Non chiederci la parola che squadri da ogni lato è una delle più famose poesie di Eugenio Montale, fu scritta nel 1923 ed apre la raccolta “Ossi di seppia“.
Non chiederci la parola che squadri da ogni lato
l’animo nostro informe, e a lettere di fuoco
lo dichiari e risplenda come un croco
perduto in mezzo a un polveroso prato.
Ah l’uomo che se ne va sicuro,
agli altri ed a se stesso amico,
e l’ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!
Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.
Montale a nome dei poeti si rivolge al lettore e lo inciva a meditare sulle certezze che ha l’uomo, sicuro di trovare sempre soluzioni, lui invece non ha nessuna sicurezza, ignaro del senso della vita, non ha alcuna formula risolutiva, ma solo dubbi ed incertezze.