Pippi Calzelunghe, scritto dalla svedese Astrid Lindgren nel 1945, è uno dei libri per ragazzi più amati di sempre, un classico che continua a conquistare lettori di ogni generazione. La protagonista, Pippi, è una bambina fuori dagli schemi: ha i capelli rossi legati in due trecce rigide, le calze spaiate e una forza straordinaria, tanto da poter sollevare un cavallo con una mano. Vive da sola nella Villa Villacolle, insieme a un cavallo e una scimmietta di nome Signor Nilsson, dopo che il padre è andato per mare e la madre è scomparsa.
“C’era, alla periferia della minuscola città, un vecchio giardino in rovina; nel giardino sorgeva una vecchia casa, e nella casa abitava Pippi Calzelunghe. Aveva nove anni e se ne stava lì completamente sola : non aveva né mamma né papà, e in fin dei conti questa non era una cosa atroce se si pensa che così nessuno poteva dirle di andare a dormire proprio quando si divertiva di più o propinarle l’olio di fegato di merluzzo quando invece lei desiderava delle caramelle.”
Il nome della protagonista fu inventato dalla figlia dell’autrice. Durante un periodo in cui la figlia di sette anni era malata di polmonite, la bambina chiese alla madre di raccontarle delle storie per distrarla e così avvenne ogni sera, le raccontava una favola sempre diversa. Un giorno la bambina le chiese di raccontarle la storia di Pippi Calzelunghe, la madre sentendo questo nome bizzarro inventò una favola altrettanto bizzarra. E le storie continuarono, sera dopo sera, e diventarono un libro che regalò alla figlia per il suo decimo compleanno e a tutti noi.
“Annika se la guardò a lungo, per imprimersi bene in mente l’aspetto di Pippi; non l’avrebbe mai e poi mai dimenticata, così come appariva in quel momento, con le sue trecce rosse e le lentiggini e il sorriso entusiasta e le smisurate scarpe nere.”
Pippi Calzelunghe, suo vero nome Pippilotta Pesanella Tapparella Succiamenta Efraisilla Calzelunghe, è una bambina fuori dal comune, è molto stravagante, allegra, furba e ricchissima, vive sola in una grande casa che si chiama Villa Villacolle, in un piccolo paesino della Svezia. Non ha paura di niente, sta benissimo anche senza genitori, perché così nessuno le dice quando è ora di andare a letto o le insegna le buone maniere, che non servono a nulla se non si è veramente generosi. E Pippi, appunto, lo è. Ha due amici: un cavallo e il Signor Nilsson, una simpatica scimmietta. Pippi è dotata anche di una forza prodigiosa, tanto da sollevare il suo cavallo.
“Pippi era davvero una bambina straordinaria. La cosa più eccezionale in lei era la sua forza; era così tremendamente forte, che in tutto il mondo non esisteva un poliziotto che fosse forte quanto lei. Poteva benissimo sollevare un cavallo, se appena lo avesse voluto.”
Anche la casa dove vive è particolare e molto colorata, infatti attira l’attenzione dei vicini, specialmente di Tommy e Annika, due bambini che, molto incuriositi, decidono di entrare a Villa Villacolle. Così inizierà una grande amicizia tra loro e Pippi, che li travolgerà con la sua simpatica follia ed insieme vivranno fantastiche avventure.
“Vicino a Villa Villacolle c’era un altro giardino, e un’altra casa. In quella casa abitavano un papà e una mamma con i loro due graziosi bambini, un maschio e una femmina. Il ragazzo si chiamava Tommy e la bambina Annika. Erano due bambini molto gentili, ben educati e obbedienti”
Insieme a Pippi e i suoi amici abbiamo conosciuto gli indimenticabili pirati, l’isola Cip-Cip, lo spunK (Ma cosa sarà mai uno spunk?), la Saltamatta, una nave di corsari spesso in giro nei mari del Sud guidata da suo padre, il pirata onesto, Efraim Calzelunghe, re dell’isola immaginaria di Taka Tuka, nel Corno d’Africa.
“Pippi diede a Tommy e ad Annika una pillola-Cunegunda per ciascuno, mentre un brivido d’emozione correva loro per la spina dorsale: pensate, un attimo dopo le pillole miracolose si sarebbero depositate nel loro stomaco, e questo era sufficiente perché non dovessero mai, mai, diventare grandi. Che meraviglia!”
Questo libro ha operato un grande cambiamento nella letteratura infantile europea causando un profondo rivolgimento di costumi e un grande scandalo tra i benpensanti. Molte ragazze che, alla fine degli anni Sessanta parteciparono ai movimenti studenteschi, dichiararono di essersi ispirate a Pippi.
Ringrazio Astrid Lindgren per avermi fatto vivere avventure strabilianti insieme ad una ragazzina folle dalle rosse trecce.
“In fin dei conti è davvero meraviglioso vivere — disse Pippi, stirando le gambe più che poteva.”
Nel 1969 è stata prodotta anche una serieTV ormai famosissima, che ha segnato l’infanzia di quelli della mia età. La serie fu distribuita in Italia nel 1970 ed era composta da 21 episodi. Pippi Calzelunhe era interpretata da Inger Nilsson, Annika Settergren da Maria Persson e Tommy Settergren da Pär Sundberg.
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1 commento
Un libro interessante e significativo.
Saluti a presto.