Una goccia di pioggia ha catturato il mio pensiero che per un momento è diventato cristallino, come lei.
E il ticchettio delle sue compagne esalta il suo rumoroso silenzio, mentre riflette il mondo che la circonda.
Ritrovo lo stupore per la banalità, la meraviglia della semplicità.
Chissà da dov’è nata, dal mare o dal ruscello, chissà se si ricorda.
Se è triste per aver lasciato qualcosa lassù.
Se il suo è stato un volo o una caduta.
Vorrei rassicurala che io ci sono e l’ho notata. E la ringrazio per la calma che mi ha donato, anche se ha evocato nostalgia, senza cadere in malinconia. Le sono grata per essere scesa calma calma, per essersi poggiata su questa terra assetata, anche di bellezza.
La guardo e mi connetto alla natura, alla vita, a mondi sconosciuti.
Sono anch’io questa goccia di pioggia, questa gocciolina d’infinito, che libera si trasforma ed effimera lentamente scivola via.
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