I predoni è un romanzo d’avventura scritto da Clive Cussler insieme a Boyd Morrison, pubblicato in Italia il 12 settembre 2023, da Longanesi, tradotto da Annamaria Raffo.
E’ il quindicesimo volume della serie “The Oregon Files”, con protagonista il Capitano Juan Cabrillo che, insieme all’equipaggio della sua nave, la Oregon , deve fermare un complotto terroristico per rilasciare un’arma chimica mortale in tutto il mondo.
Trama del libro “I predoni”
Mentre sventano un attacco a una petroliera del Kuwait, Juan Cabrillo e l’equipaggio della Oregon fanno una scoperta sconvolgente.
L’ultimo desiderio di uno spietato miliardario ha permesso che una sostanza chimica paralizzante finisse nelle mani sbagliate. Quelle di un gruppo terroristico.
Quando un membro dell’equipaggio della Oregon rimane vittima del veleno, Juan Cabrillo è disposto a tutto pur di trovare un antidoto prima che sia troppo tardi. Sulle tracce di un mistero risalente agli antichi romani, e a caccia di un nemico abile e modernissimo, Cabrillo e la sua squadra hanno le ore contate per salvare milioni di vite innocenti, compresa la loro.
“L’uomo si tolse il passamontagna scoprendo un bel viso abbronzato e capelli biondi cortissimi. Aveva occhi intelligenti e intensi, e comunicava una naturale autorevolezza.
Anche nel suo stato confusionale, Tanjung rimase sorpreso nel vedere l’uomo scoprirsi il volto.
«Chi sei?» chiese, biascicando le parole. Per qualche motivo si sentì in obbligo di aggiungere: «Io sono Tanjung».
«Mi chiamo Juan Cabrillo e sto per togliere di mezzo i tuoi amici terroristi. Ti dirò, non che abbia qualche importanza.» Cabrillo sorrise come se si stesse divertendo a rivelare un segreto a lungo custodito. «Vedi, la droga che ora ti scorre nelle vene cancella anche i ricordi. Quando tra qualche ora tornerai in te, con un mal di testa atroce, non ricorderai nulla di me.»”
Chi è il il Capitano Juan Cabrillo
Il Capitano Juan Cabrillo è un ex militare della Marina degli Stati Uniti che ha fondato la Corporation, una società privata di intelligence e sicurezza che opera al di fuori della giurisdizione governativa. E’ un eroe di avventura moderno, che affronta sfide pericolose e adrenaliniche in tutto il mondo, grazie alla sua intelligenza, alla sua astuzia e alla sua abilità nel combattimento.
Nella serie di romanzi, Cabrillo e la sua squadra affrontano missioni pericolose in tutto il mondo, spesso in conflitto con organizzazioni criminali internazionali, governi corrotti e gruppi terroristici. La sua nave principale è il Oregon, un vascello militare altamente avanzato che è stato convertito in una nave mercantile per la sua missione di copertura.
Cabrillo è descritto come un uomo astuto, intelligente e risoluto, con una vasta esperienza in operazioni speciali. Ha una personalità carismatica e una grande abilità nel manipolare gli altri, spesso utilizzando l’ironia e l’umorismo per distendere situazioni difficili.
“Juan Cabrillo non era soltanto il presidente della Corporation, ma ne costituiva il cuore e l’anima. Ex agente della CIA, guidava l’organizzazione con vigore e intelligenza, apparentemente sempre un passo avanti rispetto ai suoi avversari. Aveva scelto con cura i suoi collaboratori, tutti figure di prim’ordine, e faceva affidamento su ogni membro della Corporation perché svolgesse al meglio il compito assegnato. A sua volta, era profondamente rispettato e stimato da tutti, e molti lo consideravano un vero amico.
La Corporation era unica per il fatto che la sua base operativa era una nave, l’Oregon. La nuova Oregon.”
La serie delle avventure del capitano Juan Cabrillo (The Oregon Files)
2003 – L’oro dei Lama (con Craig Dirgo)
2004 – La pietra sacra (con Craig Dirgo)
2005 – I predatori (con Jack Du Brul)
2006 – Skeleton Coast (con Jack Du Brul)
2008 – La nave dei morti (con Jack Du Brul)
2009 – Corsair (con Jack Du Brul)
2010 – Oceani in fiamme (con Jack Du Brul)
2011 – Giungla (con Jack Du Brul)
2013 – Miraggio (con Jack Du Brul)
2015 – Piranha (con Boyd Morrison)
2016 – La vendetta dell’imperatore (con Boyd Morrison)
2017 – La furia del tifone (con Boyd Morrison)
2018 – I tiranni delle ombre (con Boyd Morrison)
2019 – Opzione Finale (con Boyd Morrison)
2020 – I Predoni (con Boyd Morrison)
2022 – Hellburner (con Mike Maden)
Incipit del libro “I predoni”
1
Stretto di MalaccaIl comandante Omar Rahal seguiva con lo sguardo la piccola barca che sfrecciava sulle acque tranquille dello stretto braccio di mare. Si stava avvicinando da prua alla sua petroliera, diretta in California, ed era troppo veloce per essere una semplice barca da pesca. Aveva cercato di contattarla via radio, ma non c’era stata risposta. Significava solo una cosa.
Pirati.
Attraverso il binocolo vide che la barca era carica di uomini armati di fucili, ma non c’era nulla che lui potesse fare per evitarli. La Dahar era lunga più di trecento metri e lo stretto tra la Malesia e l’isola indonesiana di Sumatra misurava appena poche miglia nel punto più angusto. Per una nave di quelle dimensioni sarebbe stato impossibile invertire la rotta, e comunque il veloce motoscafo avrebbe facilmente evitato ogni tentativo di speronamento.
«Velocità massima» ordinò comunque al primo ufficiale. «Gli renderemo la vita difficile.» Anche con il mare calmo, una velocità così elevata per una nave grande come la loro era rischiosa in spazi limitati, ma lui non poteva permettere a quella gente di impossessarsi della sua nave senza reagire.
Mentre il primo ufficiale dava l’ordine di portare la nave alla massima velocità, Rahal attivò l’interfono di bordo. «Ascoltate tutti. Abbiamo presenze ostili in avvicinamento da prua. Sono armati e intenzionati ad abbordarci. Iniziate le procedure d’emergenza e andate tutti alle vostre postazioni. Non tentate, ripeto, non tentate di respingerli.» Non voleva che qualche membro dell’equipaggio venisse ucciso sotto il suo comando.
La barca passò davanti alla prua della Dahar e Rahal non riuscì più a vederla. Si spostò sull’ala di babordo per poterla osservare.
Quando la barca fu di nuovo visibile, contò sette uomini vestiti con delle T-shirt e armati di fucili d’assalto. Doveva esserci un ottavo uomo alla guida, nascosto dal tettuccio della piccola timoniera. La barca invertì la rotta per accostare la petroliera e proseguì alla sua stessa velocità. Rahal vide un uomo che reggeva una scala estensibile.
Chiamò il primo ufficiale. «Attiva l’allarme SSAS.»
Il primo ufficiale aprì uno sportello di protezione e premette un grande pulsante rosso. Lo Ship Security Alert System era un allarme silenzioso che inviava un messaggio alla centrale operativa della compagnia per informarla che era in corso un attacco. Garantiva che gli assalitori non si rendessero conto che era stata inviata una richiesta di aiuto.
Qualche istante dopo squillò il telefono del ponte. Rahal rispose.
«Parla il comandante Rahal della Dahar.»
«Comandante, qui è la centrale operativa. La chiamiamo per avere conferma che è in corso un’emergenza.»
«Affermativo. Non è un falso allarme.» Rahal scandì il codice di sicurezza a conferma della propria identità. «Sette o otto uomini armati si stanno preparando ad abbordarci.»
«Ricevuto. Abbiamo la vostra posizione e la stiamo inoltrando alla guardia costiera malese e a quella indonesiana. Restate in contatto finché potete. C’è qualche nave nelle vicinanze che potrebbe prestarvi aiuto?»
«Cosa abbiamo sul radar?» chiese Rahal al primo ufficiale.
L’uomo scrutò lo schermo del radar e scosse la testa, costernato. «L’imbarcazione più vicina sembra essere una nave da carico sedici miglia dietro di noi.»
«Anche se ci fermassimo, impiegherebbe due ore ad arrivare qui» disse Rahal al telefono. «Qual è il tempo stimato di arrivo della guardia costiera?»
«La guardia costiera della Malesia ci ha appena comunicato che sta facendo decollare un elicottero da Johor, ma arriveranno da voi non prima di novanta minuti. Mantenete la calma e non opponete resistenza. Stanno arrivando i soccorsi.»
Rahal guardò il primo ufficiale con un sorrisetto. «’Stanno arrivando i soccorsi’ dice lui.»
«Ne avremo bisogno» replicò il primo ufficiale indicando il ponte di coperta, più in basso.
Da sopra il parapetto spuntava la cima della scala. Rahal mollò il telefono e corse di nuovo sull’ala di plancia. Mentre alcuni dei dirottatori tenevano le armi puntate sul parapetto nel caso qualcuno tentasse di spingere via la scala, gli altri cominciarono a salire. Alcuni portavano grandi zaini sulle spalle, oltre alle armi. Quando sette di loro furono sul ponte, il gruppo corse verso la sovrastruttura a poppa.
Rahal tornò al telefono. «Centrale operativa, devo riattaccare. I pirati si stanno avvicinando alla plancia.»
«Buona fortuna, comandante.»