E’ arrivato il mese di ottobre e noi riprendiamo puntuali con la classifica dei libri, sperando che sia gradita.
Tra qualche giorno, il 5 ottobre, verrà assegnato il Premio Nobel per la letteratura 2017, i pronostici sui possibili vincitori candidano: Ngugi Wa Thiong’o, uno dei principali autori della letteratura africana; il giapponese Haruki Murakami; la scrittrice canadese Margaret Atwood; Amos Oz, scrittore israeliano; il cinese Yan Lianke; lo spagnolo Javier Marías; il portoghese António Lobo Antunes; lo statunitense Don DeLillo; tra gli italiani ricorre il nome di Claudio Magris e più in basso in classifica quello di Dacia Maraini.
Nella classifica dei libri più venduti di questa settimana troviamo un primo posto scontato e tre nuove entrate, scopriamola:
1.
Resta in vetta La colonna di fuoco di Ken Follett, il romanzo storico terzo capitolo del ciclo I pilastri della terra.
Gennaio 1558, Kingsbridge. Quando il giovane Ned Willard fa ritorno a casa si rende conto che il suo mondo sta per cambiare radicalmente. Solo la vecchia cattedrale sopravvive immutata, testimone di una città lacerata dal conflitto religioso. Tutti i principi di lealtà, amicizia e amore verranno sovvertiti. Figlio di un ricco mercante protestante, Ned vorrebbe sposare Margery Fitzgerald, figlia del sindaco cattolico della città, ma il loro amore non basta a superare le barriere degli opposti schieramenti religiosi. Costretto a lasciare Kingsbridge, Ned viene ingaggiato da Sir William Cecil, il consigliere di Elisabetta Tudor, futura regina di Inghilterra. Dopo la sua incoronazione, la giovane e determinata Elisabetta I vede tutta l’Europa cattolica rivoltarsi contro di lei, prima tra tutti Maria Stuarda, regina di Scozia. Decide per questo di creare una rete di spionaggio per proteggersi dai numerosi attacchi dei nemici decisi a eliminarla e contrastare i tentativi di ribellione e invasione del suo regno. Il giovane Ned diventa così uno degli uomini chiave del primo servizio segreto britannico della storia. Per quasi mezzo secolo il suo amore per Margery sembra condannato, mentre gli estremisti religiosi seminano violenza ovunque. In gioco, allora come oggi, non sono certo le diverse convinzioni religiose, ma gli interessi dei tiranni che vogliono imporre a qualunque costo il loro potere su tutti coloro che credono invece nella tolleranza e nel compromesso.
2.
Anche il secondo posto resta invariato Pulvis et umbra di Antonio Manzini, un’altra avventura del del vicequestore Schiavone.
Sul fondale del nuovo atteso romanzo di Manzini sono Aosta e Roma, i poli opposti dove si snoda la vita di Rocco Schiavone e si riannodano i fili della vicenda che avevamo lasciato alla fine di 7-7-2007, quando Adele non aveva ancora avuto giustizia né vendetta, lei uccisa per errore da chi pensava di colpire Schiavone, quell’Enzo Baiocchi che ritorna ad agitare la mente e i sogni del vicequestore. E mentre Rocco è ancora oggetto di insinuanti sospetti da parte dei vertici della polizia, e reagisce disinteressandosi a ogni attività della questura di Aosta, il cadavere di un transessuale affiora nelle acque della Dora; per prima cosa si procede a perquisire la casa del morto, ed ecco la prima sorpresa: l’appartamento risulta totalmente vuoto, né un mobile, né un vestito, e neanche un foglio di carta, come fosse passato al setaccio fitto. Nessuno dei vicini si è accorto del trasloco, tutti fingono di non sapere; ma cosa c’è dietro la facciata di quella rispettabile palazzina di Aosta che appartiene per intero a un unico inquietante proprietario? Quando anche il giudice Baldi decide di glissare sul caso del transessuale, l’odore dei servizi segreti arriva alle narici di Schiavone più forte di quello dell’erba.
Su quel caso che molti vogliono far apparire un omicidio senza importanza Schiavone può fare luce solo ignorando le procedure e agendo a modo suo; ma ha anche altro per la testa, trovare Enzo Baiocchi in fuga per scampare alla vendetta di Sebastiano, una corsa contro il tempo all’inseguimento dell’amico e dell’assassino. Su tutto si allunga un’ombra minacciosa e cade una polvere sottile che sa di marcio e di morte. Rocco sembra trovare quiete solo con Gabriele, il sedicenne brufoloso suo vicino di casa con cui si è legato di un affetto che, se la parola non fosse un azzardo per Schiavone, verrebbe da dire paterno. Ma è da questo miscuglio di odi, diffidenza e solitudine che arriverà la scoperta più sconvolgente e terribile.
3.
Sale sul podio, al terzo posto, Tempo da elfi. Romanzo di boschi, lupi e altri misteri di Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli.
Le stagioni si avvicendano sempre uguali a Casedisopra, fra la tabaccheria della Nerina e le due caserme – dei Carabinieri e della Forestale – che invano vigilano sulla trattoria-bar di Benito, dove anche quando la stagione della caccia è chiusa il maiale servito in tavola ha un curioso retrogusto di cinghiale… Eppure ultimamente qualcosa sta cambiando. In paese compaiono ragazzi e ragazze dagli abiti colorati, calzano sandali di cuoio intrecciati a mano e vendono i prodotti del bosco e della pastorizia: sono gli Elfi, che vivono in piccole comunità isolate sulla montagna, senza elettricità, praticando il baratto e ospitando chiunque bussi alla loro porta senza porre domande. Forse potranno essere loro a prendersi cura del territorio appenninico, sempre più trascurato e spopolato, mentre sul corpo della Forestale incombe il destino di venire assorbito nell’Arma dei Carabinieri? Marco Gherardini, detto Poiana, ispettore della Forestale, non fa in tempo a immalinconirsi con questi pensieri che ecco, nell’aria risuonano due spari proprio quando nemmeno i cacciatori avrebbero licenza di esploderli. E di lì a poco, ai piedi di un dirupo viene trovato un cadavere: proprio un giovane elfo, si direbbe. Inizia per Poiana l’indagine più difficile della sua carriera. Perché potrebbe essere l’ultima, ma non solo: perché si troverà a sospettare degli amici più cari, perché dovrà ammettere che l’intuito femminile può essere imbattibile, perché per trovare la direzione giusta dovrà essere pronto a perdersi nel bosco…
4.
In quarta posizione troviamo la prima nuova entrata, il fantasy per ragazzi Signore delle ombre. Dark artifices. Shadowhunters di Cassandra Clare.
Onore, senso del dovere, rispetto della parola data: questi sono i principi che guidano l’esistenza di ogni Shadowhunter. Oltre alla certezza che non esista un legame più sacro di quello che unisce due parabatai, compagni di battaglia destinati a combattere e a soffrire insieme. Un legame che mai e poi mai – questo dice la Legge – dovrà trasformarsi in amore. Emma Carstairs sa bene che il sentimento che la unisce al suo parabatai, Julian Blackthorn, è proibito e che proprio per questo potrebbe distruggere entrambi. Sa anche che, per non rischiare la loro vita, dovrebbe scappare il più lontano possibile da lui. Ma come può farlo, proprio ora che i Blackthorn sono minacciati da nemici provenienti da ogni dove? L’unica loro speranza sembra racchiusa nel “Volume Nero dei Morti”, un libro di incantesimi straordinariamente potente su cui tutti vogliono mettere le mani. Per questo, dopo aver stretto un patto con la Regina Seelie, Emma, la sua migliore amica Cristina, Mark e Julian Blackthorn partono alla ricerca del libro, affrontando mille insidie, imbattendosi in potenti nemici ben consapevoli che nulla è ciò che sembra e nessuna promessa è degna di fiducia. Nel frattempo, a Los Angeles, la tensione crescente tra Shadowhunter e Nascosti ha rafforzato la Coorte, la potente fazione interna al Consiglio strenua sostenitrice della Pace Fredda e disposta a tutto pur di impossessarsi dell’Istituto. Ben presto però un’altra, nuova minaccia si fa avanti, sotto le spoglie del Signore delle Ombre – il Re della Corte Unseelie -, che spedisce i propri guerrieri migliori sulle tracce dei Blackthorn e del libro. Con il pericolo ormai alle porte, Julian concepisce un piano rischioso che prevede la collaborazione con un personaggio imprevedibile. Ma per ottenere la vittoria finale sarà necessario pagare un prezzo che lui ed Emma non possono nemmeno immaginare, e che avrà ripercussioni su tutti coloro e tutto ciò che hanno di più caro al mondo.
5.
Scende al quinto posto L’arminuta di Donatella Di Pietrantonio.
Ci sono romanzi che toccano corde così profonde, originarie, che sembrano chiamarci per nome. È quello che accade con L’Arminuta fin dalla prima pagina, quando la protagonista, con una valigia in mano e una sacca di scarpe nell’altra, suona a una porta sconosciuta. Ad aprirle, sua sorella Adriana, gli occhi stropicciati, le trecce sfatte: non si sono mai viste prima. Inizia così questa storia dirompente e ammaliatrice: con una ragazzina che da un giorno all’altro perde tutto – una casa confortevole, le amiche più care, l’affetto incondizionato dei genitori. O meglio, di quelli che credeva i suoi genitori. Per “l’Arminuta” (“la Ritornata”), come la chiamano i compagni, comincia una nuova e diversissima vita. La casa è piccola, buia, ci sono fratelli dappertutto e poco cibo sul tavolo. Ma c’è Adriana, che condivide il letto con lei. E c’è Vincenzo, che la guarda come fosse già una donna. E in quello sguardo irrequieto, smaliziato, lei può forse perdersi per cominciare a ritrovarsi. Donatella Di Pietrantonio affronta il tema della maternità, della responsabilità e della cura, da una prospettiva originale e con una rara intensità espressiva. La sua scrittura ha un timbro unico, una grana spigolosa ma piena di luce, capace di governare una storia incandescente in cui l’accettazione di un doppio abbandono è possibile solo tornando alla fonte, al corpo, a se stessi. E’ inoltre capace di trasportarci lì, in quell’Abruzzo poco conosciuto, una terra ruvida e aspra che improvvisamente si accende col riflesso del mare.
6.
Scende in sesta posizione Le otto montagne di Paolo Cognetti, vincitore del Premio Strega e del Premio Strega Giovani 2017.
Un libro sui rapporti che possono essere accidentati ma granitici, sulla possibilità di imparare e sulla ricerca del nostro posto nel mondo.
Pietro è un ragazzino di città. La madre lavora in un consultorio di periferia, farsi carico degli altri è il suo talento. Il padre è un chimico, un solitario, e torna a casa ogni sera carico di rabbia. Ma sono uniti da una passione comune, fondativa: in montagna si sono conosciuti, innamorati, si sono addirittura sposati ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo. La montagna li ha uniti da sempre, anche nella tragedia, e l’orizzonte lineare di Milano li riempie ora di rimpianto e nostalgia. Quando scoprono il paesino di Graines sentono di aver trovato il posto giusto: Pietro trascorrerà tutte le estati in quella Val d’Ayas “chiusa a monte da creste grigio ferro e a valle da una rupe che ne ostacola l’accesso” ma attraversata da un torrente che lo incanta dal primo momento. E lì, ad aspettarlo, c’è Bruno, capelli biondo canapa e collo bruciato dal sole: ha la sua stessa età ma si occupa del pascolo delle vacche. Sono estati di esplorazioni e scoperte, tra le case abbandonate, il mulino e i sentieri più aspri. Sono gli anni in cui Pietro inizia a camminare con suo padre, “la cosa più simile a un’educazione che io abbia ricevuto da lui”. La montagna è un sapere, un modo di respirare, il suo vero lascito: “Eccola lì, la mia eredità: una parete di roccia, neve, un mucchio di sassi squadrati, un pino”.
7.
Altre nuova entrata in settima posizioneTutto cambia. La saga dei Cazalet. Vol.5, scritto da Elizabeth Jane Howard, pubblicato da Fazi, genere narrativa, data uscita 18/09/17.
E alla fine sono arrivati gli anni Cinquanta. Quando la Duchessa viene a mancare, porta via con sé gli ultimi frammenti di un mondo che sta scomparendo: quello della servitù in casa, della classe sociale, della tradizione. E il mondo in cui i Cazalet sono cresciuti. Louise, ormai divorziata, resta invischiata in una relazione pericolosa, mentre Polly e Clary faticano a conciliare il matrimonio e la maternità con le loro idee e ambizioni. Hugh e Edward, ormai sessantenni, si sentono mal equipaggiati per questo mondo moderno; mentre Villy, da tempo abbandonata dal marito, alla fine deve imparare a vivere in maniera indipendente. Ma sarà Rachel, che ha sempre vissuto per gli altri, a dover affrontare la sfida più difficile… A Natale tutte le vicende convergono, e una nuova generazione Cazalet si ritrova a Home Place. Solo una cosa è certa: niente sarà mai più lo stesso.
8.
In ottava posizione Il mio viaggio tra i vinti. Neri, bianchi e rossi di Giampaolo Pansa.
Gli storici patentati sostengono che i vinti della guerra civile italiana sono soltanto neri, i fascisti della Repubblica sociale. Invece il punto di vista che ho maturato negli anni è del tutto nuovo. Come spiego in questo viaggio, compiuto insieme a Adele Grisendi, tra gli sconfitti dobbiamo collocare anche i bianchi e soprattutto i rossi.
9.
Al nono posto Storie della buonanotte per bambine ribelli di Francesca Cavallo e Elena Favilli.
lle bambine ribelli di tutto il mondo: sognate più in grande, puntate più in alto, lottate con più energia. E, nel dubbio, ricordate: avete ragione voi.
C’era una volta… una principessa? Macché! C’era una volta una bambina che voleva andare su Marte. Ce n’era un’altra che diventò la più forte tennista al mondo e un’altra ancora che scoprì la metamorfosi delle farfalle. Da Serena Williams a Malala Yousafzai, da Rita Levi Montalcini a Frida Kahlo, da Margherita Hack a Michelle Obama, sono 100 le donne raccontate in queste pagine e ritratte da 60 illustratrici provenienti da tutto il mondo. Scienziate, pittrici, astronaute, sollevatrici di pesi, musiciste, giudici, chef… esempi di coraggio, determinazione e generosità per chiunque voglia realizzare i propri sogni.
10.
Precipita al decimo L’uomo che inseguiva la sua ombra. Millennium. 5 di David Lagercrantz.
L’aver portato alla luce un intrigo criminale internazionale, mettendo in mano al giornalista investigativo più famoso di Svezia lo scoop del decennio, non è bastato a risparmiare a Lisbeth Salander una breve condanna da scontare in un carcere di massima sicurezza. E così, mentre a Mikael Blomkvist e a Millennium vanno onori e gloria, lei si ritrova a Flodberga insieme alle peggiori delinquenti del paese, anche se la cosa non sembra preoccuparla più di tanto. È in grado di tener testa alle detenute più spietate – in particolare una certa Benito, che pare avere l’intero penitenziario ai suoi piedi, guardie comprese -, e ha altro a cui pensare. Ora che è venuta in possesso di informazioni che potrebbero aggiungere un fondamentale tassello al quadro della sua tortuosa infanzia, vuole vederci chiaro. Con l’aiuto di Mikael, la celebre hacker comincia a indagare su una serie di nominativi di un misterioso elenco che risveglia in lei velati ricordi. In particolare, quello di una donna con una voglia rosso fiammante sul collo. Nella sua inestinguibile sete di giustizia, Lisbeth rischia di riaccendere le forze oscure del suo passato che ora, in nome di un folle e illusorio bene più grande, quasi sembrano aver stretto un’alleanza per darle di nuovo la caccia. Come un drago, quello stesso drago che ha voluto tatuarsi sul corpo, per annientare i suoi avversari Lisbeth è pronta a sputare fiamme e a distruggere il male con il fuoco che brucia dentro tutti quelli che vengono calpestati.
2 commenti
Penso sia interessante notare la presenza in classifica di vari episodi di saghe – evidentemente, i cicli narrativi resistono bene anche ai nostri tempi frenetici, dove anche la lettura sembra dover essere “usa e getta”!
Ciao, hai perfettamente ragione. E’ la moda del momento quella delle serie tv e questo si riflette anche sulla scelta dei libri. La gente vuole che l’avventura continui, questo accende tantissime altre riflessioni su questo fenomeno.