Il Mostro di Milano è un romanzo di Fabrizio carcano, pubblicato a giugno 2017, un giallo con sfumature noir, ispirato da una storia vera di cronaca nera milanese. Il romanzo è ambientato nell’Italia del 1969, l’anno dell’autunno caldo, che segna l’inizio delle lotte sindacali operaie e preludio degli anni di piombo, in questo clima il Mostro di Milano ha colpito, la mattanza delle donne è cominciata, undici donne ammazzate, un solo colpevole.
“La paura ha tante forme diverse, ma è uguale in ogni uomo quando sente la morte così vicina.”
Trama di “Il Mostro di Milano”
Milano, 12 dicembre 1969. Poche ore prima dello scoppio della bomba in piazza Fontana una monaca viene massacrata fuori da un convento in periferia. Nella città sconvolta dalla strage e dalla violenza politica, un omicida seriale tesse le sue trame contro le donne,
non solo prostitute ma uccide anche “donne perbene”.
Sulle tracce di quest’anima nera c’è solo il commissario Vittorio Maspero, un uomo dalla doppia vita, insieme a un inquisitore del Sant’Uffizio, indaga sul demone senza volto. E sui peccati che lo hanno scatenato. Un’indagine fatta “con il massimo riguardo”.
Milano, 27 novembre 1946
Buio e lampi. Una notte da lupi e cattivi spiriti.
Diluvia su Milano. Fiumi di acqua precipitano dal cielo nero attraverso milioni di gocce pungenti.
La Fiat Giardiniera ha i vetri appannati.
A bordo due uomini adulti che non scambiano una parola.
Quello alla guida controlla nervosamente l’auto sobbalzante tra buche e asperità. E corre, come se avesse i demoni a inseguirlo.
Questo autore è stata una bella sorpresa, una scrittura precisa che tocca tanti tasti provocando continue riflessioni e che accompagna il lettore in un viaggio alla scoperta non solo dell’identità di un mostro, ma anche di una Milano vintage e oscura, fino ad un finale non scontato. La dualità accompagna questo romanzo, la doppia vita del commissario, due investigatori diversi, due modi di vedere la politica del tempo, due modi di gestire la giustizia, come voler ricordare al dualità del bene e del male. Un noir raccomandato che vi terra compagnia anche dopo la chiusura del libro. L’unica pecca sono le ripetute Gitanes che Maspero si accende, però parlo da ex fumatrice e la voglia di accenderne una è stata tanta.
“Peccato che la piazza, e la folla che la agita, non siano entità astratte: sono amici, parenti, vicini di casa, sono i compagni del campetto quando correvi dietro a un pallone, sono i poveracci con le mani sporche di grasso e le cambiali in tasca con cui discuti al bar a fine giornata. Volti e nomi che animano quei cortei di protesta e danno voce a quegli insulti che sente bruciare sulla sua pelle chi indossa una divisa.”
Fabrizio Carcano è nato a Milano nel 1973. Giornalista professionista. Ha pubblicato sei romanzi noir con protagonista il commissario Ardigò: Gli angeli di Lucifero (2011), La tela dell’eretico (2012), Mala Tempora (2014), Ultimo grado (2014), L’erba cattiva (2015) e Una brutta storia (2016). Con questo nuovo romanzo inaugura la serie con protagonista il commissario Maspero.
Milano, dicembre 1968
Una notte fredda. Intorno il silenzio. Il nulla e i fantasmi.
Insieme a quattro uomini divisi su due auto.
Un milanese, un campano, un siciliano e un calabrese.
Come nelle barzellette. Peccato che nessuno parli e gli accenti
non si mischino.
I due agenti stanno nella Campagnola.
I due graduati nell’Alfa.
Tutti stanchi dopo una giornata di lavoro e una nottata che non passerà mai in quella sperduta terra di nessuno in mezzo alla nebbia.