Il Premio Bancarella è nato nel 1953 a Mulazzo, all’ombra della Torre di Dante Alighieri ed in seguito trasferito nella vicina città di Pontremoli, in Toscana. Il vincitore viene decretato ogni anno e precisamente il penultimo sabato o domenica di luglio, dopo una prima selezione di sei libri finalisti e riceve una ceramica artistica raffigurante “S.Giovanni di Dio”, il santo spagnolo che durante la sua vita fu a lungo venditore di libri.
Si è svolta la finale del PREMIO BANCARELLA 2019, giunto alla 67esima edizione, la serata è stata presentata da Gaia Marzocchi, insieme a Sara Rattaro, vincitrice dell’edizione 2015. Durante la serata si è reso omaggio a Andrea Camilleri ed a Luciano De Crescenzo, recentemente scomparsi, entrambi vincitori del Premio Bancarella: A camilleri nel 2001 per “La gita a Tindari” e a De Crescenzo nel 1984 per “Storia della filosofia greca”.
La giuria ha decretato, con 149 voti, il vincitore:
Il ladro gentiluomo di Alessia Gazzola (Longanesi).
La Alice Allevi che si mette nei guai sembrerebbe essere solo un ricordo: è cresciuta adesso, è ormai una specialista e anche il suo rapporto con il temibile ma perfetto CC sembra aver trovato il giusto equilibrio. Finché Alice non ottiene il trasferimento che aveva chiesto in un momento di sconforto. Destinazione: Domodossola. Un grande cambiamento nella vita di Alice, che però non ha tempo per disperarsi perché nel corso di un’autopsia scopre un dettaglio che cambia le carte in tavola. Nello stomaco della vittima c’è un diamante di caratura eccezionale, che Alice decide di consegnare prontamente alle forze dell’ordine. Così affida quella prova così importante all’ufficiale giudiziario che le si presenta davanti: impeccabile, elegante, sembra il perfetto rappresentante della giustizia. Se non fosse che l’uomo sparisce nel nulla ed è Alice a finire nei guai. Un’altra volta.
Alessia Gazzola, nata a Messina nel 1982, è medico chirurgo specialista in medicina legale, appassionata di cinema, letteratura e storia. Ha scritto il suo primo racconto da bambina e da quel momento non ha più smesso di scrivere. Da poco si è trasferita a Verona con il marito e le due bimbe. Ha esordito nella narrativa con il romanzo L’allieva, che ha fatto conoscere il personaggio di Alice Allevi. La Rai ha realizzato una fiction sui suoi romanzi.
Gli altri finalisti del Premio Bancarella 2019 erano:
Prima che te lo dicano gli altri di Marino Magliani (Chiarelettere, con 88 voti).
Évelyne di Marco Scardigli (Interlinea, con 68 voti).
Come una famiglia di Giampaolo Simi (Sellerio, con 66 voti).
Preludio a un bacio di Tony Laudadio (NN Editore, con 57 voti).
Dove il destino non muore di Elisabetta Cametti (Cairo, con 49 voti).
Potete trovare in dettaglio i libri nel post Premio Bancarella 2019: la sestina finalista.
Accanto allo storico premio “Bancarella” vive il non meno storico PREMIO BANCARELLINO, l’edizione 2019 è stata vinta da Gemelle di Giulia Besa (Giunti Editore), decretato il 18 maggio 2019.
Gemelle di Giulia Besa (Giunti Editore)
Quando Celeste, disinvolta e modaiola, abbandona inspiegabilmente la scuola appena prima della maturità, Vera, la gemella più chiusa e seriosa, sente l’urgenza di indagare per scoprire cosa l’abbia sconvolta. Decide di prenderne le vesti, ma così facendo scopre aspetti imprevedibili nelle persone che stanno loro accanto: in Massimo, fidanzato di Celeste, che Vera ha sempre considerato superficiale e stupido; in Paolo, il migliore amico che Vera abbia mai avuto; e perfino nel padre delle due gemelle, così solidamente affettuoso e imparziale… Dietro la superficie apparentemente limpida della vita, Vera scopre segreti e tradimenti, ma scopre anche di potersi ritrovare, con stupore, innamorata. E, parallelamente, si apriranno per Celeste prospettive che mai avrebbe immaginato.
Gli altri finalisti del Premio Bancarellino 2019 erano:
Ogni stella lo stesso desiderio di Laura Bonalumi (Il Battello a vapore)
Le ragazze non hanno paura di Alessandro Q. Ferrari (Dea)
Susanna e gli orchi di Mariella Ottino e Silvio Conte (Albe edizioni)
In viaggio con Amir. Storia di un sogno di Melania Soriani (Leucoteca)
Potete trovare in dettaglio i libri nel post Premio Bancarellino 2019.
E’ stato assegnato anche il PREMIO BANCARELLA DELLO SPORT 2019, giunto alla sua 56esima edizione, il vincitore è 4810. Il Monte Bianco. Le sue storie, i suoi segreti di Paolo Paci (Corbaccio).
Percorrendo il Tour du Mont Blanc, Paolo Paci rivive la storia della montagna in chiave contemporanea, raccogliendo vecchi e nuovi racconti sui tre versanti (italiano, francese, svizzero) del massiccio. Salendo le sue cime e scendendo nelle sue profondità, in cerca di indizi che ci dicano quale sarà il futuro del Monte Bianco. Un lungo viaggio nella memoria remota, nella natura-spettacolo, nell’arte e nel pensiero. Un’esperienza tutta umana in compagnia di esploratori come De Saussure e Whymper, alpinisti celebri come Bonatti, Desmaison, Destivelle, sciatori e guide alpine, pastori e agricoltori, poeti e scienziati. Uomini e donne che nei secoli hanno saputo trasformare uno dei luoghi più inospitali del Vecchio Continente in una straordinaria opportunità di vita.
Gli altri finalisti del Premio Bancarella dello Sport 2019 erano:
Radiogol di Riccardo Cucchi (Il Saggiatore, con 93 voti).
Demoni di Alessandro Alciato (Vallardi, 85 voti).
Il caso Fiorenzo Magni di Walter Bernardi (Ediciclo 80 voti).
Asfalto di Andrea Dovizioso (Mondadori 53 voti).
Eraldo Pizzo. Caimani come me. Il mito Pro Recco di Eraldo Pizzo e Claudio Mangini (SAGEP, 49 voti).
Vi ricordo che il 20 ottobre sarà decretato il vincitore del PREMIO BANCARELLA DELLA CUCINA 2019, giunto alla 14esima edizione.
I finalisti del Premio Bancarella della cucina 2019 sono:
#mondoristorante di Luca Farinotti (Edizioni Clandestine).
Il digiuno per tutti di Stefano Erzegovesi (Ed. Vallardi).
Le D’onne lo sanno di Davide Oldani (La Nave di Teseo).
L’età delle spezie di Orazio Olivieri (Donzelli Editore).
La salsiccia Abarth di Silvano Faggioni (Reverdito)
Almanacco alimentare 2019 di Marco Consentino, Alessandra Gigli, Luca Piretta, D. Dodaro (Illustratore)(Cairo).