hanno risposte semplici, ma che, come una bussola, se non le tacitiamo possono orientare la nostra esistenza.
3.
Sale al terzo posto Intrigo italiano. Il ritorno del commissario De Luca di Carlo Lucarelli.
Il commissario De Luca è nato in parti uguali dalla inventiva letteraria e dai documenti storici. Inizia cronologicamente con lui il tipico personaggio realistico del nuovo giallo italiano, inciso sullo sfondo delle vicende politico sociali e del carattere nazionale. Lo si incontra in tre inchieste in cui si incrociano storia e cronaca nera, a cavallo tra l’ultimo mese di Salò e le elezioni del 1948, anni che lo cambiano, come dovettero cambiare i suoi modelli reali: da fidato poliziotto, a epurato, a reintegrato nei ranghi: il suo temperamento antiretorico, come non lo ha fatto stare a suo bell’agio sotto il regime, lo impaccia anche alle prime ipocrisie repubblicane. È soprattutto un fedele servitore dello Stato. Il volume raccoglie tre romanzi pubblicati tra il 1990 e il 2000: in “Carta bianca” mentre scoccano le ultime ore di Salò e comincia il fuggi fuggi generale, avviene un omicidio nei quartieri alti commesso, sembra, da una donna e mentre il commissario De Luca scopre un ultimo disperato traffico spionistico finanziario tra gerarchi e nazisti. Al centro del secondo, “L’estate torbida”, un delitto di pura selvaggia malvagità che rivela propaggini antiche, nel caos della prima estate senza fascismo. La “Via delle oche” dell’ultimo romanzo è quella di un noto bordello dove andavano i gerarchi e dove, alla vigilia delle elezioni del 1948, un factotum è trovato morto: tra le elezioni, l’attentato a Togliatti e Bartali maglia gialla, l’inchiesta di De Luca sarà particolarmente scabrosa.
4.
Al quarto posto entra il favoloso Qualcosa di Chiara Gamberale, che si concentra sul rischio che corriamo a volere riempire ossessivamente le nostre vite, anziché fare i conti con chi siamo e che cosa vogliamo.
La Principessa Qualcosa di Troppo, fin dalla nascita, rivela di possedere una meravigliosa, ma pericolosa caratteristica: non ha limiti, è esagerata in tutto quello che fa. Si muove troppo, piange troppo, ride troppo e, soprattutto, vuole troppo. Ma, quando sua madre muore, la Principessa si ritrova “un buco al posto del cuore”. Smarrita, prende a vagare per il regno e incontra così il Cavalier Niente che vive da solo in cima a una collina e passa tutto il giorno a “non-fare qualcosa di importante”. Grazie a lui, anche la Principessa scopre il valore del “non-fare”. E del silenzio, dell’immaginazione, della noia: tutto quello da cui era sempre fuggita. Tanto che, dopo avere fatto amicizia con il Cavalier Niente, Qualcosa di Troppo gli si ribella e pur di non fermarsi e di non sentire l’insopportabile “nostalgia di Niente” che la perseguita vive tante, troppe avventure… Fino ad arrivare in un misterioso tempio color pistacchio e capire che “è il puro fatto di stare al mondo la vera avventura”.
5.
Va giù al quinto posto, Animali fantastici e dove trovarli
Screenplay originale di J. K. Rowling, uno spin-off della serie di Harry Potter incentrato sul magizoologo Newt Scamander.
Siamo nell’anno 1926 nella città di New York: un tempo e un luogo in cui le vicende di un manipolo di persone – e creature – determineranno il destino di molti. Tra questi spiccano: Newt Scamander, il primo (e forse unico) Magizoologo, la cui lotta per la protezione delle creature magiche del mondo prende una piega preoccupante quando alcuni tra i più, potremmo dire, spaventevoli animali da lui accuditi scappano in città. Tina Goldstein, una giovane (ex) Auror americana, impiegata al Ministero della Magia degli U.S.A., che vuole disperatamente riscattarsi da un incidente dovuto a uno scatto d’ira, e sicura che il movimento puritano antimagia Second Salem sia covo non solo di pregiudizi, ma del Male stesso. Queenie Goldstein, la bella e impertinente sorella di Tina, capace di leggere nel pensiero. E Jacob Kowalski, un veterano (e No-Mag), che vuole solo aprire una pasticceria per poter vendere i suoi amati babà.
6.
Risale al sesto posto La lingua geniale. 9 ragioni per amare il greco di Andrea Marcolongo.
Virginia Woolf scrisse che il greco antico è una lingua «che ci tiene schiavi, che ci seduce e ci attira» pur nella sua irreparabile incomprensione. Sì, perché il greco oggi non lo comprendiamo più: la sua unicità è scomparsa per sempre. La lingua greca era, innanzitutto, un modo di vedere il mondo: un mondo in cui non esisteva il tempo delle cose, ma il come, l’aspetto. In cui i numeri delle parole erano tre, singolare plurale e duale – due per gli occhi, due per gli amanti –, ed esisteva un modo verbale per esprimere il desiderio, l’ottativo. Non esisteva il futuro, il greco moderno ha dovuto inventarlo. Il nostro modo di pensare è così diverso che il greco antico non è più parte di noi – linguisticamente siamo orfani. O meglio, diseredati. Queste Lezioni di greco nascono dalla cocciutaggine di chi ha a lungo studiato la lingua greca per rintracciarne il significato profondo – e per dare, nel 2016, significato a chi a questa lingua si avvicina. Nascono soprattutto dalla volontà di mettere fine a ogni paura, soggezione, separazione tra gli italiani moderni e i greci antichi. Si tratta quindi di un viaggio intimo del lettore nelle particolarità del greco antico, con la convinzione che solo l’immaginazione, la fantasia e l’ironia, supportate dalla conoscenza, ci possano liberare dalla schiavitù di una lingua che da millenni ci seduce senza capirla – e trasformarla in amore.
7.
In salita al settimo posto Torto marcio, scritto da Alessandro Robecchi.
Tre luoghi di Milano, vicini sulla mappa ma lontanissimi tra loro, per il nuovo romanzo di Robecchi: la casa di Carlo Monterossi, autore televisivo di una trasmissione trash (di cui si vergogna), cultore di Bob Dylan e detective per caso; il quartiere malfamato attorno a San Siro, un mercato degli alloggi governato dai calabresi, dal collettivo di sinistra e dagli africani che si dividono democraticamente spazi e spacci; infine la questura dove lavorano in tandem il sovrintendente Carella e il vice Ghezzi. Nel centro di Milano hanno sparato a un commerciante di carni, sessantenne ricco e senza ombre, ma c’è una nota stonata: sul cadavere un sasso bianco, liscio, rotondo, poggiato sul petto. Dopo pochi giorni un altro omicidio con le stesse modalità – ancora una volta una pietra sul corpo – getta la città nel panico. Una firma? L’assassino dei sassi occupa le pagine dei giornali, radio e tv, compresa la trasmissione Crazy Love che Carlo Monterossi sta finalmente per abbandonare e non ne vede l’ora. Ed è in questo frangente che l’agente di Carlo, Katia Sironi, la sua alleata per la vita, chiede aiuto: la madre anziana è stata derubata in casa di alcuni gioielli, tra cui un anello preziosissimo. E così Carlo, «l’uomo curioso», «l’uomo che risolve problemi», con l’amico Oscar Falcone si mette a caccia dell’anello, solo che nella ricerca della pietra preziosa si imbatte nelle pietre degli omicidi, che nel frattempo sono diventati tre. Da San Siro a via Manzoni, dalle cantine degli alloggi popolari a un albergo sul lago, le indagini di Carella e Ghezzi si incrociano con quelle di Monterossi, finché i conti finiranno, amaramente, per tornare per tutti.
8.
Precipita in ottava posizione Nessuno come noi, scritto da Luca Bianchini.
Torino, 1987. Vincenzo, per gli amici Vince, aspirante paninaro e aspirante diciassettenne, è innamorato di Caterina, detta Cate, la sua compagna di banco di terza liceo, che invece si innamora di tutti tranne che di lui. Senza rendersene conto, lei lo fa soffrire chiedendogli di continuo consigli amorosi sotto gli occhi perplessi di Spagna, la dark della scuola, capelli neri e lingua pungente. In classe Vince, Cate e Spagna vengono chiamati “Tre cuori in affitto”, come il terzetto inseparabile della loro sit-com preferita. L’equilibrio di questo allegro trio viene stravolto, in pieno anno scolastico, dall’arrivo di Romeo Fioravanti, bello, viziato e un po’ arrogante, che è stato già bocciato un anno e rischia di perderne un altro. Romeo sta per compiere diciotto anni, incarna il cliché degli anni Ottanta e crede di sapere tutto solo perché è di buona famiglia. Ma Vince e Cate, senza volerlo, metteranno in discussione le sue certezze. A vigilare su di loro ci sarà sempre Betty Bottone, l’appassionata insegnante di italiano, che li sgrida in francese e fa esercizi di danza moderna mentre spiega Dante. Anche lei cadrà nella trappola dell’adolescenza e inizierà un viaggio per il quale nessuno ti prepara mai abbastanza: quello dell’amore imprevisto, che fa battere il cuore anche quando “non dovrebbe”. In un liceo statale dove si incontrano i ricchi della collina e i meno privilegiati della periferia torinese, Vince, Cate, Romeo e Spagna partiranno per un viaggio alla scoperta di se stessi senza avere a disposizione un computer o uno smartphone che gli indichi la via, chiedendo, andando a sbattere, scrivendosi bigliettini e pregando un telefono fisso perché suoni quando sono a casa. E, soprattutto, capendo quanto sia importante non avere paura delle proprie debolezze.
9.
Scende al nono posto il romanzo gotico Fallen di Lauren Kate.
In seguito a un tragico e misterioso incidente, Lucinda è stata rinchiusa a SwordEtCross, un istituto a metà fra il collegio e il riformatorio. Nell’incidente un suo amico è morto. Lei non ricorda molto di quella terribile notte, ma la sua ricostruzione dei fatti non convince la polizia. La vita nella nuova scuola è difficile: il senso di colpa non le lascia respiro, proprio come le telecamere che registrano ogni singolo istante della sua giornata. E tutti gli altri ragazzi, con cui è più facile litigare che fare amicizia, sembrano avere alle spalle un passato spiacevole, se non spaventoso. Tutto cambia quando Luce incontra Daniel. Misterioso e altero, prima sembra far di tutto per tenerla a distanza, ma poi è lui a correre in suo aiuto, e a salvarle la vita, quando le ombre scure che Luce vede in seguito all’incidente le si stringono intorno. Luce, attratta da Daniel come una falena dalla fiamma di una candela, scava nel suo passato e scopre che standogli vicino, proprio come una falena, rischia di rimanere uccisa: perché Daniel è un angelo caduto, condannato a innamorarsi di lei ogni diciassette anni, solo per vederla morire ogni volta… Insieme, i due ragazzi sfideranno i demoni che tormentano Luce, e cercheranno la redenzione.
10.
Al decimo posto entra in classifica Ragione & sentimento di Stefania Bertola.
Figlie di madre inerme, dotate di una terza sorella che vive in una dimensione parallela, due giovani donne sono divise da una visione opposta dell’amore. Marianna crede nell’amore unico e assoluto, mentre Eleonora non è affatto sicura di sapere cosa sia, veramente, l’amore. Intorno a loro si muovono il mondo, la famiglia, gli imprevisti, l’allegria, l’inganno. La ragione e il sentimento. Perché quella è una delle grandi battaglie che ci tocca combattere nella vita. Non proprio a tutti, perché esistono esseri fortunati senza ragione, o senza sentimento. Ma la maggior parte di noi ne ha un po’ dell’una e un po’ dell’altro, e non sempre riesce a farli coesistere pacificamente. E quindi si lotta: si lotta da sempre, si lotterà per sempre, e per questo motivo tra tutti i romanzi di Jane Austen Ragione e sentimento è quello più adatto a essere periodicamente riscritto, scagliandolo dentro il tempo e i secoli che passano. Stefania Bertola l’ha fatto ridendo, con la comicità e la maestria che da sempre le conosciamo.