“Sulla Morte” è un testo tratto dal libro “Il Profeta” di Kahlil Gibran è un capitolo molto noto e significativo dell’opera, l’autore esplora il tema della morte e offre riflessioni profonde sulla sua natura, il significato e il suo rapporto con la vita.
Allora Almitra parlò dicendo: Vorremmo ora chiederti della Morte.
Ed egli disse:
Vorreste conoscere il segreto della morte.
Ma come lo scoprirete se non cercandolo nel cuore della vita?
Il gufo coi suoi occhi notturni, ciechi al giorno, non può svelare il mistero della luce.
Se davvero volete contemplare lo spirito della morte, dovete spalancare il vostro cuore al corpo della vita.
Poiché vita e morte sono una cosa sola, così come sono tutt’uno il fiume e il mare.Nel fondo delle vostre speranze e dei vostri desideri sta la tacita consapevolezza di ciò che è oltre;
E come i semi che sognano sotto la neve, il vostro cuore sogna della primavera.
Fidatevi dei sogni, poiché in essi è nascosta la porta all’eternità.
La vostra paura della morte non è che il tremito del pastore quando sta dinanzi al re e la mano di questi si posa su di lui in segno d’onore.
Non è lieto il pastore sotto il suo tremito, dato che si ornerà di quel segno regale?
E, tuttavia, non è egli ancor più assillato da quel suo tremito?Poiché che cos’è il morire se non giacere nudi nel vento e disciogliersi nel sole?
E che cos’è questo cessare di respirare se non liberare il respiro dalle sue incessanti maree, di modo che esso possa infine elevarsi ed espandersi e spaziare senza più intralci alla ricerca di Dio?
Solo se bevete al fiume del silenzio canterete veramente.
E quando avrete raggiunto la vetta del monte, è allora che comincerete a salire.
E quando la terra reclamerà le vostre membra, allora danzerete veramente.Passo tratto dal libro Il Profeta di Kahlil Gibran
L’autore parla della morte come di un mistero e invita il lettore a non temerla, ma piuttosto ad accoglierla come una parte inevitabile dell’esistenza umana. Egli scrive delle profondità della vita e della morte e sottolinea che la morte non è un confine, ma piuttosto un passaggio.
Il testo esprime anche l’idea che la morte non può separare coloro che l’amore unisce. Gibran sottolinea che la morte può solo separare i corpi fisici, ma l’amore e i legami dell’anima rimangono inalterati.