Siamo giunti alla fine di questo 2022 e posso stilare un bilancio sulle mie letture iniziate e terminate durante questo strano anno che sta per chiudersi. Decisamente non è stato un anno prolifico, le letture sono state poche e spesso scelte dalla lista interminabile che ogni lettore ha, quindi poche novità editoriali, in compenso le delusioni sono state poche.
I libri letti variano molto sia nel genere che nella forma, tra cartaceo e ebook. Non sono una lettrice vorace, anzi sono molto lenta, per me non è un problema; ci sono libri che richiedono più attenzione, altri che passano senza lasciare traccia, alcuni dopo averli finiti continuano a restare con te e si prendono più tempo per essere metabolizzati, può capitare anche di leggere più libri contemporaneamente e poi c’è quel periodo in cui non si ha proprio voglia di leggere, non sai perché arriva e ti prendi una breve pausa, evidentemente necessaria. Amo leggere e se ogni italiano riuscisse a leggere almeno 1-2 libri al mese già sarebbe un buon traguardo. Spero che questa lista possa dare qualche spunto di lettura.
Ho iniziato l’anno con La Storia Infinita è un classico fantasy dello scrittore tedesco Michael Ende.
Bastiano è un ragazzino goffo, grassoccio, soprattutto molto solo. E ha una grande passione: leggere. In un giorno di pioggia, inseguito dai compagni che si fanno beffe di lui, si rifugia in una vecchia libreria dove trova un volume intitolato “La storia infinita”. Il libraio non vuole venderlo, ma l’attrazione per quel libro è tale che Bastiano lo ruba e ci si immerge letteralmente, scoprendo che proprio lui non è solo spettatore delle meravigliose avventure che vi sono narrate, ma ne è anche protagonista, chiamato a salvare i destini del mondo incantato di Fantàsia, con le sue mitiche creature e le sue città sospese.
Ho sempre avuto un legame forte con questa storia, perché ha fatto parte dei miei ricordi più belli. Quando nel 1984 è uscito il famoso film di Wolfgang Petersen tratto dal libro, io, appena tredicenne, sono andata per la prima volta da sola al cinema con le mie amiche a vederlo, come succede spesso il libro supera di molto il film. Un libro che ho amato molto, che mi rammarico di non averlo letto prima e che consiglio fortemente.
Trovate la recensione qui
Sempre a gennaio ho continuato con le avventure di Lupin scritte da Maurice Leblanc, precisamente con il terzo volume della serie “Arsène Lupin e il faraglione cavo“.
Durante un furto al castello di Gesvres, la nipote del conte, mademoiselle Raymonde de Saint-Véran spara su uno sconosciuto che scompare senza lasciare alcuna traccia. Poco dopo la giovane viene rapita, mentre viene ritrovato il cadavere di un uomo. È quello di Arsène Lupin? Il noto ladro, che ha architettato il furto, è dunque morto? La polizia ne è convinta, ma non lo è il giovane Isidore Beautrelet, detective dilettante che si prefigge di indagare, tanto più che nello stesso momento un documento antico di valore inestimabile – il segreto del faraglione cavo, conosciuto solo dai re di Francia – scompare misteriosamente…
Sono rimasta piacevolmente colpita anche da questa lettura e continuerò leggere piano piano tutta la serie. Decisamente merita di essere letto.
Tra le due letture precedenti ho letto Cambia l’abitudine di essere te stesso. La fisica quantistica nella vita quotidiana di Joe Dispenza.
Non sei destinato né programmato geneticamente a essere ciò che sei per tutta la vita. Infatti è nata una nuova scienza che restituisce all’individuo il potere di creare la realtà che desidera vivere. Nel suo libro, il dottor Dispenza combina la fisica quantistica con la neuroscienza, la chimica del cervello, la biologia e la genetica per mostrarci cosa sia veramente possibile realizzare. Non solo ricevi le conoscenze necessarie per cambiare qualsiasi aspetto di te, ma ti vengono consegnati anche gli strumenti da applicare passo dopo passo per realizzare profondi cambiamenti nella tua esistenza. Una volta che hai cambiato l’abitudine di essere te stesso e hai cambiato veramente il tuo modo di pensare, la tua vita non è più la stessa!
Solito libro sul genere, niente di che.
Ho iniziato il mese di febbraio con Lezioni di meraviglia, scritto dai filosofi Andrea Colamedici e Maura Gancitano.
La filosofia non si pone prima della concretezza del mondo, ma dopo. Non rappresenta un modo per sfuggire alla realtà ma la via per affrontarne l’ultimo lembo possibile. La filosofia, cioè, non è per codardi ma per individui estremamente coraggiosi, pronti ad affrontare ciò che sembra inaffrontabile: l’apparente mancanza di senso dell’esistenza. La filosofia nasce dal ‘thauma’, cioè dal terrore, dallo scoramento, dall’apertura nei confronti dell’ignoto. Questa meraviglia estrema è il punto di partenza, il cominciamento del filosofare”. Questo manuale narrativo aiuterà il lettore ad applicare nella vita di tutti i giorni le grandi scoperte della filosofia e recuperare il grande segreto dell’esistenza: l’arte di meravigliarsi.
Un libro meraviglioso che consiglio a tutti.
Finalmente deciso di affrontare una lettura tanto acclamata, I leoni di Sicilia, un romanzo storico scritto da Stefania Auci.
La storia dell’ascesa commerciale e sociale della famiglia Florio, che è diventata leggenda, sullo sfondo degli anni più inquieti della Storia italiana, dai moti del 1818 allo sbarco di Garibaldi in Sicilia, Intrecciando le turbolente vicende private.
La storia dell’ascesa commerciale e sociale di una famiglia che è diventata leggenda, sullo sfondo degli anni più inquieti della Storia italiana, dai moti del 1818 allo sbarco di Garibaldi in Sicilia, Intrecciando le turbolente vicende private.
Ho trovato lo stile semplice, tra la cronaca e i brevi racconti popolari, mentre altre parti descrittive sono molto suggestive con un pizzico di poetica che impreziosisce il racconto. I personaggi sono credibili e non certo idealizzati. Ho apprezzato il taglio dei capitoli in brevi frammenti che facilitano la lettura, infatti non dovete scoraggiarvi dalla mole, scorre davvero velocemente. Un libro imperdibile, soprattutto per i Siciliani e per chi ama questa terra. Trovate la recensione qui.
A marzo ho letto Il momento di uccidere, il primo romanzo di John Grisham. Un legal thriller tipico di questo autore, ambientato nello stato del Mississipi nella Ford County intorno agli anni ottanta. Un caso di omicidio che infiamma gli Stati Uniti, un tribunale che deve decidere la colpevolezza di un uomo nero che ha ucciso due bianchi violenti e razzisti.
Un bel libro, più legal che thriller, forse non è un capolavoro letterario, ma l’ho trovato intrigante e pone dilemmi etici incorporati in una critica sociale.Lo consiglio a chi piace il genere.
Trovate la recensione qui
Dopo un trhiller mi sono data al genere rosa, con l’uscita della seconda stagione Bridgerton, solo per curiosità, ho letto il libro corrispondente “Il visconte che mi amava” scritto da Julia Quinn.
La Stagione del 1814 sembra essere promettente e ricca di nuovi fidanzamenti. Certo, non per Anthony Bridgerton, erede di un antico viscontado, probabilmente lo scapolo più ambito di Londra, che non ha mai dimostrato alcun interesse per le faccende matrimoniali. E in realtà, perché mai dovrebbe? È il prototipo del libertino, un mascalzone allergico alle etichette dell’alta società e decisamente pericoloso per donne e fanciulle. Questo, quanto meno, è ciò che tutti pensano. In realtà Anthony non solo ha in animo di sposarsi, ma ha anche già scelto la futura moglie, Edwina Sheffield, una debuttante subito soprannominata “lo Splendore”. Peccato che la dolce Edwina si rifiuti di accettare proposte senza l’approvazione della sorella maggiore Kate, una donna sicura di sé, o meglio una “zitella ficcanaso” che non ha la minima intenzione di affidare l’angelica sorellina nelle grinfie di un uomo del genere. Se vuole Edwina, Anthony deve prima riuscire a conquistare la fiducia di Kate. L’impresa rivelerà risvolti inaspettati, e indubbiamente piacevoli.
Che dire, un romanzetto rosa tipico degli Harmony, lo consiglio solo agli amante di questo genere.
Ho proseguito con The Miracle. I sei passi verso l’Illuminazione (La Via della Trasformazione) di Joe Vitale.
I miracoli sono reali? Se hai avuto l’impressione che il mondo non ti appartenga, o che tu non riesca mai a ottenere quello che desideri, The Miracle del Dr Joe Vitale e` arrivato al momento giusto. Questo libro contiene guide, meditazioni, esercizi, risorse, storie e molto altro ancora. Devi solo scegliere quale processo senti maggiormente in risonanza con te stesso nella situazione in cui ti trovi. Cosi` potrai iniziare a vivere il miracolo che tu sei in questo esatto momento. The Miracle ti aiutera` a: Scoprire ed eliminare le barriere che esistono tra te e i tuoi desideri. Imparare a focalizzare i tuoi pensieri, energie e azioni, per dirigere il tuo passo verso i tuoi obiettivi. Applicare nuovi metodi per conseguire maggiori successi, gioia e gratitudine. … e molto altro ancora.
Niente di nuovo su questo fronte. Miscuglio di teorie e credenze.
Per farmi ancora del male, perché avevo giurato di non continuare più la serie, ho letto La ragazza del collegio di Alessia Gazzola, il nono capitolo della serie con Alice Allevi, ex allieva, ormai medico legale a tutti gli effetti. Torna in tutti i sensi Alice, torna in libreria, torna a Roma dopo un paio d’anni passati a Washington e torna alle prese con i meccanismi dell’istituto di medicina Legale e con due nuovi casi da risolvere.
Ho iniziato questa lettura con molte riserve, la serie mi aveva stancato, Alice mi aveva stancato, anche se ogni nuovo capitolo prometteva una protagonista più matura e meno surreale, ma agni volta venivo delusa. Mentre quest’ ultimo capitolo (per il momento almeno) mi ha sorpresa, ho trovato davvero la protagonista più con con i piedi per terra, pur mantenendo le sue simpatiche bizzarrie. Trovate la recensione qui
Ho iniziato aprile con il mio amato commissario Ricciardi creato da Maurizio De Giovanni e precisamente con il nono volume “Serenata senza nome“.
Sono passati piú di quindici anni da quando Vinnie Sannino è emigrato in America. Là ha avuto successo, è diventato campione mondiale di pugilato. Ma il suo ultimo avversario è morto sul ring, e lui non se l’è piú sentita di continuare. Cosí è tornato in città per inseguire l’amore di sempre, Cettina, che però, nel frattempo, si è sposata. Pochi giorni dopo il suo arrivo, il marito della donna, un ricco commerciante, viene trovato morto. Qualcuno lo ha assassinato finendolo con un pugno alla tempia. Indagando sul caso, il commissario Ricciardi si troverà a fronteggiare la forza dei sentimenti. Sentimenti che salvano, e che uccidono.
Sempre meraviglioso, non delude mai. Poesia in giallo.
Proseguo aprile con un’altra serie che devo finire, La ragazza del sole, sesto volume della saga “Le sette sorelle” scritta da Lucinda Riley.
Electra d’Aplièse è una delle modelle più famose: bellissima, ricca e desiderata. Ma dietro l’immagine glamour e la fastidiosa attenzione dei paparazzi si cela una donna fragile, che fatica a reggere lo stress e le pressioni di un mondo in cui contano solo le apparenze. Electra è la più giovane delle sorelle e mentre tutte le altre sembrano aver superato la morte del padre e aver trovato la felicità, lei si sente sempre più persa e sola. L’unico modo per andare avanti è anestetizzare il dolore, rifugiandosi in alcol e droghe, specialmente da quando è stata mollata dal suo fidanzato. Ma c’è qualcuno che sta cercando di entrare a far parte della sua vita e tenta di contattarla in tutti i modi; si tratta di Stella Jackson, noto avvocato impegnato nella difesa dei diritti umani, che dice di essere sua nonna… Grazie ai suoi racconti, Electra scoprirà la storia travagliata della sua famiglia e l’importanza di lottare per coloro che ami. Il sesto capitolo della saga delle Sette Sorelle vi porterà dai grattacieli di New York alle magnifiche pianure del Kenya degli anni ’40.
Pur essendo questi libri inseriti nella categoria rosa, mi sono piaciuti e questo non fa eccezione.
Per scrollarmi di dosso la dolcineria, a Maggio, ho deciso di leggere Io sono l’abisso, un thriller di Donato Carrisi. Una storia misteriosa, un viaggio nei meandri della psiche, alle radici del Male della nostra società. Un viaggio nel buio che è in ognuno di noi.
Rispetto ad altri libri di Carrisi, specialmente quelli con protagonista Mila Vasquez che non mi fanno impazzire, questo mi è piaciuto.
Una cosa che non amo di questo autore è lo stile questo scrivere un romanzo con lo stile americano e ambientarlo in Itali, secondo me non lo rende credibile. Trovate la segnalazione qui
Subito dopo mi ributto nel rosa, curiosità di finire l’ultimo libro, La sorella perduta, della saga “Le sette sorelle” scritta da Lucinda Riley, ha la meglio.
Maia, Ally, Star, CeCe, Tiggy ed Electra: ognuna delle 6 sorelle D’Aplièse ha compiuto un viaggio straordinario alla scoperta delle proprie origini, ma la costellazione delle Pleiadi da cui hanno preso i loro nomi è composta da 7 stelle e nessuno ha ancora scoperto chi sia veramente e dove si trovi Merope. Mentre Ally e Maia sono ad Atlantis a guardare Electra in tv al Concert for Africa, l’avvocato Georg Hoffman arriva con una novità incredibile: sembra che finalmente ci sia una pista concreta per trovare la sorella perduta. Con l’indirizzo di una vigna e il disegno di un anello di smeraldo a forma di stella, ha inizio una staffetta che porterà le sorelle ad attraversare, letteralmente, il mondo intero: dalla Nuova Zelanda al Canada, dall’Inghilterra alla Francia e infine all’Irlanda, unite più che mai nella missione di completare la loro famiglia prima della commemorazione per la morte di Pa’ Salt. Una ricerca che le metterà sulle tracce di una donna che in realtà non vuole essere trovata…
Anche questo libro mi è piaciuto, forse qualcosa si poteva tagliare. Sicuramente non è l’ultimo.
Tra un libro e l’altro leggo Il potere delle emozioni. Comprenderle e abbracciarle per migliorare la propria vita di Randy Taran.
Negli ultimi anni, dopo la cosiddetta “scienza della felicità” e la psicologia positiva, è sorto un notevole interesse per tutta la gamma delle emozioni umane, comprese quelle negative. Perché anche loro hanno qualcosa da offrire, se capiamo come imparare da esse. Vi è mai capitato di provare una serie di emozioni confuse e difficili da definire, che vi hanno fatto sentire smarriti o fuori posto? Ebbene, se proprio questi sentimenti diventassero la bussola che ci guida all’equilibrio interiore? Se gli strumenti per trasformarle in positivo fossero già dentro di noi? Se anche i sentimenti più scomodi in realtà ci mandassero messaggi per dirci che qualcosa non va, per proteggerci e per spingerci ad andare avanti? “Il potere delle emozioni” ci mostra come la paura possa spingerci a diventare coraggiosi, il senso di colpa sia in grado di aiutarci a fare chiarezza nei nostri valori e la rabbia ci permetta di creare intorno a noi dei confini salutari. Ma soprattutto, è una guida per aprirsi alla ricchezza della propria vita emotiva.
Non mi ha convinta, uno dei tanti libri di questo genere. Un NI.
A giugno ritorno ad un mio grande amore Michael Connelly, con Avvocato di difesa, il primo romanzo con protagonista l’avvocato Mickey Haller, spinta anche dalla nuova seri su Netflix.
Mickey Haller ha passato tutta la sua vita professionale con il terrore di non riconoscere l’innocenza nel caso se la fosse trovata di fronte. Haller è un avvocato di Los Angeles che prepara i suoi casi dal sedile posteriore di una Lincoln a nolo, mentre si sposta da un tribunale all’altro per difendere piccoli criminali di ogni tipo. Truffatori, spacciatori, magnaccia, prostitute. Un intero repertorio di squattrinati che gli garantiscono solo la sopravvivenza. Quando un playboy di Beverly Hills, accusato di aver aggredito una donna rimorchiata in un bar, lo incarica della sua difesa, Haller ha l’impressione di toccare il cielo con un dito. Finalmente un cliente pieno di soldi, che potrà risolvere la sua situazione finanziaria. E in più l’uomo ha tutta l’aria di non aver commesso il fatto. Ma il giorno in cui Raul Levin, un investigatore privato che lavora a stretto contatto con lui, viene trovato ucciso, Haller scopre che la sua ossessione per l’innocenza l’ha condotto a scontrarsi con un abisso di malvagità. Un gorgo pericoloso, da cui potrà salvarsi soltanto ricorrendo a tutte le sue armi, in una ricerca mozzafiato della verità.
Questa volta Connelly ci porta un punto di vista diverso, non più il poliziotto a caccia di cattivi, ma l’avvocato difensore che li difende e cerca di evitare loro il carcere nonostante sia consapevole della loro colpevolezza, argomento molto controverso.
Si conferma l’amore per questo scrittore. Lo consiglio.
Alterno le letture con Quella maledetta paura di non essere all’altezza di Raffaele Morelli.
La nostra interiorità è pervasa da un profondo senso di insicurezza e dal pensiero ricorrente di non essere all’altezza: siamo sempre insoddisfatti, viviamo nel giudizio perenne su noi stessi e qualsiasi meta raggiungiamo non è mai abbastanza. Abbiamo paura di parlare davanti agli altri, di esprimere un’opinione, di essere al centro dell’attenzione, per timore di essere giudicati. Questa paura assume mille volti e diventa ansia dell’esame, di sostenere una conversazione, dell’autorità, del fallimento… Eppure non c’è errore più grande di cercare l’autostima fuori di sé, di collegarla ai risultati che otteniamo, all’approvazione degli altri.
Ho letto molti libri di Morelli, questo l’ho trovato un po’ ripetitivo, forse va bene per chi non ha letto nulla dell’autore.
Continuo con Myo. Il senso meraviglioso della vita di Giuseppe Cloza.
Questo libro parla del potere dell’animo umano. Così profondo da lasciarti senza fiato. Così vasto da influenzare tutti gli aspetti della vita. Così potente da far sciogliere tutte le paure. Siamo circondati da stress, aspettative, conflitti. Viviamo in un’emergenza continua: che sia economica, sanitaria, ambientale o legata a una guerra… Sembra non ci sia spazio per la serenità. Come ne possiamo uscire? Solo se attiviamo finalmente una ricerca spirituale, in profondità, nel nostro universo interiore. La nostra anima dal potenziale infinito. Dove inizia il cambiamento che abbiamo sempre desiderato.
Pur ripetendo cose già sentite è piacevole.
Inizio luglio sempre con questo genere. Ho letto Ho-oponopono. La pace comincia da te .Metti le cose al posto di Saya.
Ho’oponopono è un’illuminazione da accogliere, una tecnica che permette di eliminare il pensiero negativo e i ricordi dolorosi, basandosi sul concetto dualistico del perdono e della gratitudine. Con la pratica di questa filosofia saremo testimoni che il Divino sa che cosa è meglio per noi e quando ci ripuliamo la soluzione co-creativa migliore arriverà manifestandosi nella nostra vita.
Mi piace molto la filosofia di base di Ho oponopono, certo togliendo la parte rituale, questo libro è una carezza.
Continuo con Parla come ami. L’infallibile potere delle parole di MariaGiovanna Luini.
Le parole riempiono i nostri discorsi, ma sono molto più di semplici elementi comunicativi: hanno un effetto immediato su chi le riceve e agiscono anche nel medio e lungo periodo. Diventano un balsamo per il cuore, un sostegno quando le si rievoca, una dimostrazione di affetto, amicizia, fiducia, oppure un veleno a lento rilascio, spesso fatale. È l’energia creativa dell’amore che è in ciascuno di noi a influenzare ogni aspetto di una relazione verbale, ce ne ci rendiamo conto osservando la mimica di un volto, il tono di un’esclamazione involontaria, il colorito della pelle, il ritmo nel respiro di chi parla. Noi stessi con le parole possiamo regalare o togliere energia a chi ci ascolta. In ogni ambito – lavorativo, medico, amoroso – le parole possono creare o rompere legami, provocare un pianto o una risata, esprimere emozioni e progetti, lasciarci indifferenti o tracciare un segno. Possono farci ammalare così come guarirci: il loro è un potere tangibile, in grado di interagire con la nostra energia per creare o modificare davvero il piano della realtà, ma anche per invitarci ad andare sempre oltre nel nostro cammino interiore.
Interessante.
Finalmente la voglia di leggere romanzi ritorna e decido di tornare agli anni 90 con Alta Fedeltà dello scrittore inglese Nick Hornby.
Rob Fleming, trentacinquenne, conduce una vita barcamenata, dirige un fatiscente negozio di dischi, il Championship Vinyl, ed è appena stato piantato dalla sua fidanzata, Laura. Sentimentalmente frustrato e insoddisfatto della propria vita fa una classifica delle “cinque più memorabili fregature di tutti i tempi”, che in questo caso sono donne e decide di mettersi in contatto con le ex fidanzate . Rob ci rende partecipi della sua vita, dei suoi sentimenti, delle sue frustrazioni. Il filo conduttore del racconto è la relazione con Laura, i continui tentativi di tornare a stare con lei, fanno da cornice personaggi “secondari” come Dick e Barry, gli aiutanti di Rob al negozio; Marie, la cantante e Liz, l’amica di Laura.
Mi è sempre piaciuta la scrittura di Hornby e questo libro non fa eccezione, lo consiglio specialmente a quelli di una certa età che possono comprendere meglio certi meccanismi pop degli anni ’90. Rob Fleming sembra essere l’antenato nerd pop di Ted Mosby di How I Met Your Mother. Trovate la recensione qui
Ad agosto un solo libro, troppa spiaggia, mare e chiacchiere. Ho letto Lungo petalo di mare, un romanzo storico di Isabel Allende. Nell’agosto 1939 Pablo Neruda organizzò quello che poi ha definito il “suo poema più bello”: il Winnipeg, una nave che ha portato in Cile 2200 rifugiati spagnoli che fuggivano dalle rappresaglie franchiste, tra questi un uomo e una donna in fuga per sopravvivere agli sconvolgimenti della Storia del Ventesimo secolo.
Isabel Allende è tra le mie scrittrici preferite, questo libro nell’insieme mi è piaciuto, ma l’ho trovato troppo cronistico e poco poetico.
Trovate la segnalazione qui
Torno a casa dalle vacanze e leggo Storia di una capinera, il primo romanzo di Giovanni Verga. Pubblicato nel 1871 e scritto due anni prima, tramite una forma epistolare dominata alla perfezione ci tuffa nel cuore pulsante di un’anima prigioniera. Il romanzo deve il suo titolo a una povera capinera, che Giovanni Verga aveva visto chiusa in gabbia. Timida, triste e ammalata, la capinera non si rassegnava a vivere tra le sbarre, nonostante avesse cibo a volontà. Il suo dolore era così profondo che l’uccellino, in breve tempo, si lasciò morire. Simile alla piccola capinera è la giovane Maria, entrata in convento a soli sette anni e destinata dalla famiglia alla vita monastica. A causa di un’epidemia di colera, la ragazza è costretta ad abbandonare il convento di Catania e a trasferirsi con il padre, la matrigna e i fratellastri Giuditta e Gigi a Monte Ilice. Qui Maria trascorre giornate spensierate, finalmente libera dopo tanti anni passati tra le grigie e tetre mura del convento, oppressa da regole rigidissime. A poca distanza dalla casa della famiglia di Maria, vivono i Valentini. Il loro figlio maggiore, Nino, a poco a poco si avvicina alla ragazza e tra i due comincia a sbocciare un sentimento sconosciuto all’educanda: l’amore. Ma Maria sarà costretta a tornare in convento…
Mi ha davvero sorpresa in positivo. lo consiglio.
Proseguo con la lettura di Tre topolini ciechi e altre storie di Agatha Christie.
Un eccentrico riccone che sfida i suoi eredi a un’eccitante caccia al tesoro, un marito sospettato da tutto il villaggio di aver assassinato la moglie, una povera ragazza accusata di furto e sostituita da una domestica troppo perfetta, una coppia di giovani sposi minacciati da una vecchia pazza, due giovanotti penetrati per caso in una casa nella quale si trova un cadavere… Nove racconti per una straordinaria antologia nella quale spicca “Tre topolini ciechi”, dal quale l’autrice ricavò la famosissima pièce teatrale “Trappola per topi”.
Mi diverte sempre Agatha Christie e questi racconti sono piacevolissimi.
Durante un ottobre di assestamento ho letto La scienza della meditazione. Perché la mindfulness è così importante di Jon Kabat-Zinn.
La «meditazione consapevole» è una pratica affermata e in costante diffusione di cui Jon Kabat-Zinn è stato precursore, maestro indiscusso e autore di libri fondamentali e illuminanti. Fra questi l’ormai classico “Riprendere sensi” che l’autore ha deciso di riproporre in una versione ampliata e rinnovata in quattro libri indipendenti, ognuno relativo a un aspetto della mindfulness. Nel primo di questi libri, “La scienza della meditazione”, Jon Kabat-Zinn sgombra il campo da ogni equivoco sulla mindfulness, che non è una tecnica per rilassarsi raggiungendo una sorta dì oblio e rimuovendo il proprio presente con il suo carico di preoccupazioni. È, invece, un atto di grande consapevolezza, che tutti possono raggiungere attraverso la meditazione, e che ci aiuta a concentrarci proprio sul momento presente per viverlo con intensità, imparando a vedere la pienezza dell’esperienza in tutti i suoi aspetti positivi e negativi e riuscendo anche a interpretare i momenti negativi come possibili passaggi di crescita. La mindfulness non è una filosofia, è una pratica che va seguita con costanza, ma che può inserirsi con facilità nella routine quotidiana di ognuno di noi.
Interessante. Un po’pesante e un pochino anche autocelebrativo.
Finalmente ho letto Le madri non dormono mai di Lorenzo Marone. Diego ha nove anni ed è un animale senza artigli, troppo buono per il quartiere di Napoli in cui è cresciuto. I suoi coetanei lo hanno sempre preso in giro perché ha i piedi piatti, gli occhiali, la pancia. Ma adesso la cosa non ha piú importanza. Sua madre, Miriam, è stata arrestata e mandata assieme a lui in un Icam, un istituto a custodia attenuata per detenute madri. Lì, in modo imprevedibile, il ragazzino acquista sicurezza in sé stesso. Si fa degli amici; trova una sorella nella dolce Melina, che trascorre il tempo riportando su un quaderno le «parole belle»; guardie e volontari gli vogliono bene; migliora addirittura il proprio aspetto. Anche l’indomabile Miriam si accorge con commozione dei cambiamenti del figlio e, trascinata dal suo entusiasmo, si apre a lui e all’umanità sconfitta che la circonda. Diego, però, non ha l’età per rimanere a lungo nell’Icam, deve tornare fuori. E nel quartiere essere più forte, più pronto, potrebbe non bastare.
Dolorosamente bello, recensione a breve. Trovate la segnalazione qui
Dopo ho letto The Greatest Secret: Il segreto più grande di Rhonda Byrne.
Pubblicato nel 2006, “The Secret”, il libro d’esordio di Rhonda Byrne, è stato un fenomeno globale, un’opera fondamentale che ha aiutato i lettori a scoprire i poteri inespressi che si trovano dentro ciascuno di noi e a utilizzarli in ogni ambito della vita. Ma il viaggio di Rhonda non era ancora finito, perché qualcosa dentro di lei le diceva che c’era altro da scoprire, un segreto più grande e universale. Ed è stata proprio la sua instancabile ricerca, durata 14 anni, a permetterle di trovare la verità contenuta in queste pagine. Con un enorme balzo in avanti “The Greatest Secret” condurrà il lettore oltre il mondo materiale e in un reame spirituale, dove tutto è possibile. Gli insegnamenti contenuti in queste pagine svelano pratiche accessibili che possono essere subito utilizzate e profonde rivelazioni che dissolveranno paure e incertezze, ansie e dolore. Arricchito dalle parole illuminanti dei più grandi maestri spirituali del passato e del presente.
In questo libro l’autrice ha una svolta, la legge di attrazione del primo libro viene sostituita da una ricerca più profonda, più verso la consapevolezza e il qui e ora.
A novembre e metà dicembre i libri li ho solo toccati, purtroppo neanche loro riuscivano a consolarmi.
però ho chiuso l’anno con I nostri cuori imperfetti di Melissa Albert.
La magia scorre profonda in questa famiglia. Ma ancora più profondi sono i suoi segreti. Segreti. Bugie. Scelte decisamente sbagliate. Stregoneria. Periferia. Adesso. L’estate di Ivy, diciassette anni, non è cominciata per niente come si era immaginata: prima l’incidente d’auto di ritorno dalla festa di fine anno; poi finisce in punizione per essersi comportata in maniera irresponsabile salendo in auto con un ragazzo ubriaco; e soprattutto l’apparizione di una strana ragazza in mezzo alla strada nel cuore della notte. E questi saranno solo i primi di una serie di eventi che scombussoleranno la vita di Ivy. Con il trascorrere dei giorni si ritroverà sopraffatta da doni inquietanti, stralci di ricordi e un segreto che in realtà conosce da sempre: sua madre è molto, molto di più di quello che lascia apparire. Città. Allora. Dana è sempre stata una ragazzina percettiva. L’estate in cui compie sedici anni, con la complicità della sua migliore amica e di una misteriosa ragazza più grande, i suoi doni sbocciano e la catapultano in una dimensione sovrannaturale. A mano a mano che le loro aspirazioni si fanno sempre più oscure, le tre ragazze si ritrovano a correre veloci verso un violento punto di rottura. Molti anni dopo, la storia di Ivy e Dana arriva al regolamento dei conti tra una madre e sua figlia, e le oscure forze che non avrebbero mai dovuto destare.
Un libro decisamente per adolescenti, non è decisamente il mio genere, comunque a breve farò la recensione.