Oggi è la Giornata mondiale per la salute mentale (World Mental Health Day), attraverso la quale l’Organizzazione mondiale della sanità cerca di sensibilizzare sui diritti, le cure, l’integrazione delle persone con disagi psichici.
“un mondo più giusto sarebbe un mondo più sano” (WHO)
La salute mentale e il benessere psicologico ci riguardano da vicino, coinvolgono le nostre famiglie, le scuole, i luoghi di lavoro. Come la salute fisica, anche quella mentale è determinata da un insieme di fattori sociali, psicologici e biologici ed è importante salvaguardarla in ogni fase dell’esistenza. Tutti dovrebbero prestare maggiore attenzione a questo tema, ogni cittadino, ogni politico, ogni istituzione.
Tema portante dell’edizione 2020 della giornata è “ La salute mentale per tutti. Maggiori investimenti, migliore accessibilità”, scelto dalla Federazione mondiale per la salute mentale allo scopo di sensibilizzare a livello mondiale alle problematiche in materia di salute mentale e alla necessità di operare maggiori investimenti, soprattutto durante e dopo la pandemia di COVID-19, che ha incrementato delle condizioni di disagio psichico, acutizzando situazioni di emergenza psicologica e sociale.
Il coronavirus ha cambiato il mondo del lavoro: tra le questioni più spinose in materia di sicurezza e salute sul lavoro ci sono ora i rischi psicosociali e lo stress lavoro-correlato; in effetti, la pandemia ha avuto un impatto notevole sulla salute delle persone, oltre che sulle imprese e le economie nazionali.
Sarà possibile superare tali difficoltà solo collaborando alla promozione di una buona salute mentale nei luoghi di lavoro dell’UE, non solo per contribuire alla tutela della salute (mentale e fisica) dei dipendenti, ma anche per la continuità operativa delle aziende.
Per celebrare la Giornata mondiale della salute mentale, il Ministero della Salute ha lanciato lo spot “Si cura”. “Il disturbo mentale è una malattia come le altre. Può capitare ma si può curare. Se senti che qualcosa non va, parlane con il medico”.
Nel Mondo attualmente migliaia di persone con problemi legati alla propria salute mentale vivono in condizioni di privazione, di stigmatizzazione e sono soggette ad abusi fisici ed emotivi. Bisogna ridare dignità, inclusione, lotta all’emarginazione, alla discriminazione. Si stima che, in Italia, le persone con disturbi mentali sono circa un terzo della popolazione, circa 17 milioni di persone. Depressione, ansia, abuso di alcol, Alzheimer sono in costante crescita, mentre i servizi pubblici deputati alla cura e all’assistenza di queste e molte altre patologie sono sono sempre più carenti di risorse e personale. Solo in Italia ogni anno ci sono 4000 suicidi, una macro-questione che ha i numeri di una vera e propria emergenza e possa essere considerato un problema di sanità pubblica.
Verranno promosse iniziative in tutta Italia in collaborazione con il Ministero della Salute e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con dibattiti e testimonianze, rappresentazioni, mostre, attività sportive e ricreative volte a diffondere le informazioni necessarie per affrontare al meglio questo problema per combattere la discriminazione, la violenza e gli abusi, per favorire un integrazione nella vita comunitaria.