La ragazza del collegio è un romanzo di Alessia Gazzola, pubblicato il 12 ottobre 2021, da Longanesi. Con il nono capitolo della serie con Alice Allevi, ex allieva, ormai medico legale a tutti gli effetti. Torna in tutti i sensi Alice, torna in libreria, torna a Roma dopo un paio d’anni passati a Washington e torna alle prese con i meccanismi dell’istituto di medicina Legale e con due nuovi casi da risolvere.
“Il ricambio generazionale di specializzandi e il vai e vieni di ricercatori consentono quel movimento continuo che mantiene in vita ogni Istituto, secondo l’ormai assodato principio per cui tutto deve cambiare per rimanere sempre uguale.”
La trama di “La ragazza del collegio”
Alice è tornata dopo un intenso periodo vissuto a Washington insieme a Claudio Conforti, e c’è una ragione precisa dietro la decisione della coppia più scintillante della medicina legale. Per Claudio, infatti, questa è l’occasione della vita: la Wally sta per andare in pensione e la corsa alla successione in qualità di direttore dell’istituto sembra aperta e subito chiusa: CC appare come la persona ideale per assurgere al ruolo di nuovo «Supremo» dell’istituto. Ma, mentre lo scatto di carriera di Claudio, contro ogni previsione, si rivela tutt’altro che facile, Alice – ora medico legale praticante a tutti gli effetti – si trova coinvolta non in uno ma in ben due casi che presto si dimostrano in grado di mettere alla prova il suo ben noto fiuto investigativo. Da un lato, l’incidente stradale di cui è vittima una giovane studentessa di un prestigioso collegio potrebbe nascondere qualcosa di più terribile della semplice fatalità, anche perché il colpevole è fuggito e sembra impossibile stanarlo. E dall’altro c’è di mezzo un bambino smarrito che non parla e di cui non si sa bene nemmeno l’età. Spinta dalla sua naturale empatia, e da una buona dose di voglia di ficcanasare, Alice si troverà coinvolta dalle due vicende, molto più intimamente di quanto lei (e CC stesso) si potevano mai immaginare.
“Roma.
Calda, caotica e seducente come solo lei sa essere. Riacclimatarsi è facile e difficile insieme. Non posso dire che sia come se tutto questo tempo in America non fosse mai trascorso, perché non è così. In certi momenti, l’America si imponeva come un presente tanto vivo ed entusiasmante che, sulla linea del tempo, riusciva a comprimere il passato e il futuro. Era un presente extralarge come le bottiglie del latte o del succo di frutta che si trovano soltanto lì, come le distanze al suo interno, come la distanza da casa, casa quella vera. Durante i mesi a Washington mi sono proibita la nostalgia. Mi sembrava inutile, contraddittoria e da ingrati, dal momento che quando ho scelto di partire l’ho fatto pensando che in quel modo avrei avuto tutto quello che desideravo. Però, insomma. Siamo esseri umani, contraddittori per definizione. È normale sentire la mancanza dei luoghi e delle persone, anche se in cambio la vita mi ha dato quella che amo più di tutte.”
Recensione
Le recensioni sono molto positive, le fan sella serie sembrano tutte molto soddisfatte ed anch’io mi unisco a loro. Ho iniziato questa lettura con molte riserve, la serie mi aveva stancato, Alice mi aveva stancato, anche se ogni nuovo capitolo prometteva una protagonista più matura e meno surreale, ma agni volta venivo delusa. Mentre quest’ ultimo capitolo (per il momento almeno) mi ha sorpresa, ho trovato davvero la protagonista più con con i piedi per terra, pur mantenendo le sue simpatiche bizzarrie, anche tutto il contorno è cambiato, sono quasi del tutto scomparsi gli amici e professori bislacchi a cui ci aveva abituato, adesso ci sono personaggi nuovi, più credibili, ma sempre attaccabili con un’ironia molto più raffinata. Mi è piaciuto come l’autrice ha trattato il tema della maternità, con molta sensibilità senza cadere nel drammatico. La trama del giallo ha avuto più spazio rispetto alle vicende personali e questo l’ho gradito molto, diciamo che tra tanti cambiamenti nella vita di Alice, l’indagine resta un punto fermo a cui non riesce a resistere. Il finale chiude bene, tutto potrebbe finire qui, ma non chiude con una doppia mandata, con la chiave giusta potrebbe riaprire la porta a nuove avventure.
“Forse ha ragione. Perché tornare su strade passate per fare i conti con se stessi è benefico. Ma tornarci pensando di trovare tutto come lo si è lasciato per riprendere da lì, quello sì che potrebbe essere un errore fatale.”
Incipit di “La ragazza del collegio”
È successo che un giorno la Wally ha chiamato Claudio, quando noi eravamo a Washington DC già da quasi due anni, dicendogli che grazie alla quota cento riusciva ad andare in pensione. Al che io e lui ci siamo guardati e ci siamo detti: «Ha già l’età?» La Wally sembra Dracula nel film di Francis Ford Coppola, un individuo senza età, inquietante Dio solo sa quanto, capace di tutto e invero succhiare il sangue sembra persino il meno.
Per essere pienamente sinceri bisognerebbe anche aggiungere che è stata gentile. Gli ha detto che non si ritirerà se non avrà la certezza di poter lasciare le redini a una persona di valore. Non può garantire nulla, ma ritiene elevate le possibilità che il posto di professore ordinario e direttore dell’Istituto possa toccare a Claudio – che lavora sodo in questa direzione da quando era specializzando.
E così nel nostro piccolo appartamento al piano rialzato a Georgetown, con le pareti esterne tinteggiate di rosa – è un miracolo che lui me l’abbia concesso, bisogna dirlo – e con le lucine di Natale accese tutto l’anno – se ne è fatto una ragione – si è insinuato il subdolo tarlo del dubbio.
Siamo due medici legali. A Washington lui è un visiting professor; io sono alla fine del mio dottorato e, dal momento che mi era stato elargito senza il beneficio di una borsa di studio, in concreto in America viviamo con i soldi di Claudio. Gli ho sempre detto che questa situazione non sarebbe potuta durare e che prima o poi avremmo dovuto fare una scelta. Restare per sempre in America mi obbliga a studiare per l’abilitazione e a trovare un vero lavoro qui. Nel mio intimo non sono sicura di volerlo… e lui ne è consapevole. Sa che mi manca Roma fin dentro le viscere, come ai fiori recisi mancano i prati. Intendiamoci, ci sono vasi bellissimi in cui metterli, ma l’acqua prima o poi stagna e puzza di cimitero.
Claudio non aveva molta fretta di rientrare, ma adesso si sente intrigato dalla possibilità di diventare il nuovo Supremo. E sta lì e si chiede: «Supremo Conforti o Conforti Supremo?»
«Dopotutto è quello che hai sempre, sempre voluto. Forse non hai mai desiderato niente di più che diventare direttore del nostro Istituto.»
«Ma a volte i desideri cambiano» ha risposto sibillino, e a me si è rizzato il pelo perché il dottor Conforti qualche tratto di megalomania ce l’ha.
Tuttavia, complice anche l’imprevedibile impatto della pandemia sulla sua imperscrutabile psiche, ha scoperto in sé tanta voglia di tornare a casa. E, quanto al concorso, di giocarsela.
Per farla breve, si è messo al computer e ha acquistato i biglietti per Roma.
Serie con Alice Allevi
1 – 2011 – L’allieva
2 – 2012 – Un segreto non è per sempre
3 – 2012 – Sindrome da cuore in sospeso (prequel)
4 – 2014 – Le ossa della principessa
5 – 2015 – Una lunga estate crudele
6 – 2016 – Un po’ di follia in primavera
7 – 2017 – Arabesque
8 – 2018 – Il ladro gentiluomo
9 – 2021 – La ragazza del collegio