Libri da leggere a Natale, il periodo più magico di tutto l’anno, per i lettori il sogno comune è quello di immaginarsi seduti in poltrona davanti al camino, plaid morbido e bevanda calda, a leggere un libro, se poi fuori dalla finestra c’è anche la neve è il massimo.
Per onorare questo momento e calarsi nella magica atmosfera delle feste si potrebbe leggere un libro a tema natalizio, abbiamo l’imbarazzo della scelta perché il natale ha ispirato da sempre gli scrittori e possiamo scegliere tra i vari generi, dai classici che spesso ci fanno tornare bambini e scaldano il cuore, al fantasy che può esaltare la magia del natale, al genere più romantico per sognare, ma il Natale può anche tingersi di giallo.
Regalare un libro per Natale è sempre un’ottima scelta.
Buone feste e buone letture a tutti voi!
Se vi interessano altri genere letterari a sfondo natalizio potete seguire i seguenti post:
Libri Gialli da leggere a Natale
Libri Rosa da leggere a Natale
Libri per bambini e ragazzi da leggere a Natale
Libri da leggere a Natale
Un classico attuale in ogni tempo, la storia natalizia per eccellenza è Il Canto di Natale, noto anche come Cantico di Natale, Ballata di Natale o Racconto di Natale, è un romanzo breve del 1843 di Charles Dickens, fa parte di una serie di racconti conosciuti come I libri di Natale che comprendono: Le campane, Il grillo del focolare, La battaglia della vita e Il patto col fantasma.
La storia è suddivisa in cinque parti e racconta di Jacob Marley, morto sette anni prima in una viglia di Natale, compagno di affari di Ebenezer Scrooge, un freddo e misero asociale, che lavora nel suo negozio insieme al suo commesso, un piccolo uomo chiamato Bob Cratchit. La vigilia di Natale il nipote di Scrooge, come tutti gli anni, viene ad augurare il buon natale a suo zio e ad invitarlo a casa, ma Scrooge, come sempre rifiuta, dicendo che il giorno di Natale è come tutti gli altri giorni dell’anno, anzi peggiore, perchè il giorno di natale non conclude nessun affare. Il nipote ribatte che il natale è un giorno santo,dove tutti sono più buoni e si perdonano e aiutano a vicenda.
Nella gelida notte di quella vigilia di Natale il vecchio Scrooge, che ha passato tutta la sua vita ad accumulare denaro, riceve la visita terrificante del fantasma del suo socio, Jacob Marley. Ma è solo l’inizio: ben presto appariranno altri tre spiriti, per trasportarlo in un vorticoso viaggio attraverso il Natale passato, presente e futuro. Un viaggio che metterà Scrooge di fronte a quello che è realmente diventato: un vecchio tirchio, insensibile e odiato da tutti, che ama solo la compagnia della sua cassaforte. Riuscirà la magia del Natale a operare un miracolo sul suo cuore inaridito?
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Fuga dal Natale di John Grisham, una commedia umoristica, grottesca e divertente.
Tra pochi giorni sarà Natale, la festa più bella (e costosa) dell’anno, con le luci, il pupazzo Frosty sul tetto, il tacchino, i dolci, le donazioni ai boy-scout, alla polizia, ai pompieri. L’anno scorso tutto questo è costato ai Krank 6100 dollari! Solo l’anno prima la famiglia Krank aveva speso 6100 dollari per preparare il Natale! 6100 dollari per le decorazioni, le luci, i fiori, il pupazzo Frosty sul tetto; 6100 dollari in tacchino, dolci, vini, liquori e sigari; 6100 dollari per i calendari, per l’Associazione della polizia, per la colletta dei pompieri! E quando papa e mamma Krank si trovano all’aeroporto per salutare, pochi giorni prima di Natale, la figlia Blair in partenza per una missione umanitaria in Perii, un pensiero un po’ folle si insinua in loro, ma poi via via più concreto: che senso ha trascorrere il Natale senza Blair?! E se lo saltassero? E se risparmiassero quei maledetti 6100 dollari? E se, in definitiva, utilizzassero quel denaro per la crociera ai Caraibi che da anni si sono sempre negati? Il grande piano è messo subito in atto: niente albero, niente party, niente regali, niente beneficenza… Ma fuggire dal Natale non è così facile. E la festa più amata e più odiata, con la sua potenza consumistica e il suo ingombrante moralismo, sta per prendersi la più esilarante e sferzante rivincita sui poveri Krank…
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La cena di Natale di Luca Bianchini, il seguito di “Io che amo solo te”, scopriremo che fine hanno fatto i suoi indimenticabili protagonisti con le loro nuove avventure.
È la vigilia di Natale e sono tutti più romantici, più buoni e più isterici.
Polignano a Mare si sveglia magicamente sotto la neve che stravolge la vita del paese, dividendolo tra chi ha le gomme termiche e chi no. Ma la più stravolta è Matilde, che riceve quella mattina un anello con smeraldo da don Mimì, suo marito, “colpevole” di averla troppo trascurata negli ultimi tempi. Lei si esalta a tal punto da improvvisare un cenone per quella stessa sera nella loro grande casa, soprannominata il “Petruzzelli”, in cui troneggia un albero di Natale alto quattro metri e risplendono le luminarie sul tetto. L’obiettivo di Matilde è sfidare davanti a tutti Ninella, la consuocera, il grande amore di gioventù di suo marito. Ma Ninella, che a 50 anni è ancora una grande guerriera, accetta la sfida. Sbaglia però a farsi la tinta “biondo champagne”, che la renderà meno sicura, ma non per questo meno bella.
Quella sera, alla stessa tavola imbandita si siederanno, tra gli altri: una diciassettenne ancora vergine (Nancy); una zia con tendenze leghiste (Dora); una coppia il cui marito forse ha messo incinte due donne (Chiara e Damiano) e un ragazzo gay (Orlando) che ha dovuto scrivere a mano undici menù, su cui spicca il “supplì con la cozza tarantina” preparato con il Bimby.
Tra cocktail di gamberi, regali riciclati, frecciate e risate, sparirà l’anello di Matilde, e tutti saranno indiziati. Ma ai due consuoceri, Ninella e don Mimì, importerà solo essere seduti uno accanto all’altra.
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Le lettere di Babbo Natale di John R. R. Tolkien.
Ogni dicembre ai figli di J.R.R. Tolkien arrivava una busta affrancata dal Polo Nord. All’interno, una lettera dalla calligrafia filiforme e uno splendido disegno colorato. Erano le lettere scritte da Babbo Natale, che narravano straordinari racconti della vita al Polo Nord: le renne che si sono liberate sparpagliando i regali dappertutto; l’Orso Bianco combinaguai che si è arrampicato sul palo del Polo Nord ed è caduto dal tetto direttamente nella sala da pranzo di Babbo Natale; la Luna rottasi in quattro pezzi e l’Uomo che ci abitava caduto nel retro del giardino; le guerre con le moleste orde di goblin che vivono nei sotterranei della casa! Dalla prima lettera scritta al figlio maggiore di Tolkien nel 1920 all’ultima, toccante, del 1943, per la figlia, questo libro raccoglie tutte quelle lettere e tutti quei disegni bellissimi.
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Natale sul mare e altri scritti di Joseph Conrad.
l racconto autobiografico “Natale sul mare”, scritto nel 1923, raccoglie vari episodi vissuti durante le festività trascorse in nave anziché in famiglia, tra i saluti distaccati degli ufficiali il mattino del giorno di festa, l’eccezionale scambio di doni tra imbarcazioni che si affiancano, i barili pieni di giornali e fichi secchi, e infine la gioia nel non dover pensare all’acquisto dei regali, pratica troppo convenzionale per un lupo di mare. Oltre a “Natale sul mare”, questo volume raccoglie alcuni degli articoli e appunti di Joseph Conrad scritti negli ultimi anni. In essi si rintraccia quella malinconia che accompagnò le fasi finali della vita dello scrittore, messo di fronte ai grandi cambiamenti in atto nell’arte della navigazione e all’inevitabile declino di un mondo a lui caro.
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La favola di Natale di Giovannino Guareschi.
L’avventura di Albertino alla ricerca del suo papà è popolata di sogni, paure e poesie: una favola toccante scritta da Guareschi e letta per la prima volta la vigilia di Natale del 1944 a un gruppo di compagni rinchiusi con l’autore in un campo di prigionia. Ed è anche la storia di quegli uomini, che la ascoltarono e che proprio grazie a queste parole riuscirono a mantenere viva la speranza del ritorno.
Un bambino di nome Albertino parte la notte della vigilia di Natale per andare dal suo babbo prigioniero in un Paese lontano. Con lui la nonnina, il cane Flik e la Lucciola con il suo lume. Durante il loro viaggio vengono aiutati da una locomotiva che li trasporta fino a un ponte, che però è saltato; poi incontrano una gallina padovana residente all’estero che indica loro di camminare per 1490 passi, fino a un bosco abitato da tante creature, buone e cattive.
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Il panettone non bastò. Scritti, racconti e fiabe natalizie di Dino Buzzati.
Una raccolta di trentatré racconti che l’autore dedicò al Natale, il ritratto di un uomo e della sua vita svelata attraverso abitudini, contraddizioni e meraviglie della nostra festa più importante. Si tratta di articoli giornalistici, racconti, poesie, fiabe disegnate, resoconti autobiografici che, pubblicati su quotidiani e periodici, dal “Corriere della Sera” all'”Europeo”, sono rimasti da allora per lo più inediti. Dal ricordo del suo primo 25 dicembre trascorso senza il padre a una riflessione sulla tecnica del presepio, dai suggerimenti su come scegliere la giusta strenna al racconto che ha come protagonista il personaggio dickensiano Scrooge, fino alla cronaca, da Addis Abeba, del Natale africano.
Ne risulta un viaggio nel mondo del grande scrittore bellunese, percorso attraverso un argomento che lo ha sempre stimolato, dal punto di vista sia giornalistico sia letterario. Una raccolta di pagine uniche e toccanti, che non solo mostrano in trasparenza le tematiche più classiche della poetica buzzatiana, l’attesa, la fanciullezza perduta, lo scorrere inesorabile del tempo, i sentimenti familiari, ma disegnano anche il ritratto di un uomo e della sua vita, svelata da abitudini, contraddizioni e meraviglie della nostra festa più importante.
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Favole di Natale di Gabriele D’Annunzio, tratte da “Parabole e novelle”, edite nel 1916 dall’editore Bideri di Napoli, rappresentano un unicum nella sua produzione.
Se si fa eccezione per “Un albero in Russia”, tutte le “favole” della raccolta attingono a quel patrimonio di fiabe popolari che dopo tanti anni e in un clima letterario tanto mutato furono sottratte all’oblio da Italo Calvino. Si tratta, in particolare, di leggende popolari abruzzesi o rielaborate in terra d’Abruzzi, alcune delle quali conosciute di prima mano. Ma la trascrizione che ne fa D’Annunzio è una ri-creazione. Le sue “favole” recepiscono pienamente la vaghezza della fonte (orale) e sono nello stesso tempo inconfondibilmente dannunziane.
Non c’è stato movimento letterario che D’Annunzio non abbia toccato o precorso, a cominciare dal verismo per finire con la prosa d’arte. E non si può neppure trascurare ciò che di romantico in senso nazional-popolare persiste in lui. Il contatto con le tradizioni popolari e con la poesia dialettale, maestro Cesare De Titta, segna in modo indelebile gli esordi del D’Annunzio narratore, come testimoniano “Terra Vergine” e le “Novelle della Pescara”, dove, al di là dell’impianto naturalistico, l’autore solidarizza intimamente con quell’immaginario collettivo svelato da Antonio De Nino e Gennaro Finamore nelle sue “Tradizioni popolari abruzzesi”.
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Novelle di Natale di Luigi Pirandello.
La raccolta si compone di sei novelle pirandelliane: “Natale sul Reno”, “Un goj” , “Sogno di Natale”, “La Messa di quest’anno”, “I galletti del bottaio” e “Dono della Vergine Maria“. Esse ricoprono l’arco temporale che precede e segue la prima guerra mondiale e offrono l’occasione per riflettere sul significato della festività, sul passaggio attraverso ogni fase della propria vita, sulle differenze tra le varie epoche e ciò che esse portano.
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Un’altra raccolta di novelle di natale di Pirandello è Sogno di Natale e altri racconti.
I nove racconti selezionati del grande scrittore novecentesco, editi tra il 1896 e il 1935, un anno prima della sua scomparsa, sono accomunati da un’attenzione partecipe non solo alla festività del natale, a cui tre di essi sono esplicitamente dedicati, ma all’insieme del rapporto con la divinità. La spiritualità di Pirandello è declinata sotto l’impulso di varie suggestioni (dall’ingenua fede popolare al distacco del borghese colto o sedicente tale) e trascritta in diversi registri stilistici (dalla commozione sempre fervida della giovinezza all’ironia dell’età adulta). Senza mai scivolare, ben protetto com’è l’autore dai suoi agostino e montaigne, nella facile irrisione del cosiddetto “scetticismo delle buone maniere”.
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Racconti di Natale di Louisa May Alcott.
Alle indimenticabili pagine del suo romanzo capolavoro, in cui Jo e le altre “piccole donne” vivono i magici momenti d’attesa della Vigilia, si affianca qui, tra gli altri, il commovente “Che cosa può fare l’amore”, in cui gli ospiti di un pensionato si riuniscono per offrire a due ragazze meno fortunate un momento di festa e di gioia. Apprezzatissimi in vita dell’autrice, questi racconti di Louisa May Alcott ci regalano un intenso e avvincente spaccato della vita nell’America dell’Ottocento e riassumono in sé, attraverso il richiamo a valori come generosità, benevolenza e amore, lo spirito senza tempo del Natale. Completano la raccolta: La scelta di Kate, Una ragazza tranquilla, Il Natale di Tilly, Il racconto di Rosa, La teiera di Mrs. Podgers.
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Vita e avventure di Babbo Natale di Lyman Frank Baum.
Pubblicato per la prima volta nel 1902, due anni dopo “Il mago di Oz”, “Vita e avventure di Babbo Natale” racconta la storia del personaggio più amato di tutti i tempi, la storia del personaggio più amato di tutti i tempi: dalla sua infanzia nella foresta incantata di Burzee – la stessa da cui nascono tutti i magici protagonisti del Mago – al desiderio di dedicare la propria vita a recare doni agli altri. Tra giocattoli di legno e creature fatate, veniamo guidati alla scoperta di molti segreti del Natale: l’origine dell’uso dell’albero e della calza, il motivo per cui Babbo Natale scende dal caminetto, come sia possibile che, in una sola notte, consegni da solo i regali a tutti i bambini del mondo. Un racconto che sa far rivivere l’incanto, il calore e la fantasia che hanno fatto del capolavoro di Oz un classico della letteratura americana.
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La volpe alla mangiatoia. Una favola di Natale di Pamela Lyndon Travers, la creatrice di Mary Poppins: una decina di libri dal 1934, amati da generazioni.
Scrisse anche poesie e saggi. E racconti sparsi in cui l’umore, severo, paradossale, affettuoso, di quel personaggio è dominante. Come questo del 1962 che inscena la prima messa di Natale dopo la fine della guerra nella cattedrale di St Paul a Londra. Frutto inatteso della suggestione, una selvaggia volpe rossa porta al Bambino un dono che solo lei può dare, circondata dall’inutile disprezzo dei mansueti animali della mangiatoia. Una vicenda della natività dal punto di vista di Reynard, la volpe; mentre corrono i commenti di tre bambini, magnifici nel loro tagliente umorismo naturale. Dalla penna di una scrittrice che sapeva ripetere la geniale facoltà infantile di spremere il surreale dalla realtà.
«Natale è arriva-a-a-to / Natale è arriva-a-a-to/Il Re d’Israele è na-a-a-to, cantavano i ragazzi del coro, lanciando, come strilloni musicali, la lieta novella per tutta la cattedrale fin su nella vasta cupola oscura. Il silenzio piombò come un tuono, e fu rotto soltanto da uno scalpiccio di scarpe nere sotto rosse tuniche e da un decoroso schiarirsi di gole, quasi apologetico, ehm, ehm, ehm, giù per tutta la fila. Poi il maestro del coro alzò il dito. Come ipnotizzato il coro stette a fissarlo raccogliendo il fiato per il prossimo sforzo. Il dito si agitò: uno, due! Ed ecco i narratori della novella, così vecchia e così nuova, partirono ancora una volta, a voce spiegata, a raccontarla in una diversa versione».
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Ricordo di Natale di Truman Capote.
Uno dei tre racconti pubblicati nel 1958 nel volume dal titolo Colazione da Tiffany, un romanzo breve e tre storie, che consacrerà definitivamente Capote come indiscusso talento della letteratura americana contemporanea. Gaia, lieve e poi struggente, la storia di questa amicizia senza tempo è diventata in America un piccolo classico di Natale. Buddy e Sook, amici per la pelle, a dispetto di tutto e tutti. Eh sì, perché Buddy ha solo sette anni e Sook qualche decina di più. Buddy sa solo che è una sua lontana cugina, ma soprattutto è una mattacchiona, sempre pronta a scherzare e a costruire aquiloni, la loro comune passione. Buddy n on ha nessun altro al mondo, Sook nemmeno – eccetto quel manipolo di parenti brontoloni che vivono nella loro stessa casa, e li trattano sempre male; forse proprio per via di quella loro insolita complicità. Quello che è certo è che Buddy e Sook si vogliono un gran bene e che ogni anno, quando si avvicina Natale, hanno un rituale tutto loro, che sa di bosco, noci, abeti e regali. Ma questo Natale lascerà in Buddy un ricordo speciale, poiché sarà l’ultimo che passeranno insieme, e per mantenerlo vivo nella memoria, Buddy da grande ne racconterà la storia …
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La notte di Natale di Nikolaj Gogol.
Già maestro del realismo, Gogol’ si distinse per la grande capacità di raffigurare situazioni satirico-grottesche, sullo sfondo di una desolante mediocrità umana, con uno stile visionario e fantastico. Pubblicato originariamente nel 1832, nel secondo volume della raccolta “Veglie alla fattoria presso Dikan’ka”, “La notte di Natale” è un racconto lungo ambientato in Ucraina durante il regno di Caterina II. Vakula, giovane fabbro innamorato della bella Ocsana, sottomette le forze del male per esaudire il desiderio della ragazza: possedere gli stivaletti della zarina. Accostato da alcuni critici al realismo magico sudamericano, “La notte di Natale” ha ispirato opere liriche di Cajkovskij e Rimskij-Korsakov, pellicole cinematografiche e perfino film d’animazione.
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Natale a Parigi di Irène Némirovsky. (25 novembre 2021)
Racconto folgorante, nello stile inconfondibile di Irène Némirovsky, Natale a Parigi è qui proposto insieme a Il carnevale di Nizza. È la vigilia di Natale, e a Parigi la neve cade fitta imbiancando le strade. Ovunque fervono i preparativi per la festa: ghirlande di vischio e di agrifoglio, insegne colorate, vetrine colme di fiori e di confetti, straripanti di ostriche e champagne. I bambini aspettano, trepidanti, i doni da scartare sotto l’albero. Ma proprio in questa notte scintillante, la più attesa dell’anno, un ricco uomo d’affari e la mogliesi trovano a dover fare i conti con un matrimonio fallito, mentre le loro figlie più grandi, Marie-Laure e Claudine, sono pronte ad abbandonare per sempre la spensieratezza dell’infanzia.
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Dodici racconti di Natale di Jeanette Winterson.
La tradizione inglese dei racconti da caminetto, neve alla finestra e un po’ di magia, a Natale, cosa c’è di meglio di una bella storia? Fantasmi irriverenti e spiriti del Natale dispettosi, incontri d’amore e trabocchetti temporali. Cani e gatti e ranocchi d’argento. Petardi e ghirlande natalizie, strani pupazzi di neve, ghiaccioli e slitte e rane d’argento; case stregate e mamme di neve e ben dodici ricette per i dolci delle feste, incluso lo speciale tortino zuppa inglese allo sherry di papà Mrs Winterson e ravioli della “Shakespeare and Company”
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Caro vecchio Natale di Washington Irving, pubblicato da Garzanti. (02 dicembre 2021)
Queste pagine ci regaleranno, intatti e senza tempo, la magia e il calore dei nostri Natali migliori.
In Caro vecchio Natale si respira l’atmosfera tipica della festività più amata dell’anno: il Natale è nei preparativi, negli addobbi, nella scelta dei doni, nei canti dei bambini, nella compagnia dei famigliari e dei vecchi amici. Quella di Washington Irving è una celebrazione “in cinque atti” (Natale, La diligenza, La vigilia di Natale, Il giorno di Natale, Il pranzo di Natale) di riti e di tradizioni che oggi, a distanza di due secoli esatti dalla prima pubblicazione, non sono affatto passati di moda.
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A babbo morto. Una storia di Natale di Zerocalcare. (12 novembre 2020)
Natale… i regali, il cenone, i parenti… ma ci avete mai pensato alle condizioni di lavoro dei folletti nella fabbrica di Babbo Natale? Zerocalcare sì, e vi racconta per la prima volta la scabrosa verità dietro al business della consegna dei regali. Bonus! Le anziane rider della Befana scioperano insieme ai minatori sardi (le cui miniere di carbone vengono chiuse perché nelle calze i bambini preferiscono trovare gli orsetti gommosi), per ottenere migliori condizioni di lavoro!
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Il volo di Natale di Craig Johnson.
E’ la vigilia di Natale. Mentre fuori nevica forte, come può nevicare nel Wyoming, lo sceriffo Longmire (sì, proprio lui, quello della popolare serie televisiva) siede nel suo ufficio intento a leggere “Cantico di Natale” di Dickens quando riceve la visita inaspettata di una giovane donna dai tratti orientali.La donna non rivela la propria identità ma con il suo fare misterioso evoca nella memoria di Longmire una vigilia di Natale di venticinque anni prima, quando l’allora giovane sceriffo si era trovato coinvolto in un’avventura terrificante.
Era in arrivo la più grande tempesta di neve del secolo. Longmire aveva appena appreso di un terribile incidente stradale in cui erano morti i genitori di una bambina. La piccola si era salvata, così come sua nonna, una vecchietta giapponese che non capiva una parola d’inglese. Essendo però gravemente ferita doveva essere trasportata d’urgenza all’ospedale di Denver, a un paio d’ore di distanza, ma in quelle condizioni nessun aereo o elicottero avrebbe potuto alzarsi in volo. La piccola rischiava di morire, così Longmire aveva rapidamente messo assieme un equipaggio di fortuna cha avrebbe volato su un vecchio bombardiere della Seconda guerra mondiale. Un’autentica missione impossibile. Lo sceriffo aveva allora scovato in un bar il suo predecessore, già al terzo bourbon, che però da giovane era stato un valoroso pilota nella guerra del Pacifico. Oltre a non avere una gamba ed essere ubriaco fradicio.
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I fratelli Kristmas. Un racconto di Natale di Giacomo Papi, un racconto di Natale per ogni età che regala ironia, magia e divertimento.
È la notte del 24 dicembre, ma il vecchio Niklas Kristmas, alias Babbo Natale, non può consegnare i regali. Ha una febbre da cavallo e una tosse spaventosa. Se uscisse al gelo, sentenzia l’elfo dottore, ci lascerebbe le penne. Così, a malincuore, l’incarico viene affidato a Luciano, il fratello minore di Niklas. I due hanno litigato anni prima, perché Luciano è un uguagliatore: per lui tutti i bambini sono uguali, e vuole portare a ciascuno lo stesso numero di doni. Mentre lo gnomo orologiaio rallenta il tempo, Luciano ed Efisio, il nano picchiatore, partono a bordo della slitta volante. Ma l’avido industriale dei giocattoli Panicus Flynch, che trama per impadronirsi del Natale, ha sguinzagliato sulle loro tracce le feroci valchirie. Ad aiutare Luciano ed Efisio saranno Maddalena e suo fratello Pietro, due bambini di nove e dodici anni. Per portare a termine la missione c’è bisogno del loro coraggio.
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Natale a Thompson Hall di Anthony Trollope, pubblicato da Sellerio.
Uno scrittore prolifico come Trollope – scrisse ben 47 romanzi -, non poteva sottrarsi al tema del Natale.
Così tra i suoi racconti (ne pubblicò ben tre raccolte), questi a tema natalizio non smentiscono la fama dell’amato scrittore inglese di età vittoriana, attento alle dinamiche sociali e ai rapporti tra i sessi, dotato di una straordinaria capacità di parlare anche a noi lettori di quasi due secoli dopo. In queste storie si respira l’atmosfera del tradizionale Natale inglese ottocentesco, fatto di vischio, enormi tacchini, giganteschi budini, gelidi castelli. Trollope si dimostra ancora una volta fine umorista e acuto psicologo, disegnando personaggi e situazioni che scrutano l’animo umano e finiscono per far sorridere il lettore. Nel racconto che dà il titolo alla raccolta i coniugi Brown decidono di trascorrere il Natale a Thompson Hall, la dimora di famiglia; il viaggio si rivela più complicato del previsto, funestato da un potente mal di gola del signor Brown, rallentato da peripezie ed equivoci su cui aleggia il sorriso benevolo dell’autore. Godibilissime le due storie d’amore, Natale a Kirkby Cottage e Il ramo di vischio, che vedono le protagoniste rifiutare le proposte di matrimonio di due devoti pretendenti. Perché poi? Forse non sono innamorate o si sentono costrette da obblighi sociali? Tutt’altro, come spesso accade nei romanzi di Trollope l’orgoglio e i fraintendimenti giocano la loro parte; ma infine il buon senso tipico della borghesia vittoriana prevale aprendo la strada al lieto fine. Anche negli altri racconti di questa vivace raccolta, realismo, critica sociale e satira si combinano alla perfezione e il tema della guerra – tra due fratelli generali in fronti opposti e tra due cognati in lite familiare – si stempera nelle atmosfere che invitano alla pace e al perdono.
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Il tram di Natale, scritto da Giosuè Calaciura, pubblicato da Sellerio.
La notte di Natale un neonato viene abbandonato su un sedile dell’ultimo tram; fermata dopo fermata salgono i viaggiatori e la scoperta del bambino genera come un cortocircuito: quel presepe in movimento diventa un palcoscenico dove ogni passeggero è un protagonista, racconta la sua storia e la sua sconfitta ma anche l’umana urgenza di un mondo migliore, accogliente e solidale: l’antica promessa per i diseredati di una piccola fetta di Paradiso da ritagliare qui e ora. Protagonista, accanto ai viaggiatori, la città notturna con le sue storie e i suoi imprevisti «miracoli», un’umanità minuta e affannata, disposta a ogni sacrificio e umiliazione pur di sopravvivere e lasciare un segno del proprio passaggio. Venditori di ombrelli, ambulanti, commercianti di cianfrusaglie, camerieri, prostitute, infermiere, giovani migranti che la burocrazia definisce «minori non accompagnati»: umanità senza garanzie e senza voce, rifiutata, perseguitata e offesa. Uomini, donne e bambini che il Vangelo – oggi così contraddittorio e per molti versi anacronistico – promuove a eletti. Quello del tram è un viaggio sospeso tra i crampi della fame e il desiderio di Dio. Con un finale sorprendente e inatteso. Giosuè Calaciura riesce come pochi a parlare di bambini e di diseredati, una sensibilità straordinaria che si traduce in lingua realistica e insieme lirica dando vita a una favola sospesa tra incanto e prodigio.
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Fiaba di Natale. Il sorprendente viaggio dell’Uomo dell’aria di Simona Baldelli.
La magia del Natale, una città come tante e un vecchio funambolo che passo dopo passo su un cavo sospeso percorre la strada che porta alla fine, o a un nuovo inizio, alla ricerca di un destino da riscrivere. Non solo per sé, là in alto, ma per tutti coloro che attendono dal basso. È stato un grande funambolo ai suoi tempi, capace di sfruttare a favore del proprio equilibrio ogni soffio di vento, e di compiere incredibili acrobazie, quasi avesse ad assisterlo sulla corda sospesa un aiutante invisibile. Lo chiamavano per questo l’Uomo dell’aria. È mancato qualcosa alla sua vita? Ha sacrificato al successo qualcosa di importante? A poche settimane dal Natale, per motivi che non sa spiegarsi, o forse per mancanza di qualcosa o qualcuno, si è deciso per l’impresa preparata con la cura scientifica che solo un mestiere poetico come il suo prevede. Attraverserà sul cavo teso a grande altezza la distanza che separa la vecchia biblioteca dal campanile della chiesa abbandonata. Parte all’alba. Il percorso sarà lungo perché si procede alla velocità di un bruco. Il lettore vibra e si tende con i suoi gesti precisi, e sente i suoi pensieri dal di dentro, mentre sotto i suoi piedi la città si ferma e si accalca per godersi lo spettacolo, provare il brivido di ogni falso movimento, sublimare nell’Uomo dell’aria paure frustrazioni desideri. La televisione accorsa amplifica la scena. Per convincerlo a scendere da lassù, diversi personaggi lo raggiungono con l’aiuto dei pompieri. La figlia, la bibliotecaria, qualche vecchio amico e semplici sconosciuti. Ciascuno cambia accanto a quel corpo sospeso e racconta di se stesso. E tutto si schiude a una realtà diversa. Per sé, per coloro che gli sono venuti incontro, per tutti quelli che hanno trepidato per la sua impresa e non vogliono esiliare i sogni dalle loro giornate.
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La malizia del vischio di Kathleen Farrell.
Nella sua prima traduzione italiana, La malizia del vischio di Kathleen Farrell è un irriverente romanzo a sfondo natalizio che combina deliziose atmosfere rétro, spietate battute al vetriolo e una sfilata di personaggi in cui ogni lettore ritroverà qualcosa di sé – e del proprio Natale in famiglia.
In una località sulla costa del Sussex, una famiglia si appresta a riunirsi nella dimora dell’anziana matriarca per trascorrere le festività natalizie. Fuori soffia un vento freddo, la neve comincia a cadere e la tirannica padrona di casa è pronta ad accogliere la sua ribelle nidiata. A mano a mano che arrivano gli ospiti, ognuno con il suo carico di segreti, risentimenti e drammi personali, l’atmosfera si scalda: il fuoco viene acceso, lo sherry versato, i regali incartati e gli artigli affilati. Molte sono le tensioni nascoste che strisciano silenziose per i corridoi della grande casa: la nipote Bess, che vive con la zia, asseconda tutti i suoi capricci ma in realtà fantastica di fuggire; la figlia Marion è bersagliata dalla madre per il fatto di essere una donna in carriera e sfoga la propria frustrazione sul malcapitato marito; il figlio Adrian, inadeguato sotto tutti i punti di vista, si presenta a casa della madre ubriaco e pronto a dare spettacolo; il nipote Piers, giovane ambizioso e avventato, si diverte a corteggiare la cugina Bess, del tutto incurante delle possibili conseguenze. E se inizialmente gesti, sguardi e frecciatine sono ammantati dal velo ingannevole delle buone maniere, nell’arco di tre giorni può succedere di tutto, e i membri della famiglia faranno bene a prepararsi a un finale… scoppiettante.
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A sweet Christmas (14 novembre 2023)
Le storie di Natale di Rigel e Nica, i fratelli Harrison, Isabella e Chris, Derek e Sia, Thomas e Vanessa, Abrael e Vine. Romantico, passionale, contrastato, il sentimento più dolce risplende in una collezione dedicata al periodo più magico dell’anno. Cinque racconti firmati da Erin Doom, A.J. Foster, Rokia, Carrie Leighton e F. Vanessa Arcadipane ci scaldano il cuore con incanto e delicatezza. Le autrici confezionano un incredibile regalo a tema natalizio per le lettrici e i lettori, riaccompagnandoci negli universi narrativi che più ci hanno fatto emozionare, facendoci rivivere ancora una volta le atmosfere uniche e le trame segrete delle loro storie più amate. Nica e Rigel stanno per suggellare il loro amore, non senza imprevisti. Nel giorno più atteso, infatti, il ragazzo scompare senza spiegazioni. Il vero amore, però, sa aspettare con pazienza. Le feste in casa dei fratelli Harrison sono una cosa seria. Nel loro chalet in Vermont si respira un’atmosfera sfavillante, ma questo Natale sarà diverso dagli altri. Sia e Derek stanno trascorrendo il loro primo Natale insieme, quando l’auto li abbandona in mezzo alla neve. Finiranno per trovare rifugio in un orfanotrofio gestito da una proprietaria con molte fiabe da raccontare… Thomas e Vanessa si preparano a passare le festività in famiglia, a Corvallis. Finché una notizia inattesa non scombina ancora una voltale carte. Gli Inferi sono in fermento. La principessa Vine è pronta a debuttare in società. Prima di farlo, però, la aspetta un’incursione nel mondo degli umani insieme alla sua guardia più fedele, Abrael.
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Il maestro Bomboletti e altre storie di Andrea Vitali. (08 novembre 2022)
Non c’è un tema altrettanto irresistibile per Andrea Vitali quanto il Natale. È sufficiente buttargli lì una parola qualsiasi addobbata di rosso e di vischio e la sua fantasia parte per la tangente: Stella, Babbo, Renne, Presepe, Befana… non lo fermi più. Ne scaturiscono storie a non finire. Se pronunci Vigilia, per esempio, sulla pagina compare un personaggio come il maestro Gaspare Bomboletti, Gasparetto, ma solo per gli amici d’infanzia, quelli più intimi. Ormai in pensione e rimasto solo, ha deciso che del Natale non gli interessa un bel niente. Non ha nemmeno fatto il presepe in corridoio. E alla messa di mezzanotte preferisce il letto. In attesa che passi. Solo che stanotte sembra che il tempo si sia fermato. In cucina appaiono personaggi venuti da dove non si sa, e l’orologio non va più avanti. O addirittura torna indietro, a ripescare storie dimenticate. Chissà perché. È lui, dunque, ad aprire le danze di questa ghiottissima giostra, che pare riportarci addirittura all’origine del mondo, all’innocenza di un tempo lontano, alle attese dell’infanzia, all’eccitazione per il futuro che ci aspetta infiocchettato ai piedi di un albero addobbato. Nel Maestro Bomboletti e altre storie, Andrea Vitali raccoglie il meglio dei suoi racconti a tema natalizio con quattro inediti assoluti. Ispirati dalle parole chiave della festa più magica dell’anno, riaccendono in noi l’incanto originario delle cose che iniziano, portando con sé le speranze che ci fanno amare la vita.
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Il segreto del canto di Natale, scritto da Vanessa Lafaye, pubblicato da HarperCollin.
Mentre guarda una casa di bambola nella vetrina del negozio di giocattoli del signor Quoit, Clara Marley pensa che il suo desiderio più grande è sentirsi di nuovo parte di una famiglia. Come le piccole figurine dietro il vetro, avere un letto ben rifatto, una tavola apparecchiata per l’ora del tè, un papà e una mamma da abbracciare. Ma questo ormai non può più succedere perché Clara e Jacob Marley sono tragicamente rimasti orfani e vivono di espedienti per le strade della Londra di inizio Ottocento, rubacchiando un tozzo di pane tra i rifiuti delle osterie e dormendo, quando sono fortunati, all’ospizio dei poveri. Ogni notte, prima di addormentarsi, Jacob, il fratello maggiore, abbraccia la sorella e le promette: “vedrai domani andrà meglio”. E proprio per mantenere la sua promessa, quando gli si presenta l’occasione, la coglie senza pensarci un attimo, anche se il prezzo da pagare è troppo alto. E così, negli anni, Jacob intraprende un cammino che lo porta a diventare socio in affari di Ebenezer Scrooge. Ogni giorno che passa Jacob costruisce una fortezza fatta di denaro per tenere il resto del mondo fuori e diventare sempre più arido. Solo Clara può salvarlo dall’orribile destino che lo attende se non permetterà all’amore e alla gentilezza di albergare di nuovo nel suo cuore… Vanessa Lafaye ricrea con maestria le atmosfere del capolavoro di Dickens e ci racconta la storia di uno dei suoi personaggi più misteriosi, il socio in affari di Ebenezer Scrooge. Il segreto del Canto di Natale è stato un piccolo caso editoriale in Inghilterra ed è anche una storia commovente di amicizia e solidarietà. L’autrice infatti è scomparsa prima di poterlo finire e la sua migliore amica, Rebecca Mascull, ne ha raccolto il testimone. Vanessa Lafaye ricrea con maestria le atmosfere del capolavoro di Dickens e ci racconta la storia di uno dei suoi personaggi più misteriosi, il socio in affari di Ebenezer Scrooge. Il segreto del Canto di Natale è stato un piccolo caso editoriale in Inghilterra ed è anche una storia commovente di amicizia e solidarietà. L’autrice infatti è scomparsa prima di poterlo finire e la sua migliore amica, Rebecca Mascull, ne ha raccolto il testimone.
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Zubrówka. Una storia di Natale di Sarban, edito da Adelphi. (02 gennaio 2021)
In Arabia la notte di Natale può fare parecchio caldo. E se da una credenza, in una casetta dei sobborghi di Jedda, viene fuori una bottiglia di Zubrówka – la vodka del bisonte – può capitare di ascoltare strane storie. Storie che portano molto lontano, nel gelo della taiga siberiana e anche oltre, là dove le carte geografiche non arrivano, e che soltanto Sarban sa raccontare.
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La vigilia di Natale di Mrs Parkins di Sarah Orne Jewett. (09 dicembre 2021)
Sarah Orne Jewett torna a incantarci: la vita e il dipanarsi dell’esistenza di figure femminili in cittadine del suo adorato New England. Racconti raffinati, che immortalano attimi del quotidiano e rievocano le poesie di Emily Dickinson. Con occhio attento ai particolari e descrizioni raffinate, Sarah Orne Jewett ci riporta nel New England, dove prendono vita i suoi personaggi: la povera Mrs Parkins, che si perde in una terribile tormenta di neve proprio la vigilia di Natale; la dodicenne Rebecca, che in una gelida notte di Natale, con la nonna a letto malata, accoglie fiduciosa in casa uno sconosciuto; l’anziana Miss Spring che, di ritorno verso casa, vistasi la strada sbarrata da un treno, sale sul primo vagone mentre la locomotiva si mette in moto; e Mrs Goodsoe che, da sotto la sua cuffietta di percalle, mentre raccoglie il tasso barbasso, racconta alla sua giovane compagna fatti e misfatti dell’intero villaggio.
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La signora Potter non è esattamente Santa Claus di Laura Fernandez. (25 novembre 2022)
A Kimberly Clark Weymouth nevica sempre e fa sempre freddo. Sarebbe un trascurabile puntino sulla mappa se non fosse stato per l’eccentrica scrittrice Louise Feldman, che ha consegnato fama duratura a questa cittadina dal clima ostile scegliendola per ambientare il suo classico per ragazzi La signora Potter non è esattamente Santa Claus. I suoi avidi lettori ne affollano le vie a caccia di emozioni: per accontentarli Randal Peltzer ha aperto un negozio di souvenir, trasformando l’ossessione per la signora Potter in un business molto redditizio. Ma cosa accadrebbe se Billy, suo figlio, stufo di un destino che non ha scelto, decidesse di chiudere e trasferirsi altrove? Kimberly Clark Weymouth riuscirebbe a smettere di essere il posto che è sempre stato per diventare qualcos’altro? Con i suoi intrecci, intrighi e dicerie, il caleidoscopio di personaggi, le bufere di neve e l’eterna atmosfera natalizia, Kimberly Clark Weymouth intrappola il lettore all’interno di un minuscolo universo dove i confini tra realtà e finzione sfumano in un ingegnoso gioco di specchi. Tra modelli in scala di città sommerse, dipinti di remoti paesaggi immaginari, quaderni che racchiudono la vita degli altri, città costruite a immagine e somiglianza di un romanzo, e una dose massiccia di umorismo, assurdità e incantesimi, La signora Potter non è esattamente Santa Claus mette in dubbio la natura stessa della narrazione. La scrittura rutilante di Laura Fernández ci coinvolge in una riflessione profonda e sensibile sulla creazione letteraria: rifugio dal fallimento, dalla solitudine, dalle emozioni contraddittorie che la maternità alimenta e da quelle ferite dell’infanzia che ogni adulto nasconde dentro di sé. Così, ogni capitolo si trasforma in una sorpresa e un regalo, un viaggio in un territorio magico che riconosciamo e dove vogliamo tornare, perché in fondo ci assomiglia.
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La notte di Natale. Le leggende di Gesù di Selma Lagerlof.
Qualsiasi storia tocchi Selma Lagerlöf diventa un racconto che ci riguarda, che siano fiabe, miti o, come in questo caso, i vangeli apocrifi e le leggende raccolte nei suoi viaggi in Italia e in Oriente. Storie in cui rivivono l’impero di Augusto, la Giudea di Erode e Pilato, il deserto della regina di Saba e Salomone, ma anche le crociate di Gerusalemme e le origini della Firenze di Dante. Storie alternative, ispirate dai testi esclusi dalla Bibbia o fioriti nei secoli intorno alla figura di Gesù, che la Lagerlöf rivisita liberamente in novelle poco ortodosse e molto moderne, attraverso la sua capacità di comprendere i sottili meccanismi dell’animo umano, come a dire che non esistono limiti al narrare, che non c’è un’unica e vera versione, ma una ricchezza di racconti possibili per continuare a immaginare, a interrogarsi, a provocare. La vecchia Sibilla che dal Campidoglio vede nascere in Palestina il bambino che rinnoverà il mondo, i magi come tre poveri emarginati che seguono la stella cometa sognando oro e potere e scoprendo com’è umile la felicità, il sanguinario Tiberio colpito dalla lebbra a Capri e il lungo viaggio fino al nazareno che può miracolarlo, la passione con cui Raniero de’ Pazzi tiene vivo il sacro fuoco che ispirerà i grandi fiorentini, e le proteste di san Pietro in paradiso per l’eterna sofferenza del mondo.
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Il Natale di Betty Leicester Condividi di Sarah Orne Jewett.
È la vigilia di Natale, nella maestosa Danesly House, e i musicisti in costume suonano e cantano sorprendendo gli ospiti durante la cena, mentre la neve comincia a cadere sulla campagna che si estende a perdita d’occhio. La giovane Betty Leicester è sopraffatta da una felicità inesprimibile mentre Lady Mary, così affascinante, la stringe al cuore, colma di gratitudine. Scrittrice americana ancora poco conosciuta in Italia, Sarah Orne Jewett dedica alla sua Betty una deliziosa storia natalizia che, in questa raccolta, è accompagnata da tre racconti di altrettanta raffinatezza, in cui l’autrice immortala incantevoli frammenti di vita.
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Di turno la notte di Natale di Adam Kay.
Una lettera d’amore per tutti coloro che trascorrono le loro festività in prima linea, alle prese con tragedie, nascite e morti, in quello che dovrebbe essere il momento più bello dell’anno. Il Natale è alle porte, l’albero è addobbato, il cenone è quasi pronto… Ma circa un milione e mezzo di medici e infermieri del servizio sanitario nazionale inglese si stanno recando al lavoro, perché gli esseri umani non smettono di partorire, ferirsi, ammalarsi solo perché arrivano le feste. Questa è la storia esilarante, orribile e talvolta straziante della vita di un giovane medico nel periodo più impegnativo dell’anno: venticinque storie di altrettanti incidenti natalizi, spassosi, scioccanti e incredibili, che cantano le gesta – troppo spesso ignorate – degli eroi del servizio sanitario. Di turno la notte di Natale è una lettera d’amore per tutti coloro che trascorrono le loro festività in prima linea, alle prese con tragedie, nascite e morti, in quello che dovrebbe essere il momento più bello dell’anno.
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Natale con i fantasmi, pubblicato da Neri Pozza. (11 novembre 2021)
Otto racconti pervasi dal sinistro e dal macabro da leggere tutti d’un fiato. Magari con la luce accesa.
Dalle penne di Bridget Collins, Imogen Hermes Gowar, Kiran Millwood Hargrave, Andrew Michael Hurley, Jess Kidd, Elizabeth Macneal, Natasha Pulley e Laura Purcell. Quando le giornate si accorciano e i crepuscoli si fanno lividi, è il momento di raggomitolarsi sul divano, accendere le candele e lasciarsi conquistare da un racconto spettrale. Rese popolari da artisti del calibro di Charles Dickens, Wilkie Collins e Henry James, le storie di fantasmi sono ricorrenti nella letteratura fin dall’antichità e sono tradizionalmente legate alle feste natalizie. In questa raccolta alcuni dei più grandi scrittori contemporanei – tutti maestri del terrore – riportano in vita questa antica tradizione con una serie di racconti che fanno venire i brividi. C’è un uomo ossessionato dal gioco degli scacchi che decide di prendere in affitto una singolare casa bianca e nera, con un sobrio giardino all’italiana in cui, disposti su due file, vi sono alberi potati in forme elaborate e familiari: torri, cavalli, alfieri, re e regine, con davanti i lunghi ranghi dei pedoni. Ma, se di giorno quel luogo è pervaso da una pacata quiete, di notte si trasforma nel più spaventoso degli incubi. Una donna in fuga da un marito violento sceglie, come rifugio per sé e suo figlio, la vecchia dimora di famiglia. Dovrebbe sentirsi protetta, tra quelle mura, ma fin dalla prima notte appare chiaro che qualcun altro abita quelle stanze polverose. Il giovane Walter Pemble, fotografo commemorativo di prim’ordine, si presenta nella residenza dei coniugi Wilt per il ritratto della defunta Lily, unica figlia di Rumold e Guinevere Wilt. La casa è sprofondata nel lutto, gli specchi oscurati, gli orologi fermi e le persiane alle finestre chiuse con il batacchio trattenuto con del crespo. Solo Lily Wilt, adagiata nel suo feretro, appare più viva che mai. La giovane Catherine Elizabeth Mary Blake, fresca sposa e signora di Blake Manor, nella campagna dello Shropshire, viene messa al corrente di una storia agghiacciante accaduta a pochi passi dalla sua tenuta. Una storia tanto torbida da lasciarle addosso un segno indelebile.
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Il grande libro dei fantasmi di Natale, edito da Mondadori. (23 novembre 2021)
Nell’epoca vittoriana era tradizione che, sotto Natale, i periodici più diffusi pubblicassero racconti di fantasmi, se non proprio dell’orrore, ben lontani dalla tranquillizzante atmosfera del Canto di Natale dickensiano. Erano amatissimi dai lettori che volevano unire ai brividi del freddo quelli della paura e trascorrere momenti di lettura solitaria o in famiglia accanto al caminetto. Erano scritti da autori poco sconosciuti, quando non anonimi, ma anche le grandi firme letterarie si sono cimentate nel genere: questo volume raccoglie oltre 60 storie scritte, tra gli altri, da autori del calibro di Joyce, Lovecraft, Jerome, Carroll, Barrie, Alcott, Hawthorne e tanti altri.
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Il regalo più bello. Racconti di Natale, editore Einaudi.
Al caldo di un camino o su un marciapiede innevato, pieno di regali o spoglio come un albero, tra la folla degli amici o nella solitudine della natura, a una tavola imbandita o tra le briciole cadute a terra, colorato di palline o bianco come vuole la canzone: non c’è festa che come il Natale abbia ispirato, in ogni tempo, le storie e le voci più diverse. Perché, se è vero che a Natale si celebrano soprattutto l’amore e la bontà, è anche vero che il giorno più atteso dell’anno non è mai soltanto questo. Tra doni e tavole imbandite si rincorrono, da sempre, sogno e incanto, gioia e dolore, amarezza e mistero… Da Mark Twain a Francis Scott Fitzgerald, da Louisa May Alcott a Jeanette Winterton, da Dino Buzzati a Giorgio Scerbanenco, da Elsa Morante a Mario Rigoni Stern, un’antologia di grandi autori – e altrettanti classici – per svelare i mille volti della magia del Natale.
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C’era una volta il Natale. Storie sotto l’albero, editore Einaudi.
Si dice che a inventare il Natale, il Natale per come lo conosciamo noi, sia stato Charles Dickens. Musiche da cantare tutti insieme, prima di trovarsi a tavola con la famiglia, per il cenone della vigilia o per il pranzo. Regali da nascondere sotto un albero che brilla di luci, accanto a un presepe da salotto, sperando di strappare un sorriso. Profumo di neve che cade, da mettersi al caldo davanti al camino, raccontando storie di fantasmi fino a suscitare altri brividi, ma di paura, e farsi ancora più vicini. Senza dimenticare il rito della messa di mezzanotte, i baci da dare sotto il vischio appeso alla porta, i bambini che non vogliono andare a dormire perché in cielo c’è una slitta piena di doni per loro. In una parola: Natale. Un florilegio di racconti per vivere appieno, tra fiaba e realtà, tra sogno e leggenda, tra aneddoti e ricordi, la magia della festa più amata. E scoprire magari, piccole nostalgie a parte, che il Natale di ieri non è poi così diverso dal Natale di oggi. Perché anche quando tutto il resto cambia, Natale rimane sempre Natale, con la sua meraviglia. Da Charles Dickens a O. Henry, dai fratelli Grimm a Thomas Hardy, da Anton Cechov a Truman Capote. Un’antologia di racconti per un Natale da fiaba.
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Racconti di Natale, editore Einaudi. Una raccolta di racconti scritti dai maggiori narratori di ieri e di oggi: un vivace caleidoscopio di storie con al centro le feste di Natale.
Chi l’ha detto che il Natale deve essere noioso, edificante, sdolcinato? Oltre al classico “bianco Natal” ne esistono di gialli, di neri, di rosa, di blu: Natali esilaranti e Natali scioccanti, Natali che danno i brividi e Natali che mettono pace, Natali cinici, poetici, svagati, smagati. Natali inaspettati. In questo volume tutti questi Natali vengono riuniti in una raccolta di racconti, in cui i più bei nomi della letteratura di ogni tempo – da Stevenson ad Austee, da Calvino a Buzzati, dalla Alcott a Conan Doyle – fanno a gara per stupire, commuovere, divertire, emozionare, in un coro di voci uniche e ormai classiche che regalano il ritratto più completo del giorno più speciale dell’anno.
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Il Natale dei Magi, editore Einaudi.
Il Vangelo secondo Matteo è l’unica fonte biblica a descrivere l’episodio dei Re Magi. Secondo il racconto evangelico, i Magi, al loro arrivo a Gerusalemme, per prima cosa, fecero visita a Erode, il re della Giudea romana, domandando dove fosse «il Re che era nato», in quanto avevano visto sorgere la sua stella. Erode, mostrando di non conoscere la profezia dell’Antico Testamento, ne rimase turbato e chiese agli scribi quale fosse il luogo ove il Messia doveva nascere. Saputo che si trattava di Betlemme, li inviò in quel luogo esortandoli a trovare il bambino e riferire i dettagli del luogo dove trovarlo, «affinché anche lui potesse adorarlo». Guidati dalla stella, essi arrivarono a Betlemme e giunsero presso il luogo dove era nato Gesú, prostrandosi in adorazione e offrendogli in dono oro, incenso e mirra.
Questo episodio così scarno e privo di dettagli ha però eccitato l’immaginazione di scrittori di ogni epoca e letteratura. Dai Vangeli apocrifi a Marco Polo, da Jacopone da Todi a Goethe, da Gabriele D’Annunzio a Anatole France e Apollinaire; e ancora i racconti di Arthur Clarke, Victor Hugo, William B. Yeats: un’antologia che raccoglie le storie più originali e fantasiose su Melchiorre, Baldassarre e Gaspare, quei misteriosi e strani personaggi che seguirono una stella per onorare una nascita miracolosa.
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Notte di Natale. Quindici storie sotto l’albero, editore Einaudi.
È vero, nella notte di Natale possono accadere dei miracoli. Ma ci si può anche perdere tra i ghiacci delle montagne. Si può morire di fame e di freddo. Si possono percepire strane presenze. Si può gioire per un regalo inaspettato, Andersen, Stifter, Gogol’, Gasiceli, Dickens, Dostoevskij, Maupassant, Van Dyke, Anstey, Le Braz, Hume, Cechov, O. Henry, Yeats: un caleidoscopio di letture per aspettare insieme a quindici grandi autori l’arrivo della notte di Natale. Voci diverse, atmosfere di sogno e di mistero, temi delicati e amari al tempo stesso: le storie qui raccolte ci raccontano miracoli, apparizioni di fantasmi, solitudini e improvvisi stupori. Ma tutte ci parlano di speranza e di magia.
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Aspettando il Natale. 25 racconti per la vigilia, editore Einaudi.
Una raccolta di racconti in attesa del giorno più speciale dell’anno, Natale, argomento per una storia, ma anche semplicemente sfondo, ispirazione o morale. De Marchi, la Deledda, la sorprendente Haydée, Bianciardi, l’anderseniana Contessa Lara, Verga, Buzzati, Bedeschi, Pirandello, D’Annunzio, Guareschi, Zavattini, ma anche Mozzi e Lodoli, sono solo alcuni tra i venticinque scrittori italiani dell’Otto e Novecento presenti in questo volume. Ci narrano la solitudine nel giorno che più accomuna, la povertà tra l’abbondanza più sfacciata. Rammentano, a chi l’avesse scordata, l’origine della festa, ammoniscono chi dà per scontati la gioia, il calore, la famiglia. Per una volta, infatti, lo scopo dello scrittore non è intrattenere la compagnia, ma ricordarle perché si è riunita; il suo compito, solenne e sentito, è spiegarci che cos’è veramente il Natale.
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Notti di dicembre. Racconti di Natale, Sellerio. La strenna di fine anno portava nelle case della borghesia dell’800 i racconti di Natale: scritti d’occasione di grandi autori.
Siamo alla fonte della letteratura di consumo. Figlie dei vecchi lunari e dei vecchi almanacchi popolari che portavano nelle case contadine un po’ di sapere popolaresco e un po’ di edificazione, ma confezionate con cura ed eleganza, a esibire insieme il distacco dal loro passato povero e l’avvento della cultura nelle giornate delle classi nuove, le strenne natalizie entrarono nelle case della giovanissima borghesia cittadina italiana, con alcuni decenni di ritardo rispetto ai paesi europei che facevano scuola. E stupisce la precisione con cui le date corrispondono ai tempi della storia economica. «La letteratura natalizia» fu davvero consumo delle classi medie urbane. E ne riflettono in pieno il mondo, le preferenze, i gusti e le tendenze. Ma il racconto di Natale se era, come tutta la letteratura di consumo, soprattutto uno specchio dei consumatori, era anche d’autore, commissionata e ben pagata certo, ma narrativa di scrittori celebri e destinati a restare. Da Tarchetti a Pirandello, da De Marchi a Di Giacomo, da Pascoli a De Amicis. S’innestava così, pur nel tronco della creazione occasionale, il tratto originale, il tocco del genio, e sullo sfondo edificante e consolatorio adatto alla circostanza festiva, non mancava il rilievo del dramma, della critica, del negativo. Secondo la tendenza e il momento il racconto di Natale poteva prendere il verso dell’horror e del noir, dell’iconoclastia comico satirica e della bohème, della critica sociale e del moralismo progressista, oppure, semplicemente, restare nel solco della poetica del focolare e della sua un po’ malinconica sicurezza. Tutto finì, improvvisamente com’era nato, all’entrata del Novecento. Il nuovo secolo e la sua società di massa conosceva altri lussi, altri consumi: la borghesia italiana ormai davvero colta non aveva più bisogno di mostrarlo sui tavolini del salotto. La letteratura di consumo, quella degli altri, tendeva a diventare un genere alquanto più basso. Soprattutto, i tempi nuovi avevano iniziato a corrodere, a pro di altri riti collettivi, ogni incantesimo festivo.
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La notte prima di Natale. E altri racconti, pubblicato da Elliot. (02 dicembre2021)
Nella toccante storia di Lucy Maud Montgomery si racconta di Theodora, bambina orfana che sacrifica il suo unico ricordo di famiglia per donarlo ai cugini e salvare il loro Natale; di regali ci parla anche Harriet Beecher Stowe, soffermandosi sull’importanza della scelta del dono adatto, pensato per il destinatario. William Dean Howells ci racconta cosa accadde durante una vigilia molto particolare, mentre Mary E. Wilkins Freeman ci narra di un Natale “rubato”. E ancora Louisa May Alcott, con la sua magica favola dei sei spiriti delle campane, che ogni anno durante le feste si radunano per valutare come sta procedendo il mondo. Queste e altre storie in un’antologia che raccoglie i più bei racconti natalizi della letteratura creati da autori classici e da scrittori meno conosciuti in Italia.
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Racconti di Natale, edizione Elliot.
Con le sue tradizioni, leggende e misteri, il Natale ha affascinato scrittori e scrittrici di ogni luogo e tempo. Festa carica di buoni propositi e tenerezze, favola nera e crudele, occasione di riscatto e redenzione o evento di palpabile misticismo: ogni autore ha trovato una propria via per raccontare il momento dell?anno dal significato più profondo e toccante. In questa raccolta, pensata per adulti e bambini, vengono riuniti dieci tra i migliori racconti di sempre dedicati al Natale, visto attraverso originalissimi spunti narrativi: la rappresentazione umoristica della classe operaia con finale a sorpresa ne Il dono dei Re Magi di O. Henry; la lettera di risposta di un finto Babbo Natale scritta da Mark Twain alla figlia Susy; la visita natalizia di Watson a Sherlock Holmes narrata da Conan Doyle ne L?avventura del granato blu; il rapimento di Babbo Natale dall?autore de Il mago di Oz, L. Frank Baum, e ancora la fantasia di Oscar Wilde, Louisa May Alcott, Willa Cather, Lucy Wheelock, Hans Christian Andersen e i fratelli Grimm.
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Ospite di Natale, edizione Elliot.
Il Natale come noi lo conosciamo deve moltissimo alla letteratura e lo stesso Babbo Natale, Santa Claus per gli inglesi, compare la prima volta in una poesia del 1823. E così anche i regali di Natale che vennero celebrati prima di tutti da Samuel Pepys, o il famoso Christmas pudding anglosassone inventato da Anthony Trollope. Poesie, canzoni, racconti, romanzi: il Natale, al di là dei suoi risvolti più commerciali dell’epoca contemporanea, era prima di tutto il periodo del racconto, del raccoglimento e della narrazione famigliare. In questa raccolta sono riuniti alcuni grandi scrittori e scrittrici che si sono confrontati con il tema del Natale inserendo i loro racconti nella tradizione.
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L’albero di Natale e altri racconti, edizione Elliot.
Nel “L’albero di Natale” di Charles Dickens, che dà il titolo a questa raccolta, troviamo uno dei racconti più intimi e autobiografici dell’autore, quasi una meditazione proustiana sull’infanzia, sorprendentemente toccante. Di tutt’altra atmosfera è il racconto natalizio di O. Henry, in cui il regalo di Natale a cui fa riferimento il titolo è in realtà una pistolettata improvvisa. E ancora, a comporre questa eterogenea antologia, Louisa May Alcott e le sue narrazioni familiari, Thomas Hardy e la storia del quattordicenne Hubert ne I ladri che non riuscirono a frenare lo starnuto, Emma Orczy con la sua Tragedia di Natale, e infine Ring Lardner, con l’intenso Un Natale in famiglia.
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La cena di Natale e altri racconti, edizione Elliot.
Prima di morire, un vecchio ed eccentrico gentiluomo ha disposto I nel testamento che il 25 dicembre di ogni anno si dovrà tenere una cena, da organizzarsi con la sua eredità, che avrà per invitati i dieci cittadini più sfortunati del Paese. Ma è chiaro già dall’incipit de “La cena di Natale”, il racconto di Nathaniel Hawthorne che dà il titolo al volume, che le sue intenzioni sono tutt’altro che caritatevoli. Questa antologia racconta il Natale attraverso le penne dei grandi della letteratura, nel suo candore e – talvolta – nella sua doppiezza: ci sono l’umorismo di O. Henry e del suo protagonista vagabondo, che tra le piantagioni del Sud degli Stati Uniti si ritroverà tra le mani un regalo inatteso; le atmosfere tipiche di Louisa May Alcott, in una festa in campagna che ha tutto il sapore di una fuga dalla modernità; l’imprescindibile Charles Dickens, con un racconto che, per spirito e sentimento, è perfetto da leggere sotto l’albero.
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Sogni di Natale, edizione Elliot.
Nuovi e bizzarri personaggi popolano queste pagine ispirate al periodo natalizio: Jimmy Spauracchio, il giovane spaventapasseri immaginato da Mary E. Wilkins Freeman, dopo aver protetto il suo campo per tutta l’estate deve affrontare il suo primo Natale, e teme che sarà dimenticato da tutti. Il cuculo riconoscente di Frances Browne, invece, torna ogni Natale da due fratelli che lo hanno aiutato in un momento di difficoltà, portando con sé un regalo speciale. I tacchini di William Dean Howells, poi, stanchi di essere la pietanza principale delle feste, rapiscono una bambina e minacciano di mangiarla se gli adulti non cambieranno le loro abitudini alimentari… Sono solo alcune delle storie che compongono questa raccolta di racconti natalizi dai grandi maestri della letteratura perfetti da leggere sotto l’albero.
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I misfatti di Babbo Natale, scritto da Meredith Nicholson, pubblicato da Elliot.
William Aikins, detto “il Grillo”, è al termine di una onorata carriera da ladro: ormai ha visto troppi inverni per continuare a giocare al fuggiasco, e così, dopo aver rubato i suoi “ultimi” quarantamila dollari, decide di rigare dritto e prendere moglie. Dopo due anni da virtuoso cittadino, però, si rende conto che i suoi migliori propositi sono come tessere di un domino pronto a crollare. Tutto inizia la vigilia di Natale, con un portafoglio che sporge da una tasca sulla metropolitana affollata: una facile tentazione che innesca una serie tragicomica di ladronerie e “misfatti”, destinati a rendere il Grillo, suo malgrado, l’artefice di un Natale del tutto singolare. Un racconto umoristico pubblicato per la prima volta nel 1917.
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La leggenda della rosa di Natale di Selma Lagerlof.
Il buio dell’inverno svedese, il Natale con le sue leggende, il Värmland, terra di laghi e di poeti, con le sue grandi distese naturali, il costante richiamo alla semplicità dei suoi abitanti, la nostalgia di antichi ricordi: queste sono le atmosfere che si respirano nella nuova raccolta di racconti della narratrice svedese, premio Nobel nel 1909, “la più grande scrittrice dell’Ottocento”, secondo Marguerite Yourcenar. Ritorna la fascinazione di Selma Lagerlöf per le semplici storie senza tempo che richiamano l’incanto dei sogni e delle fiabe: il miracolo della notte di Natale nella foresta di Göinge, le avventure del suonatore di violino di Ullerund, la leggenda della miniera d’argento. Storie solo all’apparenza ingenue, ma che presto rivelano l’abilità della scrittrice nel variare ritmi, creare colpi di scena, insinuare arguzie, usare il candore e la delicatezza, il potere suggestivo della sua scrittura come un velo ironico per la sua sapiente esplorazione dei meccanismi più sottili dell’animo umano.
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Il libro di Natale di Selma Lagerlof.
Il Natale con le sue leggende, il buio dell’inverno svedese, il calore delle storie accanto al fuoco, la nostalgia di antichi ricordi, l’immensità della natura, ma anche la piccola dose di crudeltà tipica della tradizione delle fiabe popolari sono le atmosfere che si respirano negli otto magistrali racconti della narratrice svedese Selma Lagerlöf, Premio Nobel 1909, “la più grande scrittrice dell’Ottocento”, secondo Marguerite Yourcenar. L’incipit da c’era una volta risveglia l’incanto delle storie dell’infanzia, ma basta un incontro inatteso, un gesto, una parola perché ci sia un piccolo scatto, una deviazione: dal mondo delle fiabe si passa a quello degli uomini, resi più umani da quel lampo d’illuminazione. Un regalo sbagliato che apre le porte a una nuova conoscenza, un’intuizione metafisica evocata da una modesta trappola per topi, un segno divino custodito nel foro di un proiettile in un teschio: c’è sempre una fede che fa da leva all’immaginazione, e questa, spesso, a una redenzione. Il tono è solo apparentemente ingenuo, è un trucco del mestiere di un’artista che sa trasformare il folklore delle tradizioni nordiche in storie senza tempo di grande e semplice profondità. Perché è la complessità che si nasconde dietro la normalità a interessarle, la ricca varietà della vita, e la buona novella che c’è sempre un destino diverso che aspetta chi lo vuole cercare. Anche in un libro regalato a Natale.
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Quando Babbo Natale capitò al bar Simpson e altri racconti natalizi, nove racconti di Natale scritti da vari autori…
1. Quando Babbo Natale arrivò a Simpson’s Bar di Bret Harte
2. Natale tutti i giorni di William Dean Howells
3. La celebrazione di H. P. Lovecraft
4. Il primo albero di Natale di Henry Van Dyke
5. Un errore di Natale di Lucy Maud Montgomery
6. I giochi di Natale di Alan Alexander Milne
7. Vecchi pensieri per Natale di Christopher Morley
8. Attorno all’albero di Natale di William Makepeace Thackeray
9. Natale in campagna di Louisa May Alcott
I racconti sul Natale possono contribuire a celebrare al meglio una delle festività più antiche e affascinanti della nostra storia, mettendone però in risalto non solo le luci ma anche le ombre, facendone emergere i lati meno noti. Questi dieci racconti di grandi scrittori rispolverano gli aspetti fiabeschi e mitici, ma possono anche sondare arcaiche paure; affascinano con balli, vischio e neve nei cortili ottocenteschi, e riescono a far brillare le confusionarie metropoli fino ai bar più inaccessibili; mettono in scena desideri e speranze e sanno allo stesso tempo far riflettere sulla vita e la morte. Ogni scrittore e ogni scrittrice ha saputo trovare nel Natale qualcosa di profondo e intimo, degno di essere raccontato.
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Oliver, il gatto che salvò il Natale di Sheila Norton.
Oliver è un gatto timido e pigro e raramente si spinge fuori dal pub dove vive. Il suo mondo è tra quelle mura, le avventure non fanno per lui. Ma la sua vita è destinata a cambiare da un giorno all’altro, quando un incendio divampa nella cucina e costringe Oliver ad abbandonare la dimora tanto amata. È giunto il momento di affrontare un ambiente per lui sconosciuto. Eppure Oliver non ha grandi difficoltà a farsi amare dagli uomini, che si mostrano gentili e premurosi con lui. Un giorno però, tra i volti allegri di tanta gente, nota una ragazzina molto triste e sola. Ha bisogno di un amico, pensa Oliver. E visto che siamo vicini al Natale, perché non diventare il protagonista di un piccolo miracolo…
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Un cucciolo per Natale di Linda Steliou.
Una storia vera che vi scalderà il cuore e vi farà commuovere.
La piccola Linda ha solo tre anni quando confida a Babbo Natale un segreto: «Ciò che voglio di più al mondo è un cagnolino tutto per me». Ma i Natali passano, e l’animaletto tanto desiderato non arriva mai. Linda nel frattempo cresce, diventa moglie e madre, e il sogno di avere finalmente un cucciolo è inevitabilmente relegato in un angolo della sua mente. Almeno fino a quando, più di sessanta anni dopo, ecco che un ospite inaspettato si presenta alla sua porta e riaccende in lei quel desiderio infantile, espresso tanto tempo prima.
Una toccante parabola sull’infanzia, sull’amore e su come un animale possa davvero cambiare la vita di una persona.
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Il cane che arrivò per Natale di Megan Rix.
A Megan e Ian, coppia complice e innamorata, manca solo un figlio per coronare il loro amore, che però fatica ad arrivare. Mentre aspettano che il miracolo si compia, cominciano a collaborare con un’associazione che addestra cuccioli per portatori di handicap e non vedenti. Il loro compito è di educare per un certo periodo i cuccioli prima di restituirli. Ma ogni volta la separazione si fa sempre più dolorosa, come il vuoto nel loro cuore. Infine decideranno di adottare un cucciolo a tempo pieno, tutto per loro. È così che, pochi giorni prima di Natale, Traffy entra nella loro vita, come un regalo atteso e benefico, che riempirà d’amore e allegria la loro casa e li consolerà delle loro ferite.
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Un cane ti sta sempre vicino di Hannah Coates.
La storia di un cane tenero e imprevedibile. Un cane pronto a insegnare agli umani come non dimenticare le cose che contano davvero.
Occhi vispi e sguardo furbo, Bertie non potrebbe mai vivere senza una cuccia calda e quelle coccole che lo fanno sentire amato. Ma a poche settimane dal Natale scopre che il suo padrone non può più occuparsi di lui come ha fatto finora. Senza più un posto dove andare, è triste e sperduto. Finché il piccolo Sam Green non lo sceglie come compagno di giochi. Bertie spera così di trovare una nuova casa e quelle attenzioni che tanto gli mancano. Eppure, appena si trasferisce dai Green, il suo fiuto infallibile gli suggerisce che qualcosa non va. A poco a poco se rende conto che Sam se sente solo. Il suo giovane padroncino è convinto che sia colpa sua se la madre non c’è più ed è per questo che gli serve tutto l’affetto possibile. Un affetto che il severo padre non riesce a dargli, troppo preso dal lavoro per accorgersi di cosa il figlio abbia davvero bisogno. Quando Sam, stanco dei continui rimproveri, scappa di casa, Bertie decide che è arrivato il momento di sfoderare tutto il suo coraggio e intervenire prima che sia troppo tardi. Non può permettere che incomprensioni e fraintendimenti separino una famiglia. E soprattutto non può lasciare che rovinino un momento importante come il Natale. Perché Bertie sa che non esistono problemi insormontabili, ma c’è sempre una soluzione a tutto, e ha intenzione di insegnarlo anche a Sam.
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Cinque cuccioli sotto l’albero di Cameron William B.
Una favola natalizia sull’amore, sull’amicizia e sulla fedeltà, adata agli amanti degli animali.
Josh vive sulle montagne del gelido Colorado, in una casa troppo grande per il suo cuore a pezzi: Amanda, il vero amore della sua vita, se n’è andata, e la prospettiva di un Natale da solo non è allettante. Ma basta qualche piccolo scherzo del destino a mettere tutto sottosopra in un batter d’occhio. Cosa succede infatti se il vicino di casa in partenza per l’Europa gli molla Lucy, una cagnona irresistibile dagli occhi languidi? E se nel retro del suo pick-up trova uno scatolone da cui spuntano cinque cagnolini infreddoliti? Alle prese con tutti questi cani senza mai averne avuto uno, Josh non ha più tempo per disperarsi: ora la casa si è trasformata in un allegro campo giochi. Lucy è diventata l’adorabile mamma adottiva dei cuccioli e Josh l’umano capo branco che, con l’aiuto della bella Kerri che lavora nel canile vicino, si prende cura di loro in attesa che qualcuno li adotti per Natale. Ma l’affetto per i nuovi amici a quattro zampe cresce ogni giorno di più, insieme al legame con Kerri. Finché, all’improvviso, Amanda torna a bussare alla sua porta…
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Cercasi Ben disperatamente di Megan Lloyd Davies e Julia Romp.
Quando l’autrice vede aggirarsi in cortile un gatto randagio, l’ultima cosa che vuole è allargare la famiglia. È già occupata a tempo pieno con il figlio George, un bambino che non fa amicizia con nessuno e non sorride mai, incapace di comunicare con il mondo. Per lui ogni minimo cambiamento significa un totale sconvolgimento delle sue abitudini. Eppure George non sembra spaventato dal piccolo intruso bianco e nero: al contrario, non appena lo vede, il suo sguardo si illumina, e in men che non si dica i due fanno amicizia. È il miracolo nel quale la sua mamma ha sempre sperato: grazie a Ben, Julia riesce finalmente a comunicare con il figlio e George sembra ritrovare la gioia di vivere, gioca e inventa storie sulle loro avventure insieme. Ma un brutto giorno, inspiegabilmente, Ben scompare, e il mondo crolla di nuovo per George e sua madre. Disposta a tutto pur di ritrovare il gatto, Julia inizia così una forsennata ricerca nel suo quartiere e in tutti quelli vicini, chiedendo aiuto a chiunque. Ovunque. Sui siti web che si occupano di animali scomparsi, pubblicando annunci sui giornali, distribuendo volantini, guidando per chilometri a ogni minima segnalazione. Tanto che anche Internet e la stampa nazionale cominciano a interessarsi a questa storia, e attorno a George e Julia si crea una vera e propria catena di solidarietà. Finché, con il Natale ormai alle porte, arriva una telefonata inattesa, che aprirà finalmente uno spiraglio di speranza…
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Emozioni di Natale di Piergiorgio Pulixi, Cordelia.
Natale è tempo di emozioni, che ogni persona vive in maniera diversa. Ne “L’eroe dell’officina” la scrittrice Cordelia racconta di come, proprio a Natale, i dissapori radicati tra famiglie si possano appianare: basta semplicemente che qualcuno abbia il coraggio di compiere il primo passo. Piergiorgio Pulixi ne “La lettera” tratteggia le confessioni di tante donne e uomini che stanno attraversando delle situazioni personali difficili. Grazie alle lettere, le loro vite si intrecciano indissolubilmente, modificandosi. Un racconto sul coraggio necessario per scegliere la felicità o ritrovarla, che saprà scaldare il cuore di lettrici e lettori. Una nostalgica poesia di Sebastiano Satta introduce i due testi.
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Accadde a Natale di Arnaldo Casali.
Questa raccolta conta quarantacinque racconti brevissimi tutti legati dal filo (naturalmente rosso) del periodo natalizio. Essi durano quanto basta a immergerci per un momento in un tempo diverso, evocato immediatamente grazie al linguaggio e ai dettagli, tanto che la data contenuta in ciascun titolo appare quasi superflua. Le ambientazioni sono le più varie, e il lettore si divertirà nel passare dall’una all’altra: viaggerà fra le note di canzoni d’antan, nei pensieri segreti di personaggi mitologici, della letteratura e della storia (da John Lennon a Pinocchio, passando per Odino e Carlo Magno), oppure nei ricordi di comunissimi sconosciuti che talvolta si rincorrono fra le pagine e le età della vita, ma sempre in dicembre.
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Doni di Natale di Evelina Cattermole, Luigi Milani e Giuseppe Gioachino Belli.
In linea con l’idea della collana “Natale ieri e oggi”, il volumetto contiene due testi uno dei quali proviene da un tempo non molto lontano: una storia di fine Ottocento, che ci riporta però indietro alla fiaba come ce la aspettiamo, con il linguaggio suadente e il lieto fine – pure se un po’ malinconico – non privo di una religiosità semplice. Un tocco della quale percorre anche il secondo racconto, questa volta contemporaneo, ma legato al primo dal tema del «miracolo di Natale»: in entrambi i casi non assistiamo a uno sfolgorante prodigio degno di una parabola, ma a quello che verrebbe da definire come un piccolo aiuto dal cielo, che proprio nella notte santa regala al protagonista l’occasione per provare a rimettere sui binari la propria vita.
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Mamma Natale. Racconti di scrittrici tra Otto e Novecento, editore Croce Libreria.
Raccontano il Natale otto scrittrici che si inseriscono, tra Ottocento e Novecento, nel dibattito culturale e letterario del proprio tempo: dall’Italia abbiamo Serao, Marchesa Colombi, Deledda, Messina e dal contesto mondiale Gaskell, Pardo Bazán, Lagerlöf, Alcott. Tra queste compare, come extra bonus, una cartolina natalizia di Beatrix Potter. Tutte firme testimoni di un mutamento nell’industria editoriale, che vede l’incremento del pubblico e delle occasioni di lettura. Queste scrittrici si fanno interpreti della realtà della loro regione, delle tradizioni di ogni singolo Paese e raffigurano bambini e anziani, padri e figli nel complesso tessuto dei rapporti familiari. I loro racconti di Natale offrono uno sguardo sui percorsi che i personaggi compiono verso una revisione della propria vita. La storia può svolgersi nell’arco della giornata natalizia o lungo un iter più esteso, che in quella giornata trova scioglimento, perché è l’unico spazio narrativo in cui è naturale il superamento dei conflitti sociali e psicologici: compete al Natale la percezione del bene, la realizzazione di azioni sostenute dai buoni sentimenti.
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White Christmas. Pagine dalla letteratura inglese e americana.
Dalle opere delle grandi penne della letteratura inglese e americana, da J. Austen a G. Elliot, da Shakespeare a Tennyson, da L, M. Alcott a H. James, una proposta di pagine che raccontano la più amata delle feste, quella della famiglia, dei pranzi davanti al fuoco, dei riti sociali e religiosi.
Qualcuno dice che fu Charles Dickens a “inventare” il Natale come grande festa famigliare, con un bel pranzo, magari accompagnato anche da canti e balli, che celebrava festosamente la nascita di Gesù e l’invito a essere tutti più buoni…
I brani qui raccolti partono addirittura prima di Dickens. Molti di essi sono dovuti a scrittori inglesi che ci presentano il rito della festa natalizia in tutta la sua vivacità e allegria, mentre i contributi americani, di taglio diverso, sono mirati vuoi a esaltare il buon cuore natalizio, vuoi a ritrarne la ritualità. Completano il libro due poesie melanconiche e una sacra rappresentazione.
Una selezione varia e raffinata e una piacevolissima lettura ricca di atmosfera per le feste.
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Natale a Milano. Una città di ordinarie follie,
sedici racconti irrompono nella Milano natalizia attraverso ogni declinazione della follia: il rito stressante dei regali e la cena della vigilia, ma anche qualche morto e amabili assassini, coniugi fedifraghi, memorie stralunate, figli persi e ritrovati, vendette e panettoni.
In ognuno di questi racconti, dove humour e fantasia sono protagonisti costanti, troviamo personaggi che vivono nella follia, o che ci si ritrovano inaspettatamente per amore, rabbia, voglia di scoprire, passione e compas-sione, rivalsa.
Un campionario di situazioni che ci dimostra la versatilità degli Autori, impegnati a dare vita a storie tanto diverse quanto intriganti, insolite, toccanti talvolta.
Ogni Lettore troverà, secondo le proprie inclinazioni, la forma di follia che più lo affascinerà, gli spunti più congeniali per riflettere e sorridere. O ridere di cuore, alla luce intermittente degli addobbi natalizi che – splendidi o squallidi – ritmano la notte milanese nelle vie e nelle piazze del centro, negli anonimi condomini della periferia, nelle case di ringhiera, lungo i Navigli.
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Natale a Milano. Libro rosso,
Sedici racconti ci trasportano in una vorticosa girandola di situazioni e personaggi, dove si succedono le vicende di misteriosi writer e di imperatori penitenti, psicologhe e streghe, nonni svampiti ed ex cubiste senzatetto.
Sedici Autori si sono confrontati con altrettante storie, unite – possiamo ben dirlo – da un fil rouge che collega Milano, il Natale e il colore rosso. Ognuno con il suo stile, spaziando con humour, tenerezza e fantasia nei quartieri lussuosi del centro, nelle periferie desolate, in centri commerciali e commissariati. Troviamo insospettabili poliziotti giustizieri, un carabiniere artista, il presepe “comunista” del nonno operaio, la scicchissima famiglia di vampiri in trasferta, un paio di aspiranti suicidi che cambiano idea e riprendono in mano la loro vita, un Babbo Natale da supermercato che diventa babbo davvero, un tram affascinante e magico come la pubblicità, la voglia di fragole fuori stagione, lo stupore del vecchietto di fronte alla tecnologia… E poi Sant’Ambrogio in persona e le divertenti cospirazioni no profit di una cameriera di fine ’800.
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Natale a Milano. La città dei desideri,
desideri e sogni si intrecciano a Milano, la città dei balocchi per antonomasia, ma anche la metropoli che offre opportunità a chi ha progetti, aspirazioni, ambizioni. L’atmosfera intima del Natale aggiunge un pathos particolare alle tante storie che, nonostante i ritmi frenetici, lo scintillio commerciale e il mito della produttività, si affidano in fondo alla forza della speranza.
Ciò che spinge avanti nel percorso spesso complesso e faticoso della vita sono i desideri e i sogni che ciascuno coltiva nel suo intimo. I protagonisti di queste pagine infatti quasi sempre vanno ben oltre la superficialità della soddisfazione materiale; vogliono un amore, un figlio, la salute, ritrovare una persona cara, costruirsi una vita degna di essere vissuta, superare le difficoltà, essere in pace. Qualcuno brama anche il potere o la vendetta e c’è chi vorrebbe desiderare qualcosa perché ancora non sa che cosa vuole dalla vita. Ci sono anche desideri più semplici e apparentemente scontati: un giocattolo, un viaggio, un ruolo in una rappresen- tazione, tornare a casa sereni dopo il lavoro, ma anche questi sono lo specchio di una rappresentazione esistenziale di se stessi.
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Natale a Milano. Moving stories,
una Milano in movimento, tram e autobus, treni e taxi che spostano senza sosta migliaia di persone fra i monumenti del centro e le vetrine decorate, le stazioni e le fermate, gli scorci nascosti delle periferie, gli isolati che si fondono con la campagna invernale, gli alberi addobbati nei giardini.
Folle che si affrettano fra le ultime ore di lavoro e le feste in arrivo, ognuno preso della quotidianità che si sfilaccia sul limitare del fine anno oppure già immerso nei riti della festa, mentre le luci del Natale illuminano pensieri, emozioni e storie personali e collettive di una città che non si ferma mai.
Quindici storie in cui il ritmo delle esistenze singole si compone nel battito di fondo della metropoli che prende il sopravvento anche sulla festa più dolce dell’anno. Le suggestioni del Natale si tingono allora di memoria, di desiderio, di ombra, di sogno, per costruire una raccolta di racconti che ci narra di una contemporaneità aldilà di ogni prevedibile e convenzionale atmosfera natalizia.
Una città che si disegna pagina dopo pagina, a seconda del protagonista che la guarda attraverso il finestrino, magari appannato, di un mezzo di trasporto, ma anche grazie a quindici schede che illustrano i luoghi più suggestivi descritti nelle storie.
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Natale a Milano. Libro verde.
Sedici racconti e diciotto ricette per un Natale ricco di parole e sapori. Un’antologia sorprendente e suggestiva come un’aurore boreale, alla ricerca dell’anima verde di Milano: il verde dei parchi, della giovinezza, di una nuova cura per la città e i suoi abitanti, anche il verde dei ricordi. Il verde degli abeti decorati…
Nonostante le apparenze, le difficoltà e le resistenze, a Milano batte un cuore verde, dalle sfumature più impensate, che derivano non soltanto dall’evidenza del colore, ma si declinano a partire dal suo valore evocativo e simbolico.
I cittadini di Milano hanno per il verde un amore tenace e queste pagine ne esplorano molte tonalità: quello scuro della ghisa verniciata delle fontanelle pubbliche; quello fiabesco di strani spiriti del Natale, solo lontanamente Dickensiani; quello inquietante del tempo in cui le donne che sapevano di erbe erano streghe; quello degli abeti natalizi, simboli di amori veri o anche falsi; quello brillante dei tavoli da gioco, dove si lasciano soldi e anime perse; quello confuso e mai afferrato dei daltonici; quello offuscato dalla nostalgia; quello vivace della giovinezza; quello pieno di promesse della speranza.
Infine il verde delle ricette di Carlo Enrico Venturi, il nostro Cuoco in Cravatta, che quest’anno ci offre una deliziosa selezione di piatti cucinati con ingredienti verdi, dall’aperitivo al dolce. Le ricette si inseriscono tra i racconti e, per chi vorrà sperimentarle, potranno accompagnare pranzi e cene natalizie all’insegna del colore che riempie il cuore di attese positive per tutti.
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Natale a Milano. Libro giallo, Neos Edizioni. (05 dicembre 2021)
Milano, Natale e il colore giallo: dalla declinazione di questi tre elementi prende vita un’antologia vivace, capace di far ridere, sorridere e pensare. Dal giallo dello zafferano a quello del crimine, ognuno dei diciannove Autori ha scelto la propria sfumatura e l’ha trasformata in una storia da raccontare.
A popolare questi racconti rigorosamente in tinta sono personaggi e situazioni che spaziano in tempi e ambienti diversi, da messer Leonardo al presente pandemico. Abbiamo così l’investigatore di Chinatown e le cuoche litigiose, la stalker triste e il giornalista coraggioso, lo scrittore che si affida a Babbo Natale, il portafoglio rubato e gli equivoci alla Scala, il finto suicidio nel parco e il gobbo di Nôtre Dame in trasferta, la rivincita della detective alla deriva e lo zafferano rubato, la lupa mannara, l’ultimo dono dello scrittore, il misterioso caso dell’attore iellato, l’amico immaginario del viceispettore… Questi e molti altri sono gli ingredienti che gli Scrittori, con i propri personalissimi stili, hanno saputo combinare nell’antologia, spolverando il tutto con un bel po’ di zafferano. E ancora una volta il Cuoco in Cravatta regala a queste pagine un’accattivante serie di ricette in tinta che ci accompagnano dall’aperitivo al dolce, tutte da provare nei giorni di festa.
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Natale a Torino. Torino 10 e lode!
Decima edizione di Natale a Torino, questo volume segna un traguardo importante. Dieci anni in cui la città è stata raccontata, esplorata, immaginata in più di centocinquanta racconti, con affetto e fantasia. Adesso festeggiamo insieme questa città da 10 e lode!
Pagine vivaci, a volte liriche, a tratti pungenti o umoristiche, per raccontare le eccellenze torinesi, dalle vestigia romane alla storia sabauda, dalla sua anima sociale alla città industriale, dal cinema all’arte al gusto, senza dimenticare il barocco e il liberty, le sue linee metafisiche e lo skyline disteso lungo il fiume fra la cerchia dei monti e l’anfiteatro delle colline; e poi il suo lato bizzarro e inaspettato, che si rivela nei personaggi e nelle situazioni, a fare da controcanto alle proverbiali razionalità e riservatezza sabaude.
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Natale a Torino. Quindici storie di risi e sorrisi.
Un chicco di riso che diventa un messaggio d’amore, i personaggi del presepe che si animano, un misterioso ingrediente che rende euforici gli anziani di una casa di riposo, un bizzarro bottegaio che accarezza i suoi prodotti, un maiale allevato in una villa in collina e una tartaruga azzannatrice a cui “piacciono” i gatti, una sgangherata banda di ladri e… molte altre storie curiose.
I quindici racconti di “Natale a Torino” 2017, ci propongono il volto sorridente e gentile della Città per restituire al lettore l’atmosfera di festa del periodo natalizio. Gli Autori si sono cimentati in un compito non facile, quello cioè di suscitare il riso o quantomeno il sorriso in chi legge, passando da un garbato umorismo alla comicità dell’assurdo, dall’humour nero alla nostalgia dei ricordi d’infanzia.
Al tratto sorridente che unisce i racconti si aggiunge il richiamo al sapore del riso, inteso come alimento, che arricchisce la narrazione ricordandoci la sua versatilità in cucina, aggiungendo al divertimento il gusto della buona cucina. Queste Quindici storie di risi e sorrisi invitano ad assaporare la piacevolezza della lettura e a riscoprire, con un sorriso, il senso della festa e dello stare insieme.
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Natale a Torino. Lunghi, ristretti, macchiati e altri racconti,
sedici storie da sorseggiare come una piacevole tazzina di caffè, sedici racconti torinesi e natalizi fra i quali ogni lettore potrà trovare il suo preferito, amaro o zuccherato, lungo, ristretto, e anche macchiato…
Torino è di nuovo la tela su cui una narrazione a più mani crea un quadro composito di situazioni ed emozioni. Torino e le sue caffetterie, luoghi dove si va di fretta o dove ci si rifugia per sentirsi complici, coccolati o anche soltanto per condividere chiacchiere, per alleviare solitudini o per coltivare amicizie. Torino e il caffè, una spezia legata alla città per la tradizione dei caffè storici, me per l’industria della torrefazione.
Declinata in tanti modi diversi, questa bevanda passe-partout che facilita l’incontro, che rinfranca o invita a prendersi una pausa e a gustarsi la vita, si intrufola nei racconti di questa settima edizione di Natale a Torino e il suo aroma percorre le pagine assecondando ora la vena umoristica, ora quella noir, ora quella poetica. Sogni, amori, illusioni e ricordi vivono, dolci o amari, in queste pagine da leggere a piccoli sorsi come il caffè di cui parlano.
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Natale a Torino. Galuperie e altre storie.
Galup in piemontese, significa “goloso”. Ma con galup e galuperie viene inteso qualcosa di più, che racchiude in sé l’idea stessa di quanto di dolce, buono, rotondo, consolatorio e stuzzicante possa esistere al mondo.
Nasce così la terza edizione di Natale a Torino, dove tredici autori hanno liberato la loro fantasia in quindici racconti che raccolgono le suggestioni più dolci del Natale.
Il panettone, re dei dolci natalizi, fa capolino in queste pagine, protagonista intramontabile e diventa fulcro della narrazione in tre racconti che ripercorrono le vicende della Galup, l’azienda dolciaria piemontese, il cui marchio è diventato sinonimo del prodotto stesso.
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Natale a Torino. 15 racconti al museo.
Quindici racconti ambientati nel periodo natalizio (in cui – giova ricordarlo – non siamo affatto “tutti più buoni”) ci trasportano nei musei di Torino e ci fanno vivere avventure inconsuete, all’insegna dell’arte e del crimine, della grande storia, quella dei libri, o delle piccole storie, quelle stampate nei ricordi di bambini e nonni.
A esplorare la grande varietà museale che la città offre sono le diverse sensibilità dei nostri Autori, che in questa antologia hanno saputo immaginare avi burloni e inafferrabili samurai, scenari distopici, sgangherati aspiranti criminali e finti Babbi Natali, allegre automobili e marescialli riottosi, o ancora svelare lati nascosti (assai fantasiosi, in verità…) di celebri personaggi, viaggiare all’interno di dipinti, ridare vita a raffinate scene di corte. Le speranze, talvolta le illusioni, che il Natale spesso porta con sé si alternano a vivacissimi, irriverenti, esilaranti racconti, in un gustoso viaggio che si affaccia anche su alcuni dei musei meno noti di Torino: luoghi magici dove durante le Feste può succedere davvero di tutto…
A far da cornice una collezione di ricette speciali, perché a Natale, buoni o cattivi, un bel pranzo deve esserci per tutti!
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Natale a Torino. Racconti in piazza.
Racconti, scritti con sensibilità e partecipazione e spesso resi lievi da una buona dose di umorismo, si alternano le schede storico-artistiche dedicate alle magnifiche piazze di Torino in cui si svolgono le vicende narrate.
Le piazze auliche, i salotti signorili o i vivaci mercati di Torino sono le tappe narrative di un percorso di visita nel tempo e nella fantasia; spazi dove le parole volteggiano come fiocchi di neve nei giorni di Natale e ricamano storie che incantano e invitano a riscoprire la bellezza dei luoghi.
Una città, le sue vie e soprattutto le sue celebri piazze dove i diciannove Autori dell’antologia ci accompagnano attraverso i soggetti e i protagonisti più vari: il volo della donna cannone e lo strano incontro con il bibliofilo; Cavour che non ne può più di fare la statua e le trecce tagliate per ribellione; i fratelli con le facce gaglioffe, una canzone di Theodorakis e le vittime di una rappresaglia fascista; e poi ancora il ladruncolo ai tempi della peste, Padre Beccaria e le nougatine, e tanti altri spunti fra ricordi, amori, miracoli…
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Natale a Torino. Quattordici racconti d’autore
Quattordici Autori, con il fine pennello della fantasia, dipingono storie in cui Torino e il Natale, pur rimanendo sullo sfondo, risultano essere i veri protagonisti. Il colore che domina è il bianco della neve, l’affetto che sempre traspare è quello per la città. Ma i racconti ci propongono tanti e diversi sguardi.
La storia lieve inserita nella Storia con la esse maiuscola, un passato recente e un futuro incombente, il sorriso della commedia e la tragicità dell’esistenza, la delicatezza o la crudeltà dei sentimenti, la favola dei fanciulli e i problemi della quotidianità, il Natale degli emarginati e quello dei ricchi.
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Natale a Torino. Quindici storie intorno alla città.
Una raccolta di storie, curiose, commoventi, affettuose o surreali illumina con le luce natalizia gli scorci suggestivi e a volte dimenticati dei borghi intorno a Torino. La “provincia”, fonte di ispirazione per i maestri della letteratura, dell’arte e del cinema del Novecento, è il cuore di questa quinta edizione di Natale a Torino. Lì infatti ci sono storie e leggende da raccontare, tesori nascosti d’arte e paesaggio difesi strenuamente dall’assalto dei capannoni, radici che si dirigono verso la Città e che, con il favore di un’atmosfera felicemente nostalgica propria del Natale, si possono anche risalire per ritrovare il senso dell’esistenza e le tracce della propria identità. Gli Autori di queste pagine ci regalano la meraviglia invernale di prospettive inaspettate, che accendono la fantasia e ci inducono a ripensare le contrade rurali o urbane che circondano la Città, e con lei compongono un tessuto dal disegno speciale e originale. Narrando di castelli, di gatte sapienti, di presepi irriverenti, di creature fantastiche, di fortezze che racchiudono segreti, di vigilie trasgressive o nostalgiche, questo libro invita il lettore a mettersi sulle tracce delle storie, a rivisitare i luoghi, a stupirsi, a sognare e a ritrovare le impronte della Storia che hanno segnato il nostro divenire.
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Natale a Genova. Luci sul mare.
Una raccolta di testi che giocano in chiave inusuale con l’indissolubile unione tra il capoluogo ligure e il mare. Un legame profondo in cui si inserisce un terzo elemento: la luce.
Quante storie si dipanano, si sfiorano, si mostrano e si nascondono tra i carruggi, lungo le vie maestose, nelle piazze, all’interno dei palazzi, sui moli e sulle spiagge di Genova e del suo circondario? Le autrici e gli autori di questa nuova antologia natalizia ambientata nella città della Lanterna accompagnano lettrici e lettori in un vero e proprio viaggio di scoperta, iniziatico, in cui bagliori e ombre si alternano, convivono, si contrastano, si inseguono. Se il mistero è la cifra che contraddistingue alcune penne (e scritture), altre prediligono invece i cromatismi e le sfumature iridescenti. Tutte raccontano – pur se con voci e in declinazioni diverse – una luce, tutte entrano nelle pieghe dei sentimenti, li osservano da una distanza ravvicinata, li contestualizzano nell’atmosfera natalizia: gioiosa, riflessiva o… ma questo lo lasciamo scoprire a chi felicemente si immergerà nella lettura del volume.
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Natale a Genova. Racconti al profumo di pandolce.
Ventiquattro racconti, altrettante possibili declinazioni del Natale a Genova: questa prima antologia dedicata alla Superba cavalca tempi e situazioni diversi, tutti pieni di sorprese, sapori e sentori… proprio come il pandolce, protagonista indiscusso sulla tavola delle Feste.
Fra ricordi del tempo di guerra e svariati tentativi di avvelenamento, presepi distopici e solitudini spazzate via dal caso, gatti narranti e oche salvate dal pranzo natalizio, meticolosi propositi suicidi e incontri casuali che riportano alla gioia di vivere, fra epoche lontane e l’oggi, la creatività degli Autori ha saputo spaziare in un caleidoscopio di situazioni intriganti, comiche, misteriose, toccanti. E inventare personaggi brillanti, loschi, trasversali: bambini cattivissimi, commissari innamorati, artisti incompresi, ex-galeotti redenti, casalinghe assassine, vedove cuciniere…
Saporito come i canditi, tenero come l’uvetta o croccante come i pinoli, ognuno di questi racconti ci offre un buon motivo per sorridere e magari ridere, per riflettere, riportare alla luce i nostri Natali, ripercorrere o scoprire Genova – attraverso carrugi, creuze, quartieri alti e zone malfamate – seguendo la scia di profumo lasciata dal pandolce.
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Natale a Genova. Tra musei e emozioni.
Venti autori si misurano sotto il vischio con i musei genovesi e ci regalano pagine affascinati, reinterpretando e riscoprendo un immenso patrimonio di arte, di storia e di cultura. Diciotto racconti, una pirotecnica varietà di situazioni e personaggi che in comune hanno solo Genova, i suoi musei, il Natale e un grande piacere di lettura.
Abbiamo Picasso e il bambino, fascinose ladre, adolescenti in piena crisi che trovano il punto di svolta, dottorandi trafugatori, ritratti che parlano, spie e sicari, mamme in fuga, incontri con fantasmi affettuosi, Dürer in persona, la cuoca oltreoceano…
Un libro che esplora con umorismo e sensibilità l’importanza che un museo può avere sulla nostra visione del mondo; ci racconta quanto lo spirito dei musei possa cambiare le carte in tavola, creare avventure, raddrizzare situazioni, operare i miracoli del Natale; e ci invita anche a ripercorrere aule e saloni corridoi e scale alla riscoperta della città.
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Natale a Venezia. I racconti della vigilia.
La vigilia di Natale, a Venezia, non è solo preparazione di piatti tradizionali, auguri tra amici e parenti, ultimi acquisti, attesa. È il riaffiorare di tempi perduti, di legami, di modi. È il deflagrare di sentimenti estremi, ed estremamente umani. È la potenza di un luogo unico al mondo, che sempre mescola ritemprante bellezza e oscuro mistero, voci e silenzi. Questo e molto altro, in un moltiplicarsi di ambientazioni che a partire dal cuore della città si aprono, intrecciano isole e terraferma, portano chi legge a spasso in un piccolo mondo liquido racchiuso nell’abbraccio del litorale da un lato, e della gronda lagunare dall’altro.
Il terzo volume dell’antologia natalizia offre al lettore una visione più allargata, storie che si dipanano in un ampio lasso di tempo e in uno spazio – fisico, emotivo – che non sempre coincide con l’immaginario legato a Venezia, ma che risulta essere molto più aderente al reale, in forme e contenuti. Una modalità che fa emergere anche le criticità (dallo spopolamento, all’overturismo, ai rischi del cambiamento climatico) che si celano dietro la facciata di una città spettacolare, sognata, desiderata ma anche assai problematica, contraddittoria, finanche sconosciuta.
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Natale a Venezia. L’oro della laguna.
Venezia e la sua laguna, l’oro, le festività natalizie: una miscela che può rivelarsi tutt’altro che prevedibile, come accade in questo volume. Molto più che un’antologia di racconti: un affresco che contempla innumerevoli sfumature, come nella migliore tradizione pittorica veneziana.
Mosaici, pigmenti, gioielli, vetri artistici, preziosi tessuti. Riflessi di luce in certe ore del giorno e della notte, di sole abbacinante che si concede nelle brevi giornate dicembrine, di stelle scintillanti. Oro nei toponimi, nel sentire, nel linguaggio, nei rapporti di amicizia. Nel fulgore dell’erba di barena d’inverno, che l’acqua accarezza e specchia. Ma anche ombre e angoli bui, che della fantasmagoria luminosa sono controparte imprescindibile. Tutto questo incrocia la strada di personaggi di volta in volta solari, eccentrici, misteriosi, anime solitarie, bambini dallo sguardo incantato, donne e uomini che della vita affrontano gioie e dolori, prospettive e disillusioni. E nella luce dorata del Natale, così come nel suo doppio oscuro, spuntano anche pesci e altri animali – veri, fantastici, figurati – di casa in laguna.
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Natale a Venezia.
Nella più amata città del mondo, memorie e desideri, apparizioni, presenze e assenze, fughe e ritorni, al ritmo del colorito intercalare veneziano: sedici racconti d’atmosfera sul filo del ricordo, con un pizzico di mistero.
Natale a Venezia non è certo un Natale scontato. Tutto può succedere, tutti i sentimenti sono contemplati. A Venezia ci si perde e ci si ritrova, si viaggia a ritroso nel passato e si fa capolino nel futuro, si vive al contempo nel reale e nel fantastico. Si è travolti dalla folla chiassosa e colorata, ma dietro l’angolo il silenzio può essere sorprendente, mosso solo dallo sciabordio o da qualche passo che risuona, armonico. A Venezia non ci si può sottrarre al gioco di luci e ombre, che è letterale e figurato. Natale a Venezia è sospeso e incantato, come la città stessa, decadente e futuristica, persino irreale a pensarla, eppure concretissima. A bordo laguna, le riflessioni scivolano con dolcezza, cullano, trasportano lontano.
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Natale in Valle d’Aosta. Racconti sul filo dell’acqua.
Natale, Valle d’Aosta, acqua. Da questi punti fermi si dipanano quindici racconti che sono un inno allo spirito di montagne e borghi, di città e laghi della regione: altrettante angolazioni insolite o nel solco della tradizione, ma sempre intriganti.
A popolare le pagine di questa antologia sono personaggi reali o mitici, contemporanei o senza tempo: incontreremo la Dama della cascata e il rider che porta le pizze, il viaggiatore elegante e la vecchina miracolosa, le quattro amiche di fronte alla vita, il treno sbagliato e la risposta giusta, la lettera del cercatore d’acqua e la maledizione della Vouivre. E poi la doppia sorpresa bianca, la sinistra follia del lago, la fuga dall’acquario e l’astronave in valle… Tanti aspetti che gli Autori hanno saputo interpretare con creatività, ciascuno con la propria cifra stilistica e spaziando fra generi diversi, incluse alcune puntate nel distopico e nel thriller psicologico. Su tutto aleggia la consapevolezza del valore dell’acqua e delle conseguenze della sua scarsità.
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Natale in Valle d’Aosta.
Montagne e foreste innevate, i borghi e le città della Valle d’Aosta, sono gli elementi ispiratori dei quattordici racconti di questa antologia. Fra le tradizioni e la contemporaneità, con tocchi di umorismo e di fantastico, un Natale letterario intimo e raffinato da non perdere.
Nelle pagine di questa antologia troveremo incontri impossibili, presenze amate e perdute che lo spirito del Natale riporta magicamente. Bambini e ragazzi, nonne e donne coraggiose, uomini che vivono in simbiosi con le montagne e la natura, alberi incantati e animali che guidano e consolano, la neve e la mancanza della neve. Chi il Natale lo vive intensamente e chi si ribella.
Tenuta insieme dal fil rouge dei luoghi, nasce una galleria di personaggi e situazioni indimenticabili. Dalla quasi centenaria che pretende il sushi al secret che si tramanda, passando per il presepe dei peccatori, i ragazzini che contestano cantando, la tristezza del Covid. E poi ancora la minaccia del vecchio in rosso, la volpe e la meridiana, la caccia al tesoro dall’aldilà, le sorelle e la Strada Azzurra, la fotografa fuori dal tempo…
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Libri da leggere a Natale in ordine alfabetico:
A babbo morto. Una storia di Natale di Zerocalcare.
Accadde a Natale di Arnaldo Casali
Aspettando il Natale. 25 racconti per la vigilia, editore Einaudi
A sweet Christmas
C’era una volta il Natale. Storie sotto l’albero, editore Einaudi
Caro vecchio Natale di Washington Irving
Cercasi Ben disperatamente di Megan Lloyd Davies e Julia Romp
Cinque cuccioli sotto l’albero di Cameron William B.
Di turno la notte di Natale di Adam Kay.
Dodici racconti di Natale di Jeanette Winterson
Doni di Natale di Evelina Cattermole, Luigi Milani e Giuseppe Gioachino Belli
Emozioni di Natale di Piergiorgio Pulixi
Favole di Natale di Gabriele D’Annunzio
Fiaba di Natale. Il sorprendente viaggio dell’Uomo dell’aria di Simona Baldelli
Fuga dal Natale di John Grisham
I fratelli Kristmas. Un racconto di Natale di Giacomo Papi
I misfatti di Babbo Natale, scritto da Meredith Nicholson
Il cane che arrivò per Natale di Megan Rix
Il Canto di Natale di Charles Dickens
Il grande libro dei fantasmi di Natale, edito da Mondadori
Il libro di Natale di Selma Lagerlof
Il maestro Bomboletti e altre storie di Andrea Vitali.
Il Natale dei Magi, editore Einaudi
Il Natale di Betty Leicester Condividi di Sarah Orne Jewett.
Il panettone non bastò. Scritti, racconti e fiabe natalizie di Dino Buzzati
Il regalo più bello. Racconti di Natale, editore Einaudi
Il segreto del canto di Natale, scritto da Vanessa Lafaye
Il tram di Natale, scritto da Giosuè Calaciura
Il volo di Natale di Craig Johnson
L’albero di Natale e altri racconti, edizione Elliot
La cena di Natale di Luca Bianchini
La cena di Natale e altri racconti, edizione Elliot
La favola di Natale di Giovannino Guareschi
La leggenda della rosa di Natale di Selma Lagerlof
La malizia del vischio di Kathleen Farrell.
La notte di Natale di Nikolaj Gogol
La notte di Natale. Le leggende di Gesù di Selma Lagerlof.
La notte prima di Natale. E altri racconti, pubblicato da Elliot.
La signora Potter non è esattamente Santa Claus di Laura Fernandez
La vigilia di Natale di Mrs Parkins di Sarah Orne Jewett.
La volpe alla mangiatoia. Una favola di Natale di Pamela Lyndon Travers
Le lettere di Babbo Natale di John R. R. Tolkien
Mamma Natale. Racconti di scrittrici tra Otto e Novecento, editore Croce Libreria
Natale a Genova. Luci sul mare, Neos Edizioni
Natale a Genova. Racconti al profumo di pandolce, Neos Edizioni
Natale a Genova. Tra musei e emozioni, Neos Edizioni
Natale a Milano. La città dei desideri, Neos Edizioni
Natale a Milano. Libro giallo, Neos Edizioni.
Natale a Milano. Libro rosso, Neos Edizioni
Natale a Milano. Libro verde, Neos Edizioni
Natale a Milano. Moving stories, Neos Edizioni
Natale a Milano. Una città di ordinarie follie, Neos Edizioni
Natale a Parigi di Irène Némirovsky
Natale a Thompson Hall di Anthony Trollope
Natale a Torino. 15 racconti al museo, Neos Edizioni
Natale a Torino. Galuperie e altre storie, Neos Edizioni
Natale a Torino. Lunghi, ristretti, macchiati e altri racconti, Neos Edizioni
Natale a Torino. Quattordici racconti d’autore, Neos Edizioni
Natale a Torino. Quindici storie di risi e sorrisi, Neos Edizioni
Natale a Torino. Quindici storie intorno alla città, Neos Edizioni
Natale a Torino. Racconti in piazza, Neos Edizioni
Natale a Torino. Torino 10 e lode!, Neos Edizioni
Natale a Venezia. I racconti della vigilia, Neos Edizioni
Natale a Venezia. L’oro della laguna, Neos Edizioni
Natale a Venezia. Nella più amata città del mondo, Neos Edizioni
Natale con i fantasmi, pubblicato da Neri Pozza
Natale in Valle d’Aosta, Neos Edizioni
Natale in Valle d’Aosta. Racconti sul filo dell’acqua, Neos Edizioni
Natale sul mare e altri scritti di Joseph Conrad
Notte di Natale. Quindici storie sotto l’albero, editore Einaudi
Notti di dicembre. Racconti di Natale, Sellerio
Novelle di Natale di Luigi Pirandello
Oliver, il gatto che salvò il Natale di Sheila Norton
Ospite di Natale, edizione Elliot
Quando Babbo Natale capitò al bar Simpson e altri racconti natalizi, edizione Elliot
Racconti di Natale di Louisa May Alcott
Racconti di Natale, editore Einaudi
Racconti di Natale, edizione Elliot
Ricordo di Natale di Truman Capote
Sogno di Natale e altri racconti di Luigi Pirandello
Sogni di Natale, edizione Elliot
Vita e avventure di Babbo Natale di Lyman Frank Baum
Un cane ti sta sempre vicino di Hannah Coates
Un cucciolo per Natale di Linda Steliou
White Christmas. Pagine dalla letteratura inglese e americana, Neos Edizioni
Zubrówka. Una storia di Natale di Sarban