La regina Carlotta è una miniserie statunitense spin-off di Bridgerton, la serie in costume basata sui romanzi rosa scritti da Julia Quinn, ambientati nel periodo regency. La serie, creata da Shonda Rhimes e trasmessa da Netflix, è un prequel di Bridgerton e si concentra sulla figura di Carlotta, Regina d’ìInghilterra, la storia del suo ingresso a corte, la storia d’amore con re Giorgio III e la difficile ascesa al potere, fino alla fama, ma non solo, ritroviamo anche le storie di molti personaggi protagonisti di Bridgerton, come Lady Agatha Danbury e Lady Violet Bridgerton.
La serie è composta da sei episodi da 60 minuti ciascuno, la narrazione si dirama coprendo due linee temporali differenti: il passato, partendo dal fidanzamento di Carlotta e Re Giorgio III; e il presente di Bridgerton, dove una Regina Carlotta, adulta e sola, è alla disperata ricerca di un futuro erede al trono, che nessuno dei suoi tredici figli hanno intenzione di fare il loro dovere.
“Lady Whistledown scrive di tutto, ma “non scrive mai dei nostri cuori. Siamo storie mai raccontate”
Trama di “La regina Carlotta”
Nonostante la sua giovane età, Carlotta (India Amarteifio) viene costretta a lasciare la Germania e raggiungere la corte inglese per unirsi in matrimonio con l’altrettanto giovane Re Giorgio III (Corey Mylchreest). Non sa ancora che aspetto abbia il Re, mentre le viene subito illustrato il suo compito: assicurare un erede alla corona.
A preoccupare la Principessa vedova Augusta (Michelle Fairley) e i governanti è la natura instabile del Re, che rischia di trascinare il regno in un pericoloso caos. Carlotta, che non ha paura di dire ciò che pensa e di agire nel pieno dei suoi nuovi poteri di regina, affronta un destino che non ha scelto e un Re che, per motivi a lei non subito chiari, la tiene a distanza.
Con coraggio, e anche con l’aiuto della perspicace Lady Danbury (Arsema Thomas), determinata a ottenere e mantenere per sé e per la sua famiglia una posizione nell’alta società inglese, Carlotta lotta per una storia d’amore destinata a generare un grande cambiamento sociale.
Nel presente di Bridgerton, seguiamo invece la Regina Carlotta (Golda Rosheuvel) motivare i suoi molti figli affinché ottemperino, come ha fatto lei, ai loro doveri. Ma nessuno di loro sembra così entusiasta di mettere la testa a posto e generare il futuro sovrano del Regno di Gran Bretagna. Carlotta può contare ancora sui consigli e la comprensione di Lady Danbury (Adjoa Andoh) e anche della Viscontessa vedova Violet Bridgerton (Ruth Gemmell), che con due figli sistemati ha dimostrato di sapersi muovere nel competitivo mercato matrimoniale londinese. Nel frattempo, quest’ultima sta per scoprire di essere legata all’amica più di quanto pensasse.
Recensione
Questo spin-off ha una marcia in più rispetto alla serie originale, non è il racconto di una semplice storia d’amore tra il Re e la sua Regina ma va oltre, scavando nella sfera psicologica dei protagonisti, attingendo anche dalla realtà, la regina è stata ispirata a un personaggio reale: la regina Charlotte che regnò durante l’epoca Regency dal 1761 al 1818.
Carlotta è una donna indipendente, fuori dalla sua epoca, non si interessa unicamente di abiti e pettegolezzi e non cerca le nozze a tutti i costi come obiettivo di vita, ma nello stesso tempo comprende i doveri che ha nei confronti della famiglia da cui proviene e quelli verso una nazione, è una donna coraggiosa, capace di prendere in mano la sua vita, farsi carico di un intero regno.
La serie non si ferma al solo racconto della storia di una regina, ma mostra i cambiamenti politici che caratterizzano il mondo finto di Bridgerton. La prima Regina dalla pelle scura implica dei cambiamenti, la principessa vedova Augusta, madre di re Giorgio III, fa partire “l’esperimento”, tra le famiglie benestanti di colore vengono creati lord, duchi e conti per la nascita di un nuovo ceto sociale che la regina Carlotta avrà anche la responsabilità di tutelare. La nascita di questa nuova comunità interraziale porta la serie a un livello superiore, trattando temi come uguaglianza e discriminazione.
I problemi mentali che riguardano Re Giorgio sono affrontati con estrema sensibilità e portano gli spettatori ad appassionarsi alle vicende umane e personali del sovrano, anche questo elemento attinge dalla realtà.
Giorgio III d’Inghilterra si ammalò nel corso del suo regno e il principe del Galles Giorgio IV assumere il potere dello Stato dal 1811. La Regina Carlotta non abbandonò, mai il suo ruolo e si prese cura del marito dal 1811 fino al 1818, anno in cui ella morì. Per gli ultimi cinque anni della sua vita non riuscì però a incontrare Re Giorgio perché la malattia, molto probabilmente porfiria, lo aveva reso violento e pericoloso per sé stesso e per gli altri.
Senza dimenticare la storia di Brimsley, che cammina di pari passo con quella dei sovrani affrontando il tema dell’omosessualità. Oltre a tutto questo si parla anche dell’amore e sesso in età adulta, un argomento considerato tabù.
Il tutto infiocchettato da costumi meravigliosi, anche se fantasiosi e non rappresentativi di nessun reale momento storico.
Si termina con un finale commovente e poetico, che mi fa dire decisamente “sì” a questa serie, la consiglio agli amanti del genere.
La Regina Carlotta seconda stagione
Ci sarà una seconda stagione della serie? La miniserie è auto conclusiva, a me personalmente piacerebbe vedere altri spin-off su altri personaggi del mondo di Bridgerton.
La domanda è stata fatta direttamente alla sua creatrice, Shonda Rhimes, che si è detta aperta alla possibilità di una seconda stagione, mal momento non c’è ancora alcun progetto concreto. Sembrerebbe più propensa alla realizzazione altri spin-off di Bridgerton.
“Potrei vivere per sempre con Charlotte e George, ma abbiamo raccontato una storia molto precisa, con un finale definito che credo sia la perfetta chiusura di questo complicato e imperfetto amore”
La Regina Carlotta. Il libro
Julia Quinn e Shonda Rhimes hanno pubblicato in contemporanea all’uscita della serie l’omonimo libro, in Italia pubblicato da Mondadori. Ne parlo in un post dedicato Julia Quinn – La regina Carlotta, dove trovate anche la storia della vera Regina Charlotte.