Il Negroni è un cocktail tra i più famosi aperitivi italiani, conosciuto anche nel resto del mondo. La sua notorietà è sicuramente attribuita alla semplicità della sua preparazione che regala, però, una colorata miscela magicamente profumata.
Questo cocktail è una rivisitazione del famoso cocktail “Americano”, la leggenda narra che, a Firenze nel 1919, il Conte Camillo Negroni, avventuriero e giramondo, di ritorno da un viaggio a Londra si recò nel suo bar preferito, l’aristocratico Caffè Casoni di via de’ Tornabuoni, dove era solito ordinare il classico Milano-Torino, meglio conosciuto negli anni più avanti come Americano, quel giorno però chiese al barman, Fosco Scarselli, di irrobustire il suo solito cocktail, il barman eseguì e scelse il gin, alzando la gradazione alcoolica senza variare il colore, poi per differenziarlo dall’altro cocktail lo guarnì sostituendo la buccia di limone con una fetta di arancia. Da quel momento “il solito” del Conte Negroni divenne “un Americano alla maniera del conte Negroni”, ma ben presto venne chiamto solo “Negroni”.
Dopo il successo del cocktail, la famiglia Negroni fondò “Distillerie Negroni” a Treviso e produsse una versione già pronta della bevanda, venduta come Antico Negroni 1919.
Ringrazio Ema Sacchi, informatico e barman per passione, per la realizzazione di questo speciale sul Negroni. Potete seguirlo e trovare le sue alcooliche creazioni sulla pagina facebook Ema’s Speakeasy
Ricetta per il Negroni originale:
1 oz (30ml) di Gin
1 oz (30ml) di Bitter Campari
1 oz (30ml) di Vermouth rosso
Versare in un bicchiere old fashionned alcuni cubetti di ghiaccio, il Bitter Campari, il Vermouth e il Gin.
Mescolare bene e decorare con una fetta d’arancia.
Curiosità:
Lo scrittore Ian Fleming nel racconto Risiko del 1960, fa Ordinare un Negroni a James Bond, famoso 007, che si trova all’Hotel Hexcelsior, nell’attesa di incontrare un agente della CIA sulle tracce di un trafficante di droga.
Nel film del 1961 “La primavera romana della signora Stone“, tratto da una novella di Tennessee Williams, la protagonista, una turista disorientata, entra in un night club, buio e cavernoso e si abbandona ad un negroni.
Il Negroni è un cocktail che si presta molto a variazioni, conosciamone qualcuna:
Negli anni 50 a Roma, anno del Giubileo, un cardinale tedesco era solito frequetare l’Hotel Excelsior di via Veneto, dove si faceva preparare una miscela, indicando personalmente al barman le dosi. Un giorno il barman, Raimondo, propose al cardinale di provare un cocktail creato da lui, che somigliasse a quello che gli chiedeva solitamente, ispirandosi al colore dell’abito del cardinale, si trattava di una variazione del Negroni, sostituì il Martini rosso con il Dry e prese appunto il nome di “Cardinale”.
Ricetta per il Cardinale:
1 oz (30ml) di Gin
1 oz (30ml) di Bitter Campari
1 oz (30ml) di Vermouth Dry
Versate nel mixing glass il Bitter Campari, il Vermouth Dry e il Gin, unire dei cubetti di ghiaccio e miscelate con lo stirrer. Filtrate e versate in coppetta da cocktail e aggiungete la scorza del limone.
Negli anni 60, grazie al bartender Mirko Stocchetto, nel Bar Basso di via Plinio a Milano, che nella foga creativa di un Negroni sbagliò bottiglia e anziché prendere quella del gin prese quella dello spumante, dando vita ad un Negroni alleggerito, il risultato piacque molto e da allora il “Negroni Sbagliato” ha raggiunto il successo di quello originale.
Ricetta per il Negroni Sbagliato:
1 oz (30ml) di Bitter Campari
1 oz (30ml) di Vermouth rosso
1 oz (30ml) di Prosecco (spumante Brut)
Versare in un bicchiere, tumbler medio, alcuni cubetti di ghiaccio, il Bitter Campari, il Vermouth e il Prosecco. Mescolare bene e decorare con una fetta d’arancia.
Un’ altra variate che arriva dal freddo del’Est è il Negroski, che risulta meno aromatico di quello tradizionale, esaltando di più la parte amarostica ed é spesso gustato dopo cena come digestivo.
Il Gin viene sostituito dalla Vodka e decorato con una fetta d’arancia.
Il cocktail Bencini è un’ altra delle migliori varianti del Negroni dal sapore meno aspro e più gradevole al palato.
Il Gin viene sostituito con il Rum Bianco e decorato con una fetta d’arancia.
Il Japanese Negroni è una variante che ci avvicina all’oriente, purtroppo non si conosce la sua storia.
Il Gin viene sostituito con il Sakè, una bevanda alcolica tipicamente giapponese ottenuta da un processo di fermentazione del riso riso, acqua e spore koji, che viene anche chiamato “vino di riso”.
Il Mezcal Negroni è un interessante variazione del classico Negroni, risulta un cocktail tosto, ma equilibrato e molto aromatico.
Il Gin viene sostituito dal mezcal, un distillato messicano ottenuto dalla pianta dell’agave, viene decorato con una fetta di arancia.
Il Boulevardier è un’altra variante molto famosa, anche se in questo caso il gusto cambia parecchio, trasformandolo in un cocktail dal gusto caldo e avvolgente. La sua creazione è attribuita a Erskine Gwynne, uno scrittore di origini americane che, tra il 1927 al 1932, fondò una rivista mensile a Parigi chiamata Boulevardier.
Il Gin viene sostituito con il Whisky e decorato con una ciliegina al maraschino oppure la scorza di limone
Il cocktail Old Pal è la variante della variante infatti è la rivisitazione del Boulevardier. E’ apparso per la prima volta nel libro di Harry MacElhone del 1922, ABC of Mixing Cocktails, dove racconta che è stato inventato da Sparrow Robertson, l’editore sportivo del New York Herald, a Parigi.
Il Gin viene sostituito con il Whisky, il Vermouth rosso sostituito con Vermouth Dry e decorato con la scorza di limone.
Dall’Olanda arriva il Dutch Negroni, dove viene sostituito il Gin con il Bols Genever, un distillato, molto famoso in Belgio e nei Paesi Bassi, al gusto di ginepro, dal quale si è evoluto il comune Gin.
L’ Aperol Negroni è una variante leggera e fresca.
Il Campari viene sostituito dall’Aperol, decorato con scorza di limone, per ottenere un cocktail ancora più rinfrescante ed estivo potete sostituire il Vermouth Rosso con il Vermouth Dry.
Il Punt e Mes Negroni è un cocktail più amarostico, il regista Luis Buñuel rivendica la paternità di questo cocktail nella propria autobiografia Dei miei sospiri estremi, chiamandolo “Buñueloni”.
Il classico vermouth viene sostituito dal Punt e Mes, un vermut italiano, dal colore più scuro e dal sapore più amaro, viene decorato con fetta di arancia.
Si può anche giocare con varianti più estreme come il Chocolate Negroni, dove basta aggiungere 1/2 oz (15 ml) di Crème de Cacao Scura e 2 spruzzi di Bitters al Cacao, una fetta di arancia e cioccolato grattuggiato per ottenere un drink insospettabilmente squisito.
Il Negroni con Spuma di Nocciola rende la classica ricetta più sfiziona. Viene aggiunta al Negroni classico una spuma montata con uno schiumalatte, preparata con 1/2 oz (15 ml) di Frangelico (un antico liquore derivato da un infuso di nocciole e unito ad aromi di cacao e vaniglia) e 1/2 oz (15 ml) di albume d’uovo.
Il Rabarbaro Negroni di Tommaso Cecca del Cafe Trussardi, nel quale viene sostituito il Vermouth Rosso con il succo di rabarbaro, profumato con la buccia d’arancia e decorato con un bastoncino di rabarbaro naturale e menta.
Un’ idea simpatica da preparare durante festività particolari può essere il Negroni in gelatina:
3/4 oz di Gin
3/4 oz di Campari
3/4 oz di Vermouth Rosso
3/4 oz di Sciroppo di Zucchero
1 foglio Colla di Pesce
Ammolare la gelatina in acqua fredda per 5 minuti, poi strizzare bene ed unirla allo sciroppo di zucchero, mettere nel microonde alla massima potenza per circa 30 sec, dopo unire gli altri ingredienti, mescolare e versare nei bicchieri, coprire con carta stagnola e mettere in frigorifero per 4-5 ore.