Il 5 giugno si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale dell’Ambiente (World Enviroment Day), istituita dall’O.N.U. per ricordare la Conferenza di Stoccolma sull’Ambiente Umano del 1972 nel corso della quale prese forma il Programma Ambiente delle Nazioni Unite.
L’ evento intende aprire un dibattito sulle principali questioni che stanno alla base della sostenibilità ambientale e che devono essere esposte a tutti, promuovendo una discussione globale su un argomento che coinvolge tutto il mondo. Al centro della riflessione è la green economy, la ricetta essenziale per andare pienamente incontro allo sviluppo sostenibile. Quest’ultimo si rivela fondamentale per garantire il futuro del nostro pianeta.
Il tema di quest’anno è la “Lotta alla plastica monouso” e vedrà come palcoscenico la straordinaria India, uno dei Paesi con i più alti tasso di riciclaggio al mondo ed è quindi perfetta per sensibilizzare il singolo cittadino che può fare qualcosa nella lotta alla plastica, nessuno di noi è escluso da questa responsabilità.
Se non puoi riusarla, rifiutala!
La plastica è uno dei materiali più difficili da recuperare, e viene usata praticamente ovunque. Se dispersa nell’ambiente diventa un problema grave, soprattutto per il mare e gli oceani. Ben 8 milioni di rifiuti plastici vengono abbandonati in acqua ogni anno, portando alla distruzione di habitat sottomarini e mettendo a rischio la sopravvivenza di intere specie.
Gli eventi in programma in tutto il mondo per il 5 giugno sono tantissimi, GreenPeace lancia il “Plastic Radar”, il servizio per segnalare la presenza di rifiuti in plastica sulle spiagge, sui fondali o che galleggiano sulla superficie dei mari italiani. È possibile partecipare inviando le segnalazioni su Whatsapp, al numero +39 342 3711267.
Attraverso il sito plasticradar.greenpeace.it sarà infatti possibile consultare i risultati e scoprire quali sono le tipologie di imballaggi più comuni nei mari italiani, a quali categorie merceologiche appartengono, se sono in plastica usa e getta o multiuso e da quali mari italiani arriva il maggior numero di segnalazioni.