Umberto Eco nasce ad Alessandria il 5 gennaio 1932, è stato un semiologo, filosofo, scrittore, traduttore, accademico, bibliofilo italiano e critico, uno dei suoi più importanti uomini di cultura contemporanei.
“I perdenti, come gli autodidatti, hanno sempre conoscenze più vaste dei vincenti, se vuoi vincere devi sapere una cosa sola e non perdere tempo a saperle tutte, il piacere dell’erudizione è riservato ai perdenti. Più cose uno sa, più le cose non gli sono andate per il verso giusto.”
Era figlio di Rita Bisio e di Giulio Eco, un impiegato nelle ferrovie. Conseguì la maturità classica al liceo “Giovanni Plana” di Alessandria. In gioventù fu impegnato nella GIAC (un ramo giovanile dell’Azione Cattolica).
Si laureò nel 1954, all’età di 22 anni, presso l’Università di Torino, con una tesi sul pensiero estetico di Tommaso d’Aquino, durante questi studi smise di credere in Dio e lasciò definitivamente la Chiesa Cattolica, in seguito commentò: “si può dire che lui (Tommaso d’Aquino) mi abbia miracolosamente curato dalla fede”.
“La saggezza non sta nel distruggere gli idoli, sta nel non crearne mai.”
Nel 1954 partecipò e vinse un concorso della Rai per l’assunzione di telecronisti e nuovi funzionari, i vincitori di quei primi concorsi furono in seguito etichettati come i “corsari” perché seguirono un corso di formazione e avrebbero dovuto svecchiare la Rai, da questa esperienza Eco trasse spunto per molti scritti, tra cui il celebre articolo del 1961 Fenomenologia di Mike Bongiorno.
Dal 1965 al 1975 fu condirettore editoriale della casa editrice Bompiani.
Nel 1961 ebbe inizio anche la sua carriera universitaria che lo portò a tenere corsi, in qualità di professore incaricato, in diverse università italiane: Torino, Milano, Firenze e, infine, Bologna dove ha ottenuto la cattedra di Semiotica nel 1975, diventando professore ordinario.
Nel 1971 all’Università di Bologna è stato fra i fondatori del primo corso di laurea in DAMS (era il 1971), poi è stato direttore dell’Istituto di Comunicazione e spettacolo del DAMS, e in seguito ha dato inizio al corso di laurea in Scienze della comunicazione. Infine è divenuto Presidente della Scuola Superiore di Studi Umanistici, fondata nel 2000, che coordina l’attività dei dottorati bolognesi del settore umanistico, dove nel 2001 ha ideato il Master in Editoria Cartacea e Digitale.
“Per me l’uomo colto è colui che sa dove andare a cercare l’informazione nell’unico momento della sua vita in cui gli serve.”
Nel corso degli anni ha insegnato come Visiting Professor alla New York University, Northwestern University , Columbia University, Yale University, Harvard University, University of California-San Diego, Cambridge University, Oxford University, Università di São Paulo e Rio de Janeiro, La Plata e Buenos Aires, Collège de France, École normale supérieure (Parigi).
Nell’ottobre 2007 si è ritirato dall’insegnamento per limiti di età.
Collaborò sin dalla sua fondazione, nel 1955, al settimanale L’espresso, sul quale dal 1985 al 2016 tenne in ultima pagina la rubrica “La bustina di minerva”, ai giornali Il Giorno, La Stampa, Corriere della Sera, la Repubblica, il manifesto e a innumerevoli riviste internazionali specializzate.
“Tutte le eresie sono bandiera di una realtà dell’esclusione. Gratta l’eresia, troverai l’emarginato. Ogni battaglia contro l’eresia vuole solamente questo: che l’emarginato rimanga tale.”
Nel 1980 esordì nella narrativa. Il suo primo romanzo, Il nome della rosa, riscontrò un grande successo sia presso la critica sia presso il pubblico, tanto da divenire un best-seller internazionale tradotto in 47 lingue e venduto in trenta milioni di copie, finalista del prestigioso Edgar Award nel 1984 e vincitore del Premio Strega.
Muore nella sua casa di Milano il 19 febbraio 2016 a causa di un tumore del pancreas che lo aveva colpito due anni prima.
“Si nasce sempre sotto il segno sbagliato e stare al mondo in modo dignitoso vuol dire correggere giorno per giorno il proprio oroscopo.”
Libri di Umberto Eco
1980 – Il nome della rosa
1988 – Il pendolo di Foucault
1994 – L’isola del giorno prima
2000 – Baudolino
2004 – La misteriosa fiamma della regina Loana. Romanzo illustrato
2010 – Il cimitero di Praga
2015 – Numero zero
Narrativa per l’infanzia di Umberto Eco
1966 – La bomba e il generale, illustrazioni di Eugenio Carmi
1966 – I tre cosmonauti, illustrazioni di Eugenio Carmi
1973 – Ammazza l’uccellino, come Dedalus, illustrazioni di Monica Sangberg
1992 – Gli gnomi di Gnu, illustrazioni di Eugenio Carmi
2010 – La storia de “I promessi sposi”
Si aggiungono alla lista della sue opere numerosi saggi di filosofia, semiotica, linguistica, estetica, qui non riportati.