Il torrone al sesamo è un croccante dolce siciliano, tipico del periodo natalizio, che troviamo anche sulle bancarelle in varie occasioni come le feste patronali. E’ chiamato nella parte orientale dell’isola “giuggiulena“, nel messinese e catatese “ciciulena“, nella parte occidentale “cubbaita“, anche se quest’ultima definizione è riferita pure al torrone di mandorle.
Il torrone al sesamo è spesso preparato in forme rettangolari o quadrate, facilitando la sua porzionatura in piccoli bocconi o barrette. Questo rende il torrone al sesamo un’ottima scelta per un piccolo dolce dopo i pasti o come snack durante il giorno.
L’origine del torrone al sesamo
L’origine di questo dolce è araba ed il suo nome deriva dalla parola araba “giulgiulan” per indicare il seme di sesamo. Il secondo termine deriva dalla parola araba “qubbiat” che significa mandorlato, poiché in quelle zone si aggiungono anche le mandorle e pistacchi. La ricetta del dolce ha continuato il suo viaggio raggiungendo anche la Calabria.
Un dolce godurioso e semplice da preparare, citato anche da grandi scrittori come Camilleri e Sciascia:
“La cubaita è semplice e forte, un dolce da guerrieri, lo devi lasciare ad ammorbidirsi un pochino tra lingua e palato, devi quasi persuaderlo con amorevolezza ad essere mangiato.
Ti invita alla meditazione ruminante.
Rende più dolce e sopportabile l’introspezione che non sempre è un esercizio piacevole.”
Andre Camilleri nel suo Elogio della cubaita dell’Antico Torronificio Nisseno.“Stiamo a chiacchierare per tre ore al giorno, noi maestri; e fuori c’è la festa, i ragazzi che dovrebbero essere a scuola seguono a grappoli le bande che girano per il paese, stanno intorno alle bancarelle dalle tende bianche dove si vende la cubaita, un torrone che ci vuole il martello a romperlo, disposto a gradini sulle bancarelle, e le mosche che vi si posano così compatte da formare un nero muschio. Io che sono nato qui, provo una punta di malinconia a dovermene stare a scuola; mi piace non perder niente della festa, sedere al circolo e guardare le immagini della festa come dentro un caleidoscopio, il gioco dei colori che continuamente si compone e dissolve – ora domina il rosso, ora il bianco, poi il verde, l’azzurro; e si ritorna al rosso – proprio come girassi un caleidoscopio. E le voci. E i tamburi. E le mule cariche di grano, le donne a piedi scalzi che portano sulla testa il sacco pieno di grano, i ragazzi che portano grandi candele istoriate. Tutte cose che ho visto ogni anno, da quando son nato; e ogni anno mi piace tornare a guardarle, come fossi ancora ragazzo.
Invece me ne sto a scuola e le voci della festa sento lontane, si alzano nel cielo come un pavese. Le aule vuote rendono ancora più malinconico questo piccolo esilio; la stessa malinconia che c’è in un teatro vuoto.”
Leonardo Sciascia da Cronache scolastiche, in Le parrocchie di Regalpetra.
Ricetta del torrone al sesamo (giuggiulena o cubbaita)
Questa ricetta è stata realizzata dalla signora Pippa di Rosolini e il suo Team, che ogni Natale ci delizia.
500 g di semi di sesamo
300 g di zucchero
100 g di miele
30 g di scorza d’arancia
In pentola mettere il sesamo, lo zucchero, il miele e la scorza d’arancia, cucinare a fuoco alto, mscolando continuamente fino a far sciogliere lo zucchero, circa 20 minuti.
Appena diventa filante ed è tutto amalgamato versare su un foglio di carta forno e con l’aiuto di una spatola
spianatelo fino a formare uno strato di circa 1 centimetro.
Quando si sarà intiepidito, tagliatelo a forma di rombi o rettangoli di circa 4 cm per lato.
Lasciate riposare per un giorno prima di gustarlo.
Conservare in un barattolo di vetro o latta.
Varianti: potete unire qualche mandorla e/o pistacchi e/o arancia candita, oppure un pizzico di cannella.