New York Allarme rosso è il primo romanzo della serie NYPD Red firmata dal maestro del thriller James Patterson insieme a Marshall Karp. Il libro è stato pubblicato in Italia il 27 giugno 2023, da Longanesi, tradotto da Annamaria Biavasco e Valentina Guani. Manhattan brilla al Festival del Cinema, ma il glamour si trasforma in terrore: un produttore avvelenato, un attore ucciso sul set. La NYPD Red indaga, con i detective Zach e Kylie tra vecchi sentimenti e un killer che trama un finale esplosivo per New York e Hollywood.
Trama del libro New York Allarme rosso
Manhattan, la città che non dorme mai, è pronta a brillare ancora di più. Il festival del cinema di New York attira ogni anno stelle di prima grandezza: attrici, attori, registi, produttori, tutti avvolti in abiti scintillanti che riflettono la luce dei flash dei paparazzi come se fosse un gioco di specchi. Una festa perfetta, almeno all’apparenza.
Ma dietro il glamour, qualcosa si incrina. Prima un produttore di fama mondiale, ritrovato morto in circostanze misteriose, avvelenato durante una delle serate di gala. Poi un attore, ucciso sul set, con un colpo così preciso da sembrare parte del copione. New York, la città che respira spettacolo, si ritrova soffocata dalla paura.
A questo punto entra in scena la NYPD Red, la task force d’élite incaricata di proteggere l’élite stessa: star, magnati, figure potenti che vivono sotto i riflettori. Il caso finisce nelle mani di Zach Jordan e Kylie MacDonald, due detective tanto bravi quanto complicati. Perché loro, un tempo, erano una coppia. E non una qualsiasi. La passione, il caos, la rottura. Ora però non c’è spazio per sentimenti irrisolti: il killer gioca d’anticipo, calcola tutto. Ogni omicidio è un tassello, ogni mossa parte di un piano.
Zach e Kylie lo sanno: questo assassino non improvvisa. Ogni scena è scritta, ogni dettaglio pensato. Ma il finale… il finale, quello ancora manca. E forse sarà proprio Manhattan, con le sue luci, i suoi miti, e i suoi segreti, a scriverlo per tutti. Magari in rosso.
La serie NYPD Red di James Patterson e Marshall Karp
La serie NYPD Red, scritta da James Patterson in collaborazione con Marshall Karp, è un’entusiasmante saga poliziesca ambientata a New York, che combina azione, mistero e intrighi con uno stile avvincente e cinematografico. La storia ruota attorno a una divisione d’élite del Dipartimento di Polizia di New York, denominata appunto “NYPD Red”, incaricata di proteggere l’élite della città: celebrità, politici e figure potenti che richiedono una sorveglianza speciale.
1 – 2012 – NYPD Red – New York. Allarme rosso (con Marshall Karp)
2 – 2014 – NYPD Red 2 – Assassinio a Central Park (con Marshall Karp)
3 – 2015 – NYPD Red 3 (con Marshall Karp)
4 – 2016 – NYPD Red 4 (con Marshall Karp)
5 – 2018 – Red Alert
6 – 2020 – NYPD Red
7 – 2022 – NYPD Red 7: The Murder Sorority
Incipit del libro New York Allarme rosso
PROLOGO
IL CAMALEONTE1
DISSOLVENZA IN APERTURA:
INT. CUCINE DEL REGENCY HOTEL, NEW YORK CITY – GIORNO
Nella sala da pranzo del Regency Hotel, un posto talmente esclusivo che non puoi nemmeno avvicinarti se non sei ricco e potente, stanno servendo la colazione. IL CAMALEONTE si introduce furtivamente nelle cucine, dove l’attività è frenetica. Si è scurito i capelli e la pelle per passare inosservato, uno dei tanti portoricani anonimi in divisa da cameriere.
E infatti nessuno lo nota.
Il Camaleonte aveva letto quella parte della sceneggiatura centinaia di volte. Quella mattina avrebbero girato la scena. Il suo film era finalmente in produzione. «Azione!» sussurrò entrando nelle cucine del Regency dalla porta di servizio.
Lo notarono subito.
«Tu!» gridò uno dei camerieri in giacca bianca e cravatta nera. «Va’ a servire il caffè al tavolo dodici.»
Questo nella sceneggiatura non c’era, ma era un imprevisto fortunoso. Come la maggior parte degli attori di New York, il Camaleonte era perfettamente a suo agio nelle cucine dei ristoranti. Prese due caraffe, ne riempì una di caffè e un’altra di decaffeinato, e aprì con una spinta la porta a vento della sala.
Il cast era superiore alle aspettative. Quel giorno aveva inizio la Hollywood on the Hudson Week: una settimana di manifestazioni ed eventi volti a promuovere le produzioni cinematografiche di New York a discapito di quelle di Los Angeles e quindi, oltre ai soliti noti potenti della East Coast, nella sala da pranzo del Regency c’erano un sacco di stronzi arrivati da Hollywood per concludere affari multimilionari e consumare colazioni da cento dollari. E al tavolo dodici era seduto nientemeno che Sid Roth.
Se distruggere carriere, famiglie e anime fosse stato un reato punibile con il carcere, Sid Roth avrebbe dovuto scontare una marea di ergastoli. Nel mondo del cinema, però, essere uno stronzo senza cuore era addirittura una qualità, se portava profitti. E negli ultimi trent’anni Roth aveva trasformato la Mesa Films da impresa famigliare a megastudio. Era considerato un dio, e i quattro al tavolo con lui erano fieri di essere lì a splendere di luce riflessa.
Il Camaleonte si apprestò a servire il caffè, ma Roth, che stava allietando i commensali con il racconto di una faida fra star, poggiò la mano sulla tazza e disse: «Portami un altro succo di pomodoro, okay?»
«Subito, signore» rispose il Camaleonte. Un succo di pomodoro e un bel cameo per il signor Roth.
Tornò meno di tre minuti dopo con il succo. «Muchas gracias, amigo» gli disse Roth, e vuotò il bicchiere in pochi sorsi, senza degnarlo di uno sguardo.
Prego, non c’è di che. Vaya con Dios.
Il Camaleonte tornò in cucina e uscì dalla porta di servizio. Aveva dieci minuti per il cambio di costume.
La toilette degli uomini nella hall del Regency era elegante e raffinata, con asciugamani di stoffa, porte dei gabinetti in noce e, ovviamente, zero videocamere di sorveglianza.
Cinque o sei salviette struccanti dopo, il Camaleonte smise di essere un latinoamericano dalla pelle scura e si trasformò in un bianco con la faccia da bambino. Si tolse la divisa da cameriere e indossò un paio di pantaloni beige e una polo azzurra.
Tornò nella hall e si appostò vicino ai telefoni per assistere al resto della scena. A quel punto il suo lavoro era finito: poteva solo sperare che risultasse emozionante e piena di pathos come da copione.INT. SALA DA PRANZO DEL REGENCY HOTEL – GIORNO
Primissimo piano della VITTIMA che inizia a sentire gli effetti del fluoroacetato di sodio. Si aggrappa al bordo del tavolo, oppone resistenza al malessere, ma le gambe non lo reggono più e, rendendosi conto che il corpo lo sta tradendo, viene preso dal panico. I nervi vanno in tilt. Ha un attacco convulsivo, vomita violentemente, annaspa e infine crolla con la faccia sprofondata nella frittata di pomodori e funghi.
«Come fai a sapere che ordinerà la frittata?» gli aveva chiesto Lexi, quando le aveva fatto leggere la sceneggiatura.
«Non importa cosa ordina» aveva risposto lui. «Ho scritto una cosa qualunque. È irrilevante.»
«Secondo me è meglio il porridge» gli aveva fatto notare lei. «Magari con i frutti di bosco. Farebbe più scena. E tutto il resto? I nervi che vanno in tilt, le convulsioni… Come fai a sapere che andrà proprio così?»
«È un’indicazione generale. Non so neppure chi sarà la vittima. Lo scoprirò all’ultimo momento. C’è molta improvvisazione. L’importante è che si tratti di una morte violenta e dolorosa.»
Sid Roth si rivelò all’altezza. Vomito, panico, convulsioni… tutto come da copione. Invece di cadere con la faccia nel piatto, mosse qualche passo alla cieca, brancolando, urtò contro un altro tavolo, cadde, batté la testa sul piedistallo di marmo di una colonna e si fratturò il cranio. Perse molto sangue, e questo fu un valore aggiunto.
«Chiamate il 911!» gridò una donna.
«Stop!» sussurrò il Camaleonte.
Nel complesso, era stata un’ottima performance.
Mentre andava verso la stazione della metropolitana scrisse un messaggio a Lexi. Scena perfetta. Buona la prima.
Un quarto d’ora dopo era sul treno della linea F a leggere Variety, biondo e con gli occhi azzurri, uno dei tanti attori di New York che aspiravano a diventare famosi. Aveva una convocazione e doveva trovarsi alle nove ai Silvercup Studios.
Se vuoi ACQUISTA il libro