“L’opera d’arte è sempre una confessione; e, come ogni confessione, vuole l’assoluzione. Successo mancato equivale assoluzione negata.”
(Umberto Saba)
La classifica dei libri più venduti in questa settimana si presenta un podio invariato e con ben quattro nuove entrate. Scopriamola:
1.
Stabile in prima posizione L’inverno dei Leoni. La saga dei Florio di Stefania Auci.
Hanno vinto, i Florio, i Leoni di Sicilia. Lontani sono i tempi della misera putìa al centro di Palermo, dei sacchi di spezie, di Paolo e di Ignazio, arrivati lì per sfuggire alla miseria, ricchi solo di determinazione. Adesso hanno palazzi e fabbriche, navi e tonnare, sete e gioielli. Adesso tutta la città li ammira, li onora e li teme. E il giovane Ignazio non teme nessuno. Il destino di Casa Florio è stato il suo destino fin dalla nascita, gli scorre nelle vene, lo spinge ad andare oltre la Sicilia, verso Roma e gli intrighi della politica, verso l’Europa e le sue corti, verso il dominio navale del Mediterraneo, verso l’acquisto dell’intero arcipelago delle Egadi. È un impero sfolgorante, quello di Ignazio, che però ha un cuore di ghiaccio. Perché per la gloria di Casa Florio lui ha dovuto rinunciare all’amore che avrebbe rovesciato il suo destino. E l’ombra di quell’amore non lo lascia mai, fino all’ultimo… Ha paura, invece, suo figlio Ignazziddu, che a poco più di vent’anni riceve in eredità tutto ciò suo padre ha costruito. Ha paura perché lui non vuole essere schiavo di un nome, sacrificare se stesso sull’altare della famiglia. Eppure ci prova, affrontando un mondo che cambia troppo rapidamente, agitato da forze nuove, violente e incontrollabili. Ci prova, ma capisce che non basta avere il sangue dei Florio per imporsi. Ci vuole qualcos’altro, qualcosa che avevano suo nonno e suo padre e che a lui manca. Ma dove, cosa, ha sbagliato? Vincono tutto e poi perdono tutto, i Florio. Eppure questa non è che una parte della loro incredibile storia. Perché questo padre e questo figlio, così diversi, così lontani, hanno accanto due donne anche loro molto diverse, eppure entrambe straordinarie: Giovanna, la moglie di Ignazio, dura e fragile come cristallo, piena di passione ma affamata d’amore, e Franca, la moglie di Ignazziddu, la donna più bella d’Europa, la cui esistenza dorata va in frantumi sotto i colpi di un destino crudele. Sono loro, sono queste due donne, a compiere la vera parabola – esaltante e terribile, gloriosa e tragica – di una famiglia che, per un lungo istante, ha illuminato il mondo. E a farci capire perché, dopo tanti anni, i Florio continuano a vivere, a far battere il cuore di un’isola e di una città. Unici e indimenticabili.
2. (1)
Resta in seconda posizione Io sono Giorgia. Le mie radici le mie idee di Giorgia Meloni.
In questo libro, Giorgia Meloni parla di sé. Della sua infanzia e del suo rapporto con la mamma Anna, la sorella Arianna, i nonni Maria e Gianni e dell’assenza del padre; della passione per la politica, che dalla “sua” Garbatella l’ha portata prima al Governo della Nazione come Ministro e poi al vertice di Fratelli d’Italia e dei Conservatori europei; della gioia di essere madre della piccola Ginevra e della storia d’amore con Andrea; dei suoi sogni e del futuro che immagina per l’Italia e per l’Europa. Ma affronta anche temi come la maternità, l’identità e la fede.
3.
Fermo in terza posizione, Io posso. Due donne sole contro la mafia di Pif e Marco Lillo.
«Immaginate di tornare un giorno a casa vostra e di trovare un costruttore legato alla mafia lì davanti. Immaginate che vi dica che quella non è casa vostra, ma sua. E che, qualche anno dopo, ve la danneggi gravemente per costruirci accanto un palazzo più grande. E immaginate di dover aspettare trent’anni prima che un tribunale italiano vi dia ragione. Immaginate che, dopo tutto questo tempo, vi riconoscano un compenso per i danni, che però nessuno vi pagherà mai dato che il costruttore nel frattempo è stato condannato perché legato alla mafia e lo Stato gli ha sequestrato tutto. E ancora, immaginate che di quella somma, che non riceverete mai, l’Agenzia delle entrate vi chieda il 3 per cento. Questo è quello che, più o meno, è successo a Maria Rosa e Savina Pilliu. E diciamo ‘più o meno’, perché in trent’anni, in realtà, è successo questo e molto altro. Intorno al palazzo abusivo si aggireranno vari personaggi: mafiosi eccellenti, assessori corrotti, killer latitanti, avvocati illustri, istituzioni pavide, vittime di lupare bianche, anonimi intimidatori e banchieri generosi. E poi ci mettiamo anche noi due che, venuti a conoscenza della vicenda, abbiamo deciso di scrivere questo libro. La nostra intenzione è cambiare il finale di questa storia, con l’aiuto di tutti. Raggiungendo tre obiettivi. Il primo: attraverso la vendita di questo libro raccogliere la cifra necessaria per pagare quel famoso 3 per cento dell’Agenzia delle entrate. Il secondo: far avere lo status di ‘vittime di mafia’ alle sorelle Pilliu. Il terzo: ristrutturare le palazzine semidistrutte e concederne l’uso a un’associazione antimafia. ‘Io posso’ è una sorta di mantra a Palermo. Non importa cosa dice la regola, perché tanto ‘Io posso’. Le regole valgono solo per gli stupidi. ‘Io posso’ sottintende sempre: ‘E tu no’. Ecco, a noi piace molto questa frase. La gridiamo a gran voce ma con un senso opposto. “Io posso e tu no perché io sono lo Stato e tu no”» (gli autori)
4. (5)
Sale in quarta posizione, La canzone di Achille di Madeline Miller.
Dimenticate Troia, gli scenari di guerra, i duelli, il sangue, la morte. Dimenticate la violenza e le stragi, la crudeltà e l’orrore. E seguite invece il cammino di due giovani, prima amici, poi amanti e infine anche compagni d’armi – due giovani splendidi per gioventù e bellezza, destinati a concludere la loro vita sulla pianura troiana e a rimanere uniti per sempre con le ceneri mischiate in una sola, preziosissima urna. Madeline Miller, studiosa e docente di antichità classica, rievoca la storia d’amore e di morte di Achille e Patroclo, piegando il ritmo solenne dell’epica alla ricostruzione di una vicenda che ha lasciato scarse ma inconfondibili tracce: un legame tra uomini spogliato da ogni morbosità e restituito alla naturalezza con cui i greci antichi riconobbero e accettarono l’omosessualità. Patroclo muore al posto di Achille, per Achille, e Achille non vuole più vivere senza Patroclo. Sulle mura di Troia si profilano due altissime ombre che oscurano l’ormai usurata vicenda di Elena e Paride.
5. (4)
Scende in quinta posizione, Yoga di Emmanuel Carrère.
La vita che Emmanuel Carrère racconta, questa volta, è proprio la sua: trascorsa, in gran parte, a combattere contro quella che gli antichi chiamavano melanconia. C’è stato un momento in cui lo scrittore credeva di aver sconfitto i suoi demoni, di aver raggiunto «uno stato di meraviglia e serenità»; allora ha deciso di buttare giù un libretto «arguto e accattivante» sulle discipline che pratica da anni: lo yoga, la meditazione, il tai chi. Solo che quei demoni erano ancora in agguato, e quando meno se l’aspettava gli sono piombati addosso: e non sono bastati i farmaci, ci sono volute quattordici sedute di elettroshock per farlo uscire da quello che era stato diagnosticato come «disturbo bipolare di tipo II». Questo non è dunque il libretto «arguto e accattivante» sullo yoga che Carrère intendeva offrirci: è molto di più. Vi si parla, certo, di che cos’è lo yoga e di come lo si pratica, e di un seminario di meditazione Vipassana che non era consentito abbandonare, e che lui abbandona senza esitazioni dopo aver appreso la morte di un amico nell’attentato a «Charlie Hebdo»; ma anche di una relazione erotica intensissima e dei mesi terribili trascorsi al Sainte-Anne, l’ospedale psichiatrico di Parigi; del sorriso di Martha Argerich mentre suona la polacca Eroica di Chopin e di un soggiorno a Leros insieme ad alcuni ragazzi fuggiti dall’Afghanistan; di un’americana la cui sorella schizofrenica è scomparsa nel nulla e di come lui abbia smesso di battere a macchina con un solo dito – per finire, del suo lento ritorno alla vita, alla scrittura, all’amore. Ancora una volta Emmanuel Carrère riesce ad ammaliarci, con la «favolosa fluidità» della sua prosa («Le Monde») e con quel tono amichevole, quasi fraterno, che è soltanto suo, di raccontarsi quasi che si rivolgesse, personalmente, a ciascuno dei suoi lettori.
6.
Entra in classifica I segreti del Conticidio. Il «golpe buono» e il «governo dei migliori» di Marco Travaglio.
“Giuseppe Conte inizia a scavarsi la fossa, ovviamente a sua insaputa, nella notte fra il 20 e il 21 luglio 2020, quando porta a casa il più grande successo della sua carriera politica: i 209 miliardi di euro del Recovery Fund. Da quel momento, nei circoli che contano dell’eterna Italia lobbista, affarista e tangentista, la parola d’ordine è una sola, categorica e impegnativa per tutti: ora che arrivano tutti quei miliardi, mica li faremo gestire a chi non prende ordini da noi…”. In questo giallo politico di bruciante attualità, Marco Travaglio racconta giorno per giorno il lungo “golpe al ralenti”, durato quasi tre anni, per rovesciare il premier più apprezzato nell’opinione pubblica e più odiato all’establishment. Mette in fila i fatti, esamina la scena del crimine e l’arma del delitto, interroga i testimoni, raccoglie gli indizi, analizza i possibili moventi, i probabili mandanti, i sicuri sicari. Si imbatte in almeno due colpi di scena: un incontro fra Draghi e D’Alema e il “fuori onda” profetico di un deputato leghista. E alla fine tira le sue conclusioni. Ma il verdetto lo lascia ai lettori.
7.
Altra nuova entrata in settima posizione C’è speranza? Il fascino della scoperta di Julián Carrón.
In questo volume il presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione affronta una delle domande più diffuse in questo tempo dominato dall’incertezza: «C’è speranza?». L’impatto con la durezza della realtà ha fatto emergere tutto il proprio bisogno umano. Anche e forse ancora di più in questi tempi drammatici, il cuore di ciascuno non si accontenta di risposte parziali e grida il desiderio di qualcosa che sia veramente all’altezza della sfida. «Un imprevisto è la sola speranza», diceva Montale. Nella storia è risuonato l’annuncio di questo imprevisto che ha fatto sussultare i primi che incontrarono Gesù. Da allora il seme della speranza è entrato nel mondo e continua a mettere radici in persone incontrando le quali il cuore si riaccende e si rianima. Ci si trova addosso una «strana positività» e l’audacia di sfidare il male, il dolore e perfino la morte in forza di una esperienza presente.
8.
Nuova entrata anche in ottava posizione, Figlia della cenere di Ilaria Tuti.
«La mia è una storia antica, scritta nelle ossa. Sono antiche le ceneri di cui sono figlia, ceneri da cui, troppe volte, sono rinata. E a tratti è un sollievo sapere che prima o poi la mia mente mi tradirà, che i ricordi sembreranno illusioni, racconti appartenenti a qualcun altro e non a me. È quasi un sollievo sapere che è giunto il momento di darmi una risposta, e darla soprattutto a chi ne ha più bisogno. Perché i miei giorni da commissario stanno per terminare. Eppure, nessun sollievo mi è concesso. Oggi il presente torna a scivolare verso il passato, come un piano inclinato che mi costringe a rotolare dentro un buco nero. Oggi capirò di dovere a me stessa, alla mia squadra, un ultimo atto, un ultimo scontro con la ferocia della verità. Perché oggi ascolterò un assassino, e l’assassino parlerà di me.» Dopo “Fiori sopra l’inferno” e “Ninfa Dormiente”, torna il commissario Teresa Battaglia in una storia intrisa di spietatezza e compassione, di crudeltà e lealtà, di menzogna e gentilezza. L’indagine più pericolosa per Teresa, il caso che segna la fine di un’epoca.
9.
Scende in nona posizione I leoni di Sicilia. La saga dei Florio di Stefania Auci.
Dal momento in cui sbarcano a Palermo da Bagnara Calabra, nel 1799, i Florio guardano avanti, irrequieti e ambiziosi, decisi ad arrivare più in alto di tutti. A essere i più ricchi, i più potenti. E ci riescono: in breve tempo, i fratelli Paolo e Ignazio rendono la loro bottega di spezie la migliore della città, poi avviano il commercio di zolfo, acquistano case e terreni dagli spiantati nobili palermitani, creano una loro compagnia di navigazione… E quando Vincenzo, figlio di Paolo, prende in mano Casa Florio, lo slancio continua, inarrestabile: nelle cantine Florio, un vino da poveri – il marsala – viene trasformato in un nettare degno della tavola di un re; a Favignana, un metodo rivoluzionario per conservare il tonno – sott’olio e in lattina – ne rilancia il consumo in tutta Europa… In tutto ciò, Palermo osserva con stupore l’espansione dei Florio, ma l’orgoglio si stempera nell’invidia e nel disprezzo: quegli uomini di successo rimangono comunque «stranieri», «facchini» il cui «sangue puzza di sudore». Non sa, Palermo, che proprio un bruciante desiderio di riscatto sociale sta alla base dell’ambizione dei Florio e segna nel bene e nel male la loro vita; che gli uomini della famiglia sono individui eccezionali ma anche fragili e – sebbene non lo possano ammettere – hanno bisogno di avere accanto donne altrettanto eccezionali: come Giuseppina, la moglie di Paolo, che sacrifica tutto – compreso l’amore – per la stabilità della famiglia, oppure Giulia, la giovane milanese che entra come un vortice nella vita di Vincenzo e ne diventa il porto sicuro, la roccia inattaccabile.
10.
Entra in classifica in decima posizione La sorella perduta. Le sette sorelle di Lucinda Riley, purtroppo scomparsa l’11 giugno.
Maia, Ally, Star, CeCe, Tiggy ed Electra: ognuna delle 6 sorelle D’Aplièse ha compiuto un viaggio straordinario alla scoperta delle proprie origini, ma la costellazione delle Pleiadi da cui hanno preso i loro nomi è composta da 7 stelle e nessuno ha ancora scoperto chi sia veramente e dove si trovi Merope. Mentre Ally e Maia sono ad Atlantis a guardare Electra in tv al Concert for Africa, l’avvocato Georg Hoffman arriva con una novità incredibile: sembra che finalmente ci sia una pista concreta per trovare la sorella perduta. Con l’indirizzo di una vigna e il disegno di un anello di smeraldo a forma di stella, ha inizio una staffetta che porterà le sorelle ad attraversare, letteralmente, il mondo intero: dalla Nuova Zelanda al Canada, dall’Inghilterra alla Francia e infine all’Irlanda, unite più che mai nella missione di completare la loro famiglia prima della commemorazione per la morte di Pa’ Salt. Una ricerca che le metterà sulle tracce di una donna che in realtà non vuole essere trovata… ma perché? Sempre più avventura, sempre più suspense nel settimo capitolo dell’epica saga bestseller internazionale.
Podio della narrativa italiana: 1. L’inverno dei Leoni. La saga dei Florio di Stefania Auci 2. Figlia della cenere di Ilaria Tuti 3. I leoni di Sicilia. La saga dei Florio di Stefania Auci |
Podio della Narrativa straniera: 1. La canzone di Achille di Madeline Miller 2. Yoga di Emmanuel Carrère 3. La sorella perduta. Le sette sorelle di Lucinda Riley |
Podio della saggistica: 1. Io sono Giorgia di Giorgia Meloni 2. Io posso. Due donne sole contro la mafia di Pif e Marco Lillo 3. I segreti del Conticidio. Il «golpe buono» e il «governo dei migliori» di Marco Travaglio |
Podio della Narrativa per ragazzi: 1. Le storie del quartiere Lyon Gamer 2. Osso. Anche i cani sognano di Michele Serra 3. Il Piccolo Principe Antoine de Saint-Exupéry (Newton Compton Editori) |
I NatiOggi letterari della settimana:
Giovanni Boccaccio (16 giugno 1313 – 21 dicembre), scrittore e poeta italiano.
Joël Dicker (16 giugno 1985), scrittore svizzero.
Robert Crais (20 giugno 1953), sceneggiatore e scrittore statunitense.
Fonte IBUK
(Questa classifica si riferisce alla settimana dal 31 maggio al 6 giugno 2021)