Buona settimana a tutti!
“Ci sono crimini peggior del bruciare libri. Uno di questi è non leggerli.”
(Joseph Brodsky)
La classifica dei libri più venduti della settimana è caratterizzata da 2 nuove entrate e un primo posto goloso . Scopriamola:
1.
Entra in classifica e si piazza in prima posizione Insieme in cucina. Divertirsi in cucina con le ricette di «Fatto in casa da Benedetta» di Benedetta Rossi.
“Gli anni sono passati, ma io ho ancora la passione di quand’ero bambina e il piacere della condivisione di quand’ero ragazza. Da adulta capisco la necessità di chi deve conciliare la quotidianità con la velocità e la qualità di un pasto che accontenti tutta la famiglia. Quindi questa volta ho pensato di proporvi le mie ricette partendo dagli ingredienti che abbiamo in casa tutti, quelli che in frigorifero e in dispensa si trovano sempre”. (Benedetta Rossi). Benedetta Rossi ci sorprende ancora una volta e anche in questo libro ha voluto trasmettere la sua cucina e il suo stile di vita con semplicità e divertimento. Benedetta è instancabile nella ricerca di nuovi sapori e abbinamenti, e sa bene che per una cena, un buffet o un anniversario, per un peccato di gola o per la tavola di tutti i giorni chi cucina deve combinare il gusto alla praticità. Lei è impareggiabile nel rendere una ricetta alla portata di tutti e nel dare i suggerimenti giusti per ogni occasione: piatti gustosi, facili e che riescono sempre. In questo libro Benedetta propone le sue ricette partendo dagli ingredienti che tutti abbiamo in casa, quelli che, se apriamo il frigorifero, l’armadietto di cucina o la dispensa, senz’altro non mancano. Ci suggerisce anche presentazioni alternative delle pietanze, e ricette comode e di rapida realizzazione. E stavolta non è sola: il simpatico marito Marco ha deciso di partecipare con alcune delle sue “ricette inutili”.
2.
Sale di un gradino e va in seconda posizione, Gli ultimi giorni di quiete di Antonio Manzini.
n questo romanzo Antonio Manzini mette al centro di una vicenda amara e appassionante una donna, Nora, che sta tornando a casa con un treno interregionale. Seduto su una poltrona, non distante da lei, c’è l’assassino di suo figlio. L’uomo dovrebbe essere in prigione a scontare il delitto, invece è lì, stravaccato sul sedile. Dal giorno della morte di Corrado, Nora non si è mai data pace. Ora deve portare l’orribile notizia a Pasquale, il marito, col quale a malapena si parla da cinque anni. La vita di entrambi è finita da quando il figlio è stato assassinato da un balordo durante una rapina. Comincia così un calvario doloroso e violento, un abisso nel quale Nora precipita bevendo fino all’ultima goccia tutto il veleno che la vita le ha servito. Non può perdonare e accettare il figlio sotto una lapide e l’omicida in giro a ricostruirsi un’esistenza. Di chi è la colpa? Dove inizia la pietas e dove finisce la giustizia? E chi ha davvero il diritto di rifarsi una vita, quelli come Nora e Pasquale, che non riescono a smettere di soffrire, o chi ha sbagliato, ha ucciso un innocente e poi ha pagato la sua pena con la società? Forse non esiste un prezzo equo, un castigo sufficiente, per aver cancellato un’esistenza dal mondo. Dieci o venti anni di galera, sicuramente il prezzo per Nora e suo marito non è calcolabile; la giustizia fa il suo corso, vittime e carnefici si adeguano, ma non sempre. Almeno Nora tutto questo non l’accetta. Per lei quel giorno di viaggio in treno sarà «il primo giorno di quiete».
3.
Scende in terza posizione Scheletri di Zerocalcare.
Un thriller, ambientato a Roma, nel mondo di uno Zerocalcare diciottenne, che viene a contatto con il sottobosco degli spacciatori di periferia. Un romanzo grafico che l’autore definisce “più efferato del solito” una storia di fiction che si ispira alla realtà, tra oggi e vent’anni fa, tra la paura del futuro e quella del presente.
Diciotto anni, e una bugia ingombrante: Zero ogni mattina dice alla madre che va all’università, ma in realtà passa cinque ore seduto in metropolitana, da capolinea a capolinea. È così che fa la conoscenza di Arloc, un ragazzo un poco più piccolo di lui che ha altri motivi per voler perdere le sue giornate in un vagone della metro B di Roma. Man mano che la loro amicizia si fa più profonda, le ombre nella vita e nella psiche di Arloc si fondono con le tenebre del mondo dello spaccio di droga della periferia romana.
4.
Ancora stabile in quarta posizione, Il falco di Sveva Casati Modignani.
Giulietta Brenna è una donna brillante, ha una vita piena e ricca di affetti che colmano il vuoto lasciato dal compianto marito. Ma c’è una spina nel suo cuore che la tormenta da quarant’anni. È il suo primo grande amore, l’uomo che l’ha tradita e umiliata in maniera imperdonabile. Giulietta ha fatto il possibile per dimenticarlo, ma il suo volto è su tutti i giornali che raccontano i suoi successi imprenditoriali. Nel tentativo di liberarsi di lui una volta per tutte, brucia le foto e le lettere che testimoniano il loro amore lontano. Perché, a sessant’anni, vuole ricominciare una vita nuova. Rocco Di Falco ha origini molto umili. Nato in Sicilia, è arrivato a Milano con la famiglia negli anni Cinquanta. Un fatto traumatico lo ha privato delle certezze famigliari, ferendolo profondamente, e il lavoro è diventato la sua ragione di vita. L’intuito e l’intraprendenza lo hanno reso uno degli uomini più ricchi e importanti del mondo, capace, con la produzione degli occhiali, di creare un impero economico. Eppure, per quanto rapace e geniale negli affari, sul piano sentimentale la sua vita è stata un disastro. Il fatto è che non ha mai smesso di amare Giulietta, la donna che ha vergognosamente tradito. E adesso è arrivato il momento di riconquistarla.
5.
Scende dal podio e va in quinta posizione, Piano nobile di Simonetta Agnello Hornby.
Palermo, estate 1942. Come in un lucido delirio, il barone Enrico Sorci dal suo letto di morte vede passare davanti agli occhi la storia recente della sua famiglia. Vede la devozione della moglie e i torti che le ha inflitto, vede le figlie Maria Teresa, Anna e Lia, i figli Cola, Ludovico, Filippo e Andrea; e vede Laura, la nuora prediletta, con il figlio Carlino, per il cui futuro si inquieta. Poco prima di morire il barone ordina che la notizia del suo trapasso non venga immediatamente annunciata e infatti, ignari, i parenti si radunano intorno alla tavola per un affollatissimo pranzo che si tiene fra silenzi, ammicchi, messaggi in codice, tensioni, battibecchi, antichi veleni, segrete ambizioni. È come se il piano nobile di palazzo Sorci fosse il centro del mondo, del mondo che tramonta – fra i bombardamenti alleati e la fine del fascismo – e del mondo che sta arrivando, segnato da speranze ma anche da una diversa e più aggressiva criminalità. Uno dopo l’altro, i protagonisti prendono la parola per portare testimonianze, visioni, memorie che si avviluppano in una spirale di fatti e di passioni, vendette e tradimenti, componendo un quadro privato e collettivo degli eventi che segnano Palermo fino all’aprile del 1955. Offesa dalla guerra e dall’occupazione, la città si apre con sventato entusiasmo a una nuova ricchezza e a nuove alleanze con la politica e la malavita; nelle pieghe della famiglia Sorci si consumano amori, fughe, ribellioni, rovine. E tutto fluisce, incessante. Con “Piano nobile” prende vita il secondo capitolo della saga familiare cominciata con “Caffè amaro”. Le famiglie sono famiglie, e chissà ancora per quanto impediranno, nasconderanno, confonderanno.
6.
Scende di un gradino e va in sesta posizione Dante di Alessandro Barbero, che disegna un ritratto a tutto tondo del genio creatore della Divina Commedia, visto per la prima volta come uomo del suo tempo di cui condivide valori e mentalità, avvicinando il lettore alle consuetudini, ai costumi e alla politica di una delle più affascinanti epoche della storia: il Medioevo.
Alessandro Barbero ricostruisce in quest’opera la vita di Dante, il poeta creatore di un capolavoro immortale, ma anche un uomo del suo tempo, il Medioevo, di cui queste pagine racconteranno il mondo e i valori. L’autore segue Dante nella sua adolescenza di figlio di un usuario che sogna di appartenere al mondo dei nobili e dei letterati; nei corridoi oscuri della politica, dove gli ideali si infrangono davanti alla realtà meschina degli odi di partito e della corruzione dilagante; nei vagabondaggi dell’esiliato che scopre l’incredibile varietà dell’Italia del Trecento, fra metropoli commerciali e corti cavalleresche. Di Dante, proprio per la fama che lo accompagnava già in vita, sappiamo forse più cose che di qualunque altro uomo dell’epoca: ci ha lasciato la sua testimonianza personale su cosa significava, allora, essere un teen-ager innamorato, o su cosa si provava quando si saliva a cavallo per andare in battaglia. Ma il libro affronta anche le lacrime i silenzi che rendono incerta la ricostruzione di interi periodi della sia vita, presentando gli argomenti pro e contro le diverse ipotesi, e permettendo a chi legge di farsi una propria idea, come quando il lettore di un giallo è invitato a seguire il filo degli eventi e ad arrivare per proprio conto a una conclusione. Un ritratto scritto da un grande storico, meticoloso nella ricerca e nell’interpretazione delle fonti, attento a dare piena giustificazione di ogni affermazione e di ogni ipotesi; ma anche un’opera di straordinaria ricchezza stilistica, che si legge come un romanzo.
7.
Scivola in settima posizione Fu sera e fu mattina, il nuovo romanzo storico di Ken Follett.
Il prequel de “I pilastri della terra”. 17 giugno 997. Non è ancora l’alba quando a Combe, sulla costa sudoccidentale dell’Inghilterra, il giovane costruttore di barche Edgar si prepara con trepidazione a fuggire di nascosto con la donna che ama. Ma i suoi piani vengono spazzati via in un attimo da una feroce incursione dei vichinghi, che mettono a ferro e fuoco la sua cittadina, distruggendo ogni cosa e uccidendo chiunque capiti loro a tiro. Edgar sarà costretto a partire con la sua famiglia per ricominciare tutto da capo nel piccolo e desolato villaggio di Dreng’s Ferry. Dall’altra parte della Manica, in terra normanna, la giovane contessa Ragna, indipendente e fiera, si innamora perdutamente del nobile inglese Wilwulf e decide impulsivamente di sposarlo e seguirlo nella sua terra, contro il parere di suo padre, il conte Hubert di Cherbourg. Si accorgerà presto che lo stile di vita al quale era abituata in Normandia è ben diverso da quello degli inglesi, la cui società arretrata vive sotto continue minacce di violenza e dove Ragna si ritroverà al centro di una brutale lotta per il potere. In questo contesto, il sogno di Aldred, un monaco colto e idealista, di trasformare la sua umile abbazia in un centro di erudizione e insegnamento entra in aperto conflitto con le mire di Wynstan, un vescovo abile e spietato pronto a tutto pur di aumentare le sue ricchezze e il suo potere. Le vite di questi quattro personaggi si intersecano, in un succedersi di continui colpi di scena, negli anni più bui e turbolenti del Medioevo che termina dove “I pilastri della terra” hanno inizio.
8.
Resiste ancora in classifica, in ottava posizione, Cambiare l’acqua ai fiori di Valérie Perrin.
Violette Toussaint è guardiana di un cimitero di una cittadina della Borgogna. Ricorda un po’ Renée, la protagonista dell’Eleganza del riccio, perché come lei nasconde dietro un’apparenza sciatta una grande personalità e una storia piena di misteri. Durante le visite ai loro cari, tante persone vengono a trovare nella sua casetta questa bella donna, solare, dal cuore grande, che ha sempre una parola gentile per tutti, è sempre pronta a offrire un caffè caldo o un cordiale. Un giorno un poliziotto arrivato da Marsiglia si presenta con una strana richiesta: sua madre, recentemente scomparsa, ha espresso la volontà di essere sepolta in quel lontano paesino nella tomba di uno sconosciuto signore del posto. Da quel momento le cose prendono una piega inattesa, emergono legami fino allora taciuti tra vivi e morti e certe anime che parevano nere si rivelano luminose.
9.
Nuova entrata in nona posizione, L’ultimo sorso. Vita di Celio di Mauro Corona.
Rocciatore, taglialegna, scalpellino, minatore, apicoltore: chi è Celio? “Un niente” risponde lui, un semplice signor nessuno di un paesino sulle Alpi che è terra di nascita dell’autore. È lui a far rivivere Celio, a strapparlo all’oblio per renderlo personaggio vero, sfuggente, pulsante di idiosincrasie e contraddizioni. Insofferente alle persone fino alla misantropia, il protagonista si rifugia in se stesso, nell’ermeticità del dialetto ladino e nell’abbraccio ambiguo dell’alcol, che lo stringerà per tutta la vita, fino al delirio e alla morte. In Celio, conosciuto durante la problematica infanzia e quarant’anni più vecchio di lui, l’autore troverà un inaspettato mentore, una protezione dalle violenze perpetrate dal padre, una via d’accesso privilegiata ai misteri e alla saggezza della natura, rivelatasi solamente per lui. Nel racconto, Mauro Corona si riscopre bambino, mettendo nero su bianco le parole – sempre misurate, mai lasciate al caso – dell’anziano amico e compagno di bevute, alla ricerca delle radici di un male di vivere sempre scacciato e mai sopito, nel duro e apparentemente impenetrabile cuore da montanaro. Una scrittura aspra, nervosa e autentica al pari del protagonista di questo romanzo, dietro le cui vicissitudini si legge in controluce l’autobiografia dell’autore, vero alter ego di Celio e solo testimone di un’esistenza che si fa simbolo di una terra sospesa nel tempo, in cui la solitudine, portata su di sé come una croce, sembra l’unico rimedio al contagio della miseria e del dolore. Le uniche leggi e autorità riconosciute sono quelle della natura, al contempo madre e matrigna. Come il vecchio accendino a benzina, ereditato dal maestro, l’allievo tiene viva la fiamma del ricordo e fa luce sul potere dell’amicizia, rara e inafferrabile ma capace di farsi salvifica nell’ostilità e nell’indifferenza del mondo.
10.
In decima posizione A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l’Italia di Aldo Cazzullo.
Dante è il poeta che inventò l’Italia. Non ci ha dato soltanto una lingua; ci ha dato soprattutto un’idea di noi stessi e del nostro Paese: il «bel Paese» dove si dice «sì». Una terra unita dalla cultura e dalla bellezza, destinata a un ruolo universale: perché raccoglie l’eredità dell’Impero romano e del mondo classico; ed è la culla della cristianità e dell’umanesimo. L’Italia non nasce da una guerra o dalla diplomazia; nasce dai versi di Dante. Non solo. Dante è il poeta delle donne. E solo grazie alla donna – scrive – se la specie umana supera qualsiasi cosa contenuta nel cerchio della luna, vale a dire sulla Terra. La donna è il capolavoro di Dio, la meraviglia del creato; e Beatrice, la donna amata, per Dante è la meraviglia delle meraviglie. Sarà lei a condurlo alla salvezza. Ma il poeta ha parole straordinarie anche per le donne infelicemente innamorate, e per le vite spente dalla violenza degli uomini: come quella di Francesca da Rimini. Aldo Cazzullo ha scritto il romanzo della Divina Commedia. Ha ricostruito parola per parola il viaggio di Dante nell’Inferno. Gli incontri più noti, da Ulisse al conte Ugolino. E i tanti personaggi maledetti ma grandiosi che abbiamo dimenticato: la fierezza di Farinata degli Uberti, la bestialità di Vanni Fucci, la saggezza di Brunetto Latini, la malvagità di Filippo Argenti. Nello stesso tempo, Cazzullo racconta – con frequenti incursioni nella storia e nell’attualità – l’altro viaggio di Dante: quello in Italia. Nella Divina Commedia sono descritti il lago di Garda, Scilla e Cariddi, le terre perdute dell’Istria e della Dalmazia, l’Arsenale di Venezia, le acque di Mantova, la «fortunata terra di Puglia», la bellezza e gli scandali di Roma, Genova, Firenze e delle altre città toscane. Dante è severo con i compatrioti. Denuncia i politici corrotti, i Papi simoniaci, i banchieri ladri, gli usurai, e tutti coloro che antepongono l’interesse privato a quello pubblico. Ma nello stesso tempo esalta la nostra umanità e la nostra capacità di resistere e rinascere dopo le sventure, le guerre, le epidemie; sino a «riveder le stelle». Un libro sul più grande poeta nella storia dell’umanità, a settecento anni dalla sua morte, e sulla nascita della nostra identità nazionale; per essere consapevoli di chi siamo e di quanto valiamo.
Podio della narrativa italiana: 1. Gli ultimi giorni di quiete di Antonio Manzini 2. Il falco di Sveva Casati Modignani 3. Piano nobile Simonetta di Agnello Hornby |
Podio della Narrativa straniera: 1. Fu sera e fu mattina di Ken Follett 2. Cambiare l’acqua ai fiori di Valérie Perrin 3. Amo la mia vita di Sophie Kinsellar |
Podio della saggistica: 1. Fratelli tutti. Lettera Enciclica sulla fraternità e l’amicizia sociale di Francesco (Jorge Mario Bergoglio) – Paoline e San Paolo 2. Dante di Alessandro Barbero 3. A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l’Italia di Aldo Cazzullo |
Podio della Narrativa per ragazzi: 1. La storia perduta. Fairy Oak di Elisabetta Gnone 2. Storie della buonanotte per bambine ribelli. 100 donne migranti che hanno cambiato il mondo di Elena Favilli 3. Harry Potter e la pietra filosofale. Nuova ediz. di J. K. Rowling |
I NatiOggi letterari della settimana:
Fëdor Dostoevskij (11 novembre 1821 – 9 febbraio 1881), uno dei più grandi letterati e pensatori russi.
Maurice Leblanc (11 novembre 1864 – 6 novembre 1941), scrittore francese, creatore del ladro gentiluomo Arsène Lupin.
Michael Ende (12 novembre 1929 – 28 agosto 1995), scrittore tedesco noto per i romanzi Momo e La storia infinita.
Robert Louis Stevenson (13 novembre 1850 – 3 dicembre 1894), scrittore e poeta scozzese, noto per i suoi straordinari romanzi d’avventura.
Dacia Maraini (13 novembre 1936), scrittrice e poetessa italiana.
Astrid Lindgren (14 novembre 1907 – 28 gennaio 2002), scrittrice svedese, autrice di libri per bambini, creatrice di Pippi Calzelunghe.
Eventi librosi settimanali:
A Pescara dal all’8 Novembre si svolge il Festival delle letterature dell’Adriatico, oggi chiamato il #FLA Pescara Festival, tre giorni di incontri, spettacoli, presentazioni, reading, concerti nel centro storico di Pescara dedicati ai lettori di tutte le età e di tutti i generi, dall’attualità ai fumetti, dal thriller all’azione, dalla cucina alla letteratura per ragazzi.
Dal 11 al 15 Novembre, si svolgerà in edizione online il Bookcity, una manifestazione dove vengono promossi incontri, presentazioni, dialoghi, letture ad alta voce, mostre, spettacoli, seminari sulle nuove pratiche di lettura, a partire da libri antichi, nuovi e nuovissimi, dalle raccolte e biblioteche storiche pubbliche e private, dalle pratiche della lettura come evento individuale, ma anche collettivo. #BCM20
Dal 11 al 16 novembre, torna in edizione online Scrittorincittà, il tema della 22^ edizione sarà “Prossimo”, Prossimo non significa vicino ma molto vicino, tanto da non poterlo evitare. Una vicinanza nello spazio e nel tempo. È una persona, chi incontriamo sulla nostra strada. È il futuro, la responsabilità, la solidarietà. Avanti il prossimo!
Si svolge in edizione online, dal 13 al 15 Novembre, la Rassegna della Microeditoria Italiana, un weekend di cultura a tutto tondo, all’insegna della cultura e dell’arte, ma anche dello svago e dell’intrattenimento.
Fonte iBuk
(Questa classifica si riferisce alla settimana dal 26 ottobre all’1 novembre)