Book blogger è un saggio scritto da Giulia Ciarapica, pubblicato da Franco Cesati Editore, che propone un percorso attraverso i diversi modi di raccontare i libri in Rete: dal blog ai social e YouTube, tutti gli strumenti sono utili per parlare di letteratura e per farlo in modo originale, fresco, ironico e creativo.
“Leggere riempie i buchi, colma le mancanze, quando non fornisce risposte alle nostre domande ci offre lo spunto per nuove riflessioni – vero è che il dubbio è scomodo, ma come diceva Voltaire “la certezza è ridicola”: leggere ci permette di affacciarci alle vite altrui, di osservarle con curiosità e trasporto, ci apre le porte della storia, ci consente di sbirciare tra le pieghe della felicità, nondimeno dell’infelicità delle persone, indagandone caratteri, vissuti, sentimenti. Con la letteratura ci ricociamo e diventiamo universali.”
Chi è il book blogger e cosa fa? Cosa significa oggi fare critica letteraria 2.0?
Dalle classiche recensioni ed interviste a Bookstagram e Anobii, fino ai Book Haul, può cambiare il contenitore ma il contenuto resta primario: dietro ogni blogger c’è sempre un lettore, ma anche e soprattutto uno studioso della materia letteraria, che ogni giorno legge, si informa, confronta testi e cerca di trasmettere la propria passione al pubblico (piccolo o grande che sia) con un linguaggio chiaro e semplice.
Partendo dai ferri del mestiere e dalla scelta dei testi, passando per le fasi della recensione e i relativi stili, senza lesinare consigli pratici e di lettura, Book blogger ci conduce alla scoperta di un mondo articolatissimo e in grande fermento, provando anche a tracciare una mappa per orientarcisi: dai primissimi portali e lit-blog italiani, nati già all’inizio degli anni Duemila, alle ultime tendenze sui social network, per arrivare ai siti contemporanei più attivi e seguiti e al fenomeno degli youtuber.
Una ricognizione “dietro le quinte” della nuova informazione culturale che, pur senza l’ansia dell’esaustività o del riconoscimento ufficiale, non rinuncia a cogliere gli aspetti più autentici e dinamici di una scena molto più viva di quella che i sempre catastrofici dati sui lettori darebbero ad intendere.
Perché il book blogger, o blogger culturale, è prima di tutto un lettore e, ancora prima, un osservatore, un “esploratore”.
Ho conosciuto Giulia qualche anno fa durante un BlogTour organizzato insieme, quando ancora il boom dei book blogger era all’inizio. L’ho apprezzata subito per la gentilezza e l’umiltà con la quale interagiva, ma soprattutto per il suo modo di scrivere. Nel tempo queste caratteristiche aggiunte ad un’ottima preparazione ed a una straripante simpatia hanno fatto di Giulia la regina dei Book Blogger. Il suo meritato successo l’ha portata a scrivere per riviste nazionali, a presentare libri di autori molto noti ed a sviluppare progetti interessanti per la divulgazione della cultura, come il “Surfing on books“, che la porta in giro per l’Italia realizzando una serie di incontri con le classi superiori di primo e di secondo grado di numerose scuole italiane.
Ho seguito con molta curiosità il blogtour dedicato al libro e più leggevo di questo libro più la curiosità aumentava, così dopo mesi finalmente l’ho acquistato. Quando è arrivato a casa l’ho sfogliato, come faccio sempre con un libro nuovo: la prima sfogliata veloce, un’annusata, poi la lettura delle prime righe e delle ultime, dopo una sfogliata più lenta … ed ecco che vedo il nome di questo blog stampato nero su bianco all’interno del libro. Una bellissima sorpresa scoprire di essere stata citata.
Mi sono presa molto tempo prima di parlare di questo libro, perché l’ho letto e riletto, le informazioni che contiene sono tante ed interessanti da farlo restare sulla mia scrivania fino ad un tempo indefinito, non riesco a non leggerne ancora un pezzo ogni tanto.
In questo libro Giulia ci parla del suo mondo, della sua passione, ci racconta della sua libreria, dei testi che l’hanno formata, del suo modo di leggere, e come cambia il modo di leggere per fare critica, della differenza tra recensione e critica letteraria. Ci regala consigli su come preparare una recensione ed infine analizza il mondo dei social, dalle video recensioni ai più moderni metodi di divulgazione culturale. Tutto questo è realizzato attraverso uno stile di scrittura semplice, scorrevole e diretto, sembra si sentirla parlare in uno dei suoi video.
Book Blogger non è solo un libro per blogger o aspiranti tali, è un manuale per gli amanti della lettura, per lettori curiosi che vogliono andare oltre. La mia lista di libri da leggere è aumentata notevolmente dopo la sua lettura ed anche i book blogger da seguire. Consiglio vivamente la lettura di questo piccolo libro rosa dal contenuto multicolor.
“… e infine condurre con noi lettori “analogici” e “digitali” all’interno di quella macchina del teletrasporto che esiste da secoli, millenni, e si accende ogni volta che giriamo la prima pagina di un libro e iniziamo a leggere.”
Il mio è un piccolo blog per condividere le mie passioni, tre le quali la lettura, non ho case editrici che mi rincorrono, difficilmente recensisco per fare pubblicità, non ci sarebbe niente di male, però mi fa sentire più libera. Spesso quello che scrivo passa inosservato, a volte mi viene in testa di chiudere tutto, ma poi leggo blogger come Giulia Ciarapica e individuo altri libri da scoprire, da condividere e torna l’euforia.
In libreria: come scegliere un libro da leggere (e recensire?)
Abbiamo tirato fuori dalla libreria alcuni dei titoli che potrebbero esserci utili nel corso del nostro viaggio nella recensione; siamo stati attenti a lasciare spazio sufficiente per accogliere altri volumi: i romanzi, i racconti, i saggi che leggeremo per passione o per lavoro. Adesso però bisogna partire. E lo facciamo ponendoci una domanda, prima di riempire compulsivamente quel “vuoto” di nuovi titoli, senza fermarci a riflettere: come si sceglie un libro da recensire? Un quesito, questo, che puo lasciare interdetti, almeno sul momento; perché una risposta unica e univoca non c’è: scegliere un libro da leggere e su cui daremo la nostra opinione ha molto a che vedere con l’istinto e con la sensibilità individuale verso certe tematiche, certi stili, autori, generi. Prima di entrare nel dettaglio, occorre distinguere due situazioni di partenza: ci sono occasioni in cui si ha libertà di scelta rispetto al libro da recensire, e altre in cui questo ci viene suggerito. Quando si scrive per un giornale o in collaborazione con un blog o una rivista, confrontarsi in anticipo sulle recensioni che verranno pubblicate è la norma; dunque può capitare di trovarsi in disaccordo, oppure che ci venga affidata la lettura di testi che sentiamo lontani; altre volte, semplicemente, potremmo avere per le mani un’opera che sta destando scalpore o interesse a livello nazionale, pensiamo a romanzi come Bruciare tutto del Premio Strega 2013 Walter Siti, edito da Rizzoli. Teniamo presente che ogni blog segue una propria linea editoriale; nel caso di quelli che fanno capo a un unico utente, questa rispecchia necessariamente gusti e formazione personali di chi li gestisce: in qualche misura, dunque, anche la recensione diventa un mezzo per parlare indirettamente di noi, proprio attraverso i libri a cui scegliamo di dare spazio. Ciò premesso, cercheremo se non di rispondere esaustivamente alla domanda iniziale, quantomeno di prendere in considerazione alcuni elementi che possono guidare il nostro occhio di lettori (e aspiranti blogger culturali), catturare la nostra attenzione e curiosità, riuscire a “convincerci” che quello che abbiamo appena visto e un libro adatto a noi. Per farlo, potremmo partire dalla libreria, che sia online o offline, fisica: appena varcata la porta e arrivati davanti agli scaffali, che cosa ci colpisce?