La saga Blackwater è un romanzo gotico scritto da Michael McDowell, fu pubblicato per la prima volta nel 1983 in un unico volume ed ebbe un tiepido successo, fin quando nel 2022 fu pubblicato in Francia diviso in sei parti, come aveva suggerito anche lo stesso autore, e diventando subito un caso editoriale, come è accaduto anche qui in Italia con la pubblicazione da parte della casa editrice Neri Pozza.
Ambientato nella città di Perdido, Alabama, il libro racconta la storia di una famiglia influente e maledetta attraverso diverse generazioni. La trama si sviluppa intorno alla famiglia Caskey, una delle più potenti della città, che è coinvolta in un patto oscuro con una forza sovrannaturale.
“All’alba della domenica di Pasqua del 1919 il cielo sopra Perdido, in Alabama, era terso, di un pallido rosa traslucido che non si rifletteva sulle acque nere che la settimana precedente avevano allagato del tutto la città. Il sole, immenso e di un colore rosso-arancio, si era appena levato sopra le cime dei pini nella foresta ai margini di quella che era stata Baptist Bottom. Era la zona piú bassa di Perdido, dove nel 1865 si erano stabiliti in massa gli schiavi neri appena affrancati, e dove ancora vivevano ammassati i loro figli e nipoti.”
La storia inizia nel 1919, quando le tetre e minacciose acque del fiume sommergono la cittadina di Perdido, in Alabama. Come gli altri abitanti, i ricchissimi Caskey, che possiedono vasti boschi e segherie, si trovano ad affrontare la catastrofe causata dalla furia della natura. Tuttavia, il clan, guidato dalla potente matriarca Mary-Love e dal suo devoto figlio Oscar, si troverà anche a fare i conti con un’apparizione sconvolgente. Dalle profondità della città sommersa emerge Elinor, una donna con i capelli rossi come il rame, dotata di un passato misterioso e un oscuro piano: infiltrarsi nel cuore dei Caskey.
“La città marciva sotto un vasto strato di acqua scura, putrida e stagnante che solo ora cominciava a ritirarsi. I frontoni, i timpani e i comignoli che non erano stati travolti e trascinati via dalla corrente spuntavano dalla superficie cupa e oleosa della piena come emblemi, pietrosi e lignei, di angosciosa agonia.”
Il Blackwater, un fiume che attraversa la città di Perdido, sembra avere una sorta di coscienza e un potere malvagio, che influenza il destino della famiglia Caskey e degli abitanti della città stessa, è lui il vero protagonista della storia, con le sue acque scure e torbide che tutto nascondono.
“Davanti a lui c’era il punto in cui l’acqua rossa del Perdido e quella nera del Blackwater si incontravano, lottavano l’una contro l’altra e poi venivano entrambe risucchiate dal turbine del gorgo che vorticava nel mezzo.”
Il libro mescola abilmente elementi del soprannaturale, del mistero e dell’orrore, creando un’atmosfera inquietante. McDowell utilizza una scrittura coinvolgente e descrittiva per immergere i lettori nell’atmosfera cupa di Perdido e per dare vita ai personaggi complessi e sfaccettati. Fin dall’inizio, il lettore viene immerso in un intreccio intricato di segreti di famiglia, tragedie e presenze oscure che si nascondono nel passato della città. Ci sono momenti di puro orrore che ti terranno sulle spine, ma ci sono anche momenti di riflessione sulle dinamiche familiari, sulle relazioni e sulle conseguenze delle azioni passate.
Uno dei punti di forza del romanzo è la caratterizzazione dei personaggi. Ogni membro della famiglia Caskey è un individuo complesso e ben sviluppato, con le proprie motivazioni e desideri. Il lettore diventa facilmente coinvolto nelle loro vite e nelle loro lotte personali. Inoltre, McDowell riesce a creare un senso di autenticità nel dipingere la vita quotidiana nel sud degli Stati Uniti, con tutte le sue peculiarità culturali e sociali.
“Era alta, magra e pallida, con la postura eretta, e molto bella. I capelli erano di un rosso ruggine, folti e raccolti in una morbida crocchia. Indossava una gonna nera e una camicetta bianca, con il colletto chiuso sulla gola da una spilla rettangolare in oro e giaietto.
«Lei chi è?» domandò Oscar, allibito.
«Elinor Dammert».”
La rappresentazione della natura selvaggia e incontaminata dell’Alabama meridionale è affascinante, trasmette un senso di luogo così potente che il lettore può quasi percepire l’umidità dell’aria, sentire i suoni della natura e vedere i paesaggi spettrali. Questo contribuisce a creare un’atmosfera di tensione e mistero che permea l’intero libro.
McDowell mescola abilmente il soprannaturale con temi più ampi come il razzismo, la segregazione e le dinamiche di potere. Il romanzo esplora anche il concetto di eredità e come gli eventi del passato possano continuare a influenzare le generazioni future.
L’amore è presente nel libro, ma è un amore senza passione, timido e riservato, al contrario di quello genitoriale prorompente e talmente forte da trasformarsi in odio. Il ruolo delle donne riveste un’importanza significativa. offrendo una visione complessa e sfaccettata dei loro ruoli e delle loro esperienze. Le donne di Perdido, nel complesso, sono rappresentate come personaggi forti, complessi e indipendenti. Ognuna di loro affronta le sfide personali e sociali con la propria determinazione e resilienza, mettendo in discussione i ruoli tradizionali delle donne e illustrando il loro potere e la loro capacità di plasmare le loro vite nonostante gli ostacoli.
Il ritmo è lento e spesso alcuni passaggi risultano ripetitivi, ci si aspetta da un momento all’altro il colpo di scena, che arriva, ma durante la lettura ci si abitua anche a quelli che smettono di essere colpi di scena, diventando prevedibili. Si va avanti aspettando una spiegazione conclusiva a tutto, la conclusione c’è, la spiegazione meno.
La saga Blackwater combina con successo elementi del gotico del sud e dell’horror sovrannaturale, se sei interessato al genere gotico, all’atmosfera cupa e ai segreti di famiglia, questo potrebbe essere un libro affascinante da leggere.
Chi è Michael McDowell
Michael McDowell è nato l’ 1 giugno 1950 a Enterprise. Dopo aver completato gli studi con la laure in lingua inglese ad Harvard, ha ottenuto un dottorato di ricerca presso Brandeis. Fin da giovane ha iniziato a comporre opere letterarie mentre si manteneva svolgendo diversi lavori, tra cui insegnante, critico teatrale e segretario presso il MIT. Ha preferito scrivere libri economici, in formato tascabile, dal tono horror e ricchi di sorprese. È l’autore di circa 25 libri e ha scritto numerose sceneggiature per il cinema e la televisione, tra cui le più celebri sono “Beetlejuice – Spiritello porcello” e “Nightmare Before Christmas“. Il 27 dicembre 1999, all’età di 49 anni, è deceduto a causa di complicazioni legate all’AIDS.
“La città di Perdido esiste davvero, in Alabama, e nel punto esatto in cui l’ho collocata, anche se né oggi né mai ha avuto gli edifici, la geografia o gli abitanti che le ho attribuito nel racconto. I fiumi Perdido e Blackwater, inoltre, non confluiscono l’uno nell’altro. Ciò nonostante, oso dire che i paesaggi e le persone che descrivo non sono del tutto immaginari.” Michael McDowell
Blackwater – La saga della famiglia Caskey
Nei link sottostanti trovate in dettaglio i sei libri di cui è composta la saga, con tante altre curiosità.