Promesse. Due indagini di Lincoln Rhyme e Amelia Sachs, scritto da Jeffery Deaver, pubblicato il 30 maggio 2019, due racconti di un maestro del thriller, con protaginisti Lincoln Rhyme e Amelia Sachs, che trascinano il lettore in un entusiasmante giro sulle montagne russe, tra colpi di scena e geniali svolte narrative.
“Rhyme e Sachs avevano preso in considerazione l’idea di scrivere le promesse. Lui era intrigato dalla possibilità di inserire nella propria la legge Miranda; ma, per quanto brillante come trovata, non gli sembrava appropriato includere «il diritto di restare in silenzio» e «ad avere un avvocato durante l’interrogatorio» in una promessa destinata a forgiare un’unione duratura.”
Come per il principio di Locard, secondo cui in ogni crimine si verifica un trasferimento di prove, per Lincoln Rhyme e Amelia Sachs sembra valere la legge per cui ovunque si trovino li aspetta un enigma che mette alla prova il loro talento da detective. La coppia ha scelto Bellagio, sul lago di Como, per sposarsi, insieme a un gruppo scelto di amici, ma la luna di miele si trasforma immediatamente in una investigazione privata con un finale sorprendente.
Allo stesso modo in Florida, dove Rhyme ha appena finito un ciclo di lezioni di tecniche forensi, i due vengono coinvolti nel caso di un aereo inabissato nell’Oceano Atlantico per cause tutte da chiarire. Incidente tecnico o attentato? E cosa può inventarsi un criminologo se le eventuali prove giacciono, irraggiungibili, nella Fossa di Porto Rico, a otto chilometri di profondità? E una tempesta di quelle che si vedono solo in Florida ha spazzato via dalla pista di decollo ogni traccia?
“La sua prima reazione nel trovarsi per le mani un caso apparentemente senza prove era stata lo sgomento, poi sostituito da una sorta di divertita fascinazione; adesso, però, qualcosa dentro di lui smaniava per mettere alla prova quelle doti da poliziotto che non usava da tanto, troppo tempo.”
Le recensioni non sono molto positive per questi due racconti, la brevità e il costo eccessivo sono la maggior causa di non apprezzamento. In effetti i racconti sono realmente molto brevi e quindi anche i casi si risolvono in fretta e non si riesce a dare spessore ai personaggi. A mio parere Deaver si dimostra abile anche nella stesura di brevi racconti, però riconosco che chi sceglie questo genere cerca adrenalina e tensione, che qui mancano assolutamente.
Anche per quest’opera l’autore sceglie l’Italia per ambientare il primo racconto, è evidente che ha una passione per il nostro bel paese, l’incantevole lago di Como, e precisamente Bellagio, è lo sfondo ideale per scambiare promesse di matrimonio.
I due episodi si leggono piacevolmente se si ha la consapevolezza di ciò che si sta leggendo e soprattutto se si è affezionati ai due famosi personaggi, Rhyme e Sachs. Se invece siete appassionati ai thriller pieni di tensione, ai noir, non lo consiglio.
Il comune di Bellagio, affacciato sul lago di Como, ha una storia ricca e suggestiva.
Un certo Giulio Cesare, ambizioso console romano, vi inviò migliaia di coloni dal Sud, compresi parecchi provenienti dalla Magna Grecia, cambiando per sempre la toponomastica e la natura stessa di questa zona dell’Italia settentrionale.
Virgilio – celebre autore dell’Eneide, e tormento di generazioni di studenti alle prese con il latino – visse e scrisse qui, così come Plinio il Giovane.
Per tutta l’epoca imperiale, la regione non fu mai al sicuro dalla guerra, percorsa da soldati che difendevano il confine dai barbari o preparavano incursioni in Germania. Migliaia di legionari marciarono attraverso Bellagio nel 9 d.C., inebriati dalla grandezza e dall’invincibilità dell’impero romano, solo per essere riportati in fretta e brutalmente alla realtà nella battaglia della foresta di Teutoburgo.
Oggi il ruolo di Bellagio sulla scena internazionale si è forse un po’ ridimensionato, ma c’è ancora un campo in cui eccelle: è probabilmente la miglior località europea in cui sposarsi.
Come possono confermare Lincoln Rhyme e Amelia Sachs.
Al momento, lui seduto e lei in piedi, si trovano davanti al sindaco nel municipio della cittadina, abbellito da vasi traboccanti di rose bianche e genziane blu delle colline circostanti.
In genere la coppia non dedica grande attenzione all’abbigliamento, ma oggi è diverso. Sachs indossa un lungo abito aderente blu scuro, bordato di pizzo, che lascia le spalle scoperte. Rhyme ha optato per un completo grigio scuro, con camicia bianca e cravatta di seta nera. Quest’ultima è decorata da quello che sembra un disegno astratto, ma che in realtà è il tracciato al gascromatografo del residuo di uno sparo. Un regalo fatto realizzare appositamente dagli studenti del suo corso di criminologia.
Dietro di loro, gli ospiti: Thom Reston, naturalmente, l’assistente di Rhyme; Lon Sellitto, partner del criminologo ai tempi del New York Police Department, con la sua fidanzata Rachel; Ron Pulaski, giovane agente di pattuglia che ha lavorato spesso con Rhyme e Sachs (e che, pur avendo superato per età tale condizione, conserva ancora il soprannome di Recluta); la madre di Sachs, Rose; Mel Cooper, il fidato tecnico di laboratorio di Rhyme, e la sua fidanzata scandinava mozzafiato. L’ultima componente del gruppo è Pam Willoughby, la giovane donna che Sachs ha salvato da una banda di terroristi (capeggiati nientemeno che dalla madre di Pam) e che è diventata per Amelia una sorta di sorella minore.
Il sindaco, affascinante e colto, gli occhi brillanti, si sta rivolgendo ai presenti con l’aiuto di un interprete, un bel tipo atletico sulla quarantina, con la testa rasata e un orecchino a cerchio decisamente modaiolo. Il sindaco sta spiegando che Rhyme e Sachs hanno espletato tutte le formalità necessarie per sposarsi in Italia, aggiungendo, con una certa solennità, di aver rinunciato alle tradizionali due settimane di affissione delle pubblicazioni di matrimonio, perché gli sposi sono cittadini americani. (Rhyme era incuriosito dalla faccenda delle pubblicazioni. Era per dare la possibilità agli ex amanti di presentarsi con una controfferta migliore? Di organizzare un duello? O si trattava di un tentativo di risolvere un problema diffuso di false identità? Tutte ipotesi che gli sembravano molto più interessanti della preoccupazione per un eventuale impedimento al matrimonio.)
Con la voce baritonale che riecheggia nell’antica sala, il sindaco procede con il rito civile.
Rhyme e Sachs avevano preso in considerazione l’idea di scrivere le promesse. Lui era intrigato dalla possibilità di inserire nella propria la legge Miranda; ma, per quanto brillante come trovata, non gli sembrava appropriato includere «il diritto di restare in silenzio» e «ad avere un avvocato durante l’interrogatorio» in una promessa destinata a forgiare un’unione duratura.
E poi lui e Sachs erano da sempre accaniti sostenitori – sia dal punto di vista professionale sia da quello personale – del principio del rasoio di Occam, secondo il quale semplice è meglio.
Perciò, in risposta alle domande del sindaco, optano per il sempre popolare ed efficace: «Sì, lo voglio».